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Vendite vino Gdo: parlano i buyer di Carrefour, Conad, Coop e Md

Vendite vino Gdo parlano i buyer di Carrefour, Conad, Coop e Md analisi circana vinitaly 2025
Nel 2024, la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) italiana ha registrato vendite di vino e spumante pari a 753 milioni di litri, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro. Sebbene si sia osservato un lieve calo dello 0,7% in volume rispetto al 2023, il settore mostra segnali di ripresa, soprattutto se confrontato con il -2,2% dell’anno precedente. Particolarmente significativo è l’incremento del 2,3% in valore, indicando una crescente attenzione dei consumatori verso prodotti di maggiore qualità.

CIRCANA PER VINITALY 2025: L’ANALISI DELLE PERFORMANCE DEI RETAILER

Secondo l’analisi “Circana per Vinitaly” presentata durante la 21ª tavola rotonda “Vino e GDO: Innovazione, Mercati e Opportunità”, gli spumanti hanno trainato questa ripresa, con un aumento del 4,2% in volume e del 3,6% in valore, grazie soprattutto al ruolo centrale del Prosecco. I vini fermi hanno registrato una crescita del 3,1% in valore, nonostante un lieve calo dello 0,7% in volume. In particolare, si prevede che entro cinque anni il consumo di vini bianchi, attualmente a 248 milioni di litri, supererà quello dei vini rossi, che si attesta a 271 milioni di litri. Tra i vini emergenti del 2024 spiccano l’Inzolia siciliana e il Vermentino, entrambi bianchi, mentre il rosato ha superato i 37 milioni di litri venduti. https://www.circana.com/it-it/ https://www.vinitaly.com/

IL PUNTO DI VISTA DEI BUYER VINO GDO

Lorenzo Cafissi, Beverage & Home Care & Personal Care Director di Carrefour Italia

«La situazione del mondo del vino sta diventando sempre più complessa per la staticità dei risultati. Questo ovviamente impatta notevolmente l’intero comparto del beverage spostando equilibri sempre stabili nel tempo. Come tutti i periodi di difficoltà, ci sono ovviamente anche grandi opportunità che, però, possono nascere esclusivamente da una collaborazione sempre più trasparente e aperta tra industria e retailer».

Simone Pambianco, Category Manager Bevande per Conad

«Nonostante il mercato sia ancora in calo, Conad ha registrato un modesto aumento di volume nel 2024. La domanda rimane in contrazione a causa dei mutamenti strutturali in atto: cambiamenti demografici con una generazione Z meno coinvolta nella categoria, ridotte capacità di spesa degli italiani e, soprattutto, nuovi stili di vita più attivi. Tutti fattori congiunti che ci stanno proiettando nell’era del consumo “multi moderato”. I consumatori non solo bevono meno alcol, ma preferiscono bevande meno corpose e meno alcoliche, più fresche e adatte a pasti leggeri, veloci ed healthy. Il vino deve saper cogliere questi cambiamenti, che attualmente stanno interpretando meglio altre bevande».

Alessandro Cassanelli, Buyer Liquidi per Coop Italia

«La crisi che sta attraversando il mercato, che si riflette in particolare nel calo dei consumi — ad esempio dei vini rossi — suggerisce la necessità di un ripensamento strategico, volto a riconnettersi con alcune fasce di consumatori che si sono progressivamente allontanate. Per coinvolgere le generazioni più giovani, ad esempio, è fondamentale lavorare su occasioni di consumo diverse, promuovere la sostenibilità e valorizzare un approccio consapevole, in grado di riportare interesse al consumo di un prodotto che, a differenza di superalcolici e drink da aperitivo, è storicamente meno legato a contesti conviviali o di tendenza. Rinnovare, tuttavia, non significa rinnegare la tradizione, ma piuttosto reinterpretarla in chiave attuale».

Marco Usai, Wine Specialist per MD

«MD conferma il suo impegno per una Buona Spesa che offra ai consumatori prodotti di qualità a prezzi accessibili, e la nostra selezione di vini ne è una chiara dimostrazione. In un contesto di mercato difficile per il settore vinicolo, conseguiamo risultati positivi, sia in termini di valore che di volumi di vendita. Questo successo è il frutto della fiducia che i consumatori ripongono nella nostra formula commerciale e della costante attenzione alle evoluzioni del mercato: siamo orgogliosi di essere i primi in Italia a proporre la linea Enotrium, una selezione di vini a marchio privato che valorizza i vitigni autoctoni del nostro Paese, promuovendo la straordinaria biodiversità del patrimonio vitivinicolo italiano. Stiamo registrando un riscontro positivo anche per il nostro primo spumante dealcolato, in una categoria che ha numeri ancora contenuti ma un ottimo potenziale di crescita».

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Vini al supermercato

Vino a volantino a fine marzo: le promozioni al supermercato

Supermercati aperti, enoteche chiuse a causa dell’emergenza Coronavirus (tutti gli sviluppi e aggiornamenti in tempo reale su Covid-19 sono reperibili sull’altra testata del nostro network, WineMag.it, portale di news e recensioni sul mondo dell’Horeca).

Gli scaffali delle insegne della grande distribuzione diventano così ancor più un punto di riferimento per gli acquisti di vino da parte degli italiani. Ecco le promozioni da non perdere sui volantini di fine marzo 2020.

Volantino Aldi, dal 16 al 23 marzo
Chianti Classico Docg “Arcale”: 3,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Auchan, dal 20 al 29 marzo
Vini Doc Collio / Igt  e Doc Venezie Santa Caterina, Fantinel: 4,99 euro (4 / 5)
Rosso di Montalcino Doc “Campone”, Frescobaldi: 6,59 euro (4,5 / 5)
Valpolicella Classico Superiore Doc, Bolla: 5,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Bennet, dal 12 al 25 marzo
Nulla da segnalare


Volantino Carrefour Market, dal 19 al 29 marzo
Montepulciano d’Abruzzo Doc / Pecorino Igt, Spinelli: 2,79 euro (3,5 / 5)
Gewürztraminer Trentino Doc, Cavit: 4,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Blanc de Blancs / Rosé, Il Montù: 6,99 euro (3,5 / 5)
Primitivo Igt “Donna Marzia”, Conti Zecca: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour Express, dal 12 al 31 marzo
Rosso di Valtellina Doc, Nera: 5,49 euro (3,5 / 5)
Brachetto d’Acqui Docg, Araldica: 4,99 euro (3,5 / 5)
Barolo Docg “Querciola”, La Querciola: 18,29 euro (4,5 / 5)

