Vino in promozione protagonista sui volantini dei supermercati. In particolare è Tigros ad accendere la luce, con una vera e propria “Festa del vino” che apre le danze a 50 etichette in offerta, in vetrina. Sono diversi i vini quotidiani dall’ottimo rapporto qualità prezzo: per citarne alcuni quelli della linea Notte Rossa, il Chianti Docg Collezione Oro Piccini oppure il Gutturnio Riserva Doc Bollo Rosso della Cantina Valtidone, vino abbonato ai 5 cestelli Vinialsuper e raramente in promozione, a differenza di molti altri prodotti della cooperativa piacentina, premiata “Miglior cantina…
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Dazi Usa scampati, Bellanova: “Ottima notizia per Italia, basta guerre commerciali”
“Adesso più che mai non è tempo di guerre commerciali“. Così la ministra Teresa Bellanova commenta la decisione dell’Ustr (United States Trade Representative) di non aggiungere dazi ai prodotti italiani, tra cui il vino, nell’ambito della revisione semestrale delle misure adottate inattuazione della sentenza dell’Organizzazione mondiale del Commercio (Wto). Il Mipaaf è ora al lavoro “su misure di sostegno all’export“. Un’ottima notizia per le nostre filiere agroalimentari – continua Bellanova – soprattutto quelle che negli anni sono state capaci di conquistare quote di mercato sempre più rilevanti nell’export verso gli…
Vai all'articoloNiente dazi Usa su vino italiano, esultano Uiv e Coldiretti. Ora spettro Digital tax
Unione italiana vini e Coldiretti accolgono con entusiasmo la decisione degli Usa di non imporre dazi sul vino italiano, comunicata ieri dall’Ustr. “Ancora una volta – commenta il presidente Uiv, Ernesto Abbona – l’Italia del vino rimane fuori dalla disputa commerciale Airbus. Nell’esprimere soddisfazione e gratitudine per quanto fatto in Italia e negli Usa a vari livelli dal settore, dall’indotto e dalle istituzioni, riteniamo questo un successo della diplomazia, fondamentale ma purtroppo non definitivo, in un mercato che vale circa un quarto delle nostre esportazioni di vino nel mondo”. Un…
Vai all'articoloDazi Usa, Trump “salva” il vino italiano ma non i formaggi
Nella nuova tornata di dazi Usa all’Ue, nell’ambito dell’affaire AirBus, Trump salva il vino italiano e colpisce duramente Francia e Germania, che dal 1° settembre pagheranno il prezzo più caro in favore (parzialmente) di Grecia e Regno Unito. Invariate le aliquote su formaggi Made in Italy come Pecorino Romano, Parmigiano Reggiano e Provolone che, come i liquori, continueranno ad essere oggetto di additional import duties del 25%. Una vittoria per le associazioni di filiera del vino italiano (Unione italiana vini in primis) protagoniste negli ultimi mesi di un vero e…
Vai all'articoloVino, Uiv: “Contro dazi Usa pressing senza precedenti con Governo e ambasciata”
Sono stati oltre 27 mila i commenti di sostegno alla revisione dei dazi aggiuntivi predisposti dall’amministrazione Trump sui prodotti europei negli Stati Uniti come effetto dell’indagine Airbus. Si tratta di un numero di interventi addirittura superiore a quelli riscontrati nella prima public consultation dello scorso gennaio. “Consideriamo positivo il forte segnale dato sin qui sia dalla filiera del vino e dal suo indotto statunitense sia dalle diplomazie interessate – commenta il presidente di Unione Italiana vini (Uiv), Ernesto Abbona (nella foto)- in primis dall’Ambasciata italiana a Washington che ha operato…
Vai all'articoloVino italiano, Germania e Regno Unito riducono le importazioni causa lockdown
Lockdown amaro per gli scambi di vino nelle due principali piazze europee per l’Italia, Germania e Regno Unito. Lo rivela l’analisi dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, su base dogane. Le importazioni a valore dei due top buyer sono calate nel primo quadrimestre rispetto al pari periodo 2019 dell’8,9% in Germania e del 13,3% nel Regno Unito, con un aprile ancora più nero: -19,7 per i primi, -17,5% per i secondi. Un dato, quello relativo al mercato tedesco, confermato anche dallo studio Nielsen commissionato dal German Wine Institute (Dwi) per monitorare i consumi di…
Vai all'articoloBussinello ha ragione: “I consumi di vino ripartono da casa”. È #buonsensoitaliano
