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Le wine news del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a giugno 2022?

Le wine news del vino italiano in 12 giorni cosa è successo a giugno 2022 in italia winemagLe wine news del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a giugno 2022? Sesto appuntamento con i fatti salienti dello scorso anno. Per non perderti neppure una news, iscriviti alla newsletter di winemag.it.

BACK TO 2022

VINO E COMUNICAZIONE: RIMARRANNO SOLO LORO, L’EDITORIALE

Il mese di giugno di winemag.it si apre all’insegna dell’ennesimo editoriale controcorrente, dal titolo inequivocabile: “Rimarranno solo loro”. Una critica schietta al mondo della comunicazione e ai rapporti, non sempre cristallini, sull’asse stampa-cantine (o cantine-stampa). Problematiche che non possono certo essere risolte da un editoriale: l’auspicio, per il 2023, è l’apertura di un dibattito serio tra uffici stampa e stampa di settore. Speranze, ahinoi, assai vane in un settore popolato dall’ormai quotidiana, morbosa autoreferenzialità, confermata anche all’inizio di questo nuovo anno.

Rimarranno solo loro

ANTEPRIMA SAGRANTINO, CONVINCE IL ROSSO DI MONTEFALCO

Il Rosso di Montefalco 2019 è la vera sorpresa di Anteprima Sagrantino 2022. Confermata la crescita della Doc locale, all’annuale preview organizzata dal Consorzio di Tutela umbro.

Il Rosso di Montefalco 2019 è la vera sorpresa di Anteprima Sagrantino 2022

IL NOSTRO SICILIA EN PRIMEUR 2022

Sicilia en Primeur 2022: viaggio tra Nero d’Avola, Frappato, Cerasuolo di Vittoria e Grillo. L’isola vista con gli occhi di quattro cantine: Zisola, Feudo Maccari, Terre di Giurfo e Horus.

Sicilia en Primeur 2022: viaggio tra Nero d’Avola, Frappato, Cerasuolo di Vittoria e Grillo

IL GAMAY DEL TRASIMENO IN CERCA DI IDENTITÀ

Gamay del Trasimeno: il Grenache dell’Umbria a caccia di identità. Il nome del vitigno confonde (pure) i vivai. E i turisti chiedono bianchi e rosati. Report dall’Anteprima 2022.

Gamay del Trasimeno: il Grenache dell’Umbria a caccia di identità

WINEMAG.IT ALLA PRIMA DELL’ALTA LANGA

Prima dell’Alta Langa 2022, migliori assaggi: il Metodo classico piemontese è al giro di boa. Sempre più alternativa a Franciacorta e Trento Doc.

Prima dell’Alta Langa 2022, migliori assaggi: il Metodo classico piemontese è al giro di boa

IN VALLE D’AOSTA

In Valle d’Aosta tra vino e relax: quattro cantine che offrono ospitalità. I consigli di winemag.it sulle aziende vitivinicole in cui si può (anche) soggiornare.

In Valle d’Aosta tra vino e relax: quattro cantine che offrono ospitalità

SOMMELIER AIS AL VOTO

Elezioni Ais 2022, Antonello Maietta non si ricandida: «Non posso fare l’imperatore». Nei tre mandati consecutivi, l’Associazione italiana sommelier ha quasi raddoppiato gli iscritti. La wine news su winemag.it, il 9 giugno.

Elezioni Ais 2022, Antonello Maietta non si ricandida: «Non posso fare l’imperatore»

VINO ITALIANO, GLI STRASCICHI DELLA GUERRA

Guerra Russia-Ucraina, Coldiretti: rincari del 35% per il settore del vino. «Costi scaricati sulle spalle dei viticoltori».

Guerra Russia-Ucraina, Coldiretti: rincari del 35% per il settore del vino

UN DANESE PER VERONAFIERE

Maurizio Danese nuovo amministratore delegato di Veronafiere.

Maurizio Danese nuovo amministratore delegato di Veronafiere

MÜLLER-THURGAU, LO STUDIO

Müller-Thurgau, lo studio: «Le note vegetali da Sauvignon Blanc sono tipiche». Lo conferma l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, supportato da 6 università italiane. Quello vero, come conferma la ricerca, si riconosce dai “tioli varietali“.

Müller-Thurgau, lo studio: «Le note vegetali da Sauvignon Blanc sono tipiche»

AMARONE OPERA PRIMA: È INZIIATA LA REVOLUTION

È iniziata l’Amarone revolution: come cambia (e cambierà) il Re dei vini della Valpolicella. Novaia Organic Wines brilla con la nuova annata. Il Consorzio indica la via per l’alta ristorazione.

È iniziata l’Amarone revolution: come cambia (e cambierà) il Re dei vini della Valpolicella

TRAGEDIA IN VENETO, MORTO MARCO ACCORDINI

Morto Marco Accordini, figlio del direttore generale di Cantina di Negrar. Incidente in campagna, nell’agriturismo di famiglia di Mazzurega.

Morto Marco Accordini, figlio del direttore generale di Cantina di Negrar

L’EMERGENZA SICCITÀ

Siccità, 3 miliardi di euro di danni: Po in secca, laghi e fiumi svuotati. Coldiretti chiede «un grande piano nazionale per gli invasi» e lo stato di emergenza.

Siccità, 3 miliardi di euro di danni: Po in secca, laghi e fiumi svuotati

CHIANTI, CONFERMATO BUSI

Giovanni Busi confermato presidente Consorzio Vino Chianti. Obiettivo del prossimo triennio, il raggiungimento del milione di ettolitri.

Giovanni Busi confermato presidente Consorzio Vino Chianti

CATEGORIA VIGNETI SU AIRBNB

Airbnb introduce la categoria “Vigneti”: enoturismo sempre più a portata di clic. La novità sul noto portale di riferimento per chi cerca un alloggio o una camera per brevi periodi, in Italia come all’estero. C’è anche la rubrica di winemag.it.

Airbnb introduce la categoria “Vigneti”: enoturismo sempre più a portata di clic

ANTEPRIMA AMARONE 2017, ECCO I MIGLIORI

Anteprima Amarone 2017: i migliori. Report degli assaggi in Gran Guardia.

Anteprima Amarone 2017: i migliori

VINO, IL BILANCIO VALORITALIA

Vino imbottigliato, Valoritalia: nel 2021 certificati 10 miliardi di euro in valore. Exploit di Pinot Grigio delle Venezie e “Sistema Prosecco”, ma crescono Brunello, Barolo, Gavi, Franciacorta, Chianti Classico e Nobile di Montepulciano.

Vino imbottigliato, Valoritalia: nel 2021 certificati 10 miliardi di euro in valore

FEDERDOC AL VOTO

Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi nuovo presidente Federdoc. Voto unanime dal parte del nuovo Cda.

Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi nuovo presidente Federdoc 

ELEZIONI AIS, GRANDE AFFLUENZA AL VOTO

Elezioni Ais 2022, i risultati: alta affluenza dei sommelier al voto online. Tutti gli eletti al Consiglio nazionale e nelle delegazioni regionali dell’associazione.

Elezioni Ais 2022, i risultati: alta affluenza dei sommelier al voto online

SICILIA, IL VIGNETO “BLINDATO”

La Sicilia blinda il suo vigneto: in arrivo la “carta di identità” sanitaria e varietale. Nel mirino la “Valorizzazione del germoplasma viticolo”.

La Sicilia blinda il suo vigneto: in arrivo la “carta di identità” sanitaria e varietale

REGNO UNITO, SEMPRE PIÙ PROSECCO MANIA

Nel Regno Unito è sempre più Prosecco mania: da solo vende più di tutti i vini italiani. Un dato che maschera la crisi dei vini fermi imbottigliati: l’export crolla in valore e in volume nei principali mercati.

Nel Regno Unito è sempre più Prosecco mania: da solo vende più di tutti i vini italiani

VALLARSA, LA VITICOLTURA EROICA IN TRENTINO

Viticoltura eroica: il Trentino riscopre le «98 Terrazze della Vallarsa». Ospiti del convegno e della degustazione i vignaioli della Valtellina e della Valle di Cembra, accanto a Eugenio Rosi.

Viticoltura eroica: il Trentino riscopre le «98 Terrazze della Vallarsa»

FIVI, I NUMERI DEL MERCATO 2022

850 vignaioli al Mercato Fivi Piacenza 2022. L’evento clou degli “Indipendenti” è in programma da sabato 26 a lunedì 28 novembre.

850 vignaioli al Mercato Fivi Piacenza 2022

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Vini al supermercato

“Buonina” la prima per i vini a volantino: esordio 2023 a singhiozzi al supermercato

“Buonina” la prima. Dopo l’abbuffata di Natale 2022 e Capodanno, il 2023 dei vini al supermercato a volantino inizia a singhiozzi. Quasi tutte insegne sembrano aver smaltito la sbornia da festività, incentrando gran parte delle promozioni su altre merceologie. Non aiutano, del resto, le tensioni attuali della Gdo per i rinnovi dei listini delle cantine italiane (con i rincari dovuti all’aumento dei costi di produzione), seppur con le eccezioni del caso. Buona spesa!

ALDI, volantino fino all’8 gennaio

Nessun vino da segnalare


BENNET, volantino fino all’8 gennaio

Berlucchi Franciacorta DOCG Cuvée Imperiale: 9,20 euro (5 / 5)

Sant’Orsola Spumante Moscato: 2,70 euro (3 / 5)

Duchessa Lia Spumante Blanc de Blancs: 2,90 euro (3 / 5)

Principe Di Porcia – Spumante Ribolla Gialla: 3,60 euro (3,5 / 5)

Valdo Spumante Rosè Marca Oro: 3,80 euro (3,5 / 5)

Carpenè Malvolti Prosecco DOCG: 5,90 euro (5 / 5)

Brocca Dei Dori – Prosecco Treviso DOC: 3,90 euro (3,5 / 5)

Tenuta San Zeno – Spumante Metodo Classico: 7,90 euro (4,5 / 5)

Franciacorta Spumante Catturich Extra Brut: 8,90 euro (5 / 5)

Caval – Cartizze Superiore Valdobbiadene DOCG: 11,90 euro (3,5 / 5)

Gran Passione – Rosso Veronese: 3,50 euro (3,5 / 5)

Azienda Ceci – Lambrusco DOC Giuseppe Verdi: 3,90 euro (5 / 5)

Torre Servaia – Soave: 2,20 euro (3,5 / 5)

Righi Lambrusco Grasparossa Amabile: 2,90 euro (3 / 5)

Cantine Bacchini – Gutturnio Frizzante DOC Colli Piacentini: 3,40 euro (3,5 / 5)


CARREFOUR IPERMERCATI, volantino fino al 18 gennaio

Chianti Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,49 euro (3,5 / 5)

Sagrantino Montefalco Docg Carbonaia Terre d’Italia: 10,39 euro (3,5 / 5)

Greco di Tufo Docg Mastroberardino: 8,79 euro (5 / 5)

Pinot Nero Trentino Doc Mastri Vernacoli Cavit: 4,49 euro (3,5 / 5)

Rosso o Bianco Bio Terra Alpina Vojage – Alois Lageder: 6,90 euro (5 / 5)

Valle d’Aosta Doc Mon Rouge Les Cretes: 7,90 euro (5 / 5)

Tre Venezie Igt Rosso, Bianco, Rosato Terre Fredde: 2,39 euro (3 / 5)

Terre Siciliane Igt Corvo Bianco, Rosso, Rosato Duca di Salaparuta: 4,29 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Nero / Modena Doc Vecchia Modena, Cleto Chiarli: 3,99 euro (3,5 / 5)

Gran Cuvée Millesimato Spumante Extra Dry Cantine Maschio: 3,29 euro (3,5 / 5)


CONAD, volantino fino al 6 gennaio

Heidsieck & co Champagne Monopole Blue Top: 21,90 euro (4,5 / 5)

Mionetto Prosecco DOC Treviso: 6,90 euro (3,5 / 5)

Cantina Produttori di valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Rive Di Col San Martino: 6,90 euro (4 / 5)

Astoria Ribolla Gialla: 3,59 euro (5 / 5)

Ca’ Val Prosecco Superiore Valdobbiadene DOCG: 12,90 (3,5 / 5)

Maximilian Müller Thurgau / Durello Brut o Blanc de Blancs Extra dry: 6,90 euro (3,5 / 5)

Fontanafredda Spumante: 4,99 euro (4,5 / 5)

Frescobaldi Rosso di Montalcino DOC Campone: 6,90 euro (5 / 5)

Fontanafredda Barbera d’Alba DOC: 4,90 euro (5 / 5)

Cavit Mastri Vernacoli: 3,69 euro (3,5 / 5)


COOP, volantino fino all’11 gennaio

Bolla Spumante Prosecco Valdobbiadene Docg Extra Dry: 4.99 euro (3,5 / 5)

Cantina Valtidone Gutturnio / Bonarda Colli Piacentini Doc Frizzante Viti & Vini: 2.59 euro (3,5 / 5)


GULLIVER, volantino fino al 9 gennaio

Nessun vino da segnalare


ESSELUNGA, volantino fino al 18 gennaio

Prosecco Zonin: 4,49 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Sardegna Cala delle Farfalle: 4,27 euro (4 / 5)

Turà Lamberti: 2,29 euro (3,5 / 5)

Vigneti delle Dolomiti Lagaria Bianco o Rosso: 1,99 euro (3 / 5)

Lambrusco Modena Cavicchioli: 2,84 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Superiore Docg Produttori di Govone: 2,99 euro (3,5 / 5)

Malvasia Nera Settearchi: 2,74 euro (3,5 / 5)

Freisa d’Asti Duchessa Lia: 3,29 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Colli Senesi Rubinoro: 3,50 euro (3,5 / 5)

Syrah Arrogant Frog, Jean-Claude Mas – Domaine Paul Mas: 2,95 euro (3,5 / 5)


EUROSPIN, volantino fino al 15 gennaio

Gorghello Frizzantino Amabile, La Colombara Spa (Contri Spumanti): 1.99 euro (1 / 5)

Gorghello Lambrusco Amabile, La Colombara Spa (Contri Spumanti): 1.99 euro (1 / 5)

Nero d’Avola Doc Nivaloro, Cantine Birgi: 2.79 euro (3 / 5)


FAMILA SUPERSTORE, volantino fino all’11 gennaio

Fattoria Il Palagio Vermentino di Toscana: 3,90 euro (3 / 5)

Chardonnay Toscana Igt Le Antiche Mura: 4,09 euro (3 / 5)

Rosso Toscana Igt Le Antiche Mura: 3,99 euro (3 / 5)

Ca’ Fornara Langhe Doc Arneis: 3,89 euro (3,5 / 5)

Bonarda dell’Oltrepò pavese Doc Monteverdi: 2,19 euro (3,5 / 5)

Barbera Oltrepò pavese Doc Torre Pusterla: 2,79 euro (3 / 5)

Dolcetto di Ovada Laronchi: 2,49 euro (3 / 5)

I Somelieri Barbera d’Asti Docg Prima donna: 3,59 euro (3,5 / 5)

Terre del Mai Bonarda Colli Piacentini Doc frizzante, Az. Vitivinicola Pietro Gazzola: 2,19 euro (3 / 5)


GALASSIA IPERMERCATI E SUPERMERCATI, volantino fino al 18 gennaio 

Vini “Spesa difesa” Le Vie dell’Uva: (3,5 / 5)


IL GIGANTE, fino all’11 gennaio

Rosato / Chardonnay Il Poggio dei Vigneti: 1,98 euro (2,5 / 5)

Vino frizzante Ronco Bianco / Rosato: 1,98 euro (2,5 / 5)

Vini Doc Cantina di Vicobarone: 1,98 euro (3,5 / 5)

Vini Igt Il Poggio dei Vigneti: 1,98 euro (2,5 / 5)

Nero d’Avola / Grecanico Doc, I Paladini: 1,98 euro (3 / 5)

Sangiovese / Cabernet Rubicone Igt Renaissance, Vini Poletti: 1,98 euro (3,5 / 5)

Spumante Brut Millesimato Porta Leone: 2,98 euro (3 / 5)

Bonarda / Malvasia Colli Piacentini Doc Dante 45: 2,98 euro (3,5 / 5)

Trebbiano-Chardonnay / Sangiovese-Merlot Il Nespolino, Poderi Dal Nespoli: 2,98 euro (4 / 5)

Vini Oltrepò pavese La Marchesola: 2,98 euro (2,5 / 5)

Vini Terre Siciliane Fazio: 2,98 euro (3 / 5)

Grignolino / Dolcetto Ovada: 2,98 euro (3 / 5)

Cirò Doc Caparra & Siciliani: 2,98 euro (5 / 5)

Chianti Docg Fattoria Il Palagio: 3,98 euro (3,5 / 5)

Vini Settesoli: 3,98 euro (5 / 5)

Vini Igt Conti Uttieri: 3,98 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Millesimato Brut De Angeli: 3,98 euro (3,5 / 5)

Vini “Mandorla”, Due Palme 3,98 euro (5 / 5)

Nebbiolo d’Alba Doc / Roero Arneis Docg Cantine Sansilvestro: 4,98 euro (3,5 / 5)

Vini Baronie Coraldo: 4,98 euro (3,5 / 5)

Vini Santa Barbara: 4,98 euro (3,5 / 5)

Asolo Prosecco Superiore Docg Mustinobilis: 4,98 euro (3,5 / 5)

Lugana Doc Nuve: 6,98 euro (3,5 / 5)

Nebbiolo d’Alba Doc Giacosa Leone: 6,98 euro (5 / 5)


IPERAL, volantino fino al 10 gennaio

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Mionetto: 6,99 euro (3,5 / 5)

Cabernet Sauvignon Ca’ Vescovo – Zonin: 4,49 (4 / 5)

Asolo Prosecco Superiore Docg La Gioiosa: 4,99 (3,5 / 5)

Cuvée Del Centenario La Cacciatora: 1,79 (1 / 5)

Vermentino Maremma Toscana Nero Su Bianco, Le Chiantigiane: 3,49 (3,5 / 5)

Alta Langa Docg Ricossa: 14,90 (4,5 / 5)

Chianti Colli Fiorentini Docg Torrequercie: 3,49 (3,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg La Rasola: 4,39 (3,5 / 5)

Bonarda Doc dell’Oltrepò pavese Le Rovole: 2,09  (3,5 / 5)

Negroamaro Mottura: 3,49 (3,5 / 5)

Monica di Sardegna Doc Dolia: 3,25 (3,5 / 5)

Langhe Nebbiolo Doc Versi Divini: 4,69 (3,5 / 5)


IPERCOOP, volantino fino al 18 gennaio

Dolcetto d’Ovada Doc Terre da Vino: 3,19 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montepulciano Doc Vecchia Cantina: 2,99 euro (3,5 / 5)

Soave Doc Sartoni Villa Molino: 2,49 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Treviso Frizzante Legatura Spago La Marca: 3,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Prosecco Doc Brut Millesimato o Spumante Ribolla Gialla Extra Brut Tenimenti Civa: 4,99 euro (4 / 5)


IPER LA GRANDE I, volantino fino al 15 gennaio

Gasparetto Prosecco Doc Treviso o Extra Dry Doc: 4,29 euro (3,5 / 5)

Terre Nardin Valdobbiadene Prosecco Superiore Doc: 5,99 euro (3,5 / 5)

Rive Della Chiesa Asolo Prosecco Superiore: 4,99 euro (3,5 / 5)

Gasparetto Ribolla Gialla Spumante Extra Dry: 3,49 euro (3,5 / 5)

Trida Lambrusco Secco o Amabile Igp: 2,99 euro (3,5 / 5)

Piccini Morellino Di Scansano Docg Sigillo Rosso: 4,99 euro (5 / 5)

Geografico Chianti Colli Senesi Docg: 3,49 euro (5 / 5)

Ondas Carignano Del Sulcis Doc o Nuragus di Cagliari, Cantina di Santadi: 4,49 euro (5 / 5)

La Cantina di Andria Nero di Troia Doc: 3,99 euro (3,5 / 5)

Nerello Mascalese Igp o Grillo Sicilia Doc Kalura: 2,99 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Doc o Grecanico-Inzolia Igt Corte Dei Mori: 3,49 euro (3,5 / 5)

Le Terre Langhe Doc Nebbiolo Terre Del Barolo: 5,39 euro (3,5 / 5)

Minini, Valpolicella Superiore Doc: 4,90 euro (3,5 / 5)

Bardolino, Bardolino Chiaretto, Soave o Custoza Doc La Sorte: 2,49 euro (3,5 / 5)

Millenovecentodieci Primitivo: 2,89 euro (3,5 / 5)

Sansilvestro Nebbiolo Doc: 3,99 euro (3,5 / 5)

Castelborgo Gutturnio Doc: 2,79 euro (3,5 / 5)

Concilio Lagrein Doc, Teroldego Igt, o Müller Thurgau Doc Trentino: 4,49 euro (3,5 / 5)

Vigne Del Colle Montepulciano d’Abruzzo Doc: 2,19 euro (3,5 / 5)

Crobara Pinot Noir o Pinot Grigio: 2,69 euro (3,5 / 5)

Cabernet Franc o Chardonnay Doc Falcaia: 3,49 euro (3,5 / 5)

Losito e Guarini Bonarda Frizzante Doc “C’era una volta”: 3,99 euro (5 / 5)

Vecchia Torre Negroamaro Igp Salento: 3,49 euro (3,5 / 5)

Borgo Canedo – Refosco Igt: 3,49 euro (3 / 5)

Terre Pietraia Rosso Cuvée, 5l: 1+1 11,99 euro (2,5 / 5)