Amarone della Valpolicella Docg, Terre d’Italia Carrefour: 18,90 euro (3,5 / 5)
Spumante Brut “Catturich”, Catturich Ducco: 5,99 euro (4 / 5)
Malvasia Vivace Colli Piacentini Doc, Cantina Valtidone: 2,99 euro (3,5 / 5)
Pinot Grigio / Chardonnay Doc Trentino, Mezzacorona: 4,39 euro (3,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg “La Mora”, Cecchi: 4,29 euro (3,5 / 5)
Pecorino Terre di Chieti Igt, Spinelli: 2,79 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola Doc, Settesoli: 3,99 euro (3,5 / 5)
Primitivo Igt Donna Marzia, Conti Zecca: 3,99 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montalcino Doc, Tenuta Friggiali: 9,59 euro (5 / 5)
Chianti Classico Docg, Cecchi: 5,90 euro (4 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva, Spinelli: 2,99 euro (5 / 5)

Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, Bigi: 2,99 euro (4 / 5)
Greco di Tufo / Fiano di Avellino Docg “Koerus”, Terre d’Italia Carrefour: 6,39 euro (3,5 / 5)
Passito di Pantelleria Doc, Pellegrino: 5,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour, dal 19 al 29 marzo
Franciacorta Docg Brut “Cuvée imperiale”, Berlucchi: 8,90 euro (solo il 19/03) (5 / 5)
Lambrusco di Sorbara / Grasparossa di Castelvetro, Chiarli: 2,39 euro (3,5 / 5)
Catarratto Igt “Capovero”, Madaudo: 4,99 euro (3,5 / 5)

Toscana Igt “Remole”, Frescobaldi: 4,19 euro (4 / 5)
Chianti Superiore Docg “Collezione Oro”, Piccini: 3,99 euro (5 / 5)
Gewürztraminer Doc, Nals Margreid: 8,90 euro (5 / 5)
Grumello Docg, Nera: 9,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad, dal 18 al 30 marzo
Ortrugo Doc Colli Piacentini, Cantina Valtidone: 2,24 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc Grasparossa / Sorbara / Modena, Cantina Sociale di Sorbara: 1,92 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Treviso “Mo”, Mionetto: 6,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop, dal 19 al 28 marzo
Gutturnio Doc “Viti e Vini”, Cantina Valtidone: 2,29 euro (3,5 / 5)
Terre Siciliane Igt bio “Centopassi Placido Rizzotto”, Libera Terra: 4,79 euro (5 / 5)


Volantino Crai, dal 19 al 29 marzo
Chianti Docg, Tenute Piccini: 3,79 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin, dal 19 al 29 marzo
Nulla da segnalare


Volantino Despar, dal 12 marzo all’1 aprile
Nulla da segnalare


Volantino Esselunga, dal 16 al 28 marzo
Soave “La Cappuccina”, Az. Agr. La Cappuccina: 3,49 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Alba, Batasiolo: 4,95 euro (3,5 / 5)
Igt Toscana Sangiovese Cabernet, Santa Cristina: 4,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Famila, dall’11 al 21 marzo
Nulla da segnalare


Volantino Gulliver, dal 20 al 29 marzo
Nulla da segnalare


Volantino Il Gigante, dal 16 al 25 marzo
Montepulciano / Cerasuolo / Trebbiano d’Abruzzo Doc Casalbordino: 1,99 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg “La Torre” / Vermentino Toscana Igt “Calaforte”, Frescobaldi: 4,99 euro (4 / 5)
Lambrusco dell’Emilia Igt, Cantine Riunite: 1,99 euro (3,5 / 5)

Syrah / Nero d’Avola / Grillo / Inzolia Igt, Settesoli: 3,49 euro (3,5 / 5)
Vermentino di Sardegna / Langhe Arneis Doc: 3,49 euro (3,5 / 5)
Cirò Bianco / Rosso, Caparra & Siciliani: 2,99 euro (4,5 / 5)


Volantino Iperal, dall’11 al 22 marzo
Lambrusco Emilia, Cavicchioli: 2 euro (3,5 / 5)
Vini frizzanti Colli Piacentini “Viti&Vini”, Cantina Valtidone: 2 euro (3,5 / 5)
Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, Bigi: 2 euro (4 / 5)

Vipra Rossa Umbria Igt, Bigi: 2 euro (5 / 5)
Amarone della Valpolicella Docg, Sartori: 15,90 euro (5 / 5)
Vino frizzante Tavernello, Caviro: 1,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Ipercoop, dal 12 al 29 marzo
Gutturnio / Ortrugo Doc, Cantina Valtidone: 1,99 euro (4 / 5)
Spumante Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry “Jeio”, Bisol: 6,39 euro (3,5 / 5)
Teroldego Rotaliano Doc, Mezzacorona: 3,59 euro (3,5 / 5)

Falanghina Dop, Feudi di San Gregorio: 6,79 euro (5 / 5)
Dolcetto Doc Piemonte / Piemonte rosato Doc, Clavesana: 2,99 euro (5 / 5)
Pinot Nero dell’Oltrepò pavese Doc “Turchè”, Torrevilla: 3,49 euro (5 / 5)
Amarone della Valpolicella Doc, Sartori: 15,90 euro (5 / 5)

Alto Adige Doc Gewürztraminer, Erste+Neue: 7,90 euro (5 / 5)
Cannonau Doc “La Palma”, Cantina Santa Maria La Palma Alghero: 3,99 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg, Cantina Produttori del Morellino: 4,89 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc “Vecchia Modena”, Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Chianti Classico Docg “Contessa di Radda”, Produttori del Chianti Geografico: 7,59 euro (5 / 5)
Primitivo di Manduria Dop, Notte Rossa: 5,19 euro (5 / 5)
Primitivo Rosato Salento Igp, Notte Rossa: 5,19 (4,5 / 5)
Nero d’Avola / Inzolia Doc, Settesoli: 3,49 euro (3,5 / 5)

Nobile di Montepulciano Docg, Fattoria del Cerro: 6,89 euro (5 / 5)
Greco di Tufo Docg, Cantina San Michele: 6,69 euro (4 / 5)
Grechetto Colli Martani Doc “Duca Odoardo”, Terre de la Custodia: 4,79 euro (4 / 5)


Volantino Lidl, dal 16 al 22 marzo
Chianti Classico Docg “Medici Riccardi”: 2,99 euro (3,5 / 5)
Traminer Aromatico Doc Friuli: 3,69 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam Panorama, dal 16 al 29 marzo
Nulla da segnalare


Volantino Naturasì, dal 
Prosecco frizzante Colli Trevigiani Doc, Pizzolato: 5,92 euro (4 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc “Assoluto”, Passione Natura (Gruppo Pizzolo): 7,01 euro (4 / 5)


Volantino Penny Market, dal 19 al 25 marzo
Nulla da segnalare


Volantino Tigros, dal 18 al 30 marzo
Vini frizzanti Tavernello, Caviro: 1,49 euro (3,5 / 5)
Vini Doc Tenuta Cà Vescovo, Zonin: 4,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Unes, dal 18 al 31 marzo
Nulla da segnalare

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Vini al supermercato

Vino a volantino a metà febbraio: affari da Esselunga ed Iperal

Esselunga e Iperal timbrano il cartellino del vino in promozione al supermercato, in questa metà febbraio 2020. Ampia e variegata l’offerta delle due insegne, capaci di mettere a scaffale etichette qualità prezzo di cui fare scorta.