Olga Bussinello è la direttrice del Consorzio Tutela Vini Valpolicella. Una donna di grande classe, dall’outfit che non passa mai inosservato, come direbbero quelli che parlano bene di moda, abbinato a una grande dinamicità e concretezza, negli intenti e nelle dichiarazioni. Insomma: una di quelle figure istituzionali mai scontate, da cui attendersi chiarezza e pochi giri di parole. È sua una delle riflessioni più sensate – e per nulla “precompilate” – di questo periodo nero che sarà ricordato da intere generazioni di addetti ai lavori del vino italiano prima per…
Vai all'articoloExport vino italiano primo trimestre, analisi Uiv: “Numeri positivi, ma non basta”
Saldo a +5% in valore e +6% in volume, ma performance condizionate da anticipo ritiro di prodotto causa Covid (Germania) e scorte per paura di nuove tariffe (Usa). Drastica riduzione a Oriente, cala il Prosecco in Uk. Con il mercato interno in convalescenza, questi ritmi sono troppo blandi: si rischia di arrivare a fine campagna con 5 milioni di ettolitri in più sul 2019. Questa, in estrema sintesi, l’analisi del primo trimestre dell’export dei vini italiani, sulla base delle rilevazioni Unione italiana vini (Uiv). Di seguito il report integrale. “Nel…
Vai all'articolo“Non comprate vino delle cantine sociali”. I consigli shock della sommelier stellata
EDITORIALE – Come scegliere il vino giusto al supermercato? Per la sommelier Silvia Panetto il gioco è semplice: bisogna innanzitutto “escludere i vini in tetrapak, quelli in fiasco e quelli provenienti da cantine sociali, a meno che non le si conosca”. Si tratta di una delle frasi shock proferite dalla head sommelier del ristorante stellato La Bottega del Buon Caffè di Firenze, nell’intervista pubblicata sabato 6 giugno 2020 da Linkiesta. Panetto, dalla sua Toscana (mica dal Piemonte!), aggiunge: “Meglio non puntare sulle Igt perché in quelle bottiglie ci può essere…
Vai all'articoloWeb Tax 2020 e ritorsioni Usa: timori per nuovi dazi sul vino. Agosto mese “caldo”
Prevenire anziché combattere. C’è preoccupazione nella filiera del vino italiano per l’apertura di nuove indagini degli Stati Uniti sulla Web Tax, provvedimento al vaglio di molti Paesi dell’Unione europea per regolamentare la tassazione di colossi americani del web come Google, Amazon e Facebook. L’Italia ha già inserito la Web Tax nel testo della Legge di Bilancio 2020, prevedendo maggiori introiti per oltre 100 milioni di euro. Alto, dunque, il rischio di ritorsioni. Donald Trump potrebbe infatti imporre nuovi dazi sul vino e su altri prodotti Made in Italy, come successo…
Vai all'articoloCoronavirus e rischio “no-deal Brexit”: le incognite del vino italiano in Gran Bretagna
Tre consumatori britannici su 10 hanno dichiarato di aver consumato meno vino italiano rispetto al periodo di pre-quarantena, contro un 53% che non ha modificato le proprie preferenze di acquisto. Tra i principali motivi di questa riduzione figura la chiusura dei ristoranti, in un paese dove il fuori-casa pesa per il 45% del valore totale dei consumi alimentari (in Italia l’incidenza è del 35%). In attesa della fine del lockdown, prevista solo per il 1 giugno a causa della continua crescita dei contagi, lo spettro del “no-deal” si aggira sempre…
Vai all'articoloVino e Fase 3, Coldiretti: “Iva agevolata e credito di imposta per crediti inesigibili”
Iva agevolata e credito di imposta per i crediti inesigibili derivanti dalla crisi Covid-19. Sono due delle proposte formulate da Coldiretti per il settore del vino, in previsione della Fase 3 in Italia. “Bisogna anche sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni – sostiene la Coldiretti – con un piano straordinario di comunicazione sul vino che rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non”. Coldiretti ha presentato al Governo il piano salva vigneti con il quale, attraverso la…
Vai all'articoloPetizione online della Rete Vignaioli #ilvinononsiferma: Conte e Bellanova nel mirino
