Tignanello falso su Tannico. Brutta avventura per un cliente della più vasta enoteca online di vini italiani. Mettendo a confronto due bottiglie di Tignanello 2001, l’uomo ha scoperto che si trattava di un fake.
Stando alle dichiarazioni del cliente, residente in provincia di Brescia, anche la famiglia Antinori avrebbe confermato che il vino acquistato da Tannico non fosse originale, dopo averne visionato le fotografie.
Palesi le differenze sin dall’etichetta, più piccola rispetto a quella disegnata dal grafico e designer Silvio Coppola nel 1974, per la prima uscita del noto vino toscano. Di certo, dettagli che non avrebbero dovuto sfuggire ai professionisti del colosso online, finito di recente nel mirino di Campari.
Il cliente ha segnalato l’episodio al servizio clienti di Tannico. Ma la risposta degli operatori dell’e-commerce di vino lascia spazio all’ipotesi di ulteriori bottiglie di Tignanello contraffatto in circolazione: “Buongiorno, ci dispiace davvero infinitamente per il nostro errore, che abbiamo provveduto quanto prima a rimediare. Ci auguriamo che lei possa darci nuovamente fiducia in futuro, per dimostrarle la nostra professionalità”.
Forse vi confondete con un altro cliente – ha risposto lo sfortunato acquirente della bottiglia falsa – ma non direi proprio che avete provveduto a rimediare visto che mi avete lasciato con la bottiglia falsa e non vi siete fatti sentire dopo la mia segnalazione”.
Tignanello (in vendita su Tannico a 185 euro per l’annata 2001 ormai esaurita) è un’etichetta iconica per il Sangiovese toscano. Il primo ad essere affinato in barrique, assemblato con varietà non tradizionali quali il Cabernet Sauvignon e Franc. Nonché tra i primi vini rossi moderni del Chianti Classico ottenuto senza ricorso alle uve bianche. Uno dei vini-brand più noti d’Italia. Nonché uno dei più imitati.
Proprio in tema di frodi, l’episodio che vede protagonista lo sfortunato cliente di Tannico sembra tratto dal docufilm Sour Grapes che vede protagonista il re dei falsari internazionali, Rudy Kurniawan, estradato dagli Stati Uniti proprio lo scorso weekend.
Tignanello falso su Tannico, Magnocavallo: “Indagini Nas, concorrenti non marcino”
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.