l’Unione Europea ha finalmente istituito il registro ufficiale delle bevande spiritose a Indicazione Geografica. I due regolamenti attuativi (Regolamento delegato 2021/1235 e Regolamento di esecuzione 2021/1236) pubblicati a fine luglio, infatti, modificano le regole in materia di domande di registrazione per le IG, modifiche del disciplinare, cancellazione della registrazione all’utilizzo del simbolo dell’Ue e controllo del rispetto dei disciplinari.
LA SODDISFAZIONE DI ASSODISTIL
«Siamo soddisfatti. Finalmente al mondo degli spirits è stata riconosciuta pari dignità rispetto alle categorie di prodotti agricoli che negli anni sono state valorizzate e protette, come i vini e prodotti agroalimentari», dice Cesare Mazzetti, presidente del Comitato Nazionale Acquaviti di AssoDistil.
«Il registro ufficiale istituito dall’Unione Europea – prosegue Mazzetti – fornirà uno strumento molto utile per la tutela e la promozione delle bevande spiritose a Indicazione Geografica. Parliamo di un settore, quello degli spirits a IG, che con oltre 13 miliardi di euro rappresenta una fetta di circa il 14% del mercato globale spirits in Europa».
UN SETTORE IN CRESCITA
Un grande passo in avanti per un settore che, sempre più, sta ricomprendo un ruolo importante all’interno del mercato internazionale. La filiera delle bevande spiritose a Indicazione Geografica, infatti, ricopre il 14% del mercato agroalimentare, che in Europa produce un patrimonio di 77 miliardi di euro.
«Occorre ora – conclude Mazzetti – che il Governo Nazionale si muova velocemente nella stessa direzione dell’Unione Europea, per esempio varando il regolamento per riconoscimento dei Consorzi di Tutela, tanto atteso da tutto il settore. Solo attraverso il riconoscimento, infatti, anche i Consorzi delle bevande spiritose a IG potranno operare efficacemente per la difesa, la promozione e la valorizzazione dei prodotti certificati».
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