«Auguri di Natale» inattesi e amari per Terre d’Oltrepò. Attraverso una “lettera di auguri”, l’ex presidente Andrea Giorgi comunica all’attuale dirigenza della cooperativa oltrepadana la sentenza del Tribunale di Milano che annulla la querela mossa nei suoi confronti dal Cda e cancella la delibera di esclusione da socio votata all’unanimità nel mese di luglio.
«Sono felice della sentenza del Tribunale di Milano che annulla la delibera del consiglio di Amministrazione di Terre d’Oltrepò e impone la mia reintegrazione nella Compagine sociale. Il Tribunale – commenta l’ex presidente Andrea Giorgi – ha accolto completamente le richieste portate avanti dai miei legali e ha fatto emergere come la decisione consigliare fosse unicamente una persecuzione nei miei confronti».
Ringrazio i miei avvocati per la loro professionalità e tutti i numerosi soci che mi sono restati vicini in questi mesi. Con forza in questi anni ho difeso gli interessi di Terre d’Oltrepò come Presidente, ora, con altrettanta forza difendo e difenderò i miei interessi.
È molto Triste che in un momento cosi difficile il consiglio di amministrazione di Terre d’Oltrepò sperperi denari in improbabili cause nei miei confronti quando la cooperativa attraversa un duro momento sotto tutti i punti di vista».
«In particolare – conclude Andrea Giorgi – il mio pensiero va ai dipendenti a cui viene imposto un contratto di solidarietà che, in linea con altre discutibili decisioni, segnerà in negativo le sorti della cooperativa. Con l’occasione porgo a tutti i miei auguri di Buon Natale».
L’ANTEFATTO
Sfiduciato il Cda di Terre d’Oltrepò. I soci: «Mancanza di trasparenza»
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.