Secondo le più recenti statistiche, il Pinot Noir occupa il 12% della superficie vitata in Alsazia. È in crescita di 3 punti negli ultimi 10 anni. Vent’anni fa, la quota del Pinot Nero si fermava al 7%. Una lievitazione lenta, ma costante. «Non è un caso, non è una moda, non è frutto del desiderio dei consumatori di bere più vini rossi in stile Borgogna, ma uno dei volti della rinascita dell’Alsazia». Lo assicura Foulques Aulagnon, Export Marketing Manager del Civa, il Comité Interprofessionnel des Vins d’Alsace. Non sorprende, allora, la scelta dei francesi di presentarsi lunedì 16 ottobre a Milano – per la masterclass di Alsace Rocks! – con più vini rossi (quattro) che bianchi (due), senza considerare la coppia di Crémant d’Alsace.
I 4 Pinot Noir dei produttori Allimant Laugner, Domaine Butterlin (in cerca di un importatore in Italia), Domaine Frey-Sohler e Paul Blanck, presenti nel capoluogo lombardo per raccontare in prima persona i loro vini delle vendemmie 2022, 2021, 2019 e 2017, non hanno sfigurato. Piuttosto, hanno “costretto” la sala di giornalisti e operatori Horeca (enotecari e ristoratori milanesi) ad astrarsi dalla banale equazione “Pinot nero francese = Bourgogne”. A collocare subito sul corretto piano la degustazione è stato lo stesso Aulagnon (nella foto, a destra), che col Civa porta avanti ormai da anni l’idea del Pinot nero alsaziano.
LE NUOVE FRONTIERE DEL PINOT NERO IN ALSAZIA
Un vino pensato per l’abbinamento con il cibo. Da consumare – a seconda dell’interpretazione del produttore – tanto con spensieratezza, quanto al cospetto di portate più strutturate. Concetti già rimarcati durante le edizioni 2021 e 2022 di Millésimes Alsace Digitasting®, il grande evento digitale del Civa che – parentesi – non sarà più riproposto in futuro, su decisione del board di Avenue de la Foire aux Vins, Colmar. Ribaditi e confermati a Milano anche da un produttore “navigato” come Philippe Blanck (nella foto, a sinistra), che invita gli italiani a «sondare la versatilità dei Pinot Noiralsaziani nel pairing con i piatti della grande tradizione gastronomica del Belpaese».
La superficie vitata complessiva dell’Alsazia – fa eco Foulques Aulagnon – è stata per circa 1.500 anni di 30 mila ettari, il doppio rispetto a quella attuale. La metà dei vigneti era a bacca rossa. Durante il Medioevo, quando l’Alsazia faceva parte del Sacro Romano Impero germanico, eravamo conosciuti per i nostri bianchi, ma anche per i nostri vini rossi. Ormai da tre generazioni, in Alsazia, abbiamo nuovi produttori formatisi all’estero, o in Borgogna, che hanno ripreso l’allevamento del Pinot Nero, riportandolo in auge accanto a varietà come Riesling, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Gewürztraminer».
IL PINOT NOIR D’ALSAZIA GRAND CRU: KIRCHBERG DE BARR E HENGST
E a partire dalla vendemmia 2022, il Pinot Noir d’Alsazia ha visto una duplice promozione a Grand Cru. La varietà a bacca rossa è stata autorizzata nella Aoc Alsace su 2 particolari terroir: il Grand Cru Kirchberg de Barr (a Barr, nel Basso Reno) e l’Hengst (a Wintzenheim nell’Haut-Rhin). Si tratta dell’ennesima conferma della volontà dei produttori alsaziani di farsi conoscere per i loro Pinot Nero nel mondo, con prodotti di altissima qualità, nel solco della grande attenzione all’incredibile variabilità dei suoli che è il punto forte dell’Alsazia del vino.
Il decreto del 9 maggio sulla Gazzetta Ufficiale del 13 maggio ritocca la fisionomia dei Grand Cru locali a distanza di quasi 20 anni dall’ultima modifica, che ha consentito a Kaefferkopf di entrare nella cerchia dei 51 “vigneti d’eccezione” dell’Alsace, nel lontano 2007.
Nel calice, i Pinot Noir Grand Cru Kirchberg de Barr riflettono le caratteristiche dei terreni marno-calcarei, che regalano vini dalla struttura potente ma raffinata. Il colore è scuro e profondo. Il naso è complesso con note di frutti neri e spezie. Al palato una viva acidità e un ottimo volume, ma nel complesso una grande finezza, sottolineata anche dal finale lungo e salino. Grande potenziale di invecchiamento.