È online da poche ore, sulla piattaforma Change.org, la petizione “Insieme per il vino italiano” della Rete Vignaioli che si riunisce attorno agli hashtag #ilvinononsiferma, #lavignanonsiferma e #laretedeivignaioli. La raccolta firme, che sta per raggiungere il quorum di 100 adesioni, è indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf), Teresa Bellanova. “Siamo vignaioli e produttori di vino italiano – si legge nel testo della petizione della Rete Vignaioli, così come nel memorandum – lavoriamo per l’eccellenza, per valorizzare la…
Vai all'articoloDistillare il vino? È come bruciare la Dieta mediterranea, patrimonio dell’Umanità
“No alla distillazione per ragioni culturali, finanziarie e di equità economica“. La Rete dei vignaioli italiani, che raggruppa ormai quasi 500 produttori artigianali attorno all’hashtag #ilvinononsiferma, indica le ragioni per cui la distillazione non risolleverebbe il mercato del vino italiano a fronte dell’emergenza Covid-19. Per la Rete sarebbe come bruciare parte della Dieta mediterranea, in cui rientra appunto il consumo moderato di vino, durante i pasti. L’avallo alla distillazione d’emergenza, tuttora allo studio dell’Ue, è arrivato non a caso dal sistema cooperativistico, con la mano alzata verso Bruxelles di Italia, Francia…
Vai all'articoloCoronavirus, Consorzio Vini Frascati bacchetta Governo: “Dobbiamo fare presto”
“Dobbiamo fare presto. Il comparto vitivinicolo ha bisogno al più presto di strumenti economici concreti per poter contenere le ingenti perdite subite finora e poter impostare la ripresa”. Così Felice Gasperini, presidente del Consorzio Vini Frascati, nel commentare il difficile momento del vino italiano al cospetto dell’emergenza Coronavirus. Il numero uno dell’ente laziale indica “vendemmia verde parziale e distillazione volontaria quali strumenti per salvare l’annata 2020, utili soprattutto per le piccole aziende vitivinicole”. “Sono queste realtà – ricorda Gasperini – che salvaguardano i paesaggi storici e impediscono lo spopolamento dei…
Vai all'articoloFase 2, filiera del vino italiano compatta: “Riapertura giugno go? Duro colpo all’Horeca”
“Ripartire il prima possibile, pur nel pieno rispetto di tutte le misure di sicurezza e di distanziamento. Altrimenti per molte imprese del canale Horeca e cantine italiane non ci sarà alcuna fase 2“. Così la filiera del vino italiano, nel commentare la riapertura delle attività ristorative al 1° giugno, definita “un altro duro colpo per il settore”. L’appello rivolto al Governo da parte della filiera vino – che riunisce le principali organizzazioni del settore Confagricoltura, Cia, Copagri, Unione italiana Vini, Federvini, Federdoc e Assoenologi – a pochi giorni dall’adozione delle…
Vai all'articolo“Costruire magazzini di stoccaggio per non distillare”: la proposta della rete vignaioli italiani
Costruire magazzini, o affittarli, al posto di distillare il vino in eccedenza. Questa la proposta lanciata a sorpresa dalla rete vignaioli italiani, cresciuto sino a superare la soglia di 400 adesioni in poche ore. L’idea è quella di chiedere finanziamenti allo Stato per la realizzazione di magazzini per lo stoccaggio del vino, in alternativa alla distillazione. “Per poter sopravvivere mantenendo alta la qualità dei nostri vini, che rappresentano l’Italia nel mondo – si legge nella nota – proponiamo di estendere al settore vinicolo l’attivazione degli ammassi privati, così come proposto per…
Vai all'articoloFase 2, Assoenologi scrive al premier Conte: “Riaprire subito ristoranti ed enoteche”
Nel giorno in cui il premier Giuseppe Conte sostiene di “non essere pentito delle scelte adottate per la Fase 2“, aggiungendo “rifarei tutto”, Assoenologi indirizza una lettera alla presidenza del Consiglio, per chiedere la riapertura di ristoranti ed enoteche. Una necessità già espressa da Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi, a poche ore dalle nuove misure decise dal Governo italiano. “Il prolungamento della chiusura delle attività ristorative almeno fino al prossimo 1° giugno – si legge sulla lettera firmata dal presidente Riccardo Cotarella – rischia, ad avviso mio e dei…
Vai all'articoloIl bipolarismo dei “bookmakers” del vino ai tempi del Covid-19