 

LIDL, volantino fino al 8 gennaio

Casale ai Campi Cabernet Sauvignon Igp: 1,59 euro (3 / 5)


MD, volantino fino al 15 gennaio

Vino Governo Toscana Igt: 2,65 euro (3,5 / 5)


Pam Panorama, volantino fino al 16 gennaio

Cabernet Sauvignon Veneto Igt Colle Dei Cipressi: 1,99 euro (3 / 5)

Nero di Troia Puglia Igp Grifo: 2,99 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Doc Classico Superiore Corte Alla Scala: 4,99 euro (3,5 / 5)

Chianti Classico Docg Fattoria Montecchio: 5,99 euro (3,5 / 5)

Sagrantino Di Montefalco Docg Terredavino: 9,99 euro (3,5 / 5)

Sangiovese Igt Il Poggio Dei Vigneti: 1,50 euro (2,5 / 5)

Chardonnay Igt / Montepulciano d’Abruzzo Doc Rocca Ventosa: 2,49 euro (3,5 / 5)

Spumante Blanc de Blancs Le Calleselle: 2,49 euro (3,5 / 5)


PENNY, volantino fino al 15 gennaio

Pignoletto Frizzante Doc: 1,99 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Terre Sicilia Doc: 3,39 euro (3,5 / 5)

Zagalia Primitivo Di Puglia Igt: 1,99 euro (3 / 5)

Cantina Vicobarone Bonarda Frizzante Colli Piacentini Doc: 1,99 euro (3,5 / 5)

Chianti Colli Fiorentini: 3,49 euro (3,5 / 5)

Colli Piacentini Lambrusco Reggiano Amabile Doc: 1,69 euro (3,5 / 5)


TIGROS, fino al 16 gennaio

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg La Gioiosa: 4,89 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Docg Il 9cento: 7,49 euro (3,5 / 5)

Spumante Cartizze Docg Mionetto: 14,59 euro (3,5 / 5)

Spumante Extra Dry Turà: 2 pezzi 5 euro (5 / 5)

Spumante Bosca Anniversary Brut / Dolce: 2 pezzi 4 euro (3 / 5)

Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg / Pinot Nero Rosé Brut, Ca’ Val: 5,49 euro (3,5 / 5)

Prosecco Rosé Doc Millesimato, Giacosa: 4,99 euro (3,5 / 5)

Prosecchini Zonin: 200 cl x 3 4,19 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg, Bellussi: 6,79 euro (5 / 5)

Spumante Perlage Brut Cantina Valtidone: 7,49 euro (5 / 5)

Spumanti Valdo: 3,29 euro (3,5 / 5)

Vini Oltrepò pavese Doc Le Rovole: 2 pezzi 4 euro (2,5 / 5)

Chianti Docg Giglio del Duca 2,69 euro (3,5 / 5)

Vini Oltrepò pavese Doc Il Roccolo (1,5 l): 3,19 euro (2,5 / 5)

Chianti Docg Sensi: 5,90 euro (3 / 5)

Vini Doc Heredis: 5,69 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Riparosso, Illuminati: 5,39 euro (5 / 5)

Primitivo di Manduria Doc Stilio, Mottura: 8,90 euro (5 / 5)

Sangiovese Toscana Igt Collegonzi, Fattoria di Calappiano – Sensi: 10,90 euro (3,5 / 5)

Barolo Docg Ricossa: 13,90 euro (4 / 5)

Brunello di Montalcino Docg, Giglio del Duca: 14,99 euro (4 / 5)

Amarone della Valpolicella Docg, Sartori: 15,59 euro (5 / 5)

Sangiovese Romagna Doc Galassi: 2 pezzi 5 euro (5 / 5)

Vini Shedar, Cantine Ivam: 2 pezzi 4 euro (3,5 / 5)

Vini Doc – Sardegna, Cantine Dolianova: 2,99 euro (3,5 / 5)

Vini Dop Laurum: 3,29 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Sardegna Aragosta, Santa Maria La Palma: 3,99 euro (3 / 5)

Lugana Dop Ca’ Maiol: 7,49 euro (4,5 / 5)

Verdicchio di Matelica Docg Cambrugiano, Belisario: 11,90 euro (5 / 5)

Vini Doc Tenuta Ca’ Vescovo: 30% sulla linea (3,5 / 5)

Vini Trentino Doc / Igt Dolomiti, Walch: 6,99 euro (3,5 / 5)

Pignoletto Doc Arco delle Rose / Lambrusco Grasparossa Dop Baluardo: 2,89 euro (3,5 / 5)

Vini d’Asti Duchessa Lia: 4,99 euro (3,5 / 5)

Vini Corvo Glicine, Duca di Salaparuta: 4,49 euro (3,5 / 5)

Vini Puglia Igt I Rustici: 2 pezzi 3 euro (3 / 5)

Vini Igp Notte Rossa: 3,79 euro (5 / 5)


Guida Migliori vini al supermercato 2023

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Le wine news del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a maggio 2022?

Le wine news del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a maggio 2022? Quinto appuntamento con i fatti salienti dello scorso anno. Un mese di ricco di notizie, maggio. Per non perderti neppure una news, iscriviti alla newsletter di winemag.it.

BACK TO 2022

COME CAMBIA LA BARBERA D’ASTI DOCG: ECCO RISERVA, UGA E SOTTOZONE

Maggio 2022 all’insegna dei vini del Piemonte. Barbera d’Asti Docg: ecco Riserva, unità geografiche aggiuntive e due nuove sottozone. Tinella e Colli Astiani si aggiungono a Calliano Monferrato e Casorzo Monferrato. Mobrici: «Più qualità per i mercati».

Barbera d’Asti Docg: ecco Riserva, unità geografiche aggiuntive e due nuove sottozone

CALUSO SENZA ERBALUCE: LA RICHIESTA DEI GIOVANI VIGNAIOLI

Svincolamento da nome vitigno Erbaluce: fumata nera dal Consorzio Caluso, Carema e Canavese. Era tra le richieste dei Giovani Vignaioli Canavesani.

Svincolamento da nome vitigno Erbaluce: fumata nera dal Consorzio Caluso, Carema e Canavese

ELETTO IL NUOVO CDA DEL CONSORZIO FRANCIACORTA

Franciacorta, i soci hanno eletto il nuovo Cda del Consorzio. Crescita della denominazione nei primi mesi 2022.

Franciacorta, i soci hanno eletto il nuovo Cda del Consorzio

FABIO ZENATO PRESIDENTE DEL CONSORZIO LUGANA

Fabio Zenato è il nuovo presidente del Consorzio Tutela del Lugana Doc. Eredita da Ettore Nicoletto una Denominazione in crescita.

Fabio Zenato è il nuovo presidente del Consorzio Tutela del Lugana Doc

ALTO ADIGE, NON SOLO VINO ALL’ABBAZIA DI NOVACELLA

Non solo vino all’Abbazia di Novacella: «Pronti ad accogliere gli enoturisti, tra arte e cultura». La bella stagione porta con sé mostre e visite guidate in una delle più antiche cantine attive al mondo.

Non solo vino all’Abbazia di Novacella: «Pronti ad accogliere gli enoturisti, tra arte e cultura»

FOCUS SUI VINI DI CONTRADA DI ANDREA FRANCHETTI

C, P, G, S, R: i vini di contrada di Passopisciaro con punteggi. L’eredità di Andrea Franchetti sull’Etna.

C, P, G, S, R: i vini di contrada di Passopisciaro con punteggi

SICILIA, PRESENTE E FUTURO DELLA VITICOLTURA ITALIANA

Sicilia, presente e futuro della viticoltura Italiana. Biodiversità, pratiche tradizionali e posizione geografica favoriscono la resistenza ai cambiamenti climatici e disegnano il futuro dei vini dell’isola.

Sicilia, presente e futuro della viticoltura Italiana

CONSORZIO FRANCIACORTA: SILVANO BRESCIANINI CONFERMATO PRESIDENTE

A distanza di tre giorni dalla costituzione del nuovo Cda, Silvano Brescianini viene rieletto presidente del Consorzio Franciacorta. Dopo 12 anni, Giuseppe Salvioni lascia il posto di Amministratore delegato a Simona Luraghi.

Silvano Brescianini rieletto Presidente del Consorzio Franciacorta

SULLA STRADA DEL PROSECCO

Isidoro Rebuli riconfermato presidente della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene. Il ristoratore di Valdobbiadene resta alla guida dell’associazione chiamata a valorizzare l’itinerario Unesco.

Isidoro Rebuli riconfermato presidente della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene

VINI DA VITIGNI PIWI AL SUPERMERCATO

I vini da varietà resistenti Piwi sbarcano al supermercato: da Tigros il Solaris di Concilio (in promo)

I vini da varietà resistenti Piwi sbarcano al supermercato: da Tigros il Solaris di Concilio (in promo)

LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE DEL VINO CON ACQUA E ZUCCHERO

Contraffazione vino con acqua e zucchero, nuova ricerca: infrarossi e laser per scoprire adulterazioni. Esperimenti congiunti di studiosi italiani, ungheresi e vietnamiti su campioni di Portugieser e Sauvignon Blanc.

Contraffazione vino con acqua e zucchero, nuova ricerca: infrarossi e laser per scoprire adulterazioni

PECK LANCIA IL SUO PRIMO GIN

Nell’anno della consacrazione della riscoperta del Gin e del boom delle micro distillerie italiane, Peck lancia il suo primo Gin.

Peck lancia il suo primo Gin

VALLE D’AOSTA: I TERROIR DEL PRIÉ BLANC

I Terroir del Prié blanc: 8 pannelli per gli enoturisti a La Salle e Morgex. L’ultima iniziativa del Cervim.

I Terroir del Prié blanc: 8 pannelli per gli enoturisti a La Salle e Morgex

COTARELLA CONFERMATO PRESIDENTE ASSOENOLOGI

Riccardo Cotarella riconfermato presidente di Assoenologi. Quarto mandato consecutivo. Vicepresidenti Massimo Tripaldi e Pierluigi Zama.

Riccardo Cotarella riconfermato presidente di Assoenologi

ASOLO PROSECCO, SBLOCCO RISERVA VENDEMMIALE 2021

Asolo Prosecco verso lo sblocco della riserva vendemmiale 2021. Crescita inarrestabile per la denominazione veneta: 8,6 milioni di bottiglie nei primi 4 mesi del 2022.

Asolo Prosecco verso lo sblocco della riserva vendemmiale 2021

NUOVO PRESIDENTE PER IL CONSORZIO LESSINI DURELLO

Diletta Tonello è la nuova presidente del Consorzio di Tutela Lessini Durello.

Diletta Tonello è la nuova presidente del Consorzio di Tutela Lessini Durello

COLLI DI SALERNO: AGLIANICONE SEMPRE PIÙ CENTRALE

Vini di Salerno: Aglianicone sempre più protagonista. Cresce la popolarità del vitigno autoctono campano. Tenuta Macellaro: presto sul mercato Quercus 2019.

Vini di Salerno: Aglianicone sempre più protagonista

CONTINUITÀ PER IL CONSORZIO DI TUTELA VINI DOC CASTEL DEL MONTE

Continuità per il Consorzio di tutela vini Doc Castel del Monte: rieletto Francesco Liantonio. «Prosegue il progetto di denominazione sostenibile».

Continuità per il Consorzio di tutela vini Doc Castel del Monte: rieletto Francesco Liantonio

VERSO PROWEIN 2022: SPAZIO A CLIMA E LOW E ZERO ALCOL

Verso Prowein 2022, dal 15 al 17 maggio: focus su clima e “zero alcol”. Messe Düsseldorf pronta ad accogliere i visitatori, dopo la girandola di date che ha causato l’ira di Londra.

Verso Prowein 2022, dal 15 al 17 maggio: focus su clima e “zero alcol”

NUOVO CORSO PER IL VINO ORCIA

Giulitta Zamperini nuova presidente Consorzio del Vino Orcia, verso la Docg. Il progetto a lungo termine del nuovo Cda.

Giulitta Zamperini nuova presidente Consorzio del Vino Orcia, verso la Docg

TOMMASI, NUOVA CANTINA SULL’ETNA

Tommasi, nuova cantina sull’Etna: suoi 15 ettari di Tenuta Chiuse del Signore. Trovato l’accordo con la famiglia Bambara-De Luca. Sul posto un miracolo della natura: pietracannone.

Tommasi, nuova cantina sull’Etna: suoi 15 ettari di Tenuta Chiuse del Signore

CAMPARI-PICON, APERITIVO IN FRANCIA

Aperitivo in Francia per Campari: acquisito Picon per 119 milioni. Trovato l’accordo con Diageo.

Aperitivo in Francia per Campari: acquisito Picon per 119 milioni

AMARONE OPERA PRIMA: NASCE UN NUOVO FORMAT PER L’ANTEPRIMA

Nuovo format per Anteprima Amarone, che si riposiziona con “Amarone Opera Prima”. Il successivo racconto dell’evento sarà ampio su winemag.it, nel segno del momento storico del re dei vini della Valpolicella. Ottima l’organizzazione all’esordio e tante le novità stilistiche evidenziate dai vini in Anteprima, tesi a una maggiore freschezza e a minori concentrazioni.

Amarone Opera Prima 2022: l’Anteprima del re della Valpolicella ha un nuovo volto

IL DOCUMENTARIO APOCALYPSE WINE SCUOTE SOAVE E CERVIM

Apocalypse wine, attacco frontale alla viticoltura di Soave e al Cervim. Mondial des Vins Extrêmes nel mirino: «Premia lo sfruttamento dissennato del paesaggio». Stefano Celi: «Parole gravi». Le cantine: «Autorizzazioni in regola». Ampio approfondimento, il 18 maggio, su winemag.it. Tutte le voci dei protagonisti.

Apocalypse wine, attacco frontale alla viticoltura di Soave e al Cervim

CONSORZIO ALTA LANGA, MARIACRISTINA CASTELLETTA ELETTA PRESIDENTE

Mariacristina Castelletta (Tosti 1820) è la nuova presidente del Consorzio Alta Langa. Confermato il vice Giovanni Carlo Bussi.

Mariacristina Castelletta (Tosti 1820) è la nuova presidente del Consorzio Alta Langa

OLTREPÒ CHIAMA TRENTO (DOC)

Curioso movimento (l’ennesimo, anche in direzione opposta) dal Trentino all’Oltrepò pavese. Terre d’Oltrepò annuncia l’ingaggio del nuovo direttore generale dal Trento Doc: è Corrado Gallo. A Broni anche l’enologo Giacomo Barbero.

Terre d’Oltrepò, nuovo direttore generale dal Trento Doc: è Corrado Gallo

CONSORZIO DOC DELLE VENEZIE, RIELETTO ALBINO ARMANI

Albino Armani rieletto presidente del Consorzio Tutela Vini Doc delle Venezie. Voto unanime da parte del Cda. Vicepresidenti Claudio Venturin (Veneto) e Flavio Bellomo (Fvg).

Albino Armani rieletto presidente del Consorzio Tutela Vini Doc delle Venezie

ENOTECA REGIONALE EMILIA ROMAGNA, FRASCARI ALLA PRESIDENZA

Davide Frascari è il nuovo presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna. Vicepresidenti Stefano Perini (Cantine 4 Valli di Piacenza) e Mauro Sirri (Celli di Bertinoro).

Davide Frascari è il nuovo presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna

L’ANTEPRIMA SAGRANTINO CAMBIA VOLTO

Vinopolitana e app: così l’Anteprima Sagrantino innova le anteprime del vino italiano. E stuzzica la Toscana del Brunello, sempre più isolato nel panorama delle preview regionali.

Vinopolitana e app: così l’Anteprima Sagrantino innova le anteprime del vino italiano

MEDIOBANCA: CANTINE RIUNITE-GIV RESTA AL VERTICE

Vino italiano, indagine Mediobanca: Cantine Riunite-Giv resta leader nel 2021. Lo studio incorona anche Piccini per incremento di fatturato: +61% sul 2020, meglio di Lunelli.

Vino italiano, indagine Mediobanca: Cantine Riunite-Giv resta leader nel 2021

VINO NELLO SPAZIO CON FONDAZIONE ITALIANA SOMMELIER

Fondazione italiana sommelier porta il vino nello spazio con l’Agenzia Spaziale Italiana. Il Convegno al 15° Forum Internazionale della Cultura del Vino.

Fondazione italiana sommelier porta il vino nello spazio con l’Agenzia Spaziale Italiana

IL VIGNAIOLO ALIENO

L’editoriale di fine maggio 2022 fotografa il “vignaiolo alieno” Giampaolo Tabarrini, che si presenta in ciabatte (infradito) all’appuntamento con la stampa, per la presentazione dell’annata 2018 del Sagrantino di Montefalco, ma soprattutto con la schiettezza e lucidità di pensiero propria dei giganti.

Il presidente in ciabatte e il vino in camicia

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news news ed eventi

Le wine news del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo ad aprile 2022?

Le wine news del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo ad aprile 2022? Quarto appuntamento (di 12) con i fatti salienti dello scorso anno. Continua il viaggio nel tempo di winemag.it tra le notizie più importanti del 2022.

BACK TO 2022

ANTEPRIMA DERTHONA 2022: I MIGLIORI TIMORASSO

Aprile 2022 si apre su winemag con i migliori Derthona Timorasso 2020 all’Anteprima “Due.Zero” 2022. La cronaca, dentro e fuori dai calici, dell’evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi: 32 campioni in degustazione.

I migliori Derthona Timorasso 2020 all’Anteprima “Due.Zero” 2022

ETNA DOC VERSO LA DOCG, SCIENZA: «RIDURRE A 6 LE MACRO AREE»

Dal Piemonte ci spostiamo in Sicilia. Attilio Scienza ai produttori dell’Etna Doc: «Mga e Uga Contrade? Non siamo in Borgogna». Il presidente del Comitato nazionale vini: «Ridurre a 6 macro aree». Il Consorzio: «Spunto di riflessione».

Attilio Scienza a produttori Etna Doc: «Mga e Uga Contrade? Non siamo in Borgogna»

ETNA DOC, PRODUZIONE AI VALORI PRE-PANDEMIA

Restiamo sull’isola, attorno al vulcano. Etna, la produzione di vino torna ai valori pre-pandemia. Fra i progetti del Consorzio anche la mappatura delle contrade. E Musumeci annuncia: «Piano della Regione Sicilia per i vigneti eroici dell’Etna. Valorizzazione immobiliare straordinaria grazie alla viticoltura».

Etna, la produzione di vino torna ai valori pre-pandemia

FIVI E CEVI ALL’UE: SEMPLIFICARE VENDITA VINO A DISTANZA

Fivi e Cevi: «L’Ue semplifichi le vendite di vino a distanza». Per i Vignaioli Indipendenti è necessario un adeguamento normativo nel mondo post pandemia.

Fivi e Cevi: «L’Ue semplifichi le vendite di vino a distanza»

TRENTO DOC CRESCE NEL 2021

Trento Doc, importante crescita nel 2021. Superate le 12 milioni di bottiglie, fatturato oltre i 150 milioni di euro.

Trentodoc, importante crescita nel 2021

BRANCA INTERNATIONAL SU ETILIKA

Branca International acquisisce una partecipazione in Etilika. L’operazione allo scopo di rafforzare la presenza nei canali e-commerce e Horeca.

Branca International acquisisce una partecipazione in Etilika

LO STUDIO: SICILIA AL TOP PER I VINI DI QUALITÀ

Studio UniCredit-Nomisma: «Sicilia al top in Italia per i vini di qualità». L’isola è al primo posto per la coltivazione Bio. Crescono export e Gdo. Tutto pronto per Sicilia En Primeur 2022.

Studio UniCredit-Nomisma: «Sicilia al top in Italia per i vini di qualità»

VINI DELLE MARCHE

Michele Bernetti è il nuovo presidente dell’Istituto marchigiano di tutela vini. Tutela delle Dop, promozione del territorio e revisione dei disciplinari i suoi obiettivi.

Michele Bernetti è il nuovo presidente dell’Istituto marchigiano di tutela vini

CANTINA PORTA ROSSA, DAL BRUNELLO AL BAROLO CON PICCINI

Dal Brunello di Montalcino al Barolo: Cantina Porta Rossa è la prima Tenuta Piccini nelle Langhe. La cantina resa celebre da Pierfranco Bonaventura entra nel portafoglio di aziende del gruppo toscano.

Dal Brunello di Montalcino al Barolo: Cantina Porta Rossa è la prima Tenuta Piccini nelle Langhe

PROSECCO CONEGLIANO VALDOBBIADENE DA RECORD

Conegliano Valdobbiadene: 2021 da record. La crescita della Denominazione in valore (+18%) supera la crescita in volume (+13,7%).

Conegliano Valdobbiandene: 2021 da record

PROSECCO, AMARONE E BAROLO TRAINANO IL VINO ITALIANO

Prosecco Superiore, Amarone e Barolo trainano il mercato del vino italiano. Il report Bmti. Bene anche Chianti classico e Brunello di Montalcino. Meno performante la Barbera d’Asti.

Prosecco Superiore, Amarone e Barolo trainano il mercato del vino italiano

PRESENTATA “L’ETICHETTA PARLANTE” U-LABELS

Presentata U-Label, “l’etichetta parlante” con gli ingredienti del vino. La piattaforma voluta da Federvini, Unione italiana Vini e Comité Vins.

