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degustati da noi vini#02

Vino Spumante di Qualità Vsq Dosaggio Zero 2013 “Sogno”, Cirotto

Si chiama “Sogno” ma è realtà. Il Vino Spumante di Qualità Vsq “Sogno” dell’Azienda agricola Cirotto di Asolo è un Metodo Classico base Manzoni Bianco, in versione Dosaggio Zero.

Se i vini ottenuti con questa varietà – frutto dell’incrocio tra Riesling e Pinot Bianco – sono di per sé rari da reperire, ancor più improbabile è imbattersi in uno Champenoise da Manzoni Bianco in purezza.

L’etichetta è il frutto di un lungo lavoro di sperimentazione di Francesco Siben, passato dalle prime prove di vinificazione artigianale in cantina a una produzione complessiva di circa 2 mila bottiglie annue.

Un “Sogno” divenuto appunto realtà. Una bollicina insider-outsider nella zona di produzione dell’Asolo Prosecco Superiore Docg.

LA DEGUSTAZIONE
Prima impressione: Francia. Al naso, il Vino Spumante di Qualità “Sogno” dell’Azienda agricola Cirotto ricorda in maniera nitida la nuova frontiera degli Champagne. Quelli ottenuti al 100% dalla varietà Pinot Meunier, sempre più in voga tra i produttori d’Oltralpe, che l’hanno sempre utilizzato nella cuvèe tradizionale (con Pinot Nero e Chardonnay).

Questo Metodo classico da uve Manzoni Bianco rivela infatti quel mix di percezioni larghe e assieme verticali che contraddistinguono gli Champagne da Meunier. Dunque pasticceria, agrumi, ma anche (ed ecco la componente “Riesling” dell’Incrocio) una verticalità e una freschezza davvero invidiabili.

Il sorso è pieno, ricco, ma non grasso. A parlare è il vitigno, assieme al terroir di Asolo. Terra e uva si raccontano all’unisono al palato, su tinte corrispondenti al naso (note di pompelmo e mentuccia) impreziosite da rintocchi sapidi, netti. Confermata anche la gran freschezza, premiata dalla scelta di non dosare lo spumante.

Una vera e propria chicca, da degustare oggi o conservare per qualche anno in cantina. La vendemmia 2013, di fatto, si rivela ancora in evoluzione (in degustazione la sboccatura maggio 2017), pur risultano più che mai godibile. Un Metodo Classico perfetto per accompagnare il pesce, dall’antipasto ai secondi, ma anche piatti a base di carni bianche.

LA VINIFICAZIONE
Le prime sperimentazioni di Francesco Siben sul Manzoni Bianco spumantizzato iniziano nel 2008. E si tratta, per lui, di una sfida nella sfida. Dopo aver abbandonato il lavoro in banca per seguire la moglie nell’avventura dell’Azienda agricola Cirotto, Siben fa costruire un serbatoio da 300 ettolitri per effettuare le prove di vinificazione.

Si fa aiutare dall’enologo della cantina asolana, Luciano Vettori. Assieme effettuano i primi tiraggi “col solo ausilio di un imbuto”.  Oggi tutte le fasi di produzione delle 2 mila bottiglie di “Sogno” vengono effettuate in loco, eccezion fatta per la sboccatura che avviene in un’altra cantina della provincia di Treviso.

Oggi Cirotto può contare su una superficie complessiva di 1.3 ettari di Manzoni Bianco, col quale produce anche una versione ferma. La scommessa nella scommessa sono le quantità di bottiglie che, ogni anno, a partire dalla prima edizione del 2010, vengono conservate in cantina come riserva e per la produzione di Magnum.

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Di Davide Bortone

Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell'informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all'estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la "Guida Top 100 Migliori vini italiani" e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell'Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.

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