EDITORIALE – Neppure 24 ore. Non è passata neppure una giornata intera dalle parole apocalittiche del direttore generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv) che qualcuno, in Italia, lo ha smentito. In videoconferenza con la stampa internazionale, Pau Roca (nella foto) ha definito le conseguenze di Covid-19 “irreversibili per il comparto del vino mondiale“. “Qualcosa di paragonabile – sempre a detta di Roca – alle conseguenze della Seconda Guerra Mondiale, per l’economia europea”. Dichiarazioni, tra parentesi, che mi hanno convinto ancor più che un “Patto sul vino di…
Vai all'articoloCovid-19, vignaioli italiani (orfani della Fivi): grido d’allarme e hashtag #ilvinononsiferma
È firmata da oltre duecento “vignaioli italiani” la lettera che mira a coinvolgere l’intera filiera del vino italiano. Il grido d’allarme è: “Il vino non si ferma #ilvinononsiferma“. Un documento destinato a raccogliere quante più voci possibili, a sostegno di un’iniziativa ben articolata e inclusiva, a cui è chiamato ad aderire l’intero settore (www.ilvinononsiferma.it, vignaioli@ilvinononsiferma.it, Facebook ilvinononsiferma, hashtag: #laretedeivignaioli, #ilvinononsiferma, #lavignanonsiferma). Un’iniziativa che apre un interrogativo gigante (l’ennesimo) sulla Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi), costretta ad assistere all’ennesima iniziativa spontanea di alcuni associati, in mancanza di unità d’intenti all’interno del…
Vai all'articoloCovid-19, Caprai fuori dal coro: “Sbagliata riduzione rese e distillazione per decreto”
Ridurre per ‘decreto’ le rese della vendemmia 2020, così come ricorrere alla distillazione obbligatoria e all’utilizzo dei fondi Ocm è il modo sbagliato per rispondere alla crisi Covid-19. È quanto sostiene, fuori dal coro, il produttore Marco Caprai, titolare a Montefalco della Arnaldo Caprai. Le giacenze non spaventano l’imprenditore umbro. “Ognuno si deve regolare in base alle sue esigenze. Dobbiamo avere più di un’arma a disposizione. Credo che sui vini bianchi ci sarà sicuramente una certa pressione, mentre per i rossi il problema è minore. Parlare di riduzione delle rese…
Vai all'articoloVino, Bellanova: “L’Ue apre a posticipi, deroghe controlli e distillazione volontaria”
ROMA – L’Ue ha aperto a posticipi sulle scadenze imminenti, a deroghe sui controlli, all’ammasso privato e alla distillazione volontaria. Lo ha reso noto il ministro Teresa Bellanova in occasione dell’informa odierna alle Camere. Tutti interventi chiesti a gran voce dalla filiera del vino italiano, che si sta dimostrando quantomai compatta al cospetto della crisi generata da Covid-19. Risale a ieri l’ultima lettera congiunta indirizzata a Roma dalle principali associazioni del Made in Italy enologico. “Il vino – ha detto la titolare del Mipaaf – è uno dei settori fortemente coinvolti…
Vai all'articoloPatto sul vino di qualità, sì di Unione italiana vini a storico accordo Gdo-Horeca
EDITORIALE – “Unione italiana vini è disponibile al confronto e pronta a condividere idee e proposte su come il vino italiano potrebbe essere valorizzato ancora di più attraverso la Grande distribuzione organizzata“. Il segretario Uiv Paolo Castelletti commenta così la proposta di WineMag.it di un tavolo coordinato dalla ministra Teresa Bellanova al Mipaaf, che coinvolga i principali attori della filiera del vino italiano – comprese le realtà al momento estranee dal segmento Gdo come la Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi) o VinNatur – allo scopo di redigere un “Patto sul…
Vai all'articoloIl 2020 del vino italiano in Cina, tra dubbi e ottimismo: l’indagine di Zhong Can Yi Jiu
Che prospettive ha il vino italiano sul mercato cinese da qui alla fine del 2020? La domanda è quanto mai attuale adesso che i “giri” dell’economia della Cina sembra tornati regolari. E lo è anche per i segnali contrastanti emersi negli ultimi giorni. Da una parte il cauto ottimismo espresso del Ceo di Ornellaia, Giovanni Geddes da Filicaja. Dall’altra, le esternazioni di Sandro Bottega, che hanno creato controversie sia in Cina che a Hong Kong, dopo l’annuncio del temporaneo stop della produzione di Prosecco a Bibano di Godega di Sant’Urbano…
Vai all'articoloLa Grande distribuzione come “arma” del vino italiano, contro dazi e virus: perché no?
