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VinNatur Genova 2020: nuova location e ampio spazio ai vini naturali europei

GENOVA – Sono già acquistabili sul sito web dell’associazione i biglietti di VinNatur Genova 2020, in programma domenica 23 e lunedì 24 febbraio 2020 ai Magazzini del Cotone del Porto Antico della città ligure.

L’Associazione che riunisce i produttori di “vino naturale” torna per la quarta volta sotto la Lanterna. Il banco d’assaggio riunirà oltre cento vignaioli provenienti da Italia, Francia e Slovenia, confermandosi il più grande evento della tipologia in terra ligure.

Sarà significativa anche la presenza di vignaioli dalla Spagna, grazie alla collaborazione con Vella Terra Barcelona, la “Natural Wine Fair” in programma nella città catalana il 9 e 10 febbraio 2020: un altro evento da non perdere, per gli amanti del genere.

UNA FIERA IN EVOLUZIONE
Dopo VinNatur Tasting, che da Villa Favorita (Sarego, VI) si è trasferito in questo 2019 al Margraf Show-room di Gambellara (VI), anche l’appuntamento di Genova cambia location. Se per tre edizioni l’Associazione è stata ospite del Palazzo della Borsa in Piazza de Ferrari, l’evento 2020 si svolgerà nello storico edificio dei Magazzini del Cotone, nel Porto Antico di Genova.

Uno spazio rinnovato in eleganza e funzionalità dall’architetto Renzo Piano, che accoglie musei, locali, cinema, oltre all’iconico Acquario di Genova, il più grande parco marino d’Europa. Gli spazi dei Magazzini sono ampi e versatili, pensati per ospitare eventi importanti in termini di proposta e presenza di pubblico.

Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal grande parcheggio a disposizione di organizzatori, espositori e visitatori, per soddisfare al meglio le esigenze logistiche e di trasporto. Le porte dei Magazzini del Cotone saranno aperte dalle ore 11.00 e chiuderanno la sera alle 19.00.


INFO IN BREVE | VinNatur Genova 2020
Data: Domenica 23 e lunedì 24 gennaio 2020
Orari di apertura: dalle 11.00 alle 19.00
Luogo: Magazzini del Cotone – Via Magazzini del Cotone, 35 – Porto Antico di Genova
Ingresso: € 15 al giorno, catalogo e calice da degustazione inclusi.
Per chi arriva in treno:
– da Stazione Genova Piazza Principe: 10/15 minuti a piedi
– autobus 35 direzione Via Vannucci, discesa Gramsci 2/metrò Darsena oppure 1, partendo dalla fermata Marittima/Principe Fs discesa e capolinea in Piazza Caricamento
– metropolitana, direzione Brignole, discesa San Giorgio.
Animali: non ammessi

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I vini naturali esistono. Parola di Angiolino Maule

Millenovecentottantotto, duemiladiciotto. Trent’anni di sacrifici e battaglie. Trent’anni di strade in salita, costellate da pozzanghere e buche grosse come crateri. Di quelle capaci di trasformarti da solista a capo del coro. Oppure da sognatore a fallito.

Chi dice che i vini naturali non esistono, forse, semplicemente, non hai mai incontrato in vita sua Angiolino Maule. Uno capace di metamorfosi kafkiane. Pazzo scatenato e ignorante (per molti) negli anni Novanta. Oggi, definitivamente, un pioniere.

Un “estremista”, fino a ieri. Poi diventato un “equilibrato del naturale” (parole sue). Eppure Maule non è cambiato mai. Qualche capello bianco in più, certo. Qualche ruga sul volto, dovuta ai troppi vaffanculi sottaciuti da un carattere pacato e meditativo, più che agli anni sul groppone. Roba rara da trovare tra i veneti.

Mentre l’Italia lo prendeva per scemo, Angiolino Maule e la moglie Rosamaria, sul finire degli anni Novanta, cominciavano a raccogliere i primi successi della loro azienda agricola: La Biancara di Montebello Vicentino.