La catena valtellinese, ormai, non è più una scoperta. E si conferma ad alti livelli, sempre più spesso accanto al colosso milanese. Tra le novità della Gdo, proprio da Iperal, ecco comparire un nuovo brand della Franciacorta.

È Solive, cantina di Erbusco al centro di un progetto di rebranding utile a riposizionarsi nell’Horeca, col nome “I Barisei“. Un modo per differenziare la linea top di gamma da quella riservata alla Grande distribuzione, che conserva il nome originale della cantina del paesello alle porte di Brescia.

Volantino Auchan, dal 6 al 16 febbraio
Teroldego Rotaliano Doc, Mezzacorona: 3,79 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Alto Adige Doc, Colterenzio: 6,99 euro (4,5 / 5)
Spumante Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg Superiore, Bolla: 5,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Bennet, dal 6 al 19 febbraio
Lambrusco Grasparossa Amabile o Secco, Righi: 2,39 euro (3,5 / 5)
Ribolla frizzante / Muller Thurgau Perle Fini, Piera Martellozzo: 2,98 euro (3,5 / 5)
Barbera del Monferrato, Capetta: 2,78 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour, dal 7 al 19 febbraio
Buttafuoco Oltrepò pavese Doc / Sangue di Giuda Doc, Quaquarini: 3,39 euro (3,5 / 5)
Linea vini Abruzzo Doc / Igt, Spinelli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Volantino Carrefour Market, dal 7 al 19 febbraio
Gutturnio Colli Piacentini Doc, Cantina Valtidone: 2,99 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola / Grillo, Cantina Europa: 2,99 euro (3,5 / 5)
Linea vini Abruzzo Doc / Igt, Spinelli: 2,99 euro (3,5 / 5)
Marzemino Doc, Cavit: 3,99 euro (3,5 / 5)

Vini da evitare: Bonarda / Barbera Oltrepò pavese Doc, Cantina di Canneto

Volantino Carrefour Express, fino all’11 febbraio (1+1)
Bonarda / Barbera Oltrepò pavese Doc, Cantine Montagna: 3,49 euro (3,5 / 5)
Remole Rosso Igt Toscana, Frescobaldi: 4,99 euro (4 / 5)


Volantino Conad, dal 5 al 17 febbraio
Chardonnay Rubicone Igt Montaia: 3,99 euro (3,5 / 5)
Bianco Viognier Gurgò Sicilia: 3,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop, dal 6 al 19 febbraio
Nero d’Avola / Inzolia Doc, Settesoli: 3,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Extra Dry Assieme: 3,74 euro (3,5 / 5)


Volantino Esselunga, dal 6 al 19 febbraio
Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg “Le Fade”: 3,99 euro (5 / 5)
Rubrato o Falanghina, Feudi di San Gregorio: 6,49 euro (5 / 5)
Chardonnay / Syraz, Yellow Tail: 4,89 euro (3,5 / 5)
Dolcetto d’Alba, Nervo: 3,81 euro (5 / 5)

Volantino speciale “Toscana in tavola” Esselunga, dal 6 al 19 febbraio
Morellino di Scansano Docg, Erik Banti: 5,80 euro (5 / 5)
Chianti Rufina Docg Nipozzano, Frescobaldi: 10,85 (4,5 / 5)
Bolgheri Doc Rosso “Pegaso”, Ambrogio Giovanni Folonari: 6,29 euro (5 / 5)

Rosso di Montepulciano, Poliziano: 6,19 euro (4,5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg, Cantina di Montalcino: 18,49 euro (4 / 5)
Spumante Santa Cristina: 5,99 euro (3,5 / 5)
Vernaccia di San Gimignano Docg, Falchini: 3,49 euro (4 / 5)

Vermentino, Banfi: 4,99 euro (3,5 / 5)
Pomino Bianco, Frescobaldi: 5,85 euro (5 / 5)
Chianti Riserva Collezione Oro, Piccini: 3,95 euro (5 / 5)
Chianti Classico Riserva Docg, Villa di Zano: 5,18 euro (4 / 5)

Carmignano Docg, Fattoria Artimino: 5,74 euro (4 / 5)
Rosso di Montalcino, Cantina Montalcino: 6,99 euro (3,5 / 5)
Santo Spirito, Frescobaldi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Vin Santo del Chianti Doc, Az. Agr. Tacinaia Quarrata: 5,90 euro (4,5 / 5)


Volantino Famila, dal 6 al 12 febbraio
Vino Lambrusco Grasparossa, Chiarli: 2,89 euro (3,5 / 5)
Vino Lambrusco Sorbara / Salamino, Chiarli: 2,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Gulliver, dal 6 febbraio
In aggiornamento


Volantino Il Gigante, fino al 19 febbraio
Dolcetto d’Alba / Barbera d’Alba Doc, Produttori di Portacomaro: 3,99 euro (5 / 5)


Volantino Iperal, fino all’11 febbraio
Linea Viti e Vini, Cantina Valtidone: 2,59 euro (3,5 / 5)
Spumante Franciacorta Docg Brut / Pas Dosé, Solive: 11,50 euro (5 / 5)
Barolo Docg, Ricossa: 14,50 euro (3,5 / 5)
Trento Doc, Rotari: 7,29 euro (5 / 5)

Spumante Ribolla Gialla, Tenimenti Civa: 4,90 euro (3,5 / 5)
Spumanti Doré / Rosé Extra Dry, Cantina Valtidone: 2,89 euro (3,5 / 5)
Fiano / Falanghina, Borgo San Michele: 5,49 euro (4 / 5)
Taurasi, Borgo San Michele: 8,90 euro (4,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg, Cantina del Morellino: 4,29 euro (3,5 / 5)
Chianti Classico Docg, Cecchi: 5,29 euro (4,5 / 5)
Barbera Docg / Dolcetto Doc, Conti Buneis: 3,49 euro (3,5 / 5)
Lugana Classico Doc, Bertani: 7,90 euro (4 / 5)

