Prima il controllo di un naso umano ipersensibile. Poi il check definitivo, grazie all’utilizzo di macchinari super sofisticati. La novità arriva dal Portogallo ed è firmata Cork Supply. Il produttore promette “un livello di sicurezza record” su sentore di tappo e affini, pari al 99,85% sui tappi naturali per vino prodotti con l’innovativo sistema Innocork. E si spinge oltre.
DS100 e DS100+ sono i nomi coi quali Cork Supply identifica il sistema ormai brevettato. Ogni singolo sughero viene testato e analizzato per il Tca da professionisti “annusatori”, nel caso di DS100, e mediante un programma computerizzato altamente sensibile nel caso di DS100+. C’è di più.
Dopo aver completato queste procedure, Cork Supply rilascia la “Garanzia di riacquisto della bottiglia“. Se viene scoperto un tappo di sughero difettoso, l’azienda portoghese si impegna a riacquistare la bottiglia, pagando il prezzo al dettaglio.
Una svolta dovuta allo spirito instancabile di ricerca e sviluppo del tedesco Jochen Michalski, patron e fondatore di Cork Supply negli Usa, nel 1981. Un uomo che ha dedicato la sua vita professionale “alla purezza del vino“.
Ad assicurare che i tappi di sughero naturali del produttore portoghese non ospitino più alcun componente di Tca – responsabile del classico aroma dei vini “tappati” – sono in primis due processi tecnici sequenziali e complessi.
- PureCork. Innanzitutto i tappi vengono riscaldati a 85°, in un ciclo di ventiquattro ore. La distillazione a vapore rimuove Tca e altri aromi sgraditi
- InnoCork. Quindi, in un ciclo di un’ora, i tappi vengono nuovamente riscaldati a 65°, usando vapore e un distillato di etanolo, rimuovendo così eventuali particelle residue
Prima che un sughero subisca il nuovo processo InnoCork, deve superare una serie di ostacoli. Proprio come per il vino buono, “fatto in vigna” e non in cantina, la qualità del sughero inizia all’aperto e si perfeziona in laboratorio.
“Il monitoraggio costante delle querce da sughero – spiega Jochen Michalski – assieme a un’intensa collaborazione e consulenza con le aziende partner e a una meticolosa selezione delle singole querce, sono alla base della nostra mission”.
Per fare questo occorre camminare per miglia attraverso le foreste di sughero, dove vengono prelevati numerosi campioni. Le analisi vengono eseguite ben prima che la corteccia di sughero arrivi al sito produttivo.
“Dalla foresta al prodotto finito – sottolinea ancora Michalski – questi tappi sono sottoposti a più test analitici, sensoriali e visivi. In totale, Cork Supply conduce oltre mezzo milione di test e ispezioni ogni anno, ben al di sopra della media del settore.
Dopo che il sughero ha attraversato il circuito di InnoCork con i due processi tecnologici InnoCork e PureCork, i sugheri hanno dimostrato di essere privi del Tca e degli aromi sgraditi sino a livelli di sicurezza pari al 99,85%.
“Questa – garantisce il patron del sugherificio portoghese – è una cifra che non è mai stata raggiunta in nessun’altra parte del mondo! Tutti i tappi di sughero naturale di Cork Supply sono attualmente sottoposti a entrambi i processi tecnologici, senza costi aggiuntivi per il cliente”.
Trentanove anni dopo la fondazione di Cork Supply, l’azienda conta oltre 500 dipendenti in diversi Paesi vocati alla viticoltura come Australia, Sudafrica, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, Italia, Francia, Cina e Argentina.
E alla mission principale di produrre e distribuire sugheri si sono affiancati negli anni altri campi d’azione. Cork Supply ha aperto la società di etichette Studio Labels in Australia nel 2007 e, dal 2008, il gruppo guidato da Jochen Michalski produce botti di rovere con Tonnellerie Ô, negli Stati Uniti.
Ognuna delle tre società ha una propria identità distinta, ma dall’inizio del 2020 i tre pilastri – chiusure, contenitori per l’affinamento in legno ed etichette – sono uniti dal nome di Harv81, fedeli al motto: “Eccellenza a tutti i livelli”.
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