Presentata U-Label, “l’etichetta parlante” con gli ingredienti del vino

PIWI: VERSO IL PROSECCO DA “GLERA RESISTENTE”

«Nel 2027 si potrà produrre Prosecco sostenibile da Glera Resistente». L’annuncio del Crea-Ve: entra nel vivo il progetto Gleres, nella zona di Valdobbiadene.

«Nel 2027 si potrà produrre Prosecco sostenibile da Glera Resistente»

PIGNOLETTO BOOM

Pignoletto Doc, +20% di imbottigliato nel 2021. Con oltre 17 milioni di bottiglie la Denominazione è anche tra le più apprezzate al supermercato.

Pignoletto Doc, +20% di imbottigliato nel 2021

NUOVI SPUMANTI PER I BUYER DELLA GDO ITALIANA

Alta Langa, Etna Doc e non solo: nuove opportunità in Gdo per gli spumanti italiani “alternativi”. Franciacorta e TrentoDoc sempre più export oriented. Buyer a caccia di bollicine da nuovi territori.

Alta Langa, Etna Doc e non solo: nuove opportunità in Gdo per gli spumanti italiani “alternativi”

LA BIANCHETTA ANCESTRALE DI TENUTA AMADIO

Case history dal Veneto, il 15 aprile su winemag.it. La Bianchetta ancestrale di Tenuta Amadio: Simone Rech riscopre le vigne del nonno. Grande successo sul mercato per il rifermentato prodotto con l’antico vitigno dei Colli Trevigiani.

La Bianchetta ancestrale di Tenuta Amadio: Simone Rech riscopre le vigne del nonno

MUVIN ECOMUSEO VERONA PRONTO IN 30 MESI

Muvin-EcoMuseo internazionale del Vino di Verona «pronto in 30 mesi». L’annuncio del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia.

Muvin-EcoMuseo internazionale del Vino di Verona «pronto in 30 mesi»

IL CASO PICCOLO DERTHONA: IL TIMORASSO SA DOVE ANDARE

Dal Derthona Timorasso al Piccolo Derthona: Tortona sa dove andare. Scacco ad imbottigliatori e mediatori di uve con la denominazione di ricaduta. Lo zampino di Walter Massa nell’accordo con la cantina sociale.

Dal Derthona Timorasso al Piccolo Derthona: Tortona sa dove andare

CONTENUTO ZUCCHERINO IN ETICHETTA?

Indicazione del contenuto zuccherino in etichetta: Federmosti torna alla carica. L’appello del presidente Marco Bertagni, sostenuto da Federconsumatori. Allo studio un sondaggio sui consumatori.

Indicazione del contenuto zuccherino in etichetta: Federmosti torna alla carica

CONCORSO PINOT NERO 2022: I MIGLIORI

Proclamati i vincitori del Concorso nazionale del Pinot Nero. Al via la 24° edizione delle Giornate del Pinot Nero, dal 29 aprile al 2 maggio in Alto Adige.

Indicazione del contenuto zuccherino in etichetta: Federmosti torna alla carica

VALPOLICELLA, ADDIO A FRANCO ALLEGRINI

Addio a Franco Allegrini, padre della Valpolicella moderna. Scomparso il fratello di Marilisa, tra i principali fautori dell’Associazione de Le Famiglie Storiche.

Addio a Franco Allegrini, padre della Valpolicella moderna

VINI PREMIUM: L’ALTRO VOLTO DELLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA

L’altro volto della guerra Russia-Ucraina: cresce il business del vino in Polonia. Varsavia e Cracovia invase da clienti facoltosi a caccia di vini premium: «Effetti su tutti i Paesi dei Carpazi».

L’altro volto della guerra Russia-Ucraina: cresce il business del vino in Polonia

OPERAZIONE DIONISO A CANTINA DI CANNETO

Operazione Dioniso, sequestro preventivo di 740 mila euro alla Cantina di Canneto. Gli sviluppi delle indagini avviate a gennaio 2020.

Operazione Dioniso, sequestro preventivo di 740 mila euro alla Cantina di Canneto

ADDIO AD ANTONIO MOLINARI

Scomparso Antonio Molinari, rese famosa la Sambuca nel mondo. Aveva 81 anni, ultimo esponente del ceppo originario della famiglia.

Scomparso Antonio Molinari, rese famosa la Sambuca nel mondo

CASA SETARO E IL PRIMO VINO DI CONTRADA

Vini vulcanici italiani: Casa Setaro si mette sulle spalle il Vesuvio e propone il primo “vino di contrada”. Il nome è “Contradae 61·37”: un escamotage. Massimo Setaro ricorre alla Smorfia napoletana per aggirare i limiti del disciplinare e accennare a Bosco del Monaco (sarà poi premiato “Vino bianco dell’anno” dalla Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023 di winemag.it).

Vini vulcanici italiani: Casa Setaro si mette sulle spalle il Vesuvio e propone il primo “vino di contrada”

FOCUS SUL RIESLING RENANO: OLTREPÒ PAVESE AL TOP IN ITALIA

Riesling renano, opportunità per l’Oltrepò pavese? 28 vini con punteggi. Tra i top Manuelina, Monsupello e Castello di Stefanago. Ipotesi Docg a Montalto tramontata? Un tasting che fa seguito a quello sul Riesling Italico, effettuato a gennaio 2022 da winemag.it (qui i risultati).

Riesling renano, opportunità per l’Oltrepò pavese? 28 vini con punteggi

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Le wine news del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a marzo 2022?

Le wine news del vino italiano in 12 giorni, mese per mese: cosa è successo a marzo 2022? Terzo appuntamento con le notizie salienti dello scorso anno. Un viaggio nel tempo utile a ripercorrere le tappe fondamentali di un anno che passerà alla storia, per conseguenze e strascichi della pandemia, ma non solo. Per non perdere sin da subito alcuna delle nostre news e recensioni, iscriviti alla newsletter di winemag.it.

VINO E SPIRITS, LA GUERRA IN UCRAINA SCUOTE I MERCATI

La guerra in Ucraina domina la cronaca a inizio marzo 2022 e scuote il mercato mondiale degli alcolici. Aumento dei costi, scarsità delle materie prime e boicottaggio della vodka russa fanno crollare il valore di grandi e piccole aziende.

La guerra in Ucraina scuote il mercato mondiale degli alcolici

BERTANI DOMAINS DIVENRA ANGELINI WINES & ESTATES

Bertani Domains diventa Angelini Wines & Estates. Un gruppo da 1700 ettari di proprietà, di cui 460 vitati, 4 mln di bottiglie l’anno e 25 mln di euro di fatturato.

Bertani Domains diventa Angelini Wines & Estates

IL MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DELLE COLLINE TERAMANE

Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg: i migliori all’Anteprima 2022. Verso i 20 anni della Denominazione garantita: meglio i Giovani dei Riserva. Carte in regola per il futuro, nel segno dell’identità e dell’unità di intenti.

Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg: i migliori all’Anteprima 2022

PRIMITIVO DI MANDURIA SUGLI SCUDI

Il Primitivo di Manduria cresce nel 2021. Il Consorzio: «Sempre più copiato». + 7,2% ed exploit all’estero. Avviate 64 cause legali anti contraffazione.

Il Primitivo di Manduria cresce nel 2021. Il Consorzio: «Sempre più copiato»

CESCONI NUOVO PRESIDENTE FIVI

Lorenzo Cesconi nuovo presidente della Federazione vignaioli Fivi. Nel pomeriggio l’elezione del nuovo Cda.

Lorenzo Cesconi nuovo presidente della Federazione vignaioli Fivi

GRAPPA, NASCE IL CONSORZIO NAZIONALE

Grappa: nasce ufficialmente il Consorzio Nazionale di Tutela. Il Presidente Caffo: «Ora il Governo riconosca la personalità giuridica ai Consorzi delle bevande spiritose».

Grappa: nasce ufficialmente il Consorzio Nazionale di Tutela

COVID, LA CRISI INFINITA DI BAR E RISTORANTI

La crisi infinita di bar e ristoranti: «A rischio il modello dei Pubblici Esercizi Italiani». L’allarme di Fipe-Confcommercio.

La crisi infinita di bar e ristoranti: «A rischio il modello dei Pubblici Esercizi Italiani»

BIRRA, STOP ALLE VENDITE IN RUSSIA PER DUE COLOSSI

Carlsberg e Heineken interrompono le vendite in Russia. Rimarranno operativi gli otto birrifici di Baltika Breweries.

Carlsberg e Heineken interrompono le vendite in Russia

GUERRA RUSSIA-UCRAINA, CONTO SALATO PER IL VINO ITALIANO

Guerra Russia-Ucraina, Nomisma Wine Monitor: Italia top exporter più penalizzato. L’analisi dell’Osservatorio.

Guerra Russia-Ucraina, Nomisma Wine Monitor: Italia top exporter più penalizzato

COOPERATIVE EUROPEE A CONFRONTO DA IN TRENTINO

Cooperative vinicole italiane, spagnole e francesi a confronto a Cantine Mezzacorona. Sul tavolo lo scenario politico ed economico internazionale, tra guerra in Ucraina e caro energia.

Cooperative vinicole italiane, spagnole e francesi a confronto a Cantine Mezzacorona

NUOVO CDA FIVI, ECCO I VICEPRESIDENTI

I vignaioli Luigi Maffini e Diletta Nember Cavalleri nuovi vicepresidenti Fivi. La decisione del Cda a Roma.

I vignaioli Luigi Maffini e Diletta Nember Cavalleri nuovi vicepresidenti Fivi

CANTINA TRAMIN, BILANCIO SUPER

Cantina Tramin chiude l’anno solare con un +30%. Trainano Gewürztraminer, Chardonnay ed export.

Cantina Tramin chiude l’anno solare con un +30%

MORELLINO DI SCANSANO: PIÚ DOMANDA CHE OFFERTA

Morellino di Scansano: 9,2 milioni di bottiglie nel 2021, ma la domanda supera l’offerta. Valore produzione sopra i 50 milioni di euro. Indicativa la crescita dello sfuso, verso i 350 euro ad ettolitro.

Morellino di Scansano: 9,2 milioni di bottiglie nel 2021, ma la domanda supera l’offerta

BERLINER WINE TROPHY, ITALIA SUL PODIO

Berliner Wine Trophy 2022, l’Italia sbaraglia la concorrenza con 664 vini a medaglia. Nove le “Gran Gold”. Bel paese meglio di Francia, Spagna, Germania e Portogallo.

Berliner Wine Trophy 2022, l’Italia sbaraglia la concorrenza con 664 vini a medaglia

ABRUZZO DOP SUPERIORE, INTRODOTTE 4 NUOVE MENZIONI

Introdotte le menzioni Abruzzo Dop Superiore per quattro territori. Si tratta di Colline Teramane, Colline Pescaresi, Terre de L’Aquila e Terre di Chieti.

Introdotte le menzioni Abruzzo Dop Superiore per quattro territori

DUE ITALIANI NEL CDA DEL CEEV

Due italiani nel nuovo Cda di Ceev – Comité Européen des Entreprises Vins. Sono Domenico Zonin (vicepresidente) ed Ettore Nicoletto. Anche l’Austria nel Comitato.

Due italiani nel nuovo Cda di Ceev – Comité Européen des Entreprises Vins

ADDIO A FILIPPO MAZZETTI (D’ALTAVILLA)

Filippo Mazzetti, addio al decano dei distillatori piemontesi d’Altavilla. Domani i funerali ad Altavilla Monferrato (AL).

Filippo Mazzetti, addio al decano dei distillatori piemontesi d’Altavilla

SCOSSONE NEL CDA FIVI: VIA WALTER MASSA E ANDREA PICCHIONI

20 marzo. Scossone nel nuovo Cda Fivi: dimissioni di Walter Massa e Andrea Picchioni. Subentra Andrea Pieropan.

Scossone nel nuovo Cda Fivi: dimissioni di Walter Massa e Andrea Picchioni

WALTER MASSA: «LE RAGIONI DELLE MIE DIMISSIONI»

Walter Massa: «Le ragioni delle mie dimissioni dal nuovo Cda Fivi». «Ho rinunciato perché i vignaioli hanno scelto la continuità».

Walter Massa: «Le ragioni delle mie dimissioni dal nuovo Cda Fivi»

ALLARME FEDERVINI SUI COSTI DI PRODUZIONE DEL VINO ITALIANO

Federvini, costi di produzione e crisi internazionale una «tempesta perfetta». Micaela Pallini: «Difficilmente in passato i nostri comparti hanno dovuto gestire una sfida così complessa».

Federvini, costi di produzione e crisi internazionale una «tempesta perfetta»

FIVI, ALTRA BUFERA: I RETROSCENA DI SIMONA NATALE (GIANFRANCO FINO)

Bufera elezioni nuovo Cda Fivi: «Attacchi personali, pressioni, clima da guerriglia». A winemag.it lo sfogo di Simona Natale (Gianfranco Fino Viticoltore): «Mi hanno chiesto di ritirare la candidatura». La Fauci: «Ambiente poco sereno».

Bufera elezioni nuovo Cda Fivi: «Attacchi personali, pressioni, clima da guerriglia»

RAINA LASCIA IL CONSORZIO VINI MONTEFALCO E SPOLETO

Trebbiano Spoletino “rivedibile”: Francesco Mariani (Raina) abbandona Doc Montefalco e Spoleto. «Non scendiamo più a compromessi di sorta: d’ora in poi solo vini Umbria Igt».

Trebbiano Spoletino “rivedibile”: Francesco Mariani (Raina) abbandona Doc Montefalco e Spoleto

NOBILE DI MONTEPULCIANO: RIVOLUZIONE SULLE “STELLE” ALLA VENDEMMIA

Vino Nobile di Montepulciano 2021: voto e “stelle” alla vendemmia quando entrerà in commercio. La svolta del Consorzio: si attenderà fino al 2024.

Vino Nobile di Montepulciano 2021: voto e “stelle” alla vendemmia quando entrerà in commercio

LO CHAMPAGNE IN ITALIA

Sono 9,2 i milioni di bottiglie di Champagne vendute in Italia nel 2021. I dati del Bureau. Giro d’affari record, a 5,7 miliardi.

9,2 milioni di bottiglie di Champagne in Italia nel 2021

AUMENTO COSTI DELL’ENERGIA, EXPORT A RISCHIO

Aumenti energia e materie prime: 1,1 mld di extra costi per la filiera del vino. La guerra cancella 212 mln di export verso i paesi in conflitto. A rischio depressione anche Stati Uniti, Uk, Francia e Spagna.

Aumenti energia e materie prime: 1,1 mld di extra costi per la filiera del vino

I BULGARI DI BOLGARÉ PERDONO LA CAUSA CON BOLGHERI

Vino bulgaro Bolgaré, Bolgheri vince la causa e chiama il Veneto: «In bocca al lupo al Prosecco». Domaine Boyar dovrà ritirare dal mercato i suoi vini.

Vino bulgaro Bolgaré, Bolgheri vince la causa e chiama il Veneto: «In bocca al lupo al Prosecco»

TREBBIANO SPOLETINO, CONSORZIO APRE ALLA MACERAZIONE SULLE BUCCE?

Trebbiano Spoletino Doc: via libera alla macerazione sulle bucce? Le anticipazioni del Consorzio a winemag.it, dopo il declassamento a Umbria Igt deciso da Francesco Mariani (Raína).

Trebbiano Spoletino Doc: via libera alla macerazione sulle bucce?

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Le wine news del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a febbraio 2022?

Le wine news del vino italiano in 12 giorni, mese per mese: cosa è successo a febbraio 2022? Secondo appuntamento con le notizie salienti dello scorso anno. Un viaggio nel tempo utile a ripercorrere le tappe fondamentali di un anno che passerà alla storia, per conseguenze e strascichi della pandemia ma non solo. Per non perdere sin da subito alcuna delle nostre news e recensioni, iscriviti alla newsletter di winemag.it.

L’EVASORE TOTALE A SUVERETO

Febbraio 2022 si apre con la news del vignaiolo svizzero evasore totale a Suvereto: vendeva vino all’estero senza fattura. le quote dell’azienda agricola sono risultate di proprietà di una società di Cipro, con soci russi (VIDEO).

Vignaiolo svizzero evasore totale a Suvereto: vendeva vino all’estero senza fattura (VIDEO)

FRANCIACORTA VOLA SUI MERCATI

Franciacorta, più di 20 milioni di bottiglie vendute nel 2021: +28,3% rispetto al 2020 e +15,5% sul 2019. Export al 10,3%.

Franciacorta: più di 20 milioni di bottiglie vendute nel 2021

A PICCO L’EXPORT DEI VINI DELL’AUSTRALIA

Ci spostiamo dall’altra parte del globo, in Australia, dove l’export di vino risulta a picco nel 2021. Pandemia e dazi cinesi pesano sul bilancio finale. Il report.

Australia, export vino a picco nel 2021

L’EUROPA MINACCIA IL VINO ITALIANO

Vino cancerogeno come sigarette, Ue al voto il 14 febbraio: Oiv incontra l’Oms. Invito alla trasparenza da parte dell’Organizzazione internazionale della Vigna e del Vino.

Vino cancerogeno come sigarette, Ue al voto il 14 febbraio: Oiv incontra l’Oms

NASCE FIVI ABRUZZO-MOLISE

Bella wine news dal centro Italia, a inizio febbraio 2022. Nasce Fivi Abruzzo-Molise: Emilio Rapino è il delegato regionale. La nuova delegazione di produttori farà il suo esordio al Mercato dei Vini e dei Vignaioli indipendenti di Piacenza 2022, ma tutto inizia l’anno precedente. I dettagli.

Nasce Fivi Abruzzo-Molise: Emilio Rapino è il delegato regionale

CHAMPAGNE, MASSUCCO O ENCRY? CHI È IL PRIMO PRODUTTORE ITALIANO

Alberto Massucco o Encry (Enrico Baldin): chi è il primo italiano in Champagne? Facciamo finalmente chiarezza sull’eterna querelle tra i due conquistadores d’Oltralpe, entrambi orgoglio italiano.

Alberto Massucco o Encry – Enrico Baldin: chi è il primo italiano in Champagne?

COLLIS HA UN NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO

Collis Veneto Wine Group: Pierluigi Guarisi è il nuovo amministratore delegato. Il presidente Zambon: «Guida strategica per il futuro».

Collis Veneto Wine Group: Pierluigi Guarisi è il nuovo amministratore delegato

NUTRISCORE E BECA: LO SPETTRO DELL’UE SUL VINO ITALIANO

Nutriscore e Beca: l’Italia del vino alza le barricate. Uiv e Federvini intervengono in difesa del Madre in Italy a inizio febbraio 2022. Il “Cancer plan” non convince la filiera.

Nutriscore e Beca: l’Italia del vino alza le barricate

MASI AGRICOLA CEDE IL 4% AD ENPAIA

La Fondazione Enpaia acquista il 4% di Masi Agricola. L’annuncio dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza degli Addetti e Impiegati in Agricoltura cambia l’assetto della nota cantina della Valpolicella, guidata da Sandro Boscaini.

La Fondazione Enpaia acquista il 4% di Masi Agricola

WINE PARIS 2022: GLI EVENTI CLOU

Gli eventi clou di Wine Paris & Vinexpo Paris 2022. Si torna in presenza: fitto calendario di appuntamenti al primo salone internazionale dell’anno (che risulterà un vero successo, anche per il vino italiano).

Gli eventi clou di Wine Paris & Vinexpo Paris 2022

ANCHE UNIONBIRRAI CONTRO IL NUTRISCORE

Unionbirrai: «La “F” del Nutriscore è un attacco all’economia dei birrifici». Il direttore Ferraris: «Occorre creare dei “bevitori consapevoli”». Filiera della birra e del vino italiano parlano la stessa lingua, all’attacco delle novità prospettate dall’Ue.

Unionbirrai: «La F del Nutriscore è un attacco all’economia dei birrifici»

ALSAZIA, CRESCE L’EXPORT

A inizio febbraio una buona notizia per la Francia. Cresce l’export internazionale dei vini dell’Alsazia, che si presenta con 57 cantine a Wine Paris. Numerosi gli appuntamenti da non perdere con il Civa.

Cresce l’export internazionale dei vini dell’Alsazia: 57 cantine a Wine Paris

POST O MARCHETTE? SUI SOCIAL C’È CHI SGUAZZA

Beverage e influencer: calano i post con l’adv trasparente. I dati 2021 dell’Osservatorio Buzzoole.

Beverage e influencer: calano i post con l’adv trasparente

CANCER PLAN: IL VINO ITALIANO AL GIRO DI BOA

Cancer Plan: depositati gli emendamenti in difesa del vino italiano. Uiv: «Danno d’immagine incalcolabile per il Belpaese».

Cancer Plan: depositati gli emendamenti in difesa del vino italiano

FISAR, UN VINO DA FOGLIA TONDA PER I 50 ANNI

Fisar festeggia 50 anni e celebra il vitigno autoctono toscano Foglia tonda. Speciale blend delle annate 2019 e 2020, curato dall’enologo Roberto Da Frassini: solo 1.200 bottiglie.

Fisar festeggia 50 anni e celebra il vitigno autoctono toscano Foglia tonda

FONDI PER IL SETTORE DEL VINO, TROVATO L’ACCORDO STATO-REGIONI

Arriviamo così al 10 febbraio, quando viene annunciato l’imminente stanziamento di 25 milioni di euro alla filiera vitivinicola. Raggiunto infatti in quella data l’accordo Stato-Regioni. C’è il via libera al decreto.

25 milioni di euro alla filiera vitivinicola: raggiunto l’accordo Stato-Regioni

ADDIO A FRANZ HAAS: MONDO DEL VINO ITALIANO IN LUTTO

Morto Franz Haas, l’Alto Adige del vino perde uno dei suoi riferimenti. Settima generazione di viticoltori, era noto per la scelta del tappo a vite e gli studi sul Pinot Nero.