I Pinot Noir Grand Cru Hengst – ovvero “Etalon”, “Stallone” – sono il frutto di suoli di marna, calcare e arenaria che nel calice si tramutano in vivacità ed energia. I vini sono potenti, profondi e si conservano a lungo. Di un bel colore rosso rubino, si distinguono per la loro complessità al naso con note di frutta rossa e spezie. Al palato, la loro struttura è ricca ed elegante, con tannini setosi. Finale lungo e grande potenziale in termini di affinamento.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Giornata da incorniciare per la sesta tappa della Tournée des Terroirs che, ieri, ha visto protagonista Sigolsheim e la Nécropole Nationale, uno dei panorami mozzafiato tra i vigneti eroici dell’Alsazia. Più di mille persone si sono radunate all’incrocio tra i Grands Crus Mambourg e Marckrain per assaggiare i vini di 7 vignerons della vallata. L’iniziativa del Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace, voluta per «aprire al pubblico e democratizzare» i grandi vini alsaziani, partendo proprio dai luoghi in prendono vita, torna il 4 giugno a Molsheim. In agenda, poi, altre 8 tappe lungo i 170 chilometri della Strada del vino dell’Alsazia, fino al 30 luglio (qui il programma completo). Una scusa in più per trascorrere un weekend in Alsazia, immersi tra i vigneti più green della Francia.
Nella regione vinicola situata sulla sponda occidentale del Reno, al confine con Svizzera e Germania – ben collegata con autostrade, aeroporti e trasporto ferroviario, con la bellissima cittadina di Colmar distante 5 ore e mezza da Milano – il 25% delle superfici sono certificate in biologico. Un 50% è in via di certificazione Haute Valeur Environnementale (HVE – livello 3) e si registra una tra le più alte concentrazioni al mondo di produttori biodinamici, certificati Demeter.
«La Tournée des Terroirs – spiega a winemag.it Philippe Bouvet, direttore marketing Conseil interprofessionnel des Vins d’Alsace (nella foto, sopra) – è un’iniziativa unica nel suo genere, la prima ad essere organizzata in Francia. A renderla particolare non è solo la location, ovvero i Grands Crus dell’Alsazia, ma anche il target, che si rivolge a un pubblico trasversale, che va dai professionisti del settore a chi si vuole avvicinare per la prima volta al mondo del vino, insieme alla propria famiglia».
Oltre a tasting e momenti di approfondimento sui singoli Cru, il Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace organizza in ogni tappa una serie di attività accessibili a tutti, che permettono di (ri)scoprire i vini locali. In mezzo ai vigneti simbolo dell’Alsazia si possono così degustare oltre 400 vini dei produttori che operano nei 51 Grands Crus alsaziani. Sul posto anche spazio per food, animazione per bambini, workshop e dj set, frutto della collaborazione con professionisti “a Km 0”.
L’ALSAZIA E IL SUO VIGNETO “GREEN”: LA SVOLTA DEL CONSEIL INTERPROFESSIONNEL
Tutto ciò – precisa ancora Philippe Bouvet – con un occhio particolare alla sostenibilità, mediante l’utilizzo di pannelli fotovoltaici mobili e riciclo dei materiali già utilizzati in occasioni di grandi fiere come Wine Paris & Vinexpo Paris o Prowine».
Di tutto rispetto il parterre di vignaioli alsaziani che ha aderito all’iniziativa del CIVA. Ieri, a Sigolsheim, erano presenti le cantine Bestheim, Domaine Etienne Simonis, Domaine Maurice Schoech, Domaine Michel Fonne, Domaine Weinbach, Vignoble des 5 sens e Domaine Paul Blanck, con quest’ultimo che si è reso protagonista dell’eccezionale assaggio di una vecchia annata del Grand Cru Mambourg. Un Gewurztraminer classe 1999 in splendida forma, a dimostrazione del grande carattere, anche in termini di longevità, dei Terroirs dell’Alsazia. La prova “provata” che il claim scelto dal CIVA è più che mai azzeccato: “Alsace Rocks!”, ovvero l’Alsazia (e i suoi suoli) “spaccano”. Ed è proprio il caso di dirlo.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
L’Anteprima Vini Alsazia, Millésimes Alsace 2023, si chiude tra conferme e novità. Ottime impressioni dai Riesling – e c’era ovviamente da aspettarselo – tra cui svettano tre nomi in particolare: Domaine Paul Kubler, Allimant Laugner e Paul Gaschy. Segue a ruota il tanto vituperato Gewürztraminer, nel suo habitat naturale in Alsazia. Superlativo, ancora una volta, quello di Kubler e di Allimant Laugner, questa volta in compagnia di Domaine Hurst.
