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I vini italiani più esportati dell’estate 2024: il caso Russia e Giappone


Quali sono i vini italiani più esportati dell’estate 2024 nei vari Paesi del mondo? A rispondere è l’Osservatorio Edoardo Freddi International, la prima azienda italiana di export management del settore vino, con un fatturato 2023 che ha superato gli 86 milioni di euro (+6% rispetto al 2022) e 35 milioni di bottiglie commercializzate soprattutto in Stati Uniti, Germania, Uk, Danimarca, Singapore, Belgio, Svezia, Polonia e Cina.

EDOARDO FREDDI: I VINI BIANCHI PIÙ ESPORTATI DELL’ESTATE 2024

Prosecco (Veneto)

Principale mercato: Uk  
Trend (giugno-luglio 2024 vs giugno-luglio 2023):
crescita media a valore del Prosecco in generale è stata del +48%
crescita media a volume del Prosecco in generale è stata del +35,6%

Asti Spumante (Piemonte)

Principale mercato: Russia
Trend (giugno-luglio 2024 vs giugno-luglio 2023):
crescita media a valore dei vini astigiani in generale è stata del +41,2%
crescita media a volume dei vini astigiani in generale è stata del +29%

Trebbiano (Abruzzo)

Principale mercato: Germania
Trend (giugno-luglio 2024 vs giugno-luglio 2023):
crescita media a valore del Trebbiano in generale è stata del +15%
crescita media a volume del Trebbiano in generale è stata del +7,5%

Pinot Bianco (Trentino Alto Adige)

Principale mercato: Usa
Trend (giugno-luglio 2024 vs giugno-luglio 2023):
crescita media a valore del Pinot Bianco in generale è stata del +13%
crescita media a volume del Pinot Bianco in generale è stata del +6%

Metodo Classico (Nord Italia)

Principale mercato: Svizzera
Trend (giugno-luglio 2024 vs giugno-luglio 2023):
crescita media a valore del Metodo classico in generale è stata del +8%
crescita media a volume del Metodo classico in generale è stata del +3,5%

Vermentino (Sardegna)

Principale mercato: Usa e Germania
Trend (giugno-luglio 2024 vs giugno-luglio 2023):
crescita media a valore del Vermentino in generale è stata del +8%
crescita media a volume del Vermentino in generale è stata del +4,2%

Timorasso (Piemonte)

Principale mercato: Usa, Canada e Uk
Trend (giugno-luglio 2024 vs giugno-luglio 2023):
crescita media a valore del Timorasso in generale è stata del +7%
crescita media a volume del Timorasso in generale è stata del +3%

EDOARDO FREDDI: I VINI ROSSI ITALIANI PIÙ ESPORTATI

Lambrusco – metodo ancestrale (Emilia Romagna)

Principale mercato: Svezia
Trend (giugno-luglio 2024 vs giugno-luglio 2023):
crescita media a valore del Lambrusco in generale è stata del +6%
crescita media a volume del Lambrusco in generale è stata del +3,7%

VINO ITALIANO ALL’ESTERO: PAROLA AI DISTRIBUTORI

Edoardo Freddi International ha poi intervistato i suoi distributori stranieri per capire quali siano i vini italiani più apprezzati all’estero quest’estate. Tra i più richiesti svetta il Prosecco che conferma tutti i trend del 2024 essendo anche il vino italiano più esportato in assoluto con il 44% di preferenze. Lo Chardonnay viene quindi scalzato dal primo posto ottenuto l’anno scorso, ma resta saldo in seconda posizione (40%). Terzo nella graduatoria dei vini italiani più richiesti all’estero troviamo il Pinot Grigio che si conferma in classifica nel 2024 e raccoglie un buonissimo 30% di preferenze.

La posizione appena sotto al podio nel 2024 la occupa il Lugana che si conferma nell’elite dei vini italiani più apprezzati all’estero (22%). Il vino rosso emiliano è un altro dei preferiti fuori dalla penisola grazie al suo gusto fresco e fruttato: il Lambrusco ottiene così un buon quinto posto nel 2024 con il 16% delle preferenze. Nella seconda metà della classifica troviamo, in ordine: Trento Doc (15%), Montepulciano (14%), Aglianico (11%), Vermentino (9%) e il Chianti Classico (7%).

L’XPORT DEL VINO ITALIANO NEL 2024: I CASI RUSSIA E GIAPPONE

«Nell’estate in corso – commenta Freddi – nonostante i problemi legati alle guerre e ai cambiamenti climatici, stiamo assistendo ad una crescita che varia dal +8% al +27% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (giugno e luglio 2023 vs giugno e luglio 2024)». Dopo un 2023 da dimenticare (calo in valore del 7,3% e del 4,4% nei volumi dell’export dei vini italiani nei cinque principali paesi importatori, ossia Usa, Germania, Regno Unito, Canada e Giappone secondo l’Uiv), l’export di vini bianchi e dei vini rossi è ripartito nel primo quadrimestre del 2024 con alcuni numeri positivi e ha totalizzato, secondo i dati certificati dall’Istat, il +5,8% nei volumi e +7% nei valori (oltre 2,5 miliardi di euro). Ma la luce in fondo al tunnel è ancora lontana.

L’exploit dei primi mesi, soprattutto di gennaio e febbraio, è dovuto quasi interamente alle richieste provenienti dalla Russia. Dal prossimo maggio saranno introdotte le nuove accise sugli alcolici e quindi i distributori russi hanno preferito anticipare i futuri aumenti di costi facendo una scorta di vini, in primis quelli italiani. Più o meno lo stesso ragionamento si può fare per il Giappone, l’altro grande acquirente dei vini italiani in questo inizio di 2024. Infatti anche qui una legge, in questo caso si tratta di una riforma dell’autotrasporto merci che imporrà un abbassamento della durata massima delle ore di lavoro di camionisti e corrieri, ha convinto i giapponesi ad importare molto più vino.

Tuttavia qualche spiraglio si è iniziato a vedere, in parte per i vini rossi per i quali il 2023 era stato veramente un ‘annus horribilis’, ma soprattutto per i bianchi e in particolare per le bollicine che nei primi tre mesi del 2024 hanno fatto registrare un +7,3% in volume (Uiv). Secondo l’ultimo report Mediobanca ci si aspetta un aumento del 6,8% nel 2024 rispetto al 2023 nell’export di questa tipologia di vini.

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