Morto Franz Haas, l’Alto Adige del vino perde uno dei suoi riferimenti

CIELO E TERRA, L’ANNUNCIO

Marco Vicentini è il nuovo direttore vendite di Cielo e Terra vini. A lui il compito di sviluppare tanto il settore Horeca quanto quello Gdo.

Marco Vicentini è il nuovo direttore vendite di Cielo e Terra vini

TUTTI UNITI SUL CANCER PLAN

Federazione Nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori contro Nutriscore e Cancer Plan. Sottoscritta, insieme alle altre associazioni del “Patto di Spello”, una lettera aperta ai parlamentari europei

Federazione Nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori contro Nutriscore e Cancer Plan

PREZZI DEL VINO SFUSO ALLE STELLE

Prezzi del vino sfuso alle stelle in Italia: ecco perché. Su winemag.it i dettagli dell’indagine Bmti-Unioncamere.

Prezzi vino sfuso alle stelle in Italia: ecco perché

CANCER PLAN, PARLAMENTO UE SALVA IL VINO

Il Parlamento europeo salva il vino. Respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino e birra attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l’aumento della tassazione e l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea, nell’ambito del “Cancer plan” proposto dalla Commissione Europea.

Cancer plan, il Parlamento europeo salva il vino

AMARONE SUPERSTAR

Amarone superstar del 2021: cresce e traina la Valpolicella. Domanda italiana in aumento. Bene l’export. Tutti i dati forniti dal Consorzio di Tutela Vini Valpolicella.

Amarone superstar del 2021: cresce e traina la Valpolicella

PROSECCO ALLA CONQUISTA DI PARIGI: ROSÉ SPAURACCHIO DEI FRANCESI

Il Prosecco conquista Wine Paris 2022: «Attenzione mai così alta», rivela a winemag.it il direttore del Consorzio Doc, Luca Giavi, tra i padiglioni dell’Expo Porte di Versailles. L’intervista esclusiva, in battuta diretta da Parigi.

Il Prosecco conquista Wine Paris 2022: «Attenzione mai così alta». E il rosé spaventa la Francia

BUYER GDO A CACCIA DI NUOVI SPUMANTI ITALIANI

Boom degli spumanti al supermercato: Gdo attenta a nuovi territori e vitigni autoctoni. I dati Iri confermano la crescita inarrestabile delle bollicine. Pambianco (Conad): «Area 3 e 4, new entry».

Boom degli spumanti al supermercato: Gdo attenta a nuovi territori e vitigni autoctoni

ETICHETTA AMBIENTALE, ENNESIMA PROROGA

Etichettatura ambientale, proroga al 1° gennaio 2023. Il voto alla Camera nel contesto di Milleproroghe.

Etichettatura ambientale, proroga al 1° gennaio 2023

PROSECCO DOC, PIÚ GLERA PER TUTTI

Prosecco Doc: un ettaro di Glera in più a cantina. Ecco le condizioni. La richiesta del Consorzio alle Regioni Veneto e Fvg.

Prosecco Doc: un ettaro di Glera in più a cantina. Ecco le condizioni

FOOD: MANGALICA, LA CARNE DI MAIALE DA IMPARARE A CONSCERE

Mangalica, la carne di maiale ungherese che piace agli chef (e costa sempre di più): reportage esclusivo di winemag.it dall’Ungheria al Bel paese. La razza magiara conquista gli allevamenti di mezzo mondo, Italia compresa. I ristoranti in cui provarla, a Budapest e Debrecen.

Mangalica, la carne di maiale ungherese che piace agli chef (e costa sempre di più)

BOMBE RUSSE SU KIEV: LA STORIA DELLA SOMMELIER UCRAINA

Dall’enoteca del centro di Kiev alle notti in metropolitana: la storia di Alie, nell’Ucraina invasa dai russi. La giovane sommelier ha trovato riparo nella pancia della città, trasformata in bunker. La testimonianza esclusiva.

Dall’enoteca del centro di Kiev alle notti in metropolitana: la storia di Alie, nell’Ucraina invasa dai russi

GRUPPO HEINEKEN, 73 MILIONI SU ICHNUSA

Heineken investe 73 milioni di euro su Birra Ichnusa. Previsto l’ampliamento del birrificio di Assemini (CA) ed il miglioramento delle performance ambientali.

Heineken investe 73 milioni di euro su Birra Ichnusa

LE ELEZIONI FIVI

Rinnovo Consiglio direttivo Fivi, via il “click day”: Mercato 2022 aperto a tutti i vignaioli? La proposta rivoluzionaria della lista “6 Fivi”.

Rinnovo Consiglio direttivo Fivi, via il “click day”: Mercato 2022 aperto a tutti i vignaioli?

LOW & NO ALCOL: È BOOM, ANCHE NEGLI SPIRITS. IL CASO LYRE’S

Lyre’s: l’inarrestabile crescita de “Low & no alcol”. L’azienda australiana ha visto un aumento delle vendite del 300% a gennaio 2022.

Lyre’s: l’inarrestabile crescita de “Low & no” alcol

A MILANO TORNA LIVE WINE

Ultima wine news di febbraio 2022 dedicata al mondo dei cosiddetti “vini naturali”. Riecco a Milano “Live Wine”, il Salone Internazionale del Vino Artigianale. Appuntamento al Palazzo del Ghiaccio, domenica 20 e lunedì 21 marzo.

Live Wine 2022: riecco a Milano il Salone Internazionale del Vino Artigianale

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news news ed eventi

Le wine news del vino italiano, mese per mese, in 12 giorni: cosa è successo a gennaio 2022?

Le wine news del vino italiano: 12 giorni per raccontare il 2022, un anno che passerà alla storia per le conseguenze e gli strascichi della pandemia, ma non solo. A partire da oggi, 1 gennaio 2023, winemag.it ripercorrerà in un articolo le notizie più salienti che hanno contraddistinto il 2022 del vino italiano. Ogni introduzione alla news è seguita dal link all’articolo, grazie al quale è possibile entrare nel dettaglio della singola notizia e… Riviverla. Per non perdersi nessuna news, del resto, basta iscriversi alla newsletter (clicca qui). Pronti per il viaggio nel tempo? Via!

L’ANNO SI APRE CON IL TOBLINOGATE

Il 2022 del vino italiano si apre col botto, con una notizia che nessuna testata nazionale di settore ha ripreso, pur nell’assoluta gravità del tema (meditare su questo tema è d’obbligo, anche a distanza di diversi mesi). Dopo il clamoroso (e ingiustificato) licenziamento, gli enologi della cooperativa trentina Cantina Toblino, Lorenzo Tomazzoli e Marco Pederzolli tornano al lavoro. Il Tribunale di Trento ne stabilisce il reintegro e Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, non nasconde una certa soddisfazione: «Giustizia è fatta».

Enologi Cantina Toblino reintegrati dopo licenziamento, Cotarella: «Giustizia è fatta»

Sul caso, ridefinito Toblinogate, winemag.it pubblica anche alcuni stralci dell’ordinanza che inchioda il Cda di Cantina Toblino e scagiona gli enologi licenziati. In esclusiva le carte del Tribunale di Trento e le parole del supertestimone, l’ex direttore generale della cooperaitva, Gianantonio Pombeni.

Toblinogate: l’ordinanza che inchioda il Cda di Cantina Toblino e scagiona gli enologi licenziati

ADDIO A LINO MAGA, IL “SIGNOR BARBACARLO”

Il 2 gennaio arriva in redazione una di quelle notizie che non si vorrebbero mai apprendere. È il momento di dire addio a Lino Maga, il “Signor Barbacarlo”. Classe 1931, il vignaiolo simbolo dell’Oltrepò pavese ha tracciato, in punta di piedi, la storia di un cru entrato nel mito: il Barbacarlo.

Addio a Lino Maga, il “Signor Barbacarlo”

FIVI IN PRESSING PER LA RIFORMA DEI CONSORZI DEL VINO

Parte in quinta il 2022 della Fivi, la Federazione italiana vignaioli indipendenti. Il gruppo di vignaioli prende spunto dal crack di Piemonte Land of Wine per fare pressing sul fronte della riforma Consorzi del vino. I vignaioli si mostrano preoccupati dall’uscita dal superconsorzio di Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani.

Da crack Piemonte Land of Wine a riforma Consorzi del vino: pressing di Fivi

L’UE MINACCIA I PRODUTTORI DI VINO E CARNI ROSSE

L’inizio del 2022 vede la preoccupazione generale dei produttori di vino italiani, per le posizioni intransigenti dell’Unione europea. Alleanza Cooperative Agroalimentari tuona: «L’Ue discrimina le aziende produttrici di vino e di carni rosse». Critiche alle mosse di Bruxelles: lettera al Commissario Wojciechowski.

Alleanza Cooperative Agroalimentari: «Ue discrimina aziende vino e carni rosse»

COVID: MARCA BOLOGNAFIERE 2022 VIENE RINVIATA

Il 4 gennaio, dopo i rumors che si rincorrevano da settimane, Bologna Fiere annuncia il rinvio a primavera di Marca by Bolognafiere. Una decisione presa in accordo con Adm. «Nuove date in tempi brevissimi», è l’annuncio.

Marca BolognaFiere 2022 rinviata a primavera: «Nuove date in tempi brevissimi»

IL NUOVO VOLTO DEL COVID: LA VARIANTE OMICRON MINACCIA IL TURISMO 

Il 5 gennaio, Confagricoltura lancia l’allarme sulla pioggia di disdette negli agriturismi italiani. La causa? È la variante Omicron. L’associazione di categoria non nasconde una certa preoccupazione: «Serve una concreta strategia turistica per il Paese».

Agriturismi, pioggia di disdette a causa della variante Omicron

IL RAPPORTO COOP 2021 FOTOGRAFA LE PREOCCUPAZIONI (2022) DEGLI ITALIANI

«Speranza, ripresa, cambiamento, timore»: ecco gli italiani secondo il Rapporto Coop 2021, pubblicato il 6 gennaio. Voglia di nuovi orizzonti e valori per il 2022, mentre la digital life sembra già realtà. Gdo al banco di prova.

«Speranza, ripresa, cambiamento, timore»: gli italiani secondo il Rapporto Coop 2021

LE NUOVE DATE DI MARCA BY BOLOGNAFIERE

Promesse di celerità mantenute. Marca BolognaFiere 2022 annuncia il 7 gennaio 2022 le nuove date: l’evento si terrà il 12 e 13 aprile.

Marca BolognaFiere 2022, le nuove date: 12 e 13 aprile

GRUPPO SANTA MARGHERITA FA LA SPESA NEGLI USA

Roco Winery Oregon entra nel portafoglio di Santa Margherita Usa. Il Gruppo guidato da Gaetano Marzotto acquisita la maggioranza della tenuta della Willamette Valley. Un’ottima “wine news” per il mondo del vino italiano.

Roco Winery Oregon entra nel portafoglio di Santa Margherita Usa

SERVE IL GREEN PASS PER VISITARE LE CANTINE

L’8 gennaio, winemag.it dedica un focus alle misure del Governo per arginare l’emergenza Covid-19. Green pass per visite in cantina, degustazioni ed eventi: cosa prevede il decreto 30 dicembre 2021? Il punto sugli ultimi provvedimenti volti ad arginare il Coronavirus e il dilagare della variante Omicron.

Green pass per visite in cantina, degustazioni ed eventi: cosa prevede il decreto 30 dicembre 2021?

LA VARIANTE OMICRON PREOCCUPA I CONSORZI DEL VINO ITALIANO

Anteprima Amarone, il grande evento annuale organizzato dal Consorzio Tutela Vini della Valpolicella, viene posticipata a giugno. Le nuove date, annuncia l’ente di Verona, saranno comunicate a breve.

Anteprima Amarone posticipata a giugno

ASTI E MOSCATO D’ASTI CRESCONO SUI MERCATI

Asti spumante e Moscato D’Asti Docg: 102 milioni di bottiglie nel 2021. A metà gennaio 2022, il Consorzio piemontese dà i numeri dell’anno appena trascorso. Crescita dell’11% rispetto al 2020. Il logo del Consorzio diventa simbolo della Denominazione.

Asti spumante e Moscato D’Asti Docg: 102 milioni di bottiglie nel 2021

ANNO D’ORO PER IL PROSECCO DOC, ANCHE GRAZIE AL…ROSÉ

«Oltre il Prosecco Rosé: 2021 anno d’oro per la Doc con 627,5 milioni di bottiglie», titola la wine news di winemag.it, sempre a metà gennaio 2022. Consorzio al lavoro per l’Agenda 2030 della denominazione. Parola d’ordine «coinvolgimento», annuncia il management di Treviso.

Oltre il Prosecco Rosé: 2021 anno d’oro per la Doc con 627,5 milioni di bottiglie

POSTICIPATA ANCHE GRANDI LANGHE 2022

Grandi Langhe 2022 comunica ai professionisti del settore le nuove date. La kermesse si terrà il 4-5 aprile 2022. Iscrizione, location e modalità rimangono invariate.

Grandi Langhe 2022, ecco le nuove date: 4-5 aprile

NON SOLO VINO

Heineken rivende birrificio Hibu ai soci fondatori. L’acquisto dalla multinazionale nel 2017 torna nelle mani dei vecchi proprietari.

Heineken rivende birrificio Hibu ai soci fondatori

IL PROSECCO AUSTRALIANO

In Australia è piena estate: tempo di lanciare una nuova linea di Prosecco. No? Novità in casa Grant Burge Wines. C’è anche il rosé.

In Australia è piena estate: tempo di lanciare una nuova linea di Prosecco. No?

BUONE BEER NEWS DAL GOVERNO

La riduzione dell’aliquota delle accise sulla birra è in Legge di Bilancio. Pratolongo (Assobirra): «La birra resta tuttavia unica bevanda da pasto tassata in Italia».

Riduzione aliquota accise birra in Legge di Bilancio

PROWEIN 2022, I PRIMI RUMORS SUL POSTICIPO

Sempre a metà di gennaio 2022, winemag.it dà notizia della possibilità che Prowein 2022 venga posticipata a maggio. Pressioni della filiera su Messe Düsseldorf e rumors dalla Germania: le nuove date sarebbero già state identificate.

Prowein 2022 posticipata a maggio? Pressioni della filiera su Messe Düsseldorf

VINO ITALIANO NELLA MORSA DELLA VARIANTE OMICRON (E DEL RDC?)

Omicron, aziende del vino in ginocchio a gennaio 2022: «Dipendenti a casa in malattia, produzione in stallo». L’allarme dal Veneto: «Con il reddito di cittadinanza non si trovano sostituti».

Omicron, aziende del vino in ginocchio: «Dipendenti a casa in malattia, produzione in stallo»

WINE NEWS DALLA SARDEGNA: BOTTIGLIA ISTITUZIONALE PER MAMOJÀ 

Prima bottiglia dell’Associazione Mamojà: l’etichetta è firmata da Leonardo Terenzoni. L’artista ha disegnato il “vestito” del vino nato dalla vigna di Federica Dessolis.

Prima bottiglia dell’Associazione Mamojà: l’etichetta è firmata da Leonardo Terenzoni

ANNUNCIATE LE DATE DI ANTEPRIMA SAGRANTINO 2022

Anteprima Sagrantino, la nuova annata si presenta il 25 e 26 maggio. Per il secondo anno si terranno in primavera i tasting dedicati ai vini dei territori di Montefalco e Spoleto.

Anteprima Sagrantino, la nuova annata si presenta il 25 e 26 maggio

VOLA LA DOC MAREMMA

Doc Maremma Toscana: +16% nel 2021. Trainano il Vermentino e il Rosso. In crescita anche il Ciliegiolo. I dati del Consorzio di Tutela

Doc Maremma Toscana: +16% nel 2021

ALTRA PROROGA PER L’ETICHETTA AMBIENTALE

Etichetta ambientale, ufficiale l’ennesima proroga dell’entrata in vigore del provvedimento. In Friuli Venezia Giulia, tuttavia, l’esempio virtuoso di Tenimenti Civa. La cantina di Bellazoia di Povoletto (UD) ha introdotto il nuovo sistema di etichettatura già dal 2021.

Etichetta ambientale, altra proroga. In Friuli l’esempio virtuoso di Tenimenti Civa

IL 2022 DEL VINO ITALIANO PASSA DAI PIWI

«Piwi subito nelle Igt come “palestra”, poi nelle Doc»: Italia svegliati, la Francia corre. Appello del prof. Attilio Scienza al Convegno sui nuovi modelli di viticoltura legati ai vitigni resistenti.

«Piwi subito nelle Igt come “palestra”, poi nelle Doc»: Italia svegliati, la Francia corre

CRESCONO LE VENDITE DI CHAMPAGNE

Champagne: +32% delle vendite nel 2021. Dalla Francia trapela cauto ottimismo per il 2022.

Champagne: +32% delle vendite nel 2021

PROWEIN 2022 CONFERMA LE NUOVE DATE: SI TERRÀ A MAGGIO

Prowein 2022 a maggio, nuove date ufficiali. WineParis & VinExpo Paris tra meno di un mese: appuntamento a Parigi dal 14 al 16 febbraio. Messe Düsseldorf stravolge il calendario delle più importanti fiere del mondo del vino internazionale. Confermate, dunque, le indiscrezioni di winemag.it.

Prowein 2022 a maggio, nuove date ufficiali. WineParis & VinExpo Paris tra meno di un mese

L’IRA DI LONDRA SULLE NUOVE DATE DI PROWEIN

Nuove date Prowein 2022, ira di Londra: «Attacco diretto al mercato britannico». I tre giorni su cui ha ripiegato Messe Düsseldorf coincidono con quelli della London Wine Fair. Londra non le manda a dire a Berlino.

Nuove date Prowein 2022, ira di Londra: «Attacco diretto al mercato britannico»

LA PRIMA PRESIDENTE DONNA DEL CONSORZIO PRIMITIVO MANDURIA

Il 21 gennaio winemag.it dà notizia della prima donna nel ruolo di presidente del Consorzio Tutela Primitivo di Manduria: Novella Pastorelli (Due Palme) è la nuovo presidente del dell’ente pugliese.

Novella Pastorelli nuovo presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria

ENNESIMO RIBALTONE IN OLTREPÒ PAVESE

Sfiduciato il Cda di Terre d’Oltrepò. I soci: «Mancanza di trasparenza». 310 voti favorevoli, 153 contrari.

Sfiduciato il Cda di Terre d’Oltrepò. I soci: «Mancanza di trasparenza»

IL NUOVO CATALOGO DI PROPOSTA VINI

Il 25 gennaio, winemag.it dà conto ai lettori della partecipazione alla presentazione del nuovo catalogo di Proposta Vini, tra le distribuzioni di vino e spirits più importanti d’Italia. L’azienda dimostra di avere le spalle grosse. E Girardi spiega in esclusiva a winemag.it: «La nostra ricetta? Formazione e passione». Agenti a scuola durante il lockdown e sprint digitale: ordini via app. L’appello: «Quote rosa, fatevi avanti».

Proposta Vini più forte della pandemia. Girardi: «La nostra ricetta? Formazione e passione»

PARIGI TIRA DRITTO

Wine Paris & Vinexpo Paris (ri)conferma le date attorno alla fine di gennaio 2022: attesi 20 mila visitatori a Parigi. Vinexposium infonde fiducia con il Ceo Rodolphe Lameyse: «La capitale è pronta ad accogliere gli ospiti».

Wine Paris & Vinexpo Paris (ri)conferma le date: attesi 20 mila visitatori a Parigi

CANTINA VALLE ISARCO ESULTA

Cantina Valle Isarco, 2021 da incorniciare: nuovo record del fatturato. Armin Gratl al lavoro sulla linea Aristos. In arrivo due nuovi vini? Si apre con un’ottima wine news legata ai fatturati il 2022 della cooperativa altoatesina.

Cantina Valle Isarco, 2021 da incorniciare: nuovo record del fatturato

LONDRA CAMBIA LE DATE DOPO IL BRACCIO DI FERRO CON PROWEIN

Nuove date per la London Wine Fair 2022 dopo il braccio di ferro con Prowein. Messaggi di vicinanza internazionale ad Hannah Tovey, direttrice della kermesse londinese.

Nuove date per la London Wine Fair 2022 dopo il braccio di ferro con Prowein

ITALIANI PAZZI PER LE ASTE DI VINI PREGIATI

Il 28 gennaio gli italiani si riscoprono pazzi per le aste di vini pregiati e Champagne. E si guadagna fino a 60 mila euro l’anno. Battuta in Italia la bottiglia record di Romanée-Conti Romanée Conti Grand Cru del 2006 a 15.500 euro.

Italiani pazzi per le aste di vino e Champagne. E si guadagna fino a 60 mila euro l’anno

OLIO, PRODUTTORI DEL GARDA DOP IN AGITAZIONE

Produttori Olio Garda Dop: «Così scompare l’olivicoltura gardesana». Il Fondo per il sostegno della filiera olivicola-olearia di fatto li esclude dagli aiuti.

Produttori Olio Garda Dop: «Così scompare l’olivicoltura gardesana»

È GUERRA DEL VETRO (O DELLA BOTTIGLIA) TRA ALBUGNANO 549 E ALBEISA

«Avete copiato la bottiglia»: guerra del vetro (o della bottiglia) tra Consorzio Albeisa e Albugnano 549. Lettera di diffida da parte dei legali dei produttori delle Langhe: «I consumatori possono confondersi». Su winemag.it una wine news ripresa poi dalla stampa nazionale (ancora una volta non da quella di settore!).