EDITORIALE – Nel periodo più buio e incerto per il vino italiano dell’ultimo decennio, o giù di lì, i produttori del Bel paese – piaccia o no – hanno sotto gli occhi due assi che potrebbero giocare a loro favore anche in futuro contro dazi (che siano di Trump, Johnson o Putin, poco importa) e Coronavirus vari: sono l’e-commerce, ovvero la vendita di vino online – e la Grande distribuzione organizzata (Gdo), vale a dire il variegato mondo delle insegne di supermercati. Se sul fronte dell’e-commerce le cose sembrano andare…
Vai all'articoloCoronavirus, il caso Ornellaia 2017: dalla Cina segnali di ripresa per il vino italiano
Segnali di ripresa del mercato del vino italiano in Cina, con il caso Ornellaia a fare da faro. A confermarlo, se non altro come “moderato auspicio”, è Giovanni Geddes da Filicaja, ad di Ornellaia: “Uno spiraglio di luce sembra arrivare dalla Cina – afferma – per quanto riguarda le vendite di vino con un graduale aumento degli ordini, soprattutto di Ornellaia 2017, uno dei vini italiani più famosi nel mondo”. L’ultima annata disponibile sul mercato della nota casa toscana dà speranza al settore. “Pare davvero che uno dei più importanti…
Vai all'articoloCovid-19 e la comunicazione “Postalmarket” del vino italiano, sempre uguale a se stessa
EDITORIALE – Premessa triste: il mondo della comunicazione del vino italiano era malato prima dell’avvento di Coronavirus. In questo senso, l’emergenza Covid-19, poteva “migliorare” o peggiorare le cose. La verità – ecco la tesi di questo editoriale che è più lo sfogo di un “vecchio” cronista, incapace di smettere di alimentarsi di ideali, a 17 anni dal primo articolo di giornale – è che tutto è cambiato, per tornare com’era. Mi spiego meglio, soprattutto per rendere il discorso comprensibile ai non “addetti ai lavori” del settore Wine&Food. In questi giorni,…
Vai all'articoloVino italiano, export da primato in volume: vale 6,4 milioni di euro
L’export del vino italiano continua a crescere e nel 2019 vale 6,4 miliardi di euro (+3,2% sul 2018). L’incremento maggiore si riscontra sui volumi, che sfiorano i 22 milioni di ettolitri (+10% sul 2018) e che, seppur di poco, permettono all’Italia di riconquistare il primato mondiale in volume. L’evoluzione degli introiti è stata però inferiore alle attese, con i prezzi medi in discesa, sia per dinamiche legate ai listini dei vini sia per quella correlata al diverso mix che compone il paniere delle esportazioni. Questi i dati definitivi sull’export 2019…
Vai all'articoloWine kit, Federdoc vince la battaglia legale sul vino italiano “fai da te”
“Trae in inganno il consumatore, evocando un’inesistente origine italiana ed una altrettanto inesistente provenienza da mosti di vini Doc”. Con questa motivazione, la Corte Suprema di Cassazione ha dichiarato illegittimi i “wine kit” del vino italiano “fai da te“. Una battaglia portata avanti in sede legale da Federdoc., per salvaguardare il comparto da un danno stimato in almeno 200 milioni di euro al settore vinicolo nazionale. “Dopo anni di battaglie legali contro questi famigerati wine kit – dichiara il presidente Riccardo Ricci Curbastro – apprezziamo fortemente questo risultato, che va…
Vai all'articoloVinitaly, lettera di Mantovani (Veronafiere) agli espositori: “Attendiamo insieme”
Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, ha indirizzato quest’oggi, 11 marzo 2020, una lunga lettera a tutti gli espositori di Vinitaly 2020, utilizzando la newsletter dell’ente fieristico veronese. La preghiera, in estrema sintesi, è quella di “attendere gli sviluppi” dell’emergenza Coronavirus (Covid-19) sino al 3 aprile. “Prima di Pasqua – scrive Mantovani – verificheremo le condizioni generali di svolgimento della manifestazione, con l’obiettivo concreto e prioritario di salvaguardare e mettere a frutto gli investimenti di tutte le Aziende espositrici. Ti ringrazio sin d’ora della disponibilità, dell’attenzione e della fiducia”. Veronafiere…
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