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In Friuli Venezia Giulia nasce la Filiera della Ribolla Gialla: 11 cantine coinvolte

È ormai ufficiale la nascita della Filiera della Ribolla Gialla del Friuli Venezia Giulia. Il progetto mira a valorizzare il legame tra la terra e un vitigno sempre più popolare tra i consumatori, soprattutto grazie all’onda lunga della spumantizzazione, che fa eco al “fenomeno Prosecco”.

Sono undici le cantine coinvolte: Azienda Agricola Diadema (Adema De Sabbata), Azienda Agricola Galliussi (Ivo Galliussi), Dario Coos Srl (Matteo Lovo), Monviert (Stefania Zorzettig), Pieron (Ivan Molaro), Società Agricola Fratelli Peressini (Diego ed Enrico Peressini), Vigna Traverso (Stefano Traverso), Volpe Pasini (Alessandro Rotolo) e Wine Company (Edi Giorgio Marinig).

Due i nomi che non sono stati resi noti ufficialmente. Tra questi, secondo fonti di WineMag.it, una controllata commerciale di Volpe Pasini e una piccola azienda produttrice con sede in provincia di Udine.

“L’intento primario da cui nasce questo progetto – spiega Matteo Lovo, capofila della Filiera – è quello di legare indissolubilmente il vitigno Ribolla Gialla con il suo territorio storico di produzione. L’ottimo apprezzamento di cui gode infatti oggi la Ribolla ferma e spumante da parte del consumatore italiano e internazionale, è dimostrato dai dati di mercato”.

“Ciò che ancora è poco noto – precisa Lovo – è invece il legame del vitigno con la terra d’origine, vale a dire il Friuli-Venezia Giulia. Valorizzare la Ribolla Gialla di qualità attraverso i suoi caratteri distintivi vuol dire proprio raccontare la sua identità di vitigno autoctono, che rappresenta oggi l’ultima varietà in Friuli capace di creare territorio“.

I NUMERI DEL PROGETTO

Non a caso, negli ultimi quindici anni, la superficie vitata della Ribolla Gialla è cresciuta di circa mille ettari. Le vendite, dopo quattro anni di incrementi a doppia cifra (35%), sono cresciute anche nel 2018 del 30%.

Numeri attorno ai quali si sono riunite le 11 cantine aderenti alla filiera. Un gruppo eterogeneo, che va dai produttori di uva ai vinificatori, passando per gli spumantizzatori e le società commerciali.

Sul fronte dei produttori di uva, la Filiera della Ribolla Gialla del Friuli Venezia Giulia lavora 700 dei 2 mila ettari complessivi. I vinificatori producono 53 mila ettolitri di sfuso e controllano il 27% del vino imbottigliato.

Quanto alla produzione di “bollicine” base Ribolla Gialla, l’unico spumantizzatore aderente alla filiera (Wine Company) registra tassi di crescita annuale della produzione variabili tra il 17% e il 67%, con tempi medi di 90 giorni in autoclave.

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Vini al supermercato

Cabernet Friuli Colli Orientali Doc 2013, Volpe Pasini

(5 / 5)Ottimo Cabernet per qualità prezzo da Esselunga. Parliamo del Cabernet Friuli Colli Orientali Doc Volpe Pasini, imbottigliato all’origine dall’omonima società agricola di Emilio Rotolo e Figli di Torreano, Udine. La vendemmia sotto la lente di ingrandimento di vinialsupermercato.it è la 2013, mentre l’ultima vendemmia in commercio è la 2015. Una degustazione dalla quale il Cabernet Volpe Pasini esce a pieni voti, dimostrando le sue buone potenzialità, anche in termini di ulteriore affinamento negli anni, in bottiglia. Nel calice, il vino si presenta di un rosso rubino intenso, poco trasparente. Intenso al naso, sprigiona sentori densi di sottobosco (ribes) e spezie, che con l’ossigenazione si arricchiscono di spunti erbacei tipici del Cabernet Franc (si tratta infatti di un blend tra Cabernet Sauvignon e Franc). Così come tipico è il richiamo (flebile) al peperone giallo. Al palato, il Cabernet Volpe Pasini si rivela caldo (13,5% gradi di alcol in volume, per nulla fastidiosi), pieno, di una rotondità di velluto. Tannino vivo, ma tutt’altro che allappante. E un’acidità ancora evidente, caratteristica che ha consentito la buona riuscita dell’affinamento in vetro di questo nettare friulano. Vino persistente anche nel retro olfattivo, chiude sulle note vegetali. L’abbinamento perfetto? Quello con le carni, specie se di selvaggina. A una temperatura di servizio di 18-20 gradi, quella dei grandi vini rossi.

LA VINIFICAZIONE
Come anticipato, le uve che compongono il blend sono per l’85% quelle Cabernet Sauvignon e per il restante 15% Cabernet Franc. Dopo la raccolta, nei vigneti di proprietà della società agricola Volpe Pasini, tutti situati nel Comune di Togliano, si passa a una vinificazione tradizionale in rosso. Particolare attenzione viene data alla fase di macerazione, che si protrae a lungo per conferire intensità al colore del futuro vino e consentire, al contempo, il rilascio di tutte le sostanze che consentiranno al vino di durare a lungo nel tempo (oltre i 5 anni). La fermentazione avviene avviene in vasche di acciaio. Il vino affina per alcuni mesi in bottiglia, prima della commercializzazione. Volpe Pasini è una delle più antiche cantine del Nord Est italia, oggi proiettata sui mercati esteri, che concorrono per il 50% al bilancio aziendale.

Prezzo: 7,49
Acquistato presso: Esselunga

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