«Avete copiato la bottiglia»: guerra del vetro tra Consorzio Albeisa e Albugnano 549

OSCAR LORANDI ALLA GUIDA DI CANTINA GIRLAN

L’ultima notizia sul vino italiano 2022 arriva dall’Alto Adige. Oscar Lorandi è il nuovo presidente di Cantina Girlan, una delle cooperative più rappresentative dell’universo enologico altoatesino. Le sue prime parole? «Grande onore e responsabilità».

Alto Adige, Oscar Lorandi nuovo presidente di Cantina Girlan

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degustati da noi Gli Editoriali news news ed eventi vini#02

Le opportunità della Recantina tra i bordolesi del Montello Asolo


EDITORIALE –
Tre cloni, uno dei quali iscritto al registro nazionale delle varietà di vite: pecolo / peduncolo scuro, pecolo / peduncolo rosso e Forner. Quest’ultimo porta il cognome della famiglia alla guida della cantina Pat del Colmèl ed è oggi autorizzato, grazie al lavoro compiuto sul Dna. Si parla della Recantina del Montello Asolo. Coltivata dalla notte dei tempi in provincia di Treviso, è uno dei vitigni autoctoni italiani per certi versi più misteriosi e ancora poco “sondati” dai produttori. Una varietà tutta da scoprire, anche dai winelovers.

Definita da Giacomo Agostinetti «una delle migliori coltivate nel trevigiano», in Cento e dieci ricordi che fanno il buon fattor di villa (1679), la Recantina Forner è iscritta al Registro nazionale delle varietà di vite e rientra nella Doc Montello – Colli Asolani. Come ricorda Veneto Agricoltura, le Recantine (il plurale non è un refuso) sono «un gruppo di vitigni citati sin dal Seicento come “Recantina”, “Recardina” o “Recandina”, nella zona del Piave».

Circa un secolo dopo, nella memoria presentata all’Accademia Agraria degli Aspiranti di Conegliano, Domenico Zambenedetti consiglia «la Recaldina tra le varietà da piantare sulle colline» della zona. Chiarita l’identità ampelografica del vitigno, il compito dei viticoltori è oggi altrettanto arduo: dare un’identità ai vini ottenuti da Recantina.

IL FUTURO DELLA RECANTINA DEL MONTELLO ASOLO

Una varietà, come chiariscono gli assaggi di 7 vini prodotti da altrettante cantine aderenti al Consorzio Tutela Vini Asolo Montello (evento Rosso Bordò, Treviso, domenica 16 ottobre 2022), capace di leggere molto bene suolo e microclima, oltre a risentire delle scelte agronomiche ed enologiche compiute dai singoli produttori.

Le opportunità di valorizzazione della Recantina in un territorio come quello del Montello – in cui è prevalente la produzione di vini rossi strutturati, ottenuti da varietà del taglio bordolese – potrebbero essere ricercate nell’esaltazione della freschezza e del bel corredo dei primari del vitigno, tra frutto e spezia, senza ricorrere a sovra-estrazioni e vinificazioni in legno che andrebbero a sovrapporsi alla stilistica dei bordolesi del territorio.

Interessante e visionaria, in questo senso, la scelta dell’enologa toscana Graziana Grassini di vinificare la Recantina in anfora, proprio per esaltare le caratteristiche appena descritte. In questo senso, il vitigno autoctono potrebbe diventare un asso nella manica dei produttori locali, capace di trainare le vendite degli altri vini del Montello sul modello (e la visione altrettanto recente) del Piedirosso in Campania.

  • Montello Asolo Recantina 2021, Bresolin Bio
    Rubino piuttosto profondo. Naso intenso, preciso, su frutta matura tendente alla confettura, soprattutto nera, ma anche rossa. Bella speziatura elegante, che disegna un profilo quasi balsamico. Al palato più teso di quanto avesse fatto presagire il naso. Una freschezza su cui giocano ritorni di frutta matura, ancora una volta più a polpa rossa che scura. Bel finale lungo, pieno, piacevolmente sapido, che invita alla beva. Vino giovane, all’inizio di un buon percorso di crescita.
  • Montello Asolo Recantina 2021 “Cento Orizzonti”, Tenuta d’Asolo Progress Country & Wine House
    Rubino meno carico del precedente, luminoso. Più polpa scura che rossa (ribes), a tratteggiare il ricordo della mora di rovo matura. Elegante speziatura. Al palato il vino entra e si sviluppa sull’acidità. Chiude su leggeri marcatori amari e sapidi. Si tratta della prima prova della cantina, che ha acquistato le uve per dar vita alla nuova etichetta.
  • Montello Asolo Recantina 2020, Ida Agnoletti
    Si torna su un colore rubino più carico. Tocco di selvatico sul frutto, ancora una volta più maturo al naso che al palato. Acidità piuttosto spinta al palato e chiusura su leggero fenolico, oltre al sapido. Il vino, al momento dell’assaggio, è in bottiglia da appena 3 mesi e mostra evidenti segnali della fase giovanile, cui dare fiducia. Sull’etichetta della bottiglia, un rospo stilizzato: nella migliore delle ipotesi diventerà un principe.
  • Montello Asolo Recantina 2020, Commendator Pozzobon Rosalio
    Rubino piuttosto intenso. Naso dal frutto più maturo della batteria di 7 vini. Ancora mora di rovo ma, questa volta, frutta a polpa scura e a polpa rossa si equivalgono al naso, senza dominare l’una sull’altra. Bel palato teso, fresco. Confermata al palato l’acidità tipica del vitigno, ben assistita da una materia polposa. Tannino in cravatta, pur in fase di integrazione. Golosa venatura sapidità che accompagna e distende il nettare, dall’ingresso alla chiusura. Vino giovanissimo, di sicuro interesse in prospettiva.
  • Montello Asolo Recantina 2020, Sartor Emilio
    Altro vino dal colore pieno. Fiori di viola, speziatura intensa, frutto scuro (prugna), più che rosso (ciliegia). Leggero tocco di polvere di caffè che si accosta alla componente erbacea. Al palato acidità evidente, piuttosto ben avvolta e amalgamata da polpa e vena glicerica. Componente fenolica e amara controllata. Tannino dolce, ben disteso ma non arrendevole. È stata imbottigliata ad agosto 2021, più strutturato e ancora più strutturato il 2022.
  • Montello Asolo Recantina 2018 “Augusto”, Giusti Wine
    Colore rubino mediamente intenso. Naso piuttosto condizionato dall’affinamento in legno, che soffoca il varietale. La classica nota di polvere di caffè, qui vira sulla caramella mou. Un naso decisamente “dolce”, tipico dell’espressione di vini destinati al cosiddetto “gusto internazionale”, nonché una delle poche etichette di Recantina presenti anche in Gdo, fuori dai confini del Veneto, in particolare sugli scaffali di Iper, La grande i. Ingresso piuttosto morbido e centro bocca equilibrato, connotato da una gran piacevolezza. Accenti balsamici in chiusura che, assieme a ricordi sapidi, chiamano il sorso successivo. Penultima annata di questo vino, prima dell’avvento della winemaker Graziana Grassini presso la cantina di Nervesa della Battaglia (TV).
  • Montello Asolo Recantina 2016, Pat del Colmèl
    Colore rubino intenso. Naso che condensa divinamente tutte le anime della Recantina, dal frutto fresco e carnoso (rosso e nero) alla speziatura; dalla polvere di caffè, tipica del varietale del vitigno, allo svolgimento – preciso – di acidità e tannino. Al palato, dopo un po’ di ossigenazione, il vino cambia e lascia spazio a note non avvertite negli altri calici. Si aggiunge alla componente fruttata l’agrume rosso: una bella sanguinella, avvertibile dal principio alla chiusura di sorso. Senza dubbio la miglior espressione di Recantina della batteria, a dimostrazione che il vitigno necessiti di essere compreso e, solo in seguito, addomesticato da chi lo produce. A Pat del Colmèl, la prima annata, risale addirittura al 2008.

L’INTERVISTA ESCLUSIVA: «Recantina può diventare vitigno principe del Montello». Parola di Graziana Grassini

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Esteri - News & Wine

Crémant de Loire Brut, Langlois-Chateau

Prodotto con Chenin Blanc (50% di cui 10% vini di riserva), Chardonnay e Cabernet franc, il Crémant de Loire di Langlois Chateau rappresenta uno specchio fedele della denominazione d’Oltralpe. Le uve provengono da una selezione di 6 appezzamenti, scelti per l’espressione tipica dei vitigni che compongono la cuvée, negli specifici suoli della Loira: Côtes de Saumur (silice e calcare), Bas Layon (scisto), Haut Layon (argilla e calcare), Coteaux St Léger (calcare), Puy Notre Dame (argilla e calcare) e Montreuil Bellay (argilla e calcare).

Netta, dunque, la prevalenza di suoli calcarei, evidente anche nell’espressione del vino. Un Crémant da godere in gioventù, per apprezzare freschezza e slancio verticale del vitigno principe dell’assemblaggio scelto da Langlois Chateau, lo Chenin Blanc (re delle varietà a bacca bianca della Loira). Le note dominanti sono quelle della frutta a polpa bianca, appena matura, introdotte da un naso piuttosto generoso e finissimo, che abbina un floreale fresco a tinte minerali, ancor più nette al palato.

La vinificazione del Crémant de Loire di Langlois Chateau avviene per varietà e terroir, in tini di acciaio inox a temperatura controllata. La degustazione dei vini base suddivisi per parcella determina l’assemblaggio finale. L’affinamento avviene secondo il metodo tradizionale, con successiva maturazione sui lieviti per un minimo di 24 mesi. Molto ben integrati i 12 g/l di dosaggio.


LANGLOIS-CHATEAU
49400 Saumur (France)
contact@langlois-chateau.fr

Prezzo: entro i 15 euro in Italia

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Vini al supermercato

Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa

(4,5 / 5) Lo Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa è una delle novità 2022 di Terre di Sava, disponibile in alcuni supermercati prima di Natale. Alla versione “Rosé” si affianca la versione Extra Dry Bianco. Entrambi gli spumanti sono ottenuti da uve tipiche del Salento.

Nel calice, lo Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa si presenta di un bel rosa salmone luminoso, ravvivato da un perlage fine e persistente. Al naso ricordi di piccoli frutti rossi croccanti, bel profilo floreale fresco e un tocco di agrume. Molto più leggeri i ricordi di crosta di pane e di spezie. Un quadro stuzzicante, che invita all’assaggio.

LA DEGUSTAZIONE

Al palato, questo spumante Rosé si presenta in perfetta corrispondenza con quanto avvertito al naso. Il sorso, fresco e giustamente teso, si sviluppa sulla centralità delle note fruttate a polpa rossa, ancora una volta croccanti e gustose. Leggerissima la sapidità, che gioca in contrapposizione con la morbidezza della spuma, cremosa e avvolgente. Come nel caso dell’Extra Dry Bianco Notte Rossa, un sorso chiama l’altro e non stanca mai.

D’altro canto, il residuo zuccherino è molto ben integrato. Lo Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa è da servire ben freddo, per apprezzarne al meglio le caratteristiche. È perfetto a tutto pasto, ma dà il meglio di sé con saporite zuppe di pesce, oltre a primi con sughi e carni bianche saporite.

VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO

Vinificazione e affinamento seguono un procedimento ben studiato da Terre di Sava. Le uve a bacca rossa, raccolte in Salento, crescono a 100 metri sul livello del mare, in un clima caratterizzato da alte temperature durante l’anno, rare precipitazioni e forte escursione termica.

I suoli sono a medio impasto argilloso, poco profondi e con buona presenza di scheletro. Il particolare colore rosato viene assicurato grazie a un sapiente contatto con le bucce: quanto basta per ottenere il colore luminoso e brillante che si può ammirare nel calice e, ancor prima, nella bottiglia.

Solo la prima frazione di “mosto fiore” viene fermentata a bassa temperatura. La presa di spuma avviene in autoclave, dove il vino rimane per circa un mese sui propri lieviti, prima dell’affinamento in bottiglia a temperatura controllata. Lo Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa può essere conservato per due anni, mantenendo intatte le proprie caratteristiche.

Prezzo: 6,90 euro
Dove acquistare: Scelgo Cash&Carry, Sidal Cash&Carry, Crai Campania, Supermercati Ottimo, Despar Puglia, D’Ambros, Dimar (Mercatò), GDA (Futura Supermercati)

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Vini al supermercato

Spumante Extra Dry Bianco Notte Rossa

(4,5 / 5) Lo Spumante Extra Dry Notte Rossa è una delle novità 2022 di Terre di Sava, disponibile in alcuni supermercati prima di Natale. Alla versione “Bianco” si affianca la versione Extra Dry Rosé. Entrambi gli spumanti sono ottenuti da uve tipiche del Salento.

Nel calice, lo Spumante Extra Dry Bianco Notte Rossa si presenta di un bel giallo paglierino luminoso, ravvivato da un perlage fine e persistente. Al naso ricordi di agrumi, frutta a polpa gialla e frutta esotica, oltre a un leggerissimo richiamo alla crosta di pane. Un quadro morbido, sinuoso, che invita all’assaggio.

LA DEGUSTAZIONE

Al palato le aspettative vengono confermate da un sorso setoso, dominato dai ritorni di frutta matura avvertiti al naso. La spuma, cremosa e avvolgente, gioca la stessa partita: un sorso chiama l’altro, invogliato anche dalla fresca acidità che si confà alle caratteristiche dei migliori spumanti.

D’altro canto, il residuo zuccherino Extra Dry, comune a molti Prosecco, è molto ben integrato: non stanca e, soprattutto, non lega il palato, invogliando appunto a berne un altro po’. Le caratteristiche dello Spumante Extra Dry Bianco Notte Rossa, da servire ben freddo per apprezzarne al meglio il corredo, lo rendono perfetto a tutto pasto. Ottimo l’abbinamento con piatti a base di pesce, tanto quanto con le carni bianche.

VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO

Vinificazione e affinamento dello Spumante Extra Dry Bianco seguono un procedimento ben studiato. Le uve, raccolte in Salento, crescono a 100 metri sul livello del mare, in un clima caratterizzato da alte temperature durante l’anno, rare precipitazioni e forte escursione termica. I terreni sono misti, con buona presenza di calcare. Per preservare l’acidità, le uve vengono raccolte manualmente all’inizio del mese di agosto, alle prime ore del mattino.

Vengono quindi pressate in maniera soffice e solo la prima frazione di mosto fiore, quella più pregiata, viene fermentata a bassa temperatura. La presa di spuma avviene in autoclave (grandi contenitori di acciaio), dove il vino rimane per circa un mese sui propri lieviti. Il successivo affinamento avviene in bottiglia, a temperatura controllata. Lo Spumante Extra Dry Bianco Notte Rossa può essere conservato per due anni, mantenendo intatte le proprie caratteristiche.

Prezzo: 6,90 euro
Dove acquistare: Scelgo Cash&Carry, Sidal Cash&Carry, Crai Campania, Supermercati Ottimo, Despar Puglia, D’Ambros, Dimar (Mercatò), GDA (Futura Supermercati)

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Trento Doc, «bollicine di montagna»? Inchiesta winemag.it: 96% vigneti in quota collina


Trento Doc
, «bollicine di montagna»? Eppure, il 92% dei vigneti si trovano sotto alla quota di collina. Ovvero ad altitudini inferiori ai 600 metri sul livello del mare. Il dato emerge da un’inchiesta esclusiva di winemag.it. Solo in 5 dei 62 Comuni in cui sono presenti vigne iscritte alla produzione dello spumante Metodo classico del Trentino si supera questa soglia. La media del vigneto Trento Doc si assesta piuttosto su 420 metri sul livello del mare.

Si tratta di dati ufficiali, elaborati dall’Organismo di Controllo dalla Camera di Commercio di Trento (CCIAA), sulla base delle evidenze della Provincia Autonoma di Trento, riferite alla vendemmia 2021. Lecito chiedersi se la comunicazione impostata negli anni dall’Istituto Trento Doc possa essere lesiva dei diritti dei consumatori? Il claim «bollicine di montagna» non è l’unico elemento a poter confondere le acque e creare un immaginario poco realistico.

«BOLLICINE DI MONTAGNA»: LA COMUNICAZIONE DEL TRENTO DOC

Il video pubblicato qui sopra a corredo dell’inchiesta di winemag.it accompagna l’apertura del sito web ufficiale dello spumante Trento Doc. In grande evidenza una serie di immagini che fanno riferimento ad altitudini elevate, in cui la viticoltura è impraticabile. Vette innevate e pendii inarrivabili utili però ad avvalorare la tesi di una produzione Trento Doc di “alta montagna”, più che a raccontare il territorio in cui, realmente, prendono vita gli spumanti trentini.

I dati raccolti da winemag.it confutano anche diverse informazioni presenti sul portale del Trento Doc. Si legge che le «bollicine di montagna» nascono da «vigneti situati ad un’altitudine fra i 200 e i 900 metri sul livello del mare, in un ambiente con climi caratterizzati da forti escursioni termiche giornaliere in grado di conferire alle uve complessità aromatica, eleganza e freschezza».

A RIVA DEL GARDA VIGNETI A 102 METRI SUL LIVELLO DEL MARE

Il vigneto più “basso” dello spumante trentino si trova nel Comune di Riva del Garda, ad appena 104 metri sul livello del mare (54.164 metri quadrati di Chardonnay). Il più “alto” è nel Comune sparso di Altopiano della Vigolana: appena 372 metri quadrati di Pinot Bianco, a 876 metri.

Per trovare gli altri vigneti di (vera) “montagna” bisogna spostarsi a Bleggio Superiore (30.053 m² a 647 m slm), Tenna (8.813 m² a 612 m slm), Stenico ( 326.256 m² a 609 metri) e Vallarsa (9.869 m² a 606 m slm). Tirando le somme, solo 50,4 ettari del vigneto Trento Doc si trovano ufficialmente in “montagna”, sui 1.294,82 ettari complessivi. Appena il 3,8% della superficie totale di produzione: 8 vigneti sui 127 iscritti in occasione della vendemmia 2021.

DOC TRENTO – VENDEMMIA 2021
SUPERFICI RIVENDICATE PER COMUNE E VARIETÀ
Comune Varietà Sup. raccolta
(metri quadrati)
Altitudine media
(metri)
ALTOPIANO DELLA VIGOLANA PINOT BIANCO                 372 876
PINOT BIANCO              4.173 724
CHARDONNAY         109.546 679
BLEGGIO SUPERIORE CHARDONNAY           30.053 647
PINOT NERO           15.141 639
TENNA CHARDONNAY              8.813 612
STENICO CHARDONNAY         326.256 609
VALLARSA CHARDONNAY              9.869 606
TRENTO DOC, «BOLLICINE DI MONTAGNA»? L’INCHIESTA DI WINEMAG.IT

Sempre secondo i dati ufficiali forniti a winemag.it dall’Organismo di controllo della Camera di commercio di Trento, appena 28 vigne si trovano tra 500 e 582 metri sul livello del mare. Molte di più quelle a 400 m: sono 41, per l’esattezza situate tra i 404 e i 487. Ventiquattro i vigneti tra i 301 e i 397 m slm. Altrettanti quelli presenti tra 104 e i 289 metri di “altitudine” (7 quelle sotto i 200). Da notare che in “vetta” ci sono due vigneti di Pinot Bianco. Ma è interessante anche il focus sulla produzione nelle varie fasce.

Se i numeri del reale “vigneto di montagna” del Trento Doc sono impietosi, fa ancora più effetto scoprire che solo 183,96 ettari si trovano tra 500 e 582 metri. La maggior parte del vigneto delle cosiddette «bollicine di montagna» si trova piuttosto tra i 500 e i 582 metri sul livello del mare (6.645.164 m², ovvero 664,51 ettari, con appena 9 appezzamenti sopra i 550 m slm). Sono poi 273,79 gli ettari tra i 300 e i 400 m; 122,12 gli ettari tra 104 e 289. Tradotto: dei 1.294,82 ettari rivendicati per la vendemmia 2021, 1.244 si trovano sotto la quota di “montagna”.

Grazie ai dati raccolti in esclusiva da winemag.it è possibile stilare la “Top 10” dei Comuni con la maggiore superficie vitata raccolta a Trento Doc lo scorso anno. Al primo posto Trento (258,21 ettari a 404 m di media slm). Medaglia d’argento a Madruzzo (89,38 ettari a 382 metri). Bronzo per Cembra Lisignago (51,39 ettari a 517 m). Seguono Mori (48,73, 414 m), Lavis (92,8 ettari fra 301 e 464 m), Rovereto (43,09 a 379 m slm) e Cavedine (41,91 ettari a 432 m). In coda Volano (39,09 a 254 metri), Vallelaghi (33,83 ettari, 409 m slm medi) e Stenico (32,62 a 609 m slm).

