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Vino naturale: 160 produttori a VinNatur Villa Favorita 2018

VICENZA – Scalda i calici la quindicesima edizione di Villa Favorita. L’appuntamento, per gli amanti dei vini naturali, è da sabato 14 a lunedì 16 aprile a Villa Da Porto detta “La Favorita” a Monticello di Fara di Sarego, in provincia di Vicenza.

Saranno presenti 160 aziende aderenti a Vinnatur, associazione di viticoltori naturali, provenienti non solo dall’Italia ma anche da Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Germania e Slovenia. Per l’esattezza, dieci adesioni in meno rispetto all’edizione 2017.

Si tratta, comunque, di una delle più importanti manifestazioni di vini naturali in Italia per numero di aziende partecipanti, un evento unico nel suo genere perché permette di approfondire la conoscenza dei vini naturali, incontrando e conoscendo i produttori stessi, dai quali sarà possibile anche acquistare i vini in degustazione.

“Dopo l’ultima bella esperienza a Genova in gennaio – dichiara Angiolino Maule, presidente di Vinnatur, qui intervistato in esclusiva da vinialsuper – dove c’è stata un’ottima risposta di pubblico, sia di professionisti sia di amanti del vino, ci prepariamo ora all’evento per noi più significativo, per numero di edizioni e per aziende partecipanti”.

“In questi anni – continua Maule – Villa Favorita è stata testimone della crescita della nostra associazione, segnata da importanti traguardi come l’approvazione del Disciplinare nel luglio 2016, ma anche della presa di coscienza di molti consumatori che si sono avvicinati a noi magari solo per curiosità, ma che hanno imparato in questi anni a conoscere e ad apprezzare il nostro lavoro”.

COS’E’ VINNATUR?
L’associazione VinNatur riunisce viticoltori europei che hanno il comune obiettivo di condividere le tecniche e le esperienze per produrre vino in maniera naturale, sia in vigna che in cantina, e di divulgare la cultura del terroir.

“Nel 2017 – prosegue Maule – siamo arrivati ad avere 190 aziende iscritte all’associazione, per un totale di 1500 ettari di vigna coltivati in modo naturale che producono 6 milioni e 500 mila bottiglie di vino naturale, di cui circa 5 milioni in Italia. Se pensiamo che alla nascita le aziende aderenti erano solo 65 possiamo solo essere fieri del lavoro svolto finora”.

Durante la manifestazione all’interno della villa e nell’area attrezzata nel parco circostante si potranno gustare diverse specialità gastronomiche provenienti da varie parti d’Italia con un’offerta ampliata rispetto all’anno scorso.


Info in breve | VILLA FAVORITA 2018
Data: dal 14 al 16 aprile 2018
Orari di apertura: dalle 10 alle 18
Luogo: Villa da Porto detta “La Favorita”, via Della Favorita – Monticello di Fara, Sarego (Vicenza)
Ingresso: € 25 al giorno (acquistabile solamente all’ingresso dell’evento) comprensivi di guida della manifestazione e calice da degustazione.
I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.
Parcheggio: riservato ai visitatori del salone
Per chi arriva in treno: è prevista una navetta dalla stazione di Montebello Vicentino
Area sosta Camper: Camping Park La Fracanzana, Via Fracanzana 3, 36054 Montebello Vic.no (2,1km da Villa Favorita)
Cani: sono ammessi cani di piccola taglia
Info: www.vinnatur.org