Sopra le righe anche il Sylvaner di Domaine Paul Kubler. A preoccupare è tuttavia la forma dei Pinot Noir 2020 e 2021 in degustazione, soprattutto per un tenore alcolico ingombrante nel calice. Fa eccezione, tra i Noir, la sorpresa Domaine Hurst, che a Turckheim gestisce il proprio vigneto secondo i dettami della viticoltura biodinamica: suo un Pinot Nero 2019 molto centrato. Ecco tutti gli assaggi con i rating in centesimi.
FRANCIS BECK & FILS
AOC ALSACE RIESLING 2018 HERTENSTEIN CUVÉE LOUIS
Giallo paglierino intenso, con riflessi dorati. Naso agrumato e minerale, che fa presagire una certa tensione, freschezza al sorso. Non mancano note gentili di mela e pesca gialla, perfettamente mature. Più in sottofondo, ricordi di erbe aromatiche. Sono le note dolci dei frutti più maturi, a polpa gialla, a ripresentarsi al centro del sorso, accompagnando dall’ingresso alla chiusura, ben tesa e minerale, equilibrata. Vino di struttura piuttosto importante, che si esprime su un ottimo equilibrio tra le tante componenti e mostra evidente potenziale in termini di ulteriore affinamento. 15% molto ben integrati. 92/100
AOC ALSACE RIESLING 2019 HERTENSTEIN CUVÉE LOUIS
14%, uno in meno della vendmemia 2018. Giallo paglierino intenso, dai riflessi dorati. Primo naso su una purezza assoluta del frutto, che definire “aromatico” non è errato. Pesca, mela gialla, mandarino, si uniscono a leggere venature mentolate e a un profilo minerale pietroso. Palato in perfetta corrispondenza, connotato da una corroborante freschezza e salinità, a fare da spina sorsale rispetto alla generosità del frutto. Vino molto giovane, di prospettive. 93/100
AOC ALSACE PINOT NOIR 2019 BARRIQUES
Bel colore rubino. Bel naso, tra il frutto croccante, a bacca rossa e nera, e ricordi mentolati. Al palato un’acidità viva, di ribes e agrumi, controbilancia le note tostate dei terziari. Tannini fini, eleganti, in centro bocca e chiusura leggermente sapida. Buona gastronomicità. 90/100
AOC ALSACE GEWÜRZTRAMINER 2018 L’ELIXIR
Alla vista di un bell’oro luminoso. Naso e palato in perfetta corrispondenza, su note di frutta esotica molto matura. L’acidità controbilancia l’opulenza del frutto e una bella vena di erbe aromatiche rinfresca naso e sorso. Sorso che non nasconde una certa potenza, per un vino che è divertente immaginare su abbinamenti audaci. 92/100
DOMAINE CLAUDE ET CHRISTOPHE BLEGER
AOC ALSACE RIESLING 2021 COEUR DE CRU BIO
Giallo paglierino, vaghi ricordi verdolini. Primo naso su un netto profilo minerale, accompagnato da elegantissimi ricordi di erbe aromatiche. Componente fruttata bianca e gialla, di perfetta maturità, ben più centrale in ingresso di bocca. Dal centro alla chiusura una freschezza vibrante, d’agrume e mela verde, con nette reminiscenze sapide. Lunga persistenza per un vino all’inizio del suo cammino. 89/100
AOC ALSACE RIESLING 2020 L’INOUBLIABLE BIO
Giallo paglierino intenso, che inizia a mostrare riflessi dorati. Naso piuttosto stratificato, tra la frutta piuttosto matura, i risvolti iodico-minerali e il floreale. A fare da fil rouge, dall’attacco alla chiusura di bocca, sono proprio le note gessose, attorno alle quali danza un frutto che si conferma succoso, pienamente maturo. L’acidità regge il gioco e il finale è lungo e piacevole, nell’equilibrio fra tutte le componenti che non nasconde le prospettive del nettare. 90/100
AOC ALSACE PINOT NOIR 2020 L’INOUBLIABLE BIO
Rubino carico. Naso ricco, intenso, che oltre ai classici frutti rossi rivela anche un profilo agrumato e note terziarie tostate piuttosto ingombranti sui primari. Il tutto si ripresenta al palato, in un quadro stropicciato però da un’alcolicità fuori gamma, respirabile (14% vol). Un Pinot Noir puledro, scalpitante, giovane, da attendere per una migliore “amalgama” di tutte le sue ricche componenti. 88/100
AOC ALSACE GEWÜRZTRAMINER 2018 COEUR DE CRU BIO
Campione non recensito per difetto nel re-imbottigliamento in formato “mignon”.