Ripasso della Valpolicella Doc, Bertani: 7,90 euro (4,5 / 5)
Governato Igt, Sensi: 9,90 euro (4,5 / 5)
Vino Nobile di Montepulciano, Antica Cantina di Montepulciano: 6,90 euro (4 / 5)
Vini Curtefranca Dop, Castel Faglia: 4,99 euro (3,5 / 5)

Vino Castellino Bianco o Rosso: 1,59 euro (4 / 5)
Vini del Salento, Notte Rossa: 3,99 euro (5 / 5)
Lambrusco Grasparossa / Sorbara “Gran Prestigio”, Chiarli: 3,19 euro (3,5 / 5)


Volantino Iper, La grande i, fino al 9 febbraio
Primitivo di Manduria Doc / Negroamaro Terre d’Otranto: 4,79 euro (5 / 5)
Lugana Doc Fraccaroli: 4,89 euro (3,5 / 5)
Vini Abruzzo, Spinelli: 3,99 euro (1+1) (3,5 / 5)

Chianti Riserva / Superiore Docg, Piccini: 7,99 euro (1+1) (5 / 5)
Vini Colli Piacentini Doc, Cantina Valtidone: 4,39 euro (1+1) (3,5 / 5)
Vino bianco / rosso Sicilia Doc, Planeta: 5,99 euro (5 / 5)


Volantino Pam, fino all’8 febbraio
Chianti Riserva Docg Collezione Oro, Piccini: 3,49 euro (5 / 5)


Volantino Tigros, fino al 18 febbraio
Lambrusco Doc Grasparossa Amabile “Gran Gala”, Chiarli: 2,65 euro (3,5 / 5)
Dolcetto d’Asti Doc, Bersano: 5,49 euro (3,5 / 5)
Nobile di Montepulciano Riserva Docg, Vecchia Cantina: 5,90 euro (4,5 / 5)

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Vini al supermercato

Dieci vini in promozione al supermercato da non perdere a fine agosto


Versione “ridotta” per la nostra consueta rubrica sul vino in offerta in Gdo. Ecco i dieci vini da non perdere in promozione nelle maggiori catene di supermercati italiani.

  1. Gavi Docg “Valle degli Angeli” – Grandi Vigne: 4,59 euro (fino al 28 agosto, da Iper la grande i)
  2. Lambrusco Grasparossa Secco, Righi: 2,39 euro (fino al 4 settembre, da Bennet)
  3. Vini Doc linea “Biò”, Cantina Valtidone: 4,09 euro (fino al 3 settembre, da Tigros)
  4. Prosecco Doc Treviso, Santa Margherita: 4,09 euro (fino al 3 settembre, da Tigros)
  5. Vini Igt Puglia, Notte Rossa: 3,49 euro (fino al 28 agosto, da Auchan / Iperal)
  6. Colli Piacentini Val Trebbia Doc Trebbianino, Cantine Bonelli: 2,99 euro (fino al 28 agosto, da Carrefour)
  7. Schioppettino Friuli Doc Colli Orientali, Tenimenti Civa: 5,49 euro (fino al 4 settembre, Interspar)
  8. Vino Schiava Doc, Cortaccia Kurtatsch: 5,49 euro (fino al 4 settembre, Interspar)
  9. Kerner, Pravis: 5,30 euro (fino al 4 settembre, Esselunga)
  10. Inferno Docg, Nera: 8,49 euro (fino al 28 agosto, Iperal)
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Conad, bilancio 2018 da incorniciare. No a un brand sul vino

MILANO – Conad ha presentato questa mattina allo Spazio Edit di Milano il bilancio preconsuntivo 2018. I numeri dicono bene al Consorzio Nazionale Dettaglianti, che tuttavia non intende investire in una linea di vini “brandizzata”. In un anno difficile per l’economia e per i consumi degli italiani, il giro d’affari della catena si attesta a 13,4 miliardi di euro, con un incremento di 408 milioni rispetto al 2017.

Una crescita del 3% che conferma “la cavalcata inarrestabile iniziata nel 2002”, per dirla con le parole dell’amministratore delegato Francesco Pugliese. Accanto a lui, a snocciolare le cifre di un bilancio pressoché definitivo, il direttore generale di Conad, Francesco Avanzini.

IL DETTAGLIO
Si riduce ulteriormente il gap che separa Conad dal leader di mercato, con la quota salita al 12,9% (12,5% lo scorso anno) e si rafforza la leadership nei supermercati, al 22,4% (21,5% lo scorso anno). In crescita il patrimonio netto, passato dai 2,37 miliardi di euro del 2017 ai 2,53 miliardi di fine 2018.

Elementi che consentono a Conad di affrontare con la necessaria solidità economica il piano di investimenti del triennio 2018-2020, pari a 1,3 miliardi di euro, di cui 530 milioni per il 2019. La strategia prevede il potenziamento della rete di vendita con nuove aperture, acquisizioni e ristrutturazioni, a rendere più efficienti da un punto di vista energetico negozi e magazzini, a ottimizzare la logistica.

Tra le acquisizioni, quella che fa più “rumore” riguarda l’assorbimento di 6 punti vendita a insegna Iper, La grande i, mediante una partnership strategica con l’azienda fondata da Marco Brunelli. I sei ipermercati, di fatto, saranno riallestiti sotto duplice insegna Iper e Conad.

Nel mirino, in particolare, c’è la crescita e il consolidamento del mercato nel Nord Italia. Conad di fatto è leader di mercato in Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise, Sardegna e Umbria. Occupa la seconda posizione in Campania, Emilia-Romagna, Sicilia e la terza nelle Marche, Toscana e Valle d’Aosta.

“I risultati sono superiori alle attese – sottolinea l’ad Francesco Pugliese – soprattutto alla luce dell’andamento dei consumi, che registrano un preoccupante calo con il conseguente timore di una battuta d’arresto congiunturale. Cresciamo facendo investimenti destinati allo sviluppo e tutelando il poter d’acquisto degli italiani. Facciamo soprattutto impresa, creando nuova imprenditorialità e nuovi posti di lavoro”.

“LA MARCA COME LEVA, MA NON DEL VINO”
Molto rilevanti i numeri riferiti alla “marca”. Conad ci crede al punto di preferire quest’ultima alla leva promozionale. E i numeri danno ragione al Consorzio.

