“Un’altra annata buona, possiamo anche azzardare a dire ottima, ma la situazione economica delle aziende è invece preoccupante”. Questo il commento Francesco Colpizzi, presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana, in merito alla vendemmia 2020 in Toscana.
La qualità delle uve dipenderà dall’andamento climatico dei prossimi 40 giorni, con una produzione – secondo le prime proiezioni – inferiore del 10% rispetto allo scorso anno.
La raccolta è già iniziata per alcune varietà precoci e i primi segnali sono positivi. La temperatura e le piogge sono state regolari e hanno favorito la buona maturazione delle uve. Non abbiamo riscontrato stress fisiologici, direi che le premesse sono più che positive”.
In ogni caso, non mancano le preoccupazioni. “Il problema principale è la liquidità delle aziende – spiega Colpizzi – Nel decreto Cura Italia è prevista una forma di finanziamento che mette a garanzia i vini presenti in cantina”.
Lo strumento ci sembrava finalmente snello e intelligente, ma fa rabbia che gli uffici ministeriali non abbiano emanato i decreti attuativi a distanza di mesi, rendendo di fatto la misura inutile. Una beffa che sta danneggiando tantissime aziende”.
A subire i colpi del lockdown sono soprattutto le attività che non lavorano con la Grande distribuzione, ma con ristoranti e locali che hanno azzerato le vendite nei periodi da marzo a maggio e che tuttora sono in difficoltà nelle città d’arte.
Da giugno però si registrano segnali di ripresa, con aumenti delle vendite vicine al 30% che non compensano le perdite sofferte, ma lasciano sperare positivamente.
Ma è un anno particolare, il cui andamento sarà valutabile solo alla fine considerato il clima di incertezza. Di certo – aggiunge Colpizzi – la decisione degli Usa di non introdurre i dazi per i vini italiani è stata più che positiva, considerando che la Toscana esporta circa il 30% dei suoi vini negli Stati Uniti”.
Ciò che non cambia mai, sono i danni da ungulati. “Ormai non parliamo più di emergenza, ma di danno strutturale con cui gli agricoltori devono fare i conti ogni anno. Manca la volontà politica di risolvere il problema e questo vuoto colpevole costa ogni anno anche un decimo della produzione. È necessario intervenire, non sappiamo più come dirlo all’amministrazione regionale”.
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- A novembre il weekend di Rosso Barbera 2024
- Piadina Romagnola, Igp da 10 anni
- Prosecco, Carpenè Malvolti: addio ad Etile Carpenè, aveva 80 anni
- La Terra Trema 2024 contro agricoltura 4.0 e intelligenza artificiale
- Amarone 2009 Costa delle Corone, Monteci: premio speciale Vecchia annata Guida Winemag 2025
Winemag.it, giornale italiano di vino e gastronomia, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online, sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze dell’enogastronomia italiana e internazionale. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, vincitore di un premio giornalistico nazionale nel 2024. Editiamo con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Apprezzi il nostro lavoro? Abbonati a Winemag.it, con almeno un euro al mese: potrai così sostenere il nostro progetto editoriale indipendente, unico in Italia.