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Tamás Czinki è il primo master sommelier ungherese

Tamás Czinki è il primo master sommelier ungherese. Un risultato tanto atteso in Ungheria, che finalmente può mettere la sua “bandierina” nella Court of Master Sommelier Europe, realtà di rilevanza internazionale nel mondo della sommellerie.

L’esame finale si è tenuto a Londra nella giornata di ieri, 30 ottobre 2020. Tamás Czinki, originario di Nagykanizsa, città della provincia di Zala, poco lontana dal confine orientale con la Slovenia, vive e lavora in Inghilterra da diversi anni, per l’esattezza a Preston.

Dopo l’esperienza maturata tra il 2010 e il 2013 al Fausto’s Ristorante e Osteria, ristorante italiano di Budapest, Czinki si è trasferito in Uk per lavorare all’Hillbark Hotel & Spa di Frankby, nel Merseyside.

Oggi è Head Sommelier al Northcote, ristorante stellato Michelin dell’omonimo luxury hotel targato Stafford Collection, nel cuore della Ribble Valley, nella contea di Lancashire. La carriera del primo master sommelier ungherese è a una svolta, da ieri, con nuovi capitoli ancora tutti da scrivere.

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Di Davide Bortone

Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell'informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all'estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la "Guida Top 100 Migliori vini italiani" e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell'Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.

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