“Abbiamo investito molto sulla marca del distributore, portandola al 30%, e sui format distributivi necessari per soddisfare la richiesta di qualità e di convenienza che viene dai clienti”, sottolinea il direttore generale di Conad Francesco Avanzini.

La marca Conad cresce molto più del mercato. Anzi: traina il trend delle private, a livello nazionale. I risultati economici raggiunti nel 2018 sono condizionati in maniera determinante dalla marca. Al punto di valere più del 50% della crescita di tutta la marca commerciale in Italia, sempre più il punto di riferimento per un numero crescente di clienti.

Merito anche di politiche di comunicazione e fidelizzazione legate al claim “Bassi&Fissi“: 500 prodotti di 90 categorie di consumo a prezzi ribassati del 30%, che hanno generato un risparmio annuo medio per famiglia quantificabile in 1.645 euro.

La quota nel Largo Consumo Confezionato sale al 29,7% – contro il 20,2% del valore medio nei supermercati (Fonte: IRI) – e il fatturato supera i 3,5 miliardi di euro (300 milioni in più rispetto allo scorso anno), con una crescita a valore pari al 7%.

Le offerte promozionali sono calate nel corso dell’anno, anche se hanno mantenuto un’efficacia sensibilmente più alta rispetto ai competitor. Se ne sono avvantaggiati i clienti Conad che hanno risparmiato nel 2018 oltre 717 milioni di euro nel solo Largo Consumo Confezionato (fonte: IRI), a cui si aggiunge la convenienza dei distributori, delle parafarmacie e dell’ottico per ulteriori 40 milioni di euro.

All’appello, tra le maggiori category, sembra mancare soltanto il vino. Conad conferma infatti di non voler percorrere la strada intrapresa da Coop (linea vini Fior Fiore) e Iper, la grande i (linea “Grandi Vigne”, tra l’altro nell’occhio del ciclone per via della pesante riorganizzazione interna in corso in Finiper).

“A livello di marca – spiega il direttore Conad Francesco Avanzini – siamo già intervenuti nel settore, che per la sua identità seguiamo e seguiremo con la dovuta attenzione. Siamo sempre andati alla ricerca di rapporti con il mondo della produzione diretta e sviluppato etichette proprietarie, pur senza una politica di brand”.

“Secondo le nostre ricerche – precisa l’ad Francesco Pugliese – l’incidenza del brand dell’insegna sarebbe inferiore a quella brand della singola cantina. Nel vino, l’endorsement della catena è ancora troppo debole. Anche per questo, a parte rare eccezioni come il Lambrusco, non apponiamo il nostro marchio sulle bottiglie, pur potendo contare su una rete di aziende vitivinicole che producono per noi le maggiori Denominazioni, circa 80 su base vitigno”.

Clamorosi, in questo senso, i numeri del Prosecco prodotto per Conad dalla Marca Trevigiana. Sono 275 mila le bottiglie vendute annualmente. “Di quella stessa etichetta – evidenzia Pugliese – Coop Swiss acquista attraverso di noi 350 mila bottiglie. Ciò significa che la Marca Trevigiana produce oltre 600 mila bottiglie attraverso Conad”.

CONAD IN ITALIA
I punti di vendita sono 3.225, settantasei in più rispetto a quelli del 2017: 26 Conad Ipermercato, 229 Conad Superstore, 1.096 Conad, 972 Conad City, 465 Margherita Conad, 20 Sapori&Dintorni, 240 discount a insegna Todis e 177 tra altre insegne, cash&carry e tradizionali.

I 394 milioni di euro di investimenti dell’anno in corso sono stati finalizzati per il 74% a nuove aperture e per il restante a ristrutturazioni. La produttività al metro quadrato è cresciuta a 6.510 euro dai 6.140 dello scorso anno, superiore ai 5.620 euro della media di mercato, con una superficie media di 648 mq (Fonte: GNLC, I semestre 2018).

Altri concept di vendita rendono disponibili servizi in linea con le nuove esigenze di consumo degli italiani, sempre più orientati al risparmio e ai tagli. Ai 39 distributori di carburanti Conad hanno fatto rifornimento 15,5 milioni di automobilisti.

Un valore di 430 milioni di euro, con una convenienza di 25 milioni di euro pari in media a 8,5 centesimi al litro rispetto alle medie mensili dei prezzi pubblicati dal ministero dello Sviluppo. Sonop 155 gli addetti occupati negli impianti.

Le 135 parafarmacie Conad registrano un fatturato di 82 milioni di euro: 5,7 milioni di clienti, grazie agli sconti sempre attivi dal 15 al 40%, hanno risparmiato 13 milioni di euro sull’acquisto di prodotti per la salute e il benessere della famiglia e degli animali da compagnia. Nelle parafarmacie sono occupati 420 farmacisti iscritti all’Albo.

Nei 15 concept Ottico Conad in attività lavorano 50 ottici specializzati. Il fatturato ha superato i 7 milioni di euro e 200 mila clienti hanno usufruito di sconti dal 20 al 50%, con un risparmio annuale di 2 milioni di euro.

A questi servizi si aggiungono i 26 PetStore Conad che non solo offrono un ampio assortimento di prodotti a prezzi convenienti – il fatturato è stato di 15 milioni di euro con oltre 7 mila prodotti in assortimento –, ma si fanno anche promotori di raccolte di alimenti per cani e gatti in difficoltà che nel 2018 hanno raggiunto le 25 tonnellate di cibo donate a canili e gattili per un valore di 125 mila euro.

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Vini al supermercato

Lambrusco re dei vini al supermercato. La Gdo vale 2 miliardi in Italia

Lambrusco, Chianti e Montepulciano d’Abruzzo sul podio dei vini più venduti nei supermercati italiani. E’ quanto emerge dalla ricerca elaborata per Vinitaly dall’istituto di ricerca IRI sui consumi di vino nella Grande distribuzione nel 2017.

Gli italiani hanno acquistato 648 milioni di litri nella Grande distribuzione, il canale di vendita principale del vino, per un valore che vede il traguardo dei 2 miliardi di euro (1 miliardo e 849 mila milioni di euro), dati inclusivi dei Discount.

Vini bianchi fermi, vini a denominazione d’origine, vini regionali, spumanti secchi. Questi i vini preferiti nel 2017. I rossi più richiesti provengono da Toscana, Emilia Romagna, Piemonte. I bianchi da Veneto, Trentino, Sicilia.