DOMAINE CELINE METZ
AOC ALSACE GRAND CRU WINZENBERG RIESLING 2019
Giallo paglierino intenso, con riflessi dorati. Al naso un profilo fruttato e floreale piuttosto fresco, con accenni minerali. Al palato è intenso, teso, piuttosto strutturato e caldo. Vino all’inizio del suo percorso di affinamento, ma già piuttosto godibile. 89/100
AOC ALSACE RIESLING 2019 VIEILLES VIGNES
Giallo tendente all’oro. Naso intenso, su ricordi mela verde e sottofondo minerale e vagamente speziato, con ricordi di pepe bianco, mentuccia ed erbe aromatiche. Palato sorprendentemente morbido in ingresso, con la frutta matura a polpa gialla a dominare il sorso. Vino che si tende in centro bocca su una vena sapido-minerale, oltre che sulla freschezza. Vino nel complesso generoso, gastronomico. 90/100
AOC ALSACE PINOT NOIR 2020 VIEILLES VIGNES
Rubino mediamente penetrabile, alla vista. Bel naso elegante, su note di ciliegia ancor più che di fragola, lampone e ribes perfettamente maturo. In bocca una bel profilo materico per la componente fruttata, controbilanciata da una elegante spalla fresco-tannica. Non solo: piacevolissimo il filo di sapidità che si allunga dal centro bocca al retro olfattivo, a rendere il quadro ancor più leggiadro e goloso, chiamando il sorso successivo. Tra i Pinot Nero più immediati, godibili e meno “disturbati” dall’alcol dell’annata in degustazione, peraltro con ottime prerogative di ulteriore affinamento in bottiglia. 91/100
AOC ALSACE PINOT GRIS 2021 RESERVE DE LA DIME BIO
Alla vista si presenta di un giallo paglierino molto intenso. Naso sul frutto: agrumi, pesca gialla, mela. Sorso piuttosto lineare, sul frutto controbilanciato da una buona freschezza. 88/100
DOMAINE EDMOND RENTZ
AOC ALSACE RIESLING 2021 LES COMTES
Paglierino, riflessi dorati. Naso e palato delicati, precisi, giocati sull’eleganza del floreale e di un frutto polposo, ancora croccante, più che sui risvolti minerali del riesling alsaziano. Vino che premia la beva, non senza mostrare ottime doti di abbinamento. 89/100
AOC ALSACE GRAND CRU SONNENGLANZ RIESLING 2021
Giallo paglierino, luminoso. Naso goloso, che abbina le tipiche note minerali “alsaziane” a un frutto polposo, di buccia gialla più che bianca. In sottofondo un profilo mentolato, talcato, balsamico. In bocca la beva è agile e fresca, ben avvolta nella vena glicerica. Un’interpretazione di Sonnenglanz che premia la beva, senza troppi fronzoli. 88/100
AOC ALSACE PINOT NOIR 2020 PIÈCE DE CHÊNE
Rubino mediamente penetrabile alla vista. Frutta rossa matura che tinge anche di scuro, con ricordi di prugna disidratata sulla fragola, il lampone e la ciliegia matura. Ben presenti anche note tostate, terziarie. Al palato l’alcol graffia (15%) e tinge di amaro l’esuberanza del frutto. Retro olfattivo sotto spirito, eleganza del vitigno perduta. Vino fuori dai tempi. 82/100
AOC ALSACE GEWÜRZTRAMINER 2021 ROTENBURG
Giallo paglierino intenso, alla vista. Bel profilo aromatico al naso, aromatico e senza sbavature. Frutta esotica che si ripresenta in perfetta corrispondenza al palato, controbilanciata da una freschezza viva, ma slegata. Ancor più solitario l’alcol: 14% in volume “respirabili” uno ad uno nel retro olfattivo. 84/100
SIPP MACK VINS D’ALSACE
AOC ALSACE GRAND CRU ROSACKER RIESLING 2020 BIO
Giallo paglierino. Vino dal profilo vibrante, sin dal naso in cui freschezza e frutto di perfetta maturità hanno il sopravvento sulla mineralità, pur netta. Agrume, mela, pesca gialla si alternano sul palco anche al palato, golose. Lavora bene sulla vena glicerica la matrice sapida del nettare, regalando un sorso giocato su piacevolezza ed equilibrio. Vino che chiude asciutto, minerale, chiamando il sorso successivo. Buona prova, anche in prospettiva. 90/100