L’ELENCO DEI PRODUTTORI A VINNATUR VILLA FAVORITA 2018

Germania Weingut Schmitt
Spagna Priorat Gratavinum
Francia Alsazia Domaine Geschickt
Bordeaux Chateau Pascaud Villefranche
Champagne Champagne Tarlant
Herault Mas Zenitude
Languedoc Domaine de Courbissac
Rhône Eric Texier
Roussillon Domaine Vinci
Italia Abruzzo Ausonia
Fiore Podere San Biagio
Marina Palusci az. Agr.
Rabasco
Tenuta Terraviva
Alto Adige Radoar az. Agr
Reyter
Weingut In Der Eben
Basilicata Musto Carmelitano az. Agr.
Calabria Casale Cinque Camini
Campania Giovanni Iannucci
Il Cancelliere
Masseria Starnali
Podere Veneri Vecchio
Emilia Romagna Cà de noci Az. Agr.
Cà dei Quattro Archi
Casè soc. agricola
Cinque Campi Az. Agr.
Donati Camillo Az. Agr.
Il Farneto soc. agr
Il Maiolo Az. Agr.
Lusenti Az. Agr.
Quarticello Az. Agr.
Storchi Az. Agr.
Podere Cervarola
Friuli Terpin Franco
Lazio Cantina Ribelà
Mario Macciocca Az. Agr.
Podere Orto
Riccardi Reale soc. agr.
Lombardia Cà del Vent
Fattoria Mondo Antico Soc. Agr.
Martilde Az. Agr.
Piccolo Bacco dei Quaroni
Tenuta Belvedere
Vercesi del Castellazo Az. Agr.
Castello di Stefanago Soc. Agr.
Pietro Torti Az. Agr.
Mario Gatta
Marche Il Gelso Moro
Molise Vi.Ni.Ca
Piemonte Andrea Scovero
Borgatta Az. Agr.
Carussin di Bruna Ferro
Cascina ‘Tavijn Az. Agr.
Cascina Roera
Lo Zerbone Az. Agr.
Rocco di Carpeneto
Valli Unite Soc. Coop. Agr.
Barale f.li
Cascina Zerbetta
Forti del Vento
La Morella Az. Agr.
Puglia Cantina Supersanum
Natalino Del Prete
Valentina Passalacqua
Pantun
Tenuta Macchiarola
Sardegna Meigamma soc. agr.
Sicilia BISCARIS Az. Vinicola
Bruno Ferrara Sardo
Etnella Soc. Agr. Presa
Gueli az. Agr
Il Mortellito
Lamoresca di Rizzo Filippo
Marabino
Marco De Bartoli & C SRL
Valdibella C.A.
Vini Scirto
Toscana Casa Raia Az. Agr.
Casale Az. Agr.
Incontri az. Agr.
Pacina Az. Agr.
Podere Casaccia
Podere della Bruciata
Podere Giocoli
Santa10
Tunia Soc. Agr.
Carlo Tanganelli
Castello Poggiarello
La Ginestra
La Torre alle Tolfe sas
Santa Maria Soc. Agr.
Sequerciani
Terre del Ving
Pian del Pino Az. Agr.
Podere Erica
Podere Anima Mundi
La Ranchelle
Tenuta Canto alla Moraia
Trentino Giuliano Micheletti Az. Agr.
Salvetta az. Agr.
Furlani
Umbria Cantina Marco Merli
Carlo Tabarrini, Cantina Margò
Collecapretta
Fattoria Mani di Luna
Fongoli Soc. Agr.
La Piccola Cantina dei Rossi
Piccolo Podere del Ceppaiolo
Tiberi az. Agr.
Vigneti Campanino
Vini Conestabile della Staffa
Veneto Alla Costiera
Ca’ Lustra Az. Agr.
Casa Belfi
Corte Sant’Alda
Davide Spillare Az. Agr.
Elvira Soc. Agr.
Filippi
Il Cavallino di Maule Sauro
Il Moralizzatore
La Biancara Soc. Agr
Marco Sambin Az. Agr.
Masiero Soc. Agr.
Pialli az agr.
Piccinin Daniele Az. Agr.
Portinari Daniele
Tessère
Vigne San Lorenzo – Tamie
VINI DI LUCE di Alessandro Filippi
Del Rebene
Meggiolaro Vini
Santa Colomba
Siemàn
Tenuta Dalle Ore
Il CEO
Davide Vignato
Az. Agr. Stana di Rebuli Renzo
Terre di Pietra
Nevio Scala
Monte Brècale
Slovenia Brda Kmetija Štekar
Carso Rencel
Sežana Stemberger vini
Trenta Ducal az. agr.
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I vini naturali esistono. Parola di Angiolino Maule

Millenovecentottantotto, duemiladiciotto. Trent’anni di sacrifici e battaglie. Trent’anni di strade in salita, costellate da pozzanghere e buche grosse come crateri. Di quelle capaci di trasformarti da solista a capo del coro. Oppure da sognatore a fallito.

Chi dice che i vini naturali non esistono, forse, semplicemente, non hai mai incontrato in vita sua Angiolino Maule. Uno capace di metamorfosi kafkiane. Pazzo scatenato e ignorante (per molti) negli anni Novanta. Oggi, definitivamente, un pioniere.

Un “estremista”, fino a ieri. Poi diventato un “equilibrato del naturale” (parole sue). Eppure Maule non è cambiato mai. Qualche capello bianco in più, certo. Qualche ruga sul volto, dovuta ai troppi vaffanculi sottaciuti da un carattere pacato e meditativo, più che agli anni sul groppone. Roba rara da trovare tra i veneti.

Mentre l’Italia lo prendeva per scemo, Angiolino Maule e la moglie Rosamaria, sul finire degli anni Novanta, cominciavano a raccogliere i primi successi della loro azienda agricola: La Biancara di Montebello Vicentino.

Oggi Maule è presidente di VinNatur, l’Associazione Vini Naturali da lui fondata nel 2006, che dal luglio 2016 ha stilato un vero e proprio disciplinare per i propri associati (scaricabile integralmente qui).

Non sono troll le migliaia di visitatori che ogni anno, tra Genova e Vicenza, affollano gli stand degli oltre 170 produttori di vini naturali (italiani ma non solo, alcuni dei quali mappati da Decanter) che si riconoscono nei principi dell’associazione. E non è un troll neppure Angiolino Maule, che concede a vinialsuper questa intervista in esclusiva.