DOC TRENTO – VENDEMMIA 2021
SUPERFICI RIVENDICATE PER COMUNE E VARIETÀ
Comune Varietà Sup. raccolta
(metri quadrati)
Altitudine media (metri)
TRENTO CHARDONNAY      2.582.168 404
MADRUZZO CHARDONNAY         893.806 382
CEMBRA LISIGNAGO CHARDONNAY         513.958 517
MORI CHARDONNAY         487.386 414
LAVIS CHARDONNAY         480.498 301
ROVERETO CHARDONNAY         430.907 379
CAVEDINE CHARDONNAY         419.166 432
VOLANO CHARDONNAY         390.973 254
VALLELAGHI CHARDONNAY         338.374 409
STENICO CHARDONNAY         326.256 609
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degustati da noi news news ed eventi vini#02

Migliori assaggi Mercato Fivi 2022. Boom di visitatori: 18 mila in due giorni (nuovo record)


Il Mercato Fivi 2022 segna un nuovo record. Tra sabato 26 e domenica 27 novembre, 9 mila persone al giorno hanno varcato i cancelli di Expo Piacenza. Con 18 mila visitatori in due giorni, i vignaioli indipendenti pareggiano già i conti con l’edizione 2018, l’ultima distribuita su due soli giorni (il lunedì è stato aggiunto nel 2019).

Oggi, lunedì 27 novembre, è la giornata riservata ai professionisti del settore, dopo la ressa che ha reso per molte ore quasi invivibile la Fiera (in particolare il Padiglione 1). Il record assoluto di visitatori – al momento del Mercato Fivi 2021, con 20 mila visitatori – è destinato ad essere superato.

Ecco una guida ai migliori assaggi di winemag.it, utili a districarsi tra i circa 870 vignaioli presenti oggi a Piacenza, dalle ore 11 alle ore 17 in Località Le Mose, via Tirotti 11, Piacenza (scarica qui la mappa dei vignaioli del Mercato Fivi 2022).

BOLLICINE

  • Franciacorta Docg Brut 2015, Ronco Calino (Pad. 1, A 2)
  • Trento Doc 2019 Cuvée Dosaggio Zero, Tenuta Volpare (Pad 3, R 20)
  • Valdobbiadene Docg Extra Dry “(mio)deserto”, Bastia (Pad 2, O 24)
  • Vino bianco frizzante “Dieci Lune”, Vitivinicola Valla (Pad 1, B 27)
  • Provincia di Mantova Lambrusco Igt frizzante 2020 Biologico “Ciamballà”, Bugno Martino (Pad 1, C 98)
VINI BIANCHI E ROSATI
  • Piemonte Doc Sauvignon 2020 “Pian Craie”, Tenuta Il Falchetto (Pad 1, F 44)
  • Vigneti delle Dolomiti Igt Müller-Thurgau 2021, Michele Simoni (Pad 1, F 79)
  • Salento Igt Verdeca 2021 Biologico, Masciullo (Pad 1, A 4)
  • Colli Piacentini Doc Malvasia “21.01”, Vitivinicola Valla (Pad 1, B 27)
  • Cirò Doc Rosato Bio 2021, Vigneti Vumbaca (Pad 2, O 19)
VINI ROSSI
  • Nizza Docg Riserva 2017 “Bricco Rocche”, Tenuta Il Falchetto (Pad 1, F 44)
  • Barbagia Igt Rosso “Ishopu”, Antonio Mele (Pad 1, A 27)
  • Maremma Toscana Doc Rosso 2019 “Tesan”, La Biagiola (Pad 1, B 42)
  • Chianti Classico Docg Riserva 2019 Vigna Pomona L’Omino, Fattoria Pomona (Pad 3, T 23)
  • Barbera d’Asti Docg Superiore Nizza 2004 “Ru”, Erede di Chiappone Armando (Pad 3, R 18)
  • Carmignano Docg 2019, Terre a Mano (Pad 2, O 23)
  • Ciliegiolo Narni Igt 2019 “Ràmici”, Leonardo Bussoletti (Pad 2, N 20)
  • Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva 2019, Vigneti Vumbaca (Pad 2, O 19)
VINI DOLCI
  • Vino Cotto Stravecchio di Loro Piceno 1964 Marca Occhio di Gallo, Cantina Tiberi David (Pad 3, T 4)

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Mercato Fivi 2022, è ancora record: 24 mila visitatori

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Un mese a Natale 2022: brinda con i “Vini dell’anno” della Top 100 winemag.it

A un mese dalla data fatidica, il winelover inizia a pensare ai vini per Natale 2022. Qualche suggerimento utile arriva dalla Guida Top 100 Migliori vini italiano 2023 di winemag.it (puoi acquistarla a questo link). In particolare oggi ricapitoliamo i “Vini dell’anno”, ovvero quelli che ci hanno particolarmente colpito in occasione delle selezioni alla cieca. Enjoy!

VINO SPUMANTE DEL’ANNO 2023 – GUIDA TOP 100 WINEMAG.IT

Guida winemag 2023: il Verdicchio 2015 Pas Dosè “Millesimè” di Mirizzi è Spumante dell’anno

VINO BIANCO DEL’ANNO 2023 – GUIDA TOP 100 WINEMAG.IT

“Contradae 61·37” Vesuvio Doc 2019 vino bianco dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023

VINO ROSSO DEL’ANNO 2023 – GUIDA TOP 100 WINEMAG.IT

Pinot Nero 2020 “Lo Straniero” Il Poggiarello vino rosso dell’anno per la Guida Top 100 winemag.it 2023

VINO ROSATO DEL’ANNO 2023 – GUIDA TOP 100 WINEMAG.IT

Il Cannonau di Sardegna 2021 Martis Sero di Vignaioli Cadinu è Miglior rosato italiano 2023

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«Ecco perché siamo usciti dal Consorzio Vini Colli Euganei»: lettera di 9 cantine padovane

Con la presente le aziende Alla Costiera, Ca’ Lustra, Quota 101, Reassi, San Nazario, Villa Sceriman, Vignale di Cecilia, Vignalta e Vigna Roda, sono a comunicare le motivazioni che le hanno indotte ad interrompere la carica di socio del Consorzio Volontario per la Tutela e la Promozione dei vini DOC e DOCG Colli Euganei.

La prima ragione risiede nella convinzione che l’eventuale cessione della Doc Serprino alla Doc Prosecco potrebbe causare una grave perdita di identità territoriale. E non si intende solo dell’identità del Serprino ma anche, e soprattutto, delle altre Doc Colli Euganei, primi fra tutti i rossi. Gli interventi usciti nella stampa nel recente periodo, non fanno altro che avvalorare questa tesi, e preoccupante è la dichiarazione rilasciata dal Presidente Marco Calaon, il quale afferma che nella sua visione futura vedrebbe i Colli Euganei come immagine bandiera della Prosecco Doc. (il mattino di Padova del 8.11.22).

Questo è esattamente il pericolo che vorremmo si evitasse, in quanto una menzione così forte inevitabilmente offuscherebbe tutte le altre radicate tipicità del nostro luogo, anziché trainarle, come alcuni sostengono. Le aziende sopra citate ritengono opportuno che decisioni così importanti per i Colli Euganei, che segnano in modo marcato il futuro di un territorio, debbano necessariamente essere discusse il più ampiamente possibile dagli imbottigliatori e dalla base sociale, cosa che invece in questa occasione non è mai avvenuta, essendo l’Assemblea stata posta dinnanzi a scelte quasi obbligate senza un dibattito costruttivo nell’interesse di tutti.

Tutto questo è reso possibile dal fatto che esiste all’interno del Consorzio un problema di rappresentatività che porta di fatto in assemblea ad un forte sbilanciamento della capacità decisionale verso la cooperativa locale. La consapevolezza da parte degli organi amministrativi di avere i numeri per far approvare qualunque decisione sia appoggiata dalla Cantina Sociale, sembra che nell’ultimo periodo abbia fatto perdere l’interesse anche al solo ascolto dell’opinione della minoranza, rappresentata da un certo numero di medio/piccole aziende imbottigliatrici che cercano di far conoscere la qualità enologica dei Colli Euganei».

GLI ANTEFATTI

Polveriera Colli Euganei: otto cantine escono dal Consorzio Vini

Colli Euganei come “Asolo” del Prosecco Doc, Zanette conferma: «Trattative aperte tra Consorzi»

Quando metteremo Rovolon sulla mappa dei grandi vini rossi italiani?

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Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023: ricevila in un clic

È finalmente disponibile la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023 di winemag.it. Quinta edizione per il prodotto editoriale di punta della nostra testata giornalistica, quest’anno in vendita esclusivamente sul nostro portale (non più su Amazon Kindle, come nelle precedenti edizioni). La selezione delle etichette e il conseguente “ingresso” nella Guida 2023 è avvenuto tramite le consuete, rigorose sessioni di degustazione alla cieca. I campioni sono stati dapprima suddivisi per regione e/o denominazione e poi giudicati in due mesi di degustazioni, nel corso dell’estate 2022.

Passano gli anni, ma la linea editoriale della Guida Top 100 Migliori vini italiani di winemag.it resta fedele ai principi fondamentali che rendono così diversa la nostra quotidiana attività rispetto a quella di molte altre realtà. Guardandoci attorno, anzi, notiamo la decadenza senza fine di un settore aggrappato alla propria sopravvivenza più con le unghie e lo stomaco, che col cuore e l’anima.

Approcci superficiali, “marchette”, “compitini” e frasi fatte per compiacere questo o quel produttore, questo o quell’ufficio stampa, sono ormai la regola in un settore in cui ci presentiamo, ormai da anni, come mosche bianche. Un aspetto che ci viene sempre più riconosciuto dalle migliaia di lettori che ogni giorno leggono le nostre wine news, iscrivendosi alla nostra newsletter ed entrando, così, nel profondo della cronaca enologica italiana ed internazionale.

LA FILOSOFIA DELLA GUIDA TOP 100 MIGLIORI VINI ITALIANI 2023 – WINEMAG.IT

Non cambia, non passa, non sbiadisce, non appassisce la nostra voglia di raccontare, anche e soprattutto attraverso lo strumento originale di una Guida Vini, l’Italia del vino più autentica, trincerandoci (anzi, tutelando i produttori stessi) attraverso il blind tasting. Una modalità che premia ancor più l’espressione territoriale, la tipicità e il carattere di ogni singolo vino degustato, senza le distrazioni del “marketing” legato alla singola etichetta e del “rumore” generato da ciò che fa (sempre più, ahinoi) da contorno al calice.

Il nostro approccio alla degustazione è il medesimo riservato alle notizie che quotidianamente appaiono online, sul nostro wine magazine indipendente. Un focus sull’oggettività che mette al centro il lettore, nel nostro duplice ruolo di semplici “megafoni” del mondo del vino italiano (da un lato) e di degustatori appassionati, curiosi e critici (dall’altro).

Crediamo che questo sia il valore aggiunto della nostra Guida Vini, molto distante dal mondo delle Guide italiane ed internazionali che hanno finito per allontanare il pubblico per linguaggio, filosofia e metodologia di lavoro. E soprattutto, dobbiamo dirlo molto francamente, per oggettiva mancanza di fiducia nell’oggettività dei risultati.

Ecco dunque, tra le pagine della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023 di winemag.it, grandi nomi accanto a cantine che si affacciano da pochi anni sul panorama enologico italiano ed internazionale. A tutti viene assicurata la medesima dignità, garantita dal tasting alla cieca e dal nostro approccio caldo ma distaccato.

Vini prodotti da grandi cantine e piccoli vignaioli artigianali. Nomi storici e realtà desiderose di affermarsi, che meritano di essere scoperte. Nella Top 100 Migliori vini  italiani 2023, così come nelle edizioni precedenti, trovano spazio vini di impronta tecnica e di “metodo” – in grado ovviamente di sfoggiare la propria identità territoriale – e altri che trasmettono l’emozione dell’artigianalità e della cura manuale, esenti da difetti di natura chimica o accidentale.

Sfumature che convivono perché accomunate dalla bontà e dalla capacità intrinseca di comunicare prima a sorsi e, poi, a parole. Pochi, semplici dettami, dicevamo. Bando, tra le altre cose, al cosiddetto “gusto internazionale” – ormai cambiato, anche grazie a consumatori sempre più attenti all’autenticità e alla territorialità – e a scelte commerciali che tendono a uniformare le diverse Denominazioni del vino italiano.

GUIDA TOP 100 WINEMAG.IT: TERRITORIO (E “TERROIR”) AL CENTRO

Snodo importante nella “costruzione” della nostra Guida, è il desiderio di sotterrare l’ascia dell’integralismo e di quello che ci piace definire “razzismo enologico“. Ciò che deve colpire è il vino nel calice, non la filosofia produttiva (“convenzionale”, “naturale”, “biologico”, etc).

L’altro focus della Top 100 di WineMag.it è su produttori e vignaioli che puntano sulla valorizzazione delle espressioni dei singoli “cru” del proprio “parco vigneti”. Alla parcellizzazione e alla valorizzazione della macro eccellenza nella micro selezione. Il tutto ricordando sempre che siamo sognatori, prima che commentatori e critici del nettare di Bacco. Amiamo le persone vere e i vini in grado di trasmettere personalità, nerbo, carattere. Gusto e passione. In una parola? Amiamo il coraggio e chi osa.

Come ogni anno, il nostro sogno, tradotto (anche) in Guida, è quello di essere riusciti a costruire l’ennesima “carta dei vini” alla portata di tutti (dal professionista al consumatore meno esperto, ma desideroso di bere bene). Una selezione in cui regioni e denominazioni perlopiù si mescolano, per mostrare il quadro delle bellezza dell’Italia, racchiuse in “bottiglie sparse” di vino. Tra queste, un’altra novità: i vini dell’anno della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023:

Importante anche lo sguardo sulle quattro Cantine dell’anno 2023, di cui vi invitiamo a scoprire l’intera produzione: Rubinelli Vajol (Cantina italiana dell’anno 2023), Azienda Agricola Possa (Cantina dell’anno 2023 – Nord Italia), Terre del Marchesato (Cantina dell’anno 2023 – Centro Italia) e Tenuta Cerulli Spinozzi (Cantina dell’anno 2023 – Sud Italia). Più che cantine, famiglie del vino italiano. È proprio da loro che vogliamo iniziare il racconto di un anno che ci ha reso fieri del nostro lavoro e di una Guida che ci ha emozionato, non poco, prima, durante e dopo la sua pubblicazione. Buone bevute, con la nostra Top 100.

Davide Bortone
Curatore della Guida Top 100 Migliori vini italiani
e direttore di winemag.it

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Ahr, la nuova frontiera del Pinot Nero


Quattordici luglio 2021. Un mercoledì d’estate come tutti gli altri, se non fosse stato per quelle strane foto di barrique galleggianti nel fiume Ahr che iniziavano a diventare virali tra gli abitanti di Bad Neuenahr-Ahrweiler, nel tardo pomeriggio. Di lì a poco, attorno a mezzanotte, l’unico posto sicuro sarebbero diventati i tetti delle case. La città, d’improvviso, si era ritrovata in apnea. Inghiottita da una marea alta due metri. Acqua, mista a fango e detriti.

L’Ahr, esondato ben oltre l’allerta diramato dalle autorità locali, mieteva 134 vittime in 6 ore. Un’interminabile conta dei danni per la città capoluogo del Landkreis Ahrweiler, nel Rheinland-Pfalz, la Renania-Palatinato, 50 minuti a sud di Colonia. A distanza di poco più di un anno dalla tragedia sono i produttori di vino dell’Ahr, principali attori del tessuto agricolo della zona, tra i più danneggiati dall’alluvione del 14 e 15 luglio 2021, ad aver voglia di «normalità». Le carte in regola per tornare a vedere la luce, «anzi trasformare la catastrofe in un’opportunità», ci sono tutte.

AHR: PINOT NERO ASSO NELLA MANICA

L’asso nella manica dei vignaioli dell’Ahr è il Pinot Nero. La varietà originaria della Borgogna, chiamata localmente Spätburgunder, occupa il 65% dei 530 ettari totali della regione vinicola (344 ettari). I vini assumono caratteristiche uniche e distinguibili rispetto a quelli prodotti in Francia. Il merito è del suolo, ricco di sedimenti di origine vulcanica, ardesia, calcare e grovacca. Ma anche del particolare microclima. L’Ahr è infatti la zona vinicola vocata ai vini rossi situata più a nord in Europa.

In un’epoca contraddistinta dai cambiamenti climatici, i produttori locali riescono a preservare le caratteristiche aromatiche della loro uva regina, senza dover intervenire sull’acidità, in cantina. Che il Pinot Nero ami il clima temperato, del resto, è noto anche in Alto Adige. Non a caso, nella regione vinicola italiana più vocata al “Noir“, è già iniziata la caccia ai vigneti di alta quota (alla stregua del Kerner).

LE CARATTERISTICHE DEI GRAND CRU DEL PINOT NERO DELL’AHR


Un altro elemento che rende unico il Pinot Nero dell’Ahr è il rigido sistema di classificazione dei Grand Cru, sul modello francese. In Germania vengono chiamati Grosses Gewächs (abbreviato GG). Costituiscono il vertice della piramide di qualità del VDP (Verband Deutscher Prädikatsweingüter), una sorta di consorzio che raggruppa 200 aziende vinicole tedesche, votate alla qualità assoluta.

Anche se il nome del GG può essere utilizzato in etichetta da aziende che non aderiscono al VDP, l’assaggio dei Pinot Nero dell’Ahr provenienti dai diversi vigneti chiarisce quanto il sistema sia efficace nel caratterizzare a livello organolettico i singoli Grand Cru.

I vini provenienti da Sonnenberg risultano molto espressivi sul fronte del frutto, più maturo e “pieno” rispetto ad altre vigne: in una parola sono “pronti” prima di altri. Pfarrwingert raggiunge solitamente gradazioni alcoliche di mezzo grado o un grado superiori rispetto alla media. Regala vini fruttati, potenti e di prospettiva, pur elegantissimi, profondi ed equilibrati in tutte le componenti.

I Pinot Nero dell’Ahr di Rosenthal sono croccanti, salini; dal tannino leggermente più pronunciato rispetto a quelli di altre zone (anche se più “pronto” di quelli del fresco cru di Alte Lay, noto fino al 2017 come Domlay). Presentano spesso ricordi balsamici e di liquirizia. A Gärkammer, il Grosses Gewächs (GG) più piccolo dell’intera Germania con i suoi 0,68 ettari (monopolio di Weingut J.J. Adeneuer, inserito nel più vasto comprensorio di Walporzheim) eleganza, gran polpa, possibilità garantita di lungo affinamento e note di grafite più pronunciate che altrove.

Una espressione simile si rileva a Kräuteberg, non lontano appunto dal micro appezzamento di Gärkammer. I terreni ricchi di ardesia, localmente chiamata Schiefer, non lasciano spazio ad equivoci sulla matrice del suolo che si riflette nel calice. Silberberg, in posizione più fresca – al pari di Alte Reben, Grand Cru dove è piantato molto Riesling – esalta il mix tra il frutto rosso tipico del Pinot Noir, la mineralità del loess (löss) e caratteri fenolici e speziati accentuati. Vini dunque meno “immediati”, rispetto a Sonnenberg.

IL FRÜHBURGUNDER DELL’AHR: UN PINOT NERO PRECOCE, “QUASI AUTOCTONO”

I produttori locali stanno investendo molto anche su un’altra varietà di uva di origine francese, frutto di una mutazione del Pinot Nero. Si tratta del Frühburgunder, Pinot Nero precoce che matura circa 2, 3 settimane in anticipo rispetto al Noir. Una varietà “quasi autoctona” per la zona, diffusa nei dintorni di Bad Neuenahr-Ahrweiler dalla notte dei tempi. E salvata dall’oblio dall’Istituto di Ricerca di Geisenheim negli anni Settanta del Novecento (rischiava di estinguersi perché poco produttiva).

La fetta maggiore dei 240 ettari di Frühburgunder presenti al mondo si trova proprio nell’Ahr. Qui occupa il 6% del vigneto locale (32 ettari). Una varietà che ha anche sinonimi italiani: Luglienga Nera, Luviana Veronese, Maddalena Nera, Uva de Trivolte. Così come il Pinot nero, anche il Frühburgunder ha i suoi Grand Cru, o meglio i suoi Grosses Gewächs – GG.

Marienthaler Rosenberg regala vini splendidi, aperti, sin dal primo naso sulla tipica frutta rossa croccante del vitigno (ciliegia, ribes, lampone) e su una spalla acida da vino “glou-glou”, perfetto a tavola (anche) con le zuppe di pesce. Da non perdere anche alcune espressioni di Frühburgunder dell’assolata vigna GG Sonnenberg, dove il Frühburgunder, da buon “Pinot Nero precoce”, matura perfettamente. I vini ottenuti da questa porzione abbinano un frutto pieno a tinte speziate e balsamiche, che ricordano la mentuccia.

NON SOLO PINOT NERO E FRÜHBURGUNDER NELL’AHR

Le idilliache colline vulcaniche della Valle dell’Ahr, votate alla viticoltura eroica e meta di turisti che amano perdersi tra vigneti e boschi, soprattutto nella stagione autunnale, non accolgono solo varietà a bacca rossa come Pinot Nero e Frühburgunder. Il 2,7% dei 530 ettari vitati della regione vinicola sono occupati dal Portugieser, varietà oggi molto diffusa in Ungheria. Non mancano in Ahr i vitigni a bacca bianca.

La fetta maggiore è riservata al Riesling (8,2%, ovvero 44 ettari), che qui assume caratteristiche completamente diverse da zone d’elezione come la Mosella. Molto più interessante l’interpretazione dei produttori locali del Pinot Bianco (Weissburgunder, 20 ettari complessivi). Gran parte dei vini prodotti in purezza con questa varietà risultano freschi e succulenti, molto versatili nell’abbinamento a tavola. E soprattutto poco alterati dall’esuberanza alcolica del vitigno, che qui mette in mostra – piuttosto – la sua buona acidità.