AOC ALSACE RIESLING 2019 VIEILLES VIGNES BIO
Bel giallo paglierino luminoso. Naso che abbina sensazioni agrumate e minerali verticali a terziari rotondi, composti. Splendida concentrazione del frutto a polpa gialla. Vino di buona struttura, di perfetta corrispondenza gusto olfattiva. Giovanissimo, come conferma l’acidità viva. Lungo e asciutto il finale, su tinte agrumate e leggermente sapide. 91/100
AOC ALSACE PINOT BLANC 2021 TRADITION BIO
Bel giallo paglierino, con leggeri riflessi verdolini. Naso tipico del vitigno, con richiami esotici. Palato in perfetta corrispondenza, per un vino che premia la morbidezza, nonostante il profilo fresco-balsamico. 88/100
AOC ALSACE PINOT GRIS 2021 TRADITION BIO
Giallo paglierino, leggerissimi riflessi ramati. Naso conturbante nel bel gioco tra le classiche note fruttate del vitigno e un bel corredo d’erbe aromatiche e spezie. In bocca una perfetta corrispondenza, per un vino di un certo carattere e di sicura piacevolezza. 89/100
DOMAINE VINCENT SPANNAGEL
AOC ALSACE RIESLING 2020 CUVÉE HUGO
Giallo paglierino. Fiori, frutto e mineralità “pietrosa” si dividono il palco al naso. Più spazio al frutto (agrumi canditi, mela, ma anche pesca gialla) in ingresso di palato. Centro bocca fresco, minerale. Chiusura di sufficiente persistenza, su ritorni di mandarino maturo. Vino che, con le sue caratteristiche, risulta piuttosto immediato, premiando la beva senza discostarsi dalla tipicità del terroir alsaziano. 89/100
AOC ALSACE GRAND CRU WINECK-SCHLOSSBERG RIESLING 2020
Giallo paglierino intenso. Naso che esprime una buona concentrazione delle note fruttate, avvolte in un profilo minerale. In bocca verticalità controbilanciata dal frutto maturo e dalla vena glicerica. Chiude nel gioco tra mineralità e accenni mielati, in un quadro di gran piacevolezza. Vino di ottima prospettiva. 91/100
AOC ALSACE GRAND CRU WINECK-SCHLOSSBERG MUSCAT 2019
Giallo paglierino. Naso aromatico, come nelle migliori aspettative. Alle note fruttate golose e ai ricordi di salvia abbina terziari composti e ricordi minerali. Vino che si conferma di gran gastronomicità al palato, nella capacità di riproporsi al contempo aromatico e teso, grazie a una bella spalla fresco-acida e ai richiami salini che contraddistinguono la chiusura. Attenzione al potenziale d’invecchiamento: ha tutto per evolversi e regalare grandi sorprese negli anni a venire. 91/100
AOC ALSACE GRAND CRU WINECK-SCHLOSSBERG GEWÜRZTRAMINER 2020
Bel giallo dorato, luminoso. Bella prova in termini di espressione dell’aromaticità del vitigno, senza eccessi. Anzi, il retro olfattivo, dai richiami leggermente fenolici, aiuta la beva e chiama il sorso successivo. Un nettare che punta tutto sulla piacevolezza e su un’esecuzione golosa del Gewürztraminer. 90/100
ALLIMANT LAUGNER
AOC ALSACE GRAND CRU PRAELATENBERG RIESLING 2019
Giallo paglierino. Vino che abbina, in un quadro di perfetta corrispondenza naso-bocca, ricordi agrumati e di frutta fresca a polpa gialla (pesca) a un profilo minerale e fresco di buona vivacità. Chiude su una vena sapida e su un frutto goloso in gran equilibrio, capaci di chiamare il sorso successivo. 92/100
AOC ALSACE GRAND CRU PRAELATENBERG RIESLING 2014
Bel giallo oro, luminoso. Primo naso su una netta vena agrumata, freschissima, tanto da distogliere l’attenzione dal fatto che si tratti di un vino di quasi 10 anni. Naso che continua ad aprirsi e che chiama il tempo per lasciarsi capire. Ecco il frutto farsi più ricco, così come spezia e balsamicità farsi sempre più profonde, in un contorno che spazia dallo iodico all’idrocarburo, sino a vaghi ricordi di fumé e di pietra bagnata. Ancor più in sottofondo, fiori secchi di camomilla.