Oggi Maule è presidente di VinNatur, l’Associazione Vini Naturali da lui fondata nel 2006, che dal luglio 2016 ha stilato un vero e proprio disciplinare per i propri associati (scaricabile integralmente qui).

Non sono troll le migliaia di visitatori che ogni anno, tra Genova e Vicenza, affollano gli stand degli oltre 170 produttori di vini naturali (italiani ma non solo, alcuni dei quali mappati da Decanter) che si riconoscono nei principi dell’associazione. E non è un troll neppure Angiolino Maule, che concede a vinialsuper questa intervista in esclusiva.

Che cos’è il vino naturale?
E’ il vino prodotto senza utilizzo di prodotti di sintesi, né in vigna né in cantina. E con il minor impatto possibile sull’ecosistema

Quali sono gli strumenti a garanzia del consumatore, circa l’effettiva “naturalità” del vino? Quali strumenti ha messo in campo, in questo senso, VinNatur?
VinNatur da 10 anni effettua analisi a tutti gli associati su residui di pesticidi e solforosa totale all’interno dei vini. I produttori che hanno vini con residui e con livelli di anidride solforosa superiori ai 50 mg/l vengono allontanati dall’associazione in un percorso di due anni al massimo.

Ora abbiamo sviluppato anche un disciplinare interno e ci stiamo attrezzando per farlo rispettare in ogni sua parte, tramite controlli alle aziende associate che saranno eseguiti da enti certificatori esterni. Per quanto riguarda altri vini naturali non sono a conoscenza delle eventuali garanzie.

Quante bottiglie produce all’anno il “vigneto naturale” italiano? Su quanti ettari?
Proprio per il fatto che non esiste una normativa è difficile stabilirlo. VinNatur in Italia “produce” nel suo insieme circa 5 milioni di bottiglie suddivise su 150 produttori, che in media posseggono 10 ettari vitati.

In Italia, lei è un precursore dei vini naturali: come ha visto evolversi il mercato, in Italia e all’estero?
Per quanto riguarda la mia azienda, fino al 2010 lavoravo prevalentemente all’estero, dove tutt’ora ci sono ottime prospettive anche per aziende piccole o sconosciute. Oggi vedo anche in Italia una bella evoluzione.

Si è passati dal parlarne tanto con pochi consumi, al parlarne e fare economia. Vedo sempre più ristoranti di alto livello proporre vini naturali anche non blasonati e questo mi rende felice.

Esistono vini naturali del tutto privi di quelli che, in una degustazione professionale, sarebbero considerati difetti? Direi proprio di si!

In percentuale, quanti vini naturali “difettati” riscontra ogni 10 assaggi? E in passato?
Potrei dire 1 su 10, mentre in passato erano sicuramente di più.

Spesso la critica che viene mossa ai produttori di vini naturali è che facciano passare per “pregi” i difetti del vino: cosa risponde?
Purtroppo ci sono ancora colleghi che la pensano così e quindi la critica è più che giusta. I difetti nascondono il vero terroir e la vera espressività del vino, non dobbiamo mai dimenticarlo. Io e molti altri che hanno l’umiltà delle proprie azioni abbiamo sempre ammesso i nostri errori.

Per primi ce ne scusiamo e ci impegniamo ad affrontarli e capire come non ripeterli. Quando presento i miei vini sono il primo a dire “buono, però ora che lo assaggio, lo avrei fatto diversamente e forse migliore!”.

I vini naturali attirano sempre più l’interesse del pubblico, ma sembrano destinati a restare comunque un fenomeno di nicchia, per pochi eletti: perché? Pensa che qualcuno sbagli a comunicarli? Qual è, secondo lei, il modo migliore per avvicinare al mondo dei naturali chi non li conosce?
Non credo rimarranno fenomeni di nicchia. Già il Bio sta arrivando alle grandi cooperative vinicole più intraprendenti. Il “naturale” si sta allargando lentamente ma ritengo sia meglio così! Dobbiamo presentarci con umiltà, dicendo quello che facciamo, senza denigrare l’altro.