LA FRAMMENTAZIONE DEL VIGNETO DELL’AHR

Sono cinquanta le cantine private attive nell’Ahr. Sette aderiscono all’Associazione delle Aziende vinicole di Qualità tedesche (VDP). Ben 3 le cooperative, tra cui la più antica della Germania. Si tratta di WG Mayschoß – Altenahr (Winzergenossenschaft Mayschoß – Altenahr), fondata nel 1868 (nella foto sopra, i soci fondatori) e completamente distrutta dall’alluvione dell’Ahr del 14-15 luglio 2021, in tutte e tre le sue sedi.

Sono già state riattivate la vinoteca e uno spazio per le degustazioni, oltre a parte della produzione che accoglie le uve di circa 400 soci viticoltori, per un totale di 150 ettari. Può contare sulla stessa superficie vitata la seconda cooperativa locale, Dagernova (Die Winzergenossenschaft Dagernova aus Dernau), ma con un numero maggiore di soci, ben 600. Ahrweiler Winzerverein raggruppa invece 78 soci per 24 ettari.

Un quadro di grande frammentazione, quello del vigneto dell’Ahr. Le cantine private si dividono 206 dei 530 ettari complessivi della regione vinicola, dove vasti “corpi unici” di vigna sono cosa molto rara. Un’areale fortemente legato alle vendite in cantina (moltissimi gli enoturisti dalla vicina Olanda: Amsterdam è ad appena 300 Km). Con l’export che si assesta attorno al 5% della produzione complessiva, pari a 31.700 ettolitri annui (circa 4,2 milioni di bottiglie).

AHR WINE TOUR: LE CANTINE DA NON PERDERE

  • Weingut Sermann (Seilbahnstraße 22, 53505 Altenahr)
  • Weingut Kreuzberg (Buschstr. 13 – Porta 27, 53340 Meckenheim. Indirizzo temporaneo)
  • Weingut Nelles (Göppinger Str. 13a, 53474 Heimersheim)
  • Weingut Peter Kriechel (Walporzheimer Str. 85, 53474 Bad Neuenahr-Ahrweiler)
  • Weingut J.J. Adeneuer (Max-Planck-Strasse 8, 53474 Ahrweiler)
WEINGUT SERMANN


Lukas Sermann
, 32 anni, è il volto della riscossa di questa fetta di Germania. Sguardo deciso, di chi sa cosa vuole, ferito ma non piegato dal torto subìto da madre natura. A giudicare dalla cantina e dal bistrot che ha aperto la scorsa settimana per la prima volta al pubblico, l’alluvione è ormai alle spalle. Eppure, tra le barrique che galleggiavano nel fiume come mosche in un bicchiere, c’erano pure le sue.

Le sale di affinamento di Weingut Sermann, ad Altenahr, piccola comunità di 1.600 abitanti nella parte “alta” della Valle dell’Ahr, sono state tra le prime ad affogare nel fango. Il fiume, che solitamente ha una profondità media di 80 centimetri, ha raggiunto in questa zona i 5 metri, attorno alle ore 20 del 14 luglio. Superando gli 8, nella notte. Impossibile pensare a barrique e bottiglie in affinamento quando l’unico obiettivo è salvare la pelle.

Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo rilanciato – spiega Lukas Sermann – riaprendo la cantina e dando vita a un bistrot. I piatti sono stati pensati per l’abbinamento con i nostri vini, ma è possibile scegliere anche etichette provenienti da altre regioni tedesche».

Questo giovane vignaiolo dell’Ahr promuove uno stile improntato su freschezza e beva. Lo ottiene attraverso una meticolosa scelta del periodo di raccolta delle uve, sua vera e propria “ossessione”.

TRE VINI DA NON PERDERE DI WEINGUT SERMANN

  • Altenahrer Übigberg Weissburgunder 2021 “Auf Graben”. Pinot Bianco in purezza. Varietale in gran luce, nonostante l’affinamento in legno nuovo. Note finissime d’agrumi, sorso polposo e allungo salino. Vino di gran gastronomicità. Ottima anche la versione “d’entrata”, per la quale è stato scelto legno usato.
  • Spätburgunder Rosé de Noir 2021 “Gypsy 2”. La prova che l’Ahr sia in grado di produrre anche rosati d’eccellenza da Pinot Nero. Come sopra: ottimo anche il “base”, vinificato in legno usato.
  • Altenahrer Eck Spätburgunder 2021 “im Eck 2021 Alte Reben”. Pinot nero da vigne di 80 anni. Un manifesto al vitigno principe dell’Ahr e alla sua immensa eleganza. Delicatissime nuance di spezia sul frutto rosso croccante e chiusura balsamica che ricorda la liquirizia fusa.

WEINGUT KREUZBERG


Ha perso tutto, con l’esondazione dell’Ahr del 14 e 15 luglio 2021, Weingut Kreuzberg. “Tutto”, al punto di dover trasferire la produzione e lo stoccaggio in un capannone industriale. Per l’esattezza a Meckenheim, poco meno di mezzora di strada da Bad Neuenahr-Ahrweiler. Zona di mele, più che di vigne e vino. Ça va sans dire, un indirizzo temporaneo.

«Vogliamo tornare in valle il prima possibile – spiega a winemag.it Lea Kreuzberg (nella foto sopra) -. Il progetto della nuova cantina è già approvato, ma non riusciremo a stabilirci lì prima di dicembre 2023. Tutte le nostre attrezzature sono andate distrutte. Se abbiamo potuto metterci al lavoro subito dopo l’alluvione è stato solo grazie alla solidarietà di altri produttori, che ci hanno donato le strumentazioni».

Lea, 23 anni, sorride mentre cammina tra le vasche di acciaio e le barrique arrivate da ogni angolo di Germania. C’è anche una costosissima pressa pneumatica. Il tetto del capannone è alto decine di metri. Ma la figlia del fondatore di Weingut Kreuzberg, Ludwig Kreuzberg, è un gigante. Di spirito e volontà d’animo. «Mi faccio forza, anche perché papà ha deciso di darmi ancora più fiducia dopo il disastro», sottolinea sorridendo, timida. Il futuro è tutto suo.

TRE VINI DA NON PERDERE DI WEINGUT KREUZBERG

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  • ‌‌Spätburgunder 2020 Devonschiefer. Colore leggermente più  più carico dei precedenti. Il vino trascorre 16 mesi barrique usate ed è un manifesto al Pinot Nero dell’Ahr e ai suoi terreni ricchi di scisto. Per definizione, un “vino di terroir”. Si apre e progredisce sul frutto, croccante, goloso, che danza sulla spina dorsale minerale. Da provare anche “Devonschiefer R”, sua versione riserva, prodotta in tiratura limitatissima: meno di 400 bottiglie l’anno. Struttura tannica e salinità a fare da spina dorsale sul tipico frutto rosso, con i richiami di legno a dare respiro internazionale al sorso, senza snaturarlo.
  • Spätburgunder 2020 Silberberg GG. Vigna singola, connotata da un suolo ricco di scisto, condito col loess. Lievi richiami fenolici e struttura tannico-minerale a fare da ossatura. Bel centro bocca sul frutto rosso, che si spinge sino un finale lungo, fresco, in cui i ricordi di ribes e fragolina di bosco appena matura giocano con la consueta vena salina del terreno.
  • Frühburgunder 2020 Walporzheimer. Vino che è frutto dell’assemblaggio delle uve di tre vigne della zona di Walporzheimer. Abbina l’intrigante morbidezza fruttata del vitigno e la consueta agilità di beva a note speziate conturbanti, che ravvivano e tendono il sorso. Splendido finale salino, lungo, su un tocco di pepe e grafite. Quello che ci vuole per riempire ancora il calice.

WEINGUT NELLES


È una delle cantine dell’Ahr che aderiscono al VDP, ma soprattutto l’ennesima realtà che sta giovando del ricambio generazionale. Oggi, alla guida di Weingut Nelles c’è Philip Nelles (nella foto sopra), 37enne le cui idee cominciano a pesare in azienda. Sia dal punto enologico, che organizzativo.

C’è il suo zampino nella stilistica della gamma di vini, fedeli all’espressione delle singole vigne, in piena filosofia VDP. Ma anche nella scelta di investire in un’ampia e moderna sala di degustazione, spazzata via dall’alluvione dell’Ahr, a poche settimane dall’inaugurazione. Non si è salvato nulla. Tantomeno le sale di affinamento, poste nei sotterranei.

Nei giorni del disastro, oltre a centinaia di volontari giunti da tutta la Germania, ha fatto visita a Weingut Nelles anche Olaf Scholz, in qualità di ministro delle Finanze, prossimo a ricoprire il ruolo di cancelliere. Un’ulteriore spinta a rimboccarsi le maniche per Weingut Nelles, cantina nata dalle ceneri di una cooperativa il cui anno di fondazione affonda nella notte dei tempi: quel 1479 che campeggia, tuttora, sul logo aziendale.

TRE VINI DA NON PERDERE DI WEINGUT NELLES

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  • Spätburgunder Burggarten GG 2020 “B-52”. ‌Chiarissima sin dal primo naso la matrice vulcanica che caratterizza i suoli di questo Pinot Nero dell’Ahr, proveniente dal Grosses Gewächs (GG) Burggarten. Altrettanto chiara l’estrema eleganza che si snoda dal primo naso al retro olfattivo, nonostante il vino sia solo all’inizio del suo lungo percorso di vita. Pregevole la speziatura che accompagna l’incedere delle note di fragolina di bosco, ribes e lampone, perfettamente mature e piene (la vigna ha 40 anni), su una freschezza dirompente. Chiude su una sottilissima percezione tannica che, unita alla vena sapida, chiama il sorso successivo. Legno nuovo (15 mesi) usato con grande sapienza, per conferire ancora più complessità a un nettare di “partenza” di elevatissima qualità.‌
  • Spätburgunder Schieferlay GG 2020 “SL”. La sigla sintetizza il nome del Grosses Gewächs (GG) di provenienza delle uve, ovvero Schieferlay. Stessa tecnica di vinificazione di “B-52”, ma suolo che in questo caso è ricco di calcare. Il nettare si presenta nel calice del tipico rubino luminoso. Naso aromatico, di grandissima pienezza. È il palato a confermare il perfetto bilanciamento tra frutto e acidità, con la salinità a fare da spina dorsale, ancora una volta specchio fedele del terreno nei vini di Weingut Nelles. L’alcol aiuta ad ammorbidire le durezze e, con l’elegantissima trama tannica, contribuisce a chiarire le doti di lungo affinamento del nettare.
  • Spätburgunder Rosenthal GG 2020 “R”. Suolo di scisto, molto sassoso al Grosses Gewächs (GG) di Rosenthal. Vino in cui domina la componente fruttata e in cui giunge netto il richiamo alla liquirizia e a un tocco di vaniglia. Note tostate in chiusura e retro olfattivo. Tra i vini di Nelles, “R” è quello che rivela con maggiore chiarezza l’utilizzo di legni nuovi. Una scelta spiegabile dal maggiore apporto fenolico e tannico delle uve di Rosenthal rispetto ad altri GG. Nel complesso un vino giovanissimo, a cui dare tempo è un obbligo, oltre che una scelta che si rivelerà azzeccata: anche “R” darà grandissime soddisfazioni nella sfida col tempo.

WEINGUT PETER KRIECHEL


Peter Kriechel
gestisce con il fratello Michael la cantina di lunga tradizione famigliare, nel cuore di Bad Neuenahr-Ahrweiler. Presiede l’associazione dei produttori locali e crede tanto nel Pinot nero dell’Ahr quanto nelle potenzialità del Frühburgunder.

Non a caso, Weingut Peter Kriechel possiede ben 4 ettari di questo “Noir” precoce. E grazie a un lungo lavoro di selezione è riuscito ad ottenere il proprio clone di Frühburgunder, che riesce a maturare addirittura circa una settimana prima di quello” classico”.

Un vitigno con cui Kriechel sta sperimentando in campo anche fuori dai confini della Germania, ovvero in Svezia e Olanda. La cantina, completamente sommersa dall’esondazione del fiume Ahr del 14 e 15 luglio 2021, ha un’altra particolarità. È l’unica, cioè, ad utilizzare per l’affinamento legni “autoctoni” della piccola regione vinicola tedesca, da 1.300 litri.

Non è finita qui. Grazie ai 30 ettari complessivi e allo spirito rivoluzionario e innovatore della famiglia, Weingut Peter Kriechel ha avviato da qualche anno la produzione di due spumanti Metodo classico (Sekt) da uve Meunier (Brut e Nature), che vale la pena di scoprire.

TRE VINI DA NON PERDERE DI WEINGUT PETER KRIECHEL

  • Marienthaler Rosenberg Frühburgunder 2020. Splendido naso di ciliegia appena matura, oltre a lampone e ribes. Espressione del frutto che conquista anche al palato, consistente, fresco, goloso, impreziosito da speziatura elegantissima e terziari composti. Un vino prodotto solo nelle annate migliori.‌
  • Ahr Spätburgunder 2020 “S”. Avete presente il vino che vorreste trovare fresco e servito sul tavolo, al ritorno a casa dopo una giornata nera? Eccolo. Deliziosa espressione del Pinot Nero dell’Ahr, in una delle sue versioni più agili e beverine, ma non per questo banali. Nella gamma di Weingut Peter Kriechel, il vino d’entrata: occhio, però, a non sottovalutarlo.
  • Ahrweiler Rosenthal Spätburgunder 2020. L’ennesimo spaccato delle potenzialità del Pinot nero in questa piccola regione vinicola tedesca, in particolare nelle sfaccettature di Rosenthal. Naso intrigante e stratificato, dal fiore al frutto alla spezia. Sorso profondo, proprio grazie ai ritorni della componente speziata, e centro bocca di gran eleganza, stuzzicato da salinità e freschezza. Tannino modellato sulla polpa, tanto da frenarne l’incedere esuberate, in punta di spada. Persistenza lunghissima, fresca, tesa, speziata, balsamica di liquirizia (marcatore di Rosenthal) e mentuccia.


WEINGUT J.J. ADENEUER

Marc Adeneuer, ex presidente dell’associazione di produttori dell’Ahr, è uno che non le manda a dire. Dentro e fuori dal calice cerca la purezza dell’espressione, che spesso passa dalla parola e dalla forma più diretta. Porta avanti una visione di vino, di cantina e di territorio che si spiega in una parola: “Purist“. Il nome prescelto per una linea dei suoi vini.

Weingut J.J. Adeneuer è il riflesso di questa filosofia. A condurla, assieme a Marc (nella foto sopra), c’è il fratello Frank. I due hanno preso in mano le redini dell’azienda di famiglia, con una tradizione centenaria in Valle Aurina, nel 1984. Da allora è cambiato molto. Anzi, tutto. L’adesione al Verband Deutscher Prädikatsweingüter (VDP) è stato quasi scontato.

Un sigillo sull’idea di qualità che la cantina di Ahrweiler intende difendere e portare avanti. Se l’avvento di Marc e Frank ha portato con sé anche l’innovativo avvio della produzione dei vini bianchi, lo stile dei vini rossi di Weingut J.J. Adeneuer è tra i più tradizionali dell’Ahr. La ventata di novità sarà quella di Tim, rappresentante dell’ultima generazione di questa appassionata famiglia di produttori.

TRE VINI DA NON PERDERE DI WEINGUT J.J. ADENEUER

  • Spätburgunder ‌Walporzheimer Gärkammer GG 2020. Con i suoi 0.68 ettari nel più vasto comprensorio di Walporzheim, Gärkammer è il Grosses Gewächs (GG) più piccolo per estensione della Germania ed è monopolio di Weingut J.J. Adeneuer. Viti di 80 anni di età media, tra cui alcune centenarie a piede franco. Il nome del “Grand Cru”, tradotto in italiano, suonerebbe come “Camera” (Kammer) “di fermentazione” (Gär). Il termine designa il particolare microclima della parcella, caratterizzato da ardesie che catturano il calore diurno e lo sprigionano alle piante nella notte. Il calice dello Spätburgunder ‌Gärkammer GG 2020 è uno dei biglietti da visita più autentici del Pinot Nero dell’Ahr. La concentrazione del frutto (non solo rosso, presente anche ricordi di mora matura) la fa da padrona, sulla spina dorsale della salinità, e su una profondità elegante. Ricordi di grafite rendono ancora più intrigante Gärkammer, assieme a una lunghezza da Noir di caratura internazionale.
  • Spätburgunder ‌Alte Lay GG 2020. È proprio ad Alte Lay che Mark e Frank Adeneuer impiantarono il loro primo vigneto su terrazzamenti, nel 1984. Fragolina di bosco e lampone danzano nel rubino luminoso di quest’altro “Grand Cru” di J.J. Adeneuer, più “timido” di Gärkammer ma non per questo meno espressivo. Tannini soffici, ma presenti. Bella espressione giovanile di un Pinot nero di gran prospettiva, frutto di un cru connotato da un microclima più fresco rispetto a molti altri nell’Ahr. Una zona ancora meno influenzata dai cambiamenti climatici che sembrano riguardare in maniera solo marginale questa regione vinicola tedesca, unica nel mondo per la sua naturale vocazione alla produzione di grandi vini rossi.
  • Frühburgunder Sonnenberg GG 2020. L’inclinazione del vigneto e la perfetta esposizione a Sud fa di Sonnenberg uno degli appezzamenti privilegiati per la maturazione ottimale del “precoce” Frühburgunder. Suoli ricchi di arenaria, grovacca e loess per l’appezzamento a disposizione di J.J. Adeneuer. Ecco la bella presenza di sole anche nel calice: frutto pienamente maturo (fragolijna di bosco, ma anche ribes nero), e bella speziatura tipica della varietà in retro olfattivo, oltre a un tocco di liquirizia salata. Anche in questo caso, vino all’inizio del suo percorso di vita.

UN PO’ DI ITALIA NELL’AHR


Si chiamano Alex Eller, ‌Felix Brüggert e ‌Niklas Körtgen e hanno tutti 26 anni. Sono i fondatori di quella che è, senza ombra di dubbio, la cantina della regione vinicola tedesca dell’Ahr con la più bassa età media: Jungwinzer Next Generation. Un nome, un programma. I tre giovani enologi condividono un progetto enologico comune, pur essendo impiegati rispettivamente in tre diverse aziende vinicole del territorio, dopo essersi formati in Italia, per l’esattezza in Alto Adige.

Alex Eller lavora a Weingut Jean Stodden e ha effettuato il suo tirocinio da Castelfeder, a Cortina. Felix Brüggert, enologo di Weingut Paul Schumacher, si è fatto le ossa a Kellerei Eisacktal, ovvero Cantina Valle Isarco, a Chiusa, non lontano da Bressanone. Niklas Körtgen, in forza a Winzerhof Körtgen, è tornato in Ahr dopo l’importante occasione formativa da Kellerei Tramin, a Termeno.

L’idea di Jungwinzer Next Generation è quella di proporre al mercato vini di facile comprensione e, soprattutto, dal costo contenuto. Il tutto senza rinunciare alla qualità, dalla vigna (un solo ettaro) alla cantina. Le etichette, dalla grafica moderna, colorata e accattivante, chiariscono un concetto confermato anche dagli assaggi del Pinot Nero (Spätburgunder), proposto in ben sei versioni: rosso, riserva, rosé (fermo e spumante Brut) e blanc de noir (fermo e spumante Brut). Completa la gamma l’altra bollicina Müller Turbo Sekt dry.

Non manca un po’ di Italia neppure nella ristorazione della regione vinicola dell’Ahr. Damiano Tucci, 59 anni, gestisce assieme alla moglie Erika Verses, 50 anni, la pizzeria Pizza Da… Miano. Siamo nel cuore del capoluogo Bad Neuenahr-Ahrweiler, all’altezza di Ahrhutstraße, 40. La coppia, giunta in Germania ormai 6 anni fa da Rovigo, ha superato indenne il periodo del Covid-19, per poi vedere il proprio piccolo locale completamente distrutto dall’alluvione del 14-15 luglio 2021.

Oggi la pizzeria Pizza Da… Miano è diventato un punto di riferimento per la pizza nel circondario, servita al trancio a pochi passi da St. Laurentiuskirche, la splendida chiesa attorno alla quale si concentra il maggior numero di locali, ristoranti e birrerie tradizionali della zona, con vista sulle colline del Pinot Nero dell’Ahr.

«Le cose adesso vanno molto bene – racconta – ma non ce l’avremmo fatta senza l’aiuto di tantissimi giovani giunti da tutta la Germania, sin dalla ore successive al disastro, e agli aiuti del governo. Il peggio è alle spalle e ora la zona può rinascere, grazie ai suoi straordinari vini».

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Tenuta Cerulli Spinozzi è Miglior Cantina Sud Italia 2023 per la Guida Top 100 Migliori vini italiani

Tenuta Cerulli Spinozzi è Miglior Cantina Sud Italia 2023 per la Guida Top 100 Migliori vini italiani di winemag.it. La cantina di Canzano (Teramo) interpreta le punte di eccellenza del Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg. Così come l’Abruzzo del Cerasuolo e dei bianchi Pecorino e Passerina dei Colli Aprutini.

Nel contesto di una regione “difficile”, costellata da produzioni di massa poco rappresentative del reale valore dell’Abruzzo del vino, Tenuta Cerulli Spinozzi costituisce un faro in termini di qualità e produzione di vini di grande carattere, specchio fedele delle splendide colline del teramano.

Al timone della Miglior Cantina Sud Italia 2023 per la Guida Top 100 Migliori vini italiani di winemag.it c’è Enrico Cerulli Irelli, presidente del Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane. Un ente che, grazie alle proprie scelte coraggiose e lungimiranti, sta tentando di alzare l’asticella della reputazione e del prezzo medio del vino abruzzese, in Italia come all’estero. Con buoni risultati.