Il palato esalta, in un tutt’uno, tutto quanto anticipato dal naso. Riecco i contorni agrumati, la polpa gialla in tutta la sua succosità. Riecco anche la vena sapida, iodica, minerale, a fare da spina dorsale al sorso insieme a una freschezza invidiabile. Allungo deciso, elegantissimo, verso tinte balsamiche. Vino che, a dispetto dell’età, ha ancora una gran vita davanti. Manifesto d’Alsazia. 95/100
AOC ALSAZIA GEWÜRZTRAMINER 2020
Splendida interpretazione del vitigno, all’insegna di un’eleganza assoluta che non rinuncia a mostrare e amplificare tutte le singole caratteristiche del Gewürztraminer: dai fiori di sambuco e di rosa al litchi e alla salvia, dal corredo di frutta esotica che si allarga ad ananas, mango e papaia a una freschezza inebriante, sul filo di una sapidità golosissima. Vino manifesto del vitigno che mostra quanto si possa affermare un concetto e aver ragione, senza gridarlo. Un Gewürztraminer che sprizza tipicità da tutti i pori, senza uscire dai binari di una compostezza straordinaria. 95/100
AOC ALSAZIA PINOT NERO 2020
Rubino piuttosto intenso, alla vista, pur penetrabile. Naso delicato, oltre al frutto (amarena più che ciliegia, con ribes nero e fragolina) presenta note tostate. Le stesse che si ripresentano al palato, sotto forma di un tannino leggermente polveroso, su ritorni di cioccolato e biscotto. Vino, al momento, da aspettare, ma su cui scommettere per una positiva evoluzione. 90/100
LES FRERES ENGEL
AOC ALSAZIA RIESLING 2020 BIOLOGICO
Giallo intenso, tendente al dorato. Naso sulla mela gialla e sugli agrumi, in particolare sul mandarino maturo. Attacco di bocca piuttosto secco e fresco, prima che il frutto riprenda in mano il timone del sorso. Chiude fresco, leggermente sapido, chiamando il sorso successivo. 88/100
AOC ALSACE GRAND CRU PRAELATENBERG RIESLING 2019 BIOLOGICO
Giallo paglierino, con qualche riflesso verdolino. Naso teso, verticale, con le sue note agrumate e di mela verde appena matura e ricordi umami. Al palato presenta un corredo di frutta matura ben controbilanciata dalla vena asciutta tipica del suolo, roccioso (gneiss). Vino con buone prospettive. 90/100
AOC ALSAZIA PINOT GRIGIO 2021 BOCKSBERG BIOLOGICO
Giallo paglierino. Nel naso per questo Pinot Grigio, di gran carattere. Alle note di frutta matura, a polpa bianca e gialla (pesca, pera, mela) abbina una sferzante venatura mentolata e speziata. In bocca è altrettanto generoso nell’espressione del frutto e mostra una certa struttura. Vino molto giovane, da attendere oppure godere oggi nella sua esuberanza fruttata. Unico neo: un alcol importante che si percepisce nel retro olfattivo, disturbando l’equilibrio. 89/100
AOC ALSAZIA PINOT NERO 2021 BIOLOGICO
Bel rubino alla vista. Naso sulla frutta fresca, a bacca rossa: ribes, lampone, ma ancor più fragola matura. In sottofondo ricordi fumé e un floreale di rosa. Sorso in perfetta corrispondenza, pur meno “goloso” in termini di maturità della frutta rossa: concetto stressato ancor più da una freschezza viva, controbilanciata da un alcol che si potrebbe controllare meglio. 86/100
PAUL GASCHY
AOC ALSAZIA RIESLING 2016 EGUISHEIM BIOLOGICO
Giallo dorato. Naso teso, su ricordi minerali e di frutta matura. Non mancano venature di spezie orientali, calde, in contrapposizione con note fresche, mentolate. Anche il palato è in equilibrio grazie ai contrasti: alla texture burrosa risponde una freschezza invidiabilissima, per un vino vivo, ancora in evoluzione. Ottima la persistenza, così come il gradiente di gastronomicità. 94/100
AOC ALSACE GRAND CRU EICHBERG RIESLING 2015 BIOLOGICO
Giallo dorato, alla vista. Naso generoso, su note floreali fresche e frutta a polpa bianca e gialla, matura. Più in sottofondo note sapide e minerali e ricordi di idrocarburo. Palato in perfetta corrispondenza: alle precisissime note di frutta matura rispondono una freschezza vibrante e ritorni minerali che costituiscono la vera spina dorsale del sorso. Vino di terroir, profondamente legato all’Alsazia, all’annata e al suolo. 94/100
AOC ALSACE GRAND CRU EICHBERG PINOT GRIGIO 2019 BIOLOGICO
Giallo paglierino intenso. Un altro vino di gran carattere e con qualche anno sulle spalle per questa cantina, che dimostra di avere un approccio singolare all’Alsazia e ad ognuna delle sue varietà simbolo, ben oltre il Riesling. Il risultato è un Pinot Grigio burroso e dominato dal frutto, eppure fresco e “nervoso” nel profilo acido. Buon allungo, sulla piacevolezza del frutto. 90/100
Campione non recensito per difetto nel re-imbottigliamento in formato “mignon”.