I NUMERI
Tra i vini i cui acquisti crescono a doppia cifra: Grillo (Sicilia), Primitivo (Puglia), Ortrugo (Emilia Romagna), Ribolla (Friuli Venezia Giulia), Valpolicella Ripasso (Veneto), Cortese (Piemonte), Passerina (Marche), Chianti Classico (Toscana), Cannonau (Sardegna), Pecorino (Abruzzo/Marche), Falanghina (Campania). Mentre i campioni assoluti rimangono Lambrusco, Chianti e Montepulciano d’Abruzzo.

Le bottiglie da 0,75 a denominazione d’origine crescono nel 2017 del 2% rispetto all’anno precedente con 280 milioni di litri venduti. Gli spumanti (e champagne) aumentano del 4,9% con 68 milioni di litri. Da notare anche la performance del rosato frizzante che cresce del 3,9%.

Prosegue il trend negativo dei “bottiglioni” (fino a 2 litri) che perdono un ulteriore 2,5%, mentre i brick registrano una flessione dello 0,6%. In crescita il formato “bag in box”, ancora di nicchia: +5,4%.

In forte crescita le vendite di vino e spumante biologico che superano i 4 milioni di litri venduti, confermando un percorso che ha ancora ampi margini di crescita.

“Se la quantità di vino acquistato nella Grande Distribuzione è stabile da anni – spiega Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI, coordinatore della ricerca – i consumatori mostrano di apprezzare le novità, accogliendo favorevolmente le proposte delle cantine”.

“I vini a denominazione d’origine vendono 5,5 milioni di litri in più nel 2017 – continua Romano – così come crescono bollicine e vini bianchi, inoltre aumentano le tipologie regionali che si fanno apprezzare ogni anno per i tassi di crescita. I Vini emergenti si fanno apprezzare per posizionamenti di prezzo non bassi (oltre la metà superiore a 4 euro) e questo è un aspetto positivo perché dimostra la disponibilità del consumatore a premiare novità e valore“.

IL FENOMENO SPUMANTI
“Il successo degli Spumanti ha spinto molte cantine a dedicarsi a questo prodotto – conclude Romano – ormai sulla via della destagionalizzazione nella versione Secco. Infine, i prezzi nel 2018 dovranno sostenere una sfida non banale a causa della vendemmia 2017 poco generosa ed al conseguente rialzo atteso”.

“La grande distribuzione organizzata si mantiene un canale di vendita molto importante per il mercato italiano – commenta Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere – capace di far emergere nuovi vini e territori e di assecondare nel tempo la richiesta di prodotti di maggiore qualità anche per il consumo quotidiano”.

“Un’evoluzione che Vinitaly sta seguendo negli anni, diventando il luogo di analisi e confronto tra Gdo e settore enologico e soprattutto proponendo alle cantine espositrici incontri B2B con i buyer delle insegne della distribuzione organizzata. Con l’International Packaging Competition Vinitaly da oltre venti anni promuove la cultura del comunicare con efficacia attraverso l’etichetta e la confezione il valore del prodotto”.

L’appuntamento a Vinitaly è per il 16 aprile, alla tavola rotonda di approfondimento sulle vendite di vino nella Gdo, con focus quest’anno sul mercato del vino italiano nei supermercati Usa. Il 16 e 17 aprile in calendario gli incontri B2B del Gdo Buyers’ Club.

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Vini al supermercato

Luca Maroni, punteggi astrali ai vini Schenk di Md Discount: meritati?

Fiano del Salento Igt passito 2016 Galadino. E Croatina Provincia di Pavia Igt 2016 Cantina Clairevue. Cos’hanno in comune questi due vini in vendita negli Md discount? Entrambi si sono aggiudicati 96 dei 99 punti sulla scala di valutazione del noto critico Luca Maroni, autore dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani.

“Galadino” e “Cantina Clairevue”, inoltre, sono due linee del colosso Schenk Italian Wineries di Ora (Bolzano), che figura sulle retro etichette come Casavin. Schenk imbottiglia sia il Fiano sia la Croatina pavese, prodotta tuttavia dal Consorzio Vitivinicolo Piemontese-Lombardo-Veneto, con sede a Pavia.

Come accade sempre più spesso, è su richiesta degli attenti lettori di viniasuper che ci siamo spinti nella degustazione di questi due vini. “Sono stati recensiti bene da Luca Maroni, voi cosa ne pensate?”, ci scriveva Giacomo, il 24 gennaio scorso.

Una domanda che ci inorgoglisce. Consci che, nella giungla del web, sia passato il concetto che i degustatori di vinialsuper non abbiano padroni. Lungi da noi, al contempo, giudicare il giudice.

Ma questo è quello che pensiamo di due etichette, il Fiano e la Croatina, in vendita da Md discount rispettivamente a 4,99 euro e 2,99 euro. Punteggi meritati quelli assegnati da Luca Maroni?

FIANO DEL SALENTO IGT PASSITO 2016, GALADINO
(5 / 5) Giallo dorato limpidissimo, nel calice, questo Fiano del Salento Igt ottenuto da uve leggermente appassite. Al naso l’impronta netta di questa tecnica, che consiste nel raccogliere le uve leggermente in ritardo rispetto alla completa maturazione. Con la conseguente presenza di una maggiore concentrazione zuccherina negli acini.

Dunque frutta esotica (melone giallo e ananas su tutti), ma anche pesca a polpa gialla matura, papaya e banana, uniti a richiami salini e vegetali importanti. Passiamo all’assaggio, insomma, dopo un’analisi olfattiva davvero suadente.

L’ingresso in bocca rispetta le attese: morbido, sulla scia dei sentori di frutta matura avvertiti all’olfatto. Poi, questo Fiano sembra vivere un moto d’orgoglio. Accendendosi di un’acidità calda e regalando, infine, una chiusura dominata da piacevolissime note a metà tra il salmastro e il fruttato maturo di banana.

Bel vino, insomma. Soprattutto nel rapporto qualità prezzo. Se “la qualità del vino è la piacevolezza del suo sapore, ovvero la sua fruttosità”, assunto da cui prende il via il metodo di valutazione dei vini di Luca Maroni, anche noi di vinialsuper ci troviamo perfettamente in linea con la valutazione di 96/99.

CROATINA PROVINCIA DI PAVIA IGT 2016, CANTINA CLAIREVUE
(2,5 / 5) Rosso carico con riflessi violacei impenetrabili per questa Croatina che, all’esame visivo, mostra una certa consistenza. Al naso, il piatto forte non è certo l’eleganza. Ma da un vitigno ruvido come questo, e per 2,99 euro, si può anche non aspettarsela.

Il punto è che naso e bocca paiono piuttosto corrispondenti. Frutti rossi come amarena e mora vengono sotterrati da richiami di cuoio, tabacco e incenso, pesanti come macigni. L’ossigenazione fa guadagnare qualcosa a questa Croatina, che pare davvero molto chiusa in se stessa.