Tra i vini che hanno consentito alla cantina di Canzano di aggiudicarsi il riconoscimento, spicca il Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg 2017. Un vero e proprio pezzo di eleganza, che invita alla scoperta della denominazione.

LA STORIA DI TENUTA CERULLI SPINOZZI, MIGLIOR CANTINA SUD ITALIA 2023 WINEMAG.IT

L’azienda agricola Cerulli Spinozzi affonda le radici nella metà del Novecento. Nasce ufficialmente dalla fusione delle proprietà della famiglia feudale Spinozzi e dei mercanti Cerulli Irelli. L’attuale cantina è stata realizzata nel 2003 dai fratelli Vincenzo (padre di Enrico) e Francesco Cerulli Irelli.

Chiara l’impronta data da Enrico Cerulli Irelli (nella foto, sopra) all’azienda: «Valorizzare la tenuta storica con il reimpianto di vigneti orientati alla produzione di grande pregio e la manutenzione di alcune vigne di oltre trent’anni e dalle rese basse, ma qualitativamente ottimali» Insomma, «un’impostazione moderna ma in continuità con la tradizione».

Tenuta Cerulli Spinozzi lavora 35 ettari nel comune di Canzano e 18 in quello di Mosciano, con una produzione annua che si aggira attorno alle 100 mila bottiglie. Massiccio il lavoro sulle rese e sulla qualità compiuto negli ultimi 15 anni, grazie a un programma teso ad aumentare la densità d’impianto per ettaro, passando da mille a 4 mila piante. Accanto alla tradizionale forma di allevamento “a tendone”, ecco dunque i filari.

I terreni, di origine alluvionale, un tempo erano coperti dalle acque del fiume Vomano. La maturazione ottimale del Montepulciano, varietà tardiva, è favorita dall’esposizione a sud/sud-est. È il vitigno predominante tra i vigneti di Tenuta Cerulli Spinozzi, seguito da Trebbiano, Pecorino, Sangiovese e Chardonnay. La conduzione agronomica segue i dettami dell’agricoltura biologica.


Tenuta Cerulli Spinozzi

Ss150, Km 17.600
64020 Canzano (TE)

Tel: 0861 57193
Email: info@cerullispinozzi.it

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Azienda Agricola Possa è Miglior Cantina Nord Italia 2023 per la Guida Top 100 winemag.it


Viticoltura eroica
all’ennesima potenza, tra costoni di roccia a picco sul mare, recupero e valorizzazione di vitigni autoctoni e progetti a sfondo sociale. Azienda Agricola Possa è Miglior Cantina Nord Italia 2023 per la Guida Top 100 Migliori vini italiani di winemag.it, dentro e fuori dal calice. Il progetto enologico di Heydi Bonanini travalica la dimensione enologica e conquista uno tra i massimi riconoscimenti dell’annuale Guida Vini del nostro wine magazine indipendente.

Possa è molto più di una semplice cantina. È un elastico tra la terra e il cielo della Liguria. Il collante tra la civiltà e la natura che si sbriciola sotto i piedi dell’uomo, in una zona troppo spesso alla ribalta della cronaca per i disastri, più che per le sue eccellenze.

E Heydi Bonanini non è un semplice vignaiolo. Guai, però, a chiamarlo “eroe“. Una definizione che il produttore di Riomaggiore non gradisce, lontano com’è dalle logiche di uno storytelling ormai deviato, anche nel mondo del vino e della gastronomia.

Azienda Agricola Possa è Miglior Cantina Nord Italia 2023 per la Guida Top 100 Migliori vini italiani di winemag.it per i suoi Sciacchetrà, vini dolci senza tempo che conquistano sorso dopo sorso. Nettari capaci come pochi di proiettare la Liguria nel calice.

POSSA: LA MIGLIOR CANTINA NORD ITALIA 2023 È ALLE CINQUE TERRE

Il riconoscimento è dettato anche dal resto della gamma di Bonanini, vignaiolo che ama sperimentare nello scenario d’ispirazione delle sue Cinque Terre, dopo aver avuto come maestro un certo Elio Altare, “Contadino” a Barolo. Ecco allora i vini secchi, fermi e mossi – bianchi, rossi e rosati – prodotti con vitigni come Canaiolo, Bonamico, Moscato Rosso e ancora Albarola e Vermentino.

Un ventaglio che va dai frizzanti ai dolci, esaltando insieme terroir e gusto. Il frutto delle terrazze rubate ad incuria e abbandono, in 25 anni di missione che hanno comportato la ricostruzione (a proprie spese e con pochi sussidi) degli antichi muretti a secco. Con la capacità di mettere allo stesso tavolo circa 150 persone, per acquistare 198 diversi appezzamenti di terreno. Per un totale di appena 5 ettari.

Fuori dal vetro, la vita sociale di Heydi Bonanini è una proiezione di quell’elastico che sono le sue vigne verticali. Una moglie e un figlio bellissimo (di Jacopo sentiremo parlare “sul campo”, appena inizierà a metter mano anche in cantina) e un impegno nel coinvolgimento di figure disagiate, a cui dare lavoro, speranza. Futuro.

Azienda Agricola Possa, nata ufficialmente nel 2004, è la quinta cantina per storicità delle Cinque Terre. Il boom verificatosi tra il 2004 e il 2010 ha portato a un totale di 27 cantine. Ma nessuno ha vigneti così vicini all’acqua del mare, in questa splendida fetta di Liguria (appena 5 metri; su, fino a 450). Un altro primato che invita all’assaggio, alla conoscenza, alla scoperta della Miglior Cantina Nord Italia 2023 per la Guida Top 100 Migliori vini italiani di winemag.it. Prosit.


Azienda agricola Possa

Via S. Antonio, 72
19017 Riomaggiore (SP)

Tel. +39 348 316 2470
Email: info@possa.it

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Pinot Nero 2020 “Lo Straniero” Il Poggiarello vino rosso dell’anno per la Guida Top 100 winemag.it 2023

Il Pinot Nero 2020 “Lo Straniero” della cantina Il Poggiarello è il vino rosso dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023 di winemag.it. Un’etichetta che porta gli splendidi Colli Piacentini alla meritata ribalta nazionale, grazie al lavoro della boutique winery – appena 12 ettari – della costellazione Cantine 4 Valli – Vini Piacenza 1882.

Il nome di fantasia scelto dai cugini Ferrari e Perini, le due famiglie alla guida della cantina situata in località Il Poggiarello, nella frazione Scrivellano di Statto di Travo (PC), rimanda all’origine francese del Pinot Nero.

PINOT NERO IL POGGIARELLO: “LO STRANIERO” HA TROVATO CASA NEL PIACENTINO

“Lo Straniero”, Emilia Igt, è infatti ottenuto da un vigneto certificato biologico di poco meno di un ettaro, le cui barbatelle sono state selezionate in Borgogna. Completa l’uvaggio un 5% di Pinot Tintourier, per un totale di circa 8 mila bottiglie l’anno.

Nel calice del Pinot Nero 2020 “Lo Straniero” della cantina Il Poggiarello domina un’espressione del frutto che rimanda alla rinomata zona francese, più precisamente ai grandi – e per troppo tempo bistrattati – Noir di Volnay.

La parola d’ordine è “eleganza”, pur non mancando tratti di quella sussurrata rusticità che da un lato richiama la nota Appellation d’Origine Contrôlée (Aoc) della Côte de Beaune, dall’altro incolla “Lo Straniero” al terreno piacentino.

IL PINOT NERO DEL POGGIARELLO: DALLA BORGOGNA AI COLLI PIACENTINI

Uno di quei vini, in definitiva, da portare agli amici con l’etichetta celata, invitandoli a indovinare di che si tratti. E godersi l’effetto che fa. Un’occasione da cogliere al volo, dal momento che il vino rosso dell’anno 2023 della Guida Top 100 Migliori vini italiani costa, al momento, meno di 15 euro.

È un vino piuttosto longevo, come dimostra la verticale 2008, 2013, 2015, 2019 messa a disposizione dalla cantina. L’enologo è da sempre Paolo Perini, che ha lavorato all’identificazione del clone dalla Borgogna – è stato scelto il classico 115 – da impiantare al Poggiarello, in un terreno di medio impasto, molto sassoso, ricco di calcare.

Il risultato è un Pinot Nero di gran stoffa. Un’opportunità, per i Colli Piacentini, di raccontarsi attraverso un’espressione autentica del grande vitigno d’Oltralpe. Il tutto in attesa del compimento dell’iter che dovrebbe portare le prime due Docg in provincia di Piacenza.

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Prosecco australiano vietato in Nuova Zelanda, ira dell’Australia: «Chiesti chiarimenti»

Non va giù, all’Australia, la decisione del governo neozelandese di vietare la vendita di Prosecco australiano sul proprio territorio, entro i prossimi 5 anni. Grazie a un accordo con l’Unione europea per la protezione dello spumante italiano a Denominazione di origine controllata (Doc), i produttori australiani non potranno più esportare il loro “Prosecco” in Nuova Zelanda.

«Siamo delusi dalla decisione e stiamo cercando di ottenere chiarimenti sugli impatti dal governo della Nuova Zelanda», commenta senza mezzi termini a winemag.it Tony Battaglene, amministratore delegato dell’associazione governativa nazionale Australian Grape & Wine (Agw) che riunisce oltre 2.500 viticoltori e 5 mila produttori di uva da vino aussie.

Nell’accordo tra Nuova Zelanda e Unione europea pesa come un macigno il ruolo politico e di intelligence del Consorzio di Tutela dello spumante italiano più famoso del mondo.

L’Ufficio Marchi dell’Ue è arrivato a definire il Prosecco «il più famoso vino spumante in Europa, assieme allo Champagne». In Australia, tuttavia, non è riconosciuto come Indicazione Geografica, ma solo come vitigno.

IN AUSTRALIA “PROSECCO” INDICA SOLO UN’UVA

Le leggi australiane sul vino prevedono che termini come “Prosecco” possano essere legittimamente utilizzati come «indicatore varietale», anche quando un vitigno è registrato come Indicazione Geografica, o parte di essa.

Del resto, quello del Prosecco australiano in Nuova Zelanda non è un business di poco conto. Secondo i dati più aggiornati forniti da Wine Australia a winemag.it, il Paese ha esportato circa 750 mila bottiglie di “Prosecco” in Nuova Zelanda tra giugno 2021 e giugno 2022. Per un valore di circa 3,5 milioni di dollari.

Secondo una stima approssimativa riferita alla vendemmia 2022, la produzione di Prosecco australiano si assesta attorno ai 15 milioni di bottiglie. A produrlo sono anche grandi colossi come Accolade Wines, che proprio lo scorso anno ha annunciato l’ampliamento della gamma della controllata Grant Burge Wines (Barossa Valley), con l’esordio di un’etichetta di Prosecco e una di Prosecco Rosé (nella foto di copertina).

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Langhe Doc Arneis 2019 “Tre Fie”, Agricola Marrone

È tra le etichette della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di winemag.it il Langhe Doc Arneis 2019 “Tre Fie” di Agricola Marrone. Alla vista, il vino si presenta di un giallo paglierino luminoso, dai riflessi dorati. Naso floreale, fragrante, delicato e avvolgente.

Palato agile ma concreto, tra note d’agrumi, frutti tropicali e venature minerali. Beva compulsiva, instancabile: un Arneis perfetto per l’estate torrida che ha avvolto l’Italia. «Vino da aperitivo ma non solo», come lo descrive bene la famiglia produttrice, di La Morra.

Il Langhe Doc Arneis 2019 “Tre Fie” di Agricola Marrone colpisce tuttavia per la precisione con cui è ricamato, sulla tipicità di un vitigno di cui si parla sempre troppo poco, in Italia e nel mondo. È il vino che Gian Piero Marrone ha dedicato alle “Tre Fie”, ovvero le sue tre figlie: il presente e, soprattutto, il futuro dell’azienda.

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Bonarda dell’Oltrepò pavese Doc 2018 Il Giubellino, Bagnoli

Un Bonarda tra i migliori vini d’Italia. Ebbene sì, se si tratta del Bonarda dell’Oltrepò pavese Doc 2018 Il Giubellino di Bagnoli. La cantina di San Damiano al Colle (PV), fuori dalle rotte della politica e delle chiacchiere che imbrigliano la zona, sfodera l’ennesima annata di grande valore per un’etichetta che è ormai una bandiera dell’azienda.

Un rosso fermo, diverso dal frizzante cui è abituato il mercato, capace di piazzarsi nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di winemag.it (già iniziate le degustazioni della Guida 2023, di prossima pubblicazione).

BONARDA IL GIUBELLINO BAGNOLI: LA DEGUSTAZIONE

Il Bonarda dell’Oltrepò pavese Doc 2018 Il Giubellino di Bagnoli si presenta alla vista di un rosso rubino, poco penetrabile. Al naso è ricco, pieno, stratificato come pochi Bonarda: mora matura, spezia dolce, liquirizia, un tocco di pepe nero e di cannella. In bocca, come da attese e per volontà stessa della cantina, è altrettanto «spesso», intenso, con ampie note speziate.

Toni fruttati e tannini risultano armonicamente equilibrati, in un sorso che fa della morbidezza e della freschezza il suo punto forte. “Il Giubellino”, per caratteristiche, si presta ad abbinamenti piuttosto importanti, che spaziano dai tradizionali piatti della gastronomia pavese alle ricette internazionali a base di carne.

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San Valentino, a tavola con i vini delle quattro migliori Cantine italiane 2022

A caccia dei migliori vini per San Valentino? Il consiglio è di attingere dalla produzione delle quattro migliori Cantine dell’Anno 2022, individuate dall’annuale Guida Top 100 Migliori vini italiani di WineMag.it.

Spazio in primis a Podere Fedespina (Lunigiana, Toscana), Cantina italiana dell’anno 2022. A tavola non possono mancare poi i vini di MoS Agricola (Val di Cembra, Trentino), Miglior cantina Nord Italia 2022.

Proseguendo il viaggio ci si sposta in Umbria, nella terra del Trebbiano Spoletino, splendidamente interpretato da Ninni, Cantina dell’anno Centro Italia 2022 di WineMag.it. Si chiude poi in Daunia, nord della Puglia, con i vini della Miglior Cantina Sud Italia 2022, La Marchesa.

Il livello della gamma di vini delle quattro cantine presenti nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 è altissimo. Di seguito, un suggerimento sulle 6 etichette da non perdere. Per un San Valentino 2022 da ricordare, anche a tavola e nel calice.

MIGLIORI VINI BIANCHI PER SAN VALENTINO 2022
  • Toscana Igt 2019 Bianco, Podere Fedespina
    (Chardonnay, Vermentino, Durella)
  • Spoleto Doc Trebbiano Spoletino 2020 Poggio del Vescovo, Ninni
    (Trebbiano Spoletino)
MIGLIORI VINI ROSATI PER SAN VALENTINO 2022
  • Vigneti delle Dolomiti Para Se, Mos Agricola
    (Schiava)
  • Daunia Igt Rosato 2020 Il Melograno, Cantina La Marchesa
    (Nero di Troia)
MIGLIORI VINI ROSSI PER SAN VALENTINO 2022
  • Toscana Igt Rosso 2017 Pinot Nero, Podere Fedespina
    (Pinot Nero)
  • Umbria Igt Rosso 2020 Diavolacciu, Ninni
    (Merlot, Barbera, Sangiovese, Montepulciano, Aleatico)
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Vallée d’Aoste Dop 2019 Petite Arvine, La Source

È tra i vini bianchi della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di WineMag.it il Vallée d’Aoste Dop 2019 Petite Arvine La Source. Un nettare prodotto con uve Petite Arvine in purezza, varietà tardiva molto rappresentativa della Valle d’Aosta.

Nel calice si presenta di un giallo paglierino acceso, limpido. Il naso risulta carico quanto il colore. Banana, ananas sciroppato e agrume sono le note che segnano la perfetta corrispondenza tra olfatto e palato.

Ma il sorso del Petite Arvine La Source 2019 è piuttosto teso e fresco, rispetto a un naso che faceva presagire morbidezza e suadenza glicerica. In chiusura, la pregevole vena sapido-minerale aggiunge elettricità al sorso, rendendo la beva ancora più spasmodica. Vino da bere oggi o da conservare in cantina: non potrà che migliorare nel tempo.

La vendemmia delle uve Petite Arvine è manuale presso i vigneti di cantina La Source. Avviene nella prima decade di ottobre, al momento della perfetta maturità. L’uva arriva in cantina in cassette e viene pressata in maniera soffice.

Segue una decantazione statica, a freddo. La fermentazione alcolica è condotta a 18° gradi centigradi, in recipienti di acciaio. Il vino atto a divenire il Vallée d’Aoste Dop Petite Arvine La Source viene infine rimontato sulle fecce fini per qualche mese, prima di essere filtrato, imbottigliato e commercializzato.

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Brunello di Montalcino 2016, Pietroso

Tra i migliori Brunello di Montalcino 2016 della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di WineMag.it ecco quello di Pietroso. Si tratta del vino bandiera della cantina di via Podere Pietroso 257, Montalcino (SI).

Il Brunello Pietroso si distingue per la spiccata personalità. Naso ricco di sottobosco e frutta rossa matura, tendente al surmaturo, che non soffoca una viva freschezza sanguigna e agrumata. Note di spezie dolci e un tocco di pepe nero rendono ancora più intrigante il quadro olfattivo.

In bocca, il Brunello di Montalcino 2016 di Pietroso è molto presente, pieno. Il sorso è potente, con un tannino molto presente e di sicura prospettiva. Finale lunghissimo, in perfetta corrispondenza naso-bocca.

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Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut 2020, Tenuta Amadio

Tenuta Amadio è ormai da considerare un punto di riferimento assoluto nella produzione del Prosecco Superiore Docg di Asolo. Lo dimostra la costanza qualitativa della gamma di vini di Simone Rech, che conta solo gemme. All’apice, l’Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut 2020. Uno degli spumanti della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di WineMag.it.

TENUTA AMADIO: PUNTO DI RIFERIMENTO PER L’ASOLO PROSECCO

Giallo paglierino, riflessi verdolini. Al naso sfodera veli di lievito su un cesto d’agrumi, fiori e frutta tipica della Glera. Palato corrispondente, che si sviluppa come un bocciolo pronto a schiudersi, dalla tensione dell’agrume alla morbidezza della pera. Passando per una vena erbacea, simil-balsamica, mentolata.

L’Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut 2020 chiude asciutto, sapido, su una complessità che rasenta quella d’un Metodo classico. Etichetta che nobilita le punte d’eccellenza assoluta del Prosecco Superiore asolano. Una denominazione che, non a caso, cresce e si afferma sui mercati, di anno in anno.

DOVE NASCE L’EXTRA BRUT DI SIMONE RECH

Glera in purezza per l’Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut 2020 di Tenuta Amadio. Per l’esattezza, le uve crescono su vecchie viti, nei vigneti in località Castelli di Monfumo, in provincia di Treviso. L’altezza media è di 200 metri sul livello del mare.

La resa per ettaro è di 135 quintali, garantita anche da pendii collinari soleggiati e ben ventilati. Il terreno è di tipo marnoso-argilloso, con un substrato profondo, ricco di minerali e sostanza organica.

La vendemmia delle uve che danno vita all’Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut 2020 di Tenuta Amadio viene compiuta a mano, nell’ultima decade di settembre. Dopo la pressatura soffice a temperatura controllata e in assenza di ossigeno, la massa fermenta e affina in acciaio per almeno 4 mesi. La spumantizzazione avviene in autoclave per circa 50 giorni, con sosta sui lieviti.

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Vini dolci per Natale? Gli Sciacchetrà da Top 100 WM 2022 di Heydi Bonanini (Agricola Possa)

«Dove le rocce, il sole, il mare e il vento creano un intreccio magico di colori e profumi» si trova l’Azienda agricola Possa di Heydi Bonanini. Siamo alle Cinque Terre, angolo della Liguria che regala due vini dolci – o, meglio, due Sciacchetrà – perfetti per Natale 2021, direttamente dalla Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di WineMag.it.

Cinque Terre Dop Sciacchetrà 2019, Azienda Agricola Possa, Heydi Bonanini

Naso delizioso, goloso, tra frutta matura (dattero in gran vista), bergamotto, rosmarino. Un’esplosione della macchia mediterranea nel calice. L’ossigenazione libera note di curry e curcuma e intensifica la succosità materica del frutto.

Ci vorrebbe un libro intero per raccontare come questo nettare-capolavoro guadagna in complessità col passare dei minuti nel calice. Non resta che assaggiarlo, concedendosi un regalo (in più) in occasione di Natale 2021. Uno di quei vini, lo Sciacchetrà di Possa, da condividere solo con chi se lo merita davvero.


Cinque Terre Dop Riserva Sciacchetrà 2017, Azienda Agricola Possa – Heydi Bonanini

Frutta secca, sotto sciroppo e terziari si dividono la posta, al naso, in un quadro di grazia assoluta. Giusto il tempo di portare lo Sciacchetrà di Possa alla bocca, per comprendere quanto possa essere lunga una carezza d’albicocca, vaniglia, caramella mou e fondo di caffè.

Chiudi gli occhi e una brezza gentile, di mare, sfiora le labbra. Gran beva. Non è un vino ma il mare, ovunque si voglia. Un nettare più forte del traffico delle metropoli. Una finestra sui terrazzamenti eroici della splendida Liguria. Delle splendide Cinque Terre.

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