CAVE VINICOLE DE HUNAWIHR
AOC ALSACE GRAND CRU ROSAKER RIESLING 2021
Giallo paglierino, riflessi dorati. Naso dal profilo aromatico oltre che minerale. La frutta è particolarmente matura, addirittura esotica: netta la banana, su ricordi di ananas, papaia. Perfetta corrispondenza in ingresso di bocca, poi il nettare si tende su acidità e leggera vena sapida, prima di chiudere asciutto. Un progilo giovane generoso per questo vino, che sembra improntato alla beva. 87/100
AOC ALSAZIA RIESLING 2021 MÜHLFORST
Giallo paglierino intenso, alla vista. Al naso si rivela intenso sul frutto, una mela gialla matura, oltre all’agrume. Più in sottofondo la tipica nota minerale, che si fa comunque sempre più avanti con l’ossigenazione. Perfetta corrispondenza in ingresso di bocca, poi il nettare si tende sulla freschezza prima del finale sapido, minerale. Vino giovane, improntato sulla piacevolezza di beva. 89/100
AOC ALSAZIA PINOT NERO 2019 CUVÉE 8
Bel colore, rubino luminoso, penetrabile alla vista. Profilo fruttato intenso al naso, con note di uvetta passa e prugna disidratata accanto a ciliegia matura, lampone e fragola. Al palato un’acidità viva controbilancia l’opulenza del frutto. Ben usato il legno, che aggiunge carattere e note a un vino tutto sommato sottile in sua assenza. Buone chance a tavola in termini di gastronomicità. 88/100
AOC ALSACE GRAND CRU ROSAKER GEWÜRZTRAMINER 2020
Giallo dorato. Perfetta la corrispondenza gusto olfattiva. Bel naso e sorso goloso, tra la frutta polposa, matura, una mineralità gessosa e una freschezza viva, che contribuisce a rendere elegante il nettare. 89/100
Giallo paglierino intenso, riflessi dorati leggeri. Naso su chiare tinte d’agrume e frutta perfettamente matura, a polpa gialla e bianca. Leggero accenno di idrocarburo, quasi impercettibile ma presente, se si presta particolare attenzione. In bocca abbina alla morbidezza del frutto una freschezza e una mineralità viva. Entra piuttosto setoso, per poi tendersi dal centro bocca al lungo finale. Vino molto giovane, all’inizio della sua vita. 92/100
Giallo paglierino, alla vista. Naso e bocca in gran corrispondenza, su note burrose e agrumate, con sottofondo minerale tipico. Palato che risulta altrettanto equilibrato, senza nascondere una certa struttura. Buon potenziale. 90/100
Giallo dorato, alla vista. Naso e palato in perfetta corrispondenza, anche con lo stile di questa cantina che riesce, come poche, ad abbinare cremosità e carattere in tutti i suoi vini. Concentrazione degli aromi gestita con grande maestria, controbilanciandola con una vena fresco-acida decisa e una trama vagamente tannica che invita al sorso successivo. Bella la chiusura, asciutta, capace di chiamare il sorso successivo. 92/100
AOC ALSACE PINOT NOIR 2019 COEUR DE DRAGON (VINO BIODINAMICO)
Bel rubino mediamente carico. Vino che ha bisogno di aria per esprimersi al meglio, al naso. Poi ecco frutta e suolo, nel consueto gioco che ama tanto Samuel Tottoli. Oltre all’atteso apporto di frutti rossi come le fragoline di bosco, il ribes e il lampone appena maturo, ecco ricordi agrume rosso e tamarindo su un sottofondo balsamico, talcato, mentolato.
La leggera punta selvatica, che ricorda l’espressione di Pinot Noir di altre zone francesi, non disturba un quadro fortemente legato al vitigno. Riecco al sorso proprio quella nota, che si tinge di brace e fumé, senza però disturbare l’incedere di un frutto polposo, preciso, croccante, goloso. Sorso scorrevole, al contempo caratteriale, per un Pinot Nero che chiude su ricordi di liquirizia dolce, sul filo di una sottile trama tannica. 94/100
DOMAINE PAUL KUBLER
AOC ALSACE RIESLING 2020 LES PIERRIERS
Giallo tendente all’oro, alla vista. Vino che si apre con l’ossigenazione, risultando piuttosto timido appena versato. Si fa avanti con una certa decisione, quindi, la nota pietrosa, minerale, su un frutto di bella aromaticità che spazia dalla pesca gialla all’agrume. Più in sottofondo, una leggera venatura burrosa e una speziatura delicata, orientale.