Interessante, forse, riassaggiarla tra qualche anno. Ma senza troppe velleità, al cospetto di un vino che lascia a desiderare in quanto a “consistenza” del sorso. Ingresso e beva esile, su cui si innesta – peraltro – una vena vagamente zuccherina, pensata forse per alleggerire la beva.

Una vena “bonardizzante”, per usare un neologismo, che certamente apprezza il consumatore medio. Il retro olfattivo è fruttato e presenta una chiusura leggermente speziata, con gli sbuffi di pepe nero tipici del vitigno.

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Approfondimenti

Schenk Italian Wineries: fatturato a 108 milioni

“Il 2016 è stato per noi un anno più che positivo e i dati confermano che abbiamo intrapreso la strada giusta. Il forte legame col territorio, sempre più al centro del nostro percorso, unito all’impegno e alla professionalità di tutto il nostro personale, ha contribuito a rendere Schenk Italian Wineries un gruppo solido e strutturato, in grado di competere sul mercato esprimendo al meglio le potenzialità dell’Italia del vino attraverso prodotti che sempre più conquistano consensi nel mercato interno e all’estero”.

Così Daniele Simoni, Amministratore Delegato Schenk Italian Wineries, commenta i ricavi consolidati al 31 dicembre 2016 del gruppo di Ora (BZ), pari a 108,3 milioni di euro. Un incremento del 7% rispetto ai 100,5 milioni registrati nell’esercizio precedente.

Significativi i dati di crescita dell’export (+9,3%), pari a 80,1 milioni di euro rispetto ai 73,3 milioni del 2015. L’export, che rappresenta il 74% del fatturato totale, risulta trainato soprattutto dalle ottime performance sia del mercato europeo, che di quello nordamericano (Stati Uniti e Canada). Bene anche il mercato domestico, dove Schenk Italian Wineries registra ricavi pari a 28,2 milioni rispetto ai 27,3 milioni al 31 dicembre 2015, con un incremento pari al 3,6%. In netta crescita anche il numero delle bottiglie vendute, che raggiungono i 57,3 milioni di unità rispetto al 31 dicembre 2015, quando erano pari a 55,2 milioni.

LA STRATEGIA
Schenk Italian Wineries ha da poco siglato un importante accordo di partnership strategica con CDA (Consorzio Distributori Alimentari), riferimento italiano nel comparto del beverage di primaria importanza focalizzato sul mercato Horeca, che conta 100 aziende associate, una rete di oltre 83 mila esercizi distribuiti su 104 provincie, circa 6000 brand gestiti e oltre 9,5 milioni di ettolitri distribuiti all’anno.

“L’accordo di partnership strategica con CDA – prosegue Simoni – ci darà la possibilità di penetrare in un segmento di mercato, quello Horeca, tra i più competitivi,ampliando ulteriormente il nostro business in modo capillare. Confidiamo infatti di chiudere il 2017 con una crescita a doppia cifra, continuando a raccogliere i frutti di un lungo percorso evolutivo che ci ha condotti fino ad oggi, grazie anche alle collaborazioni poste in essere dal nostro staff di agronomi ed enologi con produttori locali di alto livello, insieme all’acquisizione delle cantine Bacio della Luna a Vidor – Valdobbiadene (Treviso) nel 2011, e Lunadoro a Valiano di Montepulciano (Siena) nel 2016. Al momento stiamo inoltre vagliando ulteriori opportunità di espansione e alcuni progetti di acquisizione sono in fase di studio, opportunità queste che danno nuovo impulso al nostro progetto e ci permettono di guardare al futuro con fiducia”.

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news ed eventi

Iper La Grande i, “Giro d’Italia in 80 vini”: degustazione e sconti sulla linea Grandi Vigne

Dal Barolo al Nero d’Avola, dal Prosecco alla Falanghina del Sannio. Sarà un vero e proprio “Giro d’Italia in 80 vini” quello in programma all’Iper Fiordaliso di Rozzano (MI), sabato 13 e domenica 14 maggio. Il primo appuntamento della grande degustazione delle “eccellenze vinicole” del marchio Grandi Vigne, la private label di Iper La Grande i.

Tutte etichette di piccoli produttori italiani, selezionati per la catena di supermercati di Montebello della Battaglia (PV) dalla società di consulenza Think Quality di Cuneo. Dopo Rozzano, toccherà ai punti vendita di Savignano sul Rubicone (centro commerciale Iper di Rimini, 11-12 agosto), Seriate (Bergamo, 9-10 settembre) e Milano Portello (6-7-8 ottobre). Chiusura del “tour” in pompa magna, il 21 e 22 ottobre, nel nuovo punto vendita di Arese, presso Il Centro.

Ad attendere i clienti all’interno dei supermercati Iper La Grande i ci saranno i produttori degli 80 vini della linea “Grandi Vigne”, pronti a rispondere a domande e curiosità, assieme ai sommelier della Federazione italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori (Fisar). Il calice di degustazione, prodotto da Bormioli e serigrafato “Grandi Vigne”, sarà acquistabile al costo di 3 euro. A ognuno sarà consegnato un quaderno con elenco completo, breve descrizione e prezzi dei vini in degustazione suddivisi per regione, sul quale appuntare le valutazioni degli assaggi.

Per tutti i possessori di Carta Vantaggi, a Rozzano è previsto uno sconto del 20% su tutti i vini della linea “Grandi Vigne”, dal 9 al 21 maggio. Un risparmio che salirà al 30% in occasione delle degustazioni di ottobre presso i punti vendita di Milano Portello e Arese.

“UNA SCELTA ETICA”
Coltivazione delle viti con l’utilizzo di concimazioni naturali e attenzione alla biodiversità, rispetto dell’ecosistema di cui il vigneto è parte, rafforzamento della naturale resistenza delle viti, affinamento e imbottigliamento in accordo con la natura delle uve.

Sono solo alcune delle attenzioni dedicate dai viticoltori selezionati da Iper la Grande I per la linea Grandi Vigne. La convinzione è che “i vini più grandi spesso nascono in piccolo”.

“La linea Grandi Vigne – spiega Salvatore Caraglia di Think Quality (nella foto) – è distribuita nei punti vendita Iper La grande i e, dallo scorso anno, nei supermercati Unes. Si tratta di circa 80 denominazioni italiane, tutte prodotte da aziende agricole all’origine. Al family feeling dell’etichetta frontale fa eco un’etichetta posteriore sulla quale è riportato il nome e il cognome del produttore. Una scelta ‘drastica’, nel senso buono del termine, nell’ottica di valorizzazione di produttori proprietari di vigne e di cantine, al posto degli imbottigliatori”.