Che cos’è il vino naturale?
E’ il vino prodotto senza utilizzo di prodotti di sintesi, né in vigna né in cantina. E con il minor impatto possibile sull’ecosistema

Quali sono gli strumenti a garanzia del consumatore, circa l’effettiva “naturalità” del vino? Quali strumenti ha messo in campo, in questo senso, VinNatur?
VinNatur da 10 anni effettua analisi a tutti gli associati su residui di pesticidi e solforosa totale all’interno dei vini. I produttori che hanno vini con residui e con livelli di anidride solforosa superiori ai 50 mg/l vengono allontanati dall’associazione in un percorso di due anni al massimo.

Ora abbiamo sviluppato anche un disciplinare interno e ci stiamo attrezzando per farlo rispettare in ogni sua parte, tramite controlli alle aziende associate che saranno eseguiti da enti certificatori esterni. Per quanto riguarda altri vini naturali non sono a conoscenza delle eventuali garanzie.

Quante bottiglie produce all’anno il “vigneto naturale” italiano? Su quanti ettari?
Proprio per il fatto che non esiste una normativa è difficile stabilirlo. VinNatur in Italia “produce” nel suo insieme circa 5 milioni di bottiglie suddivise su 150 produttori, che in media posseggono 10 ettari vitati.

In Italia, lei è un precursore dei vini naturali: come ha visto evolversi il mercato, in Italia e all’estero?
Per quanto riguarda la mia azienda, fino al 2010 lavoravo prevalentemente all’estero, dove tutt’ora ci sono ottime prospettive anche per aziende piccole o sconosciute. Oggi vedo anche in Italia una bella evoluzione.

Si è passati dal parlarne tanto con pochi consumi, al parlarne e fare economia. Vedo sempre più ristoranti di alto livello proporre vini naturali anche non blasonati e questo mi rende felice.

Esistono vini naturali del tutto privi di quelli che, in una degustazione professionale, sarebbero considerati difetti? Direi proprio di si!

In percentuale, quanti vini naturali “difettati” riscontra ogni 10 assaggi? E in passato?
Potrei dire 1 su 10, mentre in passato erano sicuramente di più.

Spesso la critica che viene mossa ai produttori di vini naturali è che facciano passare per “pregi” i difetti del vino: cosa risponde?
Purtroppo ci sono ancora colleghi che la pensano così e quindi la critica è più che giusta. I difetti nascondono il vero terroir e la vera espressività del vino, non dobbiamo mai dimenticarlo. Io e molti altri che hanno l’umiltà delle proprie azioni abbiamo sempre ammesso i nostri errori.

Per primi ce ne scusiamo e ci impegniamo ad affrontarli e capire come non ripeterli. Quando presento i miei vini sono il primo a dire “buono, però ora che lo assaggio, lo avrei fatto diversamente e forse migliore!”.

I vini naturali attirano sempre più l’interesse del pubblico, ma sembrano destinati a restare comunque un fenomeno di nicchia, per pochi eletti: perché? Pensa che qualcuno sbagli a comunicarli? Qual è, secondo lei, il modo migliore per avvicinare al mondo dei naturali chi non li conosce?
Non credo rimarranno fenomeni di nicchia. Già il Bio sta arrivando alle grandi cooperative vinicole più intraprendenti. Il “naturale” si sta allargando lentamente ma ritengo sia meglio così! Dobbiamo presentarci con umiltà, dicendo quello che facciamo, senza denigrare l’altro.

Sottolineare le differenze tra naturali e convenzionali come ha fatto di recente Live Wine è positivo, oppure ostacola il graduale avvicinamento dei due “mondi”?
L’idea del confronto tra diversi approcci non è nuova, è un’idea già utilizzata in passato da altri. Ad una prima vista è fuorviante e per questo non mi è mai piaciuta particolarmente.

Lei beve vini “convenzionali” / “biologici”?
Raramente bevo convenzionali e non mi voglio esprimere. Troppi “biologici / tradizionali” che mi capita di bere hanno un gusto per me simile al convenzionale, quindi senza personalità. Credo sia un vero peccato.

Gli additivi presenti nel “vino convenzionale/biologico/biodinamico” possono essere considerati pericolosi per la salute?
Ad eccezione di solforosa in eccesso e pesticidi (soprattutto se ci sono più principi attivi) gli altri non sono pericolosi.

Qual è il prezzo di un vino naturale?
Dipende dalla qualità. Ci sono vini naturali entry level da 10 euro, ma anche top di gamma da 100 euro in enoteca.

Cosa risponde a chi, provocatoriamente, sostiene che i vini naturali “non esistono”?
Siamo costantemente “sotto l’attacco” di esperti ed enologi che sostengono l’inesistenza del vino naturale e l’inadeguatezza di questa definizione. Siamo anche circondati da altri enologi e studiosi che ci danno una mano o che ci osservano con curiosità e voglia di confronto. Per questo vado avanti per la mia strada senza guardare ad inutili polemiche. Ormai è una parola di uso comune, se ne faranno una ragione spero.

Qualche anticipazione sulla prossima edizione di VinNatur a Villa Favorita
Verrà dato più spazio agli importatori e ai giornalisti dall’estero che vogliono scoprire le nuove aziende associate. Sarà inoltre strutturata un’area food più efficiente e con produttori di alto livello.

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