In bocca è più teso di quanto il naso lasci trasparire, ma le note si ripresentano tutte, in un quadro di gran stratificazione. Agrumi, mela verde danzano con i ricordi di spezie in un palato giocato sull’essenziale espressione di ogni nota, in un quadro complesso e di una certa potenza. Vino giovanissimo, da dimenticare in cantina e riscoprire negli anni a venire. 93/100
AOC ALSACE RIESLING 2019 BREITENBERG
Bel giallo paglierino, piuttosto intenso. Naso di gran stratificazione, che si allarga dalle precise e conturbanti note minerali a un frutto aromatico, di gran precisione. Nel mezzo, note erbacee e speziate che aggiungono verve, vitalità ed elettricità, oltre una certa caratterizzazione balsamica, talcato-mentolata.
Ingresso di bocca sulla piacevolezza della frutta a polpa gialla, perfettamente matura. Dal centro bocca il nettare di tende come un arco su un’acidità d’agrume e su ritorni minerali gessosi. È la vittoria del suolo, nel calice. Grandissimo carattere per questo Riesling che lascia il segno in batteria. Gran vita davanti. 96/100
AOC ALSACE SYLVANER 2018 GRAND Z LA PETITE TÊTE AU SOLEIL
Alla vista di un giallo paglierino luminoso, con riflessi verdolini. Naso ampio e stratificato, come di rado accade ai Sylvaner. Alle tipiche note fresche, di erbe aromatiche, risponde una speziatura elegante e un frutto a polpa bianca (mela), croccante. In bocca è sapido, teso, eppure al contempo goloso grazie al frutto perfettamente maturo (più che al naso) e alla verve che il sapiente utilizzo del legno riesce a conferire al nettare. Splendido allungo, elegantissimo, su note di burro salato e ritorni di spezie. Un’interpretazione galattica del vitigno. 93/100
AOC ALSACE GRAND CRU ZINNKOEPFLE GEWÜRZTRAMINER 2020
Bel paglierino luminoso, piuttosto intenso, che non vira tuttavia ancora in maniera poi così decisa sul dorato, lasciando presagire una certa gioventù del nettare. Al naso è golosissimo, eppure senza la minima sbavatura dolciastra (rischio dietro l’angolo per i vini prodotti con questa varietà). Tutt’altro: alla frutta matura a polpa gialla si contrappone una bella vena fresca, mentolata, con ricordo netto di salvia appena colta dal giardino.
L’ossigenazione, consigliatissima, libera anche accenni di liquirizia. In bocca è un Gewürztraminer opulento. Nel segno di una perfetta corrispondenza col naso, non sbava. Anzi, riecco freschezza e una leggera vena sapida a riequilibrare il sorso, unita a quel ricordo delicato di radice di liquirizia, già avvertito al naso. Trionfo di eleganza e gusto, per un altro vino manifesto della “mano” del produttore. 94/100
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
L’export dei vini alsaziani è aumentato del 22,4% nel 2021. La presenza di 57 cantine alsaziane a Wine Paris 2022, dal 14 al 16 febbraio, riflette la forte domanda di vini alsaziani nel mondo e sosterrà la forte crescita. Ne è convinto il Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace di Colmar, che invita i professionisti del settore all’assaggio, in occasione del primo grande evento in presenza dell’anno, nella capitale della Francia.
Lo stand principale, sotto la bandiera della Civa, si troverà nel padiglione 6 HJ 024 e HJ 070. Ad attendere i visitatori, 34 espositori alsaziani che rappresentano una quarantina di cantine e case vinicole. Altri 23 operatori alsaziani saranno presenti in altri stand di Wine Paris 2022, prima kermesse internazionale a cui partecipano i vini d’Alsazia dall’introduzione dell’obbligo del residuo zuccherino in etichetta.
I VINI DELL’ALSAZIA A WINE PARIS 2022
Il Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace organizza per martedì 15 febbraio, dalle 15.30 alle 16.30, una degustazione guidata da Thierry Fritsch, enologo e content marketing manager. Il titolo? “Rompere i vostri preconcetti sui vini d’Alsazia” Padiglione 3 – Sala 1 On! Masterclass).
Per tutta la durata del salone, l’area di degustazione Tasting Avenue (padiglione 6) sarà dedicata ai vini del nord della Francia, compresi 49 vini alsaziani di altrettanti produttori presenti al salone.
Infine, martedì dalle 14.30 alle 15.30, Philippe Bouvet, direttore marketing del Civa, sarà uno dei relatori della conferenza organizzata da Vin&Société con Vinocamp e WineTech a Wine Paris sulle prospettive di innovazione nell’industria del vino. L’appuntamento, in questo caso, è al padiglione 4, stand 4AC026 (Wine Tech Perspectives).
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
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