Drastico è anche il processo di selezione dei vini che finiscono sugli scaffali Finiper. “Sono tutti prodotti dal vantaggiosissimo rapporto qualità prezzo – evidenzia Caraglia – che superano test di degustazione alla cieca condotti tra numerosi campioni di vini di fascia prezzo anche superiore, acquistati nei punti vendita della concorrenza o reperiti direttamente nelle cantine di altri produttori italiani”. Un metodo denominato Wine Market Matrix (WMM), brevettato proprio dalla società di consulenza di Cuneo. Vini capaci dunque di competere, a livello sensoriale, con altri della stessa denominazione, ma di fascia prezzo più elevata.

IL FUTURO DI “GRANDI VIGNE”: BIO E SENZA SOLFITI
Anno dopo anno, la linea Grandi Vigne ha radunato oltre trenta fornitori provenienti dalle regioni italiane a più alta vocazione vitivinicola. A piccoli e medi produttori, praticamente sconosciuti, si affiancano grandi nomi. Come Cantina Cortaccia in Alto Adige, o Caparzo per i vini della Toscana.

Ottocentomila bottiglie prodotte complessivamente in un anno, sull’intera linea. E vendite per referenza che vanno dalle 4 mila alle oltre 120 mila unità. Grandi Vigne su grandi cifre, dunque. Come dimostrano le 96 mila bottiglie battute in cassa nel giro di due settimane, in occasione della promozione della scorsa Pasqua nei supermercati Iper La grande I.

“Il futuro – annuncia Salvatore Caraglia – ci vedrà impegnati verso una maggiore attenzione nei confronti dei vini bio e senza solfiti. Non a caso Iper è la prima catena della grande distribuzione italiana che ha investito su una linea di vini senza solfiti aggiunti, a marchio privato. Un progetto avviato lo scorso anno, che avrà sempre più spazio”. Un motivo in più per non perdersi il Giro d’Italia in 80 vini.

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Vino al supermercato: crescono Doc e spumanti. Il “bio” non è più una nicchia

Crescita significativa delle vendite delle bottiglie di vino a denominazione d’origine e degli spumanti; il vino biologico prosegue il suo percorso di uscita dalla nicchia di mercato; flessione dei vini nel brik di cartone e in tutti quei formati che non siano la bottiglia da 75 cl. Queste le anticipazioni della ricerca sull’andamento del mercato del vino nella Grande distribuzione nel 2016 svolta dall’istituto di ricerca IRI che sarà presentata a Vinitaly (a Verona 9/12 aprile).

Quello della Grande distribuzione si conferma il canale di vendita di gran lunga più grande nel mercato del vino con 505 milioni di litri venduti nel 2016 per un valore di un miliardo e mezzo di euro. In un anno di sensibile contrazione dei consumi familiari, il mercato italiano del vino gode di una relativamente buona salute, come testimoniato anche dalle vendite nei supermercati.

I vini a denominazione d’origine (in bottiglia da 0,75lt) aumentano del 2,7% in volume (e del 4,4% in valore) con 224 milioni di litri venduti, proseguendo nel trend già promettente del 2015 (+1,9%). Per il secondo anno consecutivo le vendite in promozioni rimangono statiche ed i prezzi medi sono in risalita. Va sottolineato il successo degli Spumanti che fanno segnare nel 2016 una crescita di oltre il 7% con 54 milioni di litri venduti, bissando l’ottimo risultato del 2015.

La crescita degli spumanti riflette una destagionalizzazione delle vendite di bollicine conseguenza di un crescente uso nel consumo quotidiano – fa notare Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI -. Tale aspetto ci permette di dedurre che lo spumante attira nuovi consumatori e potrebbe rappresentare una tendenza di rottura nelle tradizionali abitudini del bere italiano”.

I VINI BIOLOGICI
I vini biologici fanno registrare una crescita a due cifre impressionante per un mercato ancora giovane, soprattutto nella Grande distribuzione: +25,7% in volume con 2 milioni e mezzo di litri venduti.

“I primi dati sul mercato del vino nella Grande Distribuzione confermano la ripresa del mercato interno del vino in Italia – ha commentato Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere -. I consumatori cercano sugli scaffali sempre più il vino di qualità, con un conseguente aumento dei prezzi medi. E’ un processo che è sempre stato sostenuto da Vinitaly che da 13 anni organizza e promuove l’incontro tra cantine e Grande distribuzione in convegni e incontri B2B”.

VINI IN PROMOZIONE AL SUPERMERCATO
Nonostante la leva delle promozioni, che tuttavia si mantiene ferma al 50% da due anni, i valori del vino venduto continuano a salire: le bottiglie a denominazione di 75cl hanno un prezzo medio di poco inferiore ai 5 euro (4,81 euro al litro). Ancora un anno negativo per le vendite del vino in brik (- 2,5%) ed un crollo per tutti gli altri formati: – 8,6% per il vino confezionato da 0,76 a 2 litri e – 9,7% per formati diversi da questi (tutti dati in volume).

Questi dati condizionano il dato complessivo del vino confezionato, che è di -1% a volume e + 1,1% a valore. Tra i formati differenti dalla bottiglia di 75cl si afferma soltanto il Bag in Box con 12 milioni di litri venduti ed una crescita dell’11,7% in volume.

Sul podio dei vini più venduti d’Italia si piazzano i tre inattaccabili campioni, nell’ordine: Lambrusco, Chianti, Montepulciano d’Abruzzo. Si fanno notare le performance del Nero d’Avola (Sicilia), Vermentino (Sardegna), Muller Thurgau e Gutturnio (Lombardia) (che crescono in percentuale più del 4%).

I VINI IN ASCESA
Tra i vini ’emergenti’, cioè con una maggiore progressione di vendita a volume salgono sul podio, nell’ordine: Ribolla Gialla (Friuli Venezia Giulia), Passerina (Marche), Valpolicella Ripasso (Veneto). Si conferma la crescita del Pignoletto (Emilia), del Pecorino (Marche/Abbruzzo) e della Passerina (Marche), mentre rientrano in classifica il Grillo (Sicilia) e il Cannonau (Sardegna). Va segnalata la crescita dell’8,2% in volume del Chianti Docg, quindi il top delle denominazioni, che vende quasi 10 milioni di litri per un valore di oltre 45 milioni di euro. I dettagli della ricerca effettuata da IRI per conto di Veronafiere saranno presentati a Vinitaly 2017, lunedì 10 aprile.

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