Sottolineare le differenze tra naturali e convenzionali come ha fatto di recente Live Wine è positivo, oppure ostacola il graduale avvicinamento dei due “mondi”?
L’idea del confronto tra diversi approcci non è nuova, è un’idea già utilizzata in passato da altri. Ad una prima vista è fuorviante e per questo non mi è mai piaciuta particolarmente.

Lei beve vini “convenzionali” / “biologici”?
Raramente bevo convenzionali e non mi voglio esprimere. Troppi “biologici / tradizionali” che mi capita di bere hanno un gusto per me simile al convenzionale, quindi senza personalità. Credo sia un vero peccato.

Gli additivi presenti nel “vino convenzionale/biologico/biodinamico” possono essere considerati pericolosi per la salute?
Ad eccezione di solforosa in eccesso e pesticidi (soprattutto se ci sono più principi attivi) gli altri non sono pericolosi.

Qual è il prezzo di un vino naturale?
Dipende dalla qualità. Ci sono vini naturali entry level da 10 euro, ma anche top di gamma da 100 euro in enoteca.

Cosa risponde a chi, provocatoriamente, sostiene che i vini naturali “non esistono”?
Siamo costantemente “sotto l’attacco” di esperti ed enologi che sostengono l’inesistenza del vino naturale e l’inadeguatezza di questa definizione. Siamo anche circondati da altri enologi e studiosi che ci danno una mano o che ci osservano con curiosità e voglia di confronto. Per questo vado avanti per la mia strada senza guardare ad inutili polemiche. Ormai è una parola di uso comune, se ne faranno una ragione spero.

Qualche anticipazione sulla prossima edizione di VinNatur a Villa Favorita
Verrà dato più spazio agli importatori e ai giornalisti dall’estero che vogliono scoprire le nuove aziende associate. Sarà inoltre strutturata un’area food più efficiente e con produttori di alto livello.

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VinNatur Genova: i vini naturali all’ombra della Lanterna

VinNatur, Associazione Viticoltori Naturali, organizza per domenica 21 e lunedì 22 gennaio 2018, dalle 11 alle 19, la seconda edizione di VinNatur Genova, ospitata nei locali del Palazzo della Borsa, nella centrale Piazza de Ferrari.

Un banco d’assaggio dove 70 vignaioli aderenti all’associazione presenteranno i loro vini e racconteranno il loro modo di intendere la viticoltura.

Un’occasione per scoprire vini prodotti con metodi di lavoro che prevedono il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, ed esclude l’utilizzo di additivi chimici e di manipolazioni da parte dell’uomo.

“Genova per noi è un appuntamento molto importante – osserva il presidente dell’Associazione Angiolino Maule – una piazza amica che ci riserva sempre grandi soddisfazioni. Da quest’anno l’appuntamento diventerà biennale e si alternerà con quello di Roma. Resterà invece annuale la manifestazione di Villa Favorita”.

Accanto ai vini troverà posto anche una selezione di produttori di gastronomia ligure che proporranno le loro specialità. Si potranno infatti assaggiare bruschettine, formaggi, insaccati, pani e focacce o gustare veri e propri piatti tipici liguri.

Sabato 20 gennaio sarà invece dedicato all’anteprima della manifestazione. I vini dei produttori di VinNatur saranno infatti protagonisti di cene e abbinamenti in diversi locali del centro storico di Genova. La manifestazione ha il patrocinio della Camera di Commercio della città di Genova.

L’associazione VinNatur, nata nel 2006, riunisce piccoli produttori di vino naturale da tutto il mondo che intendono difendere l’integrità del proprio territorio. Scopo dell’Associazione è unire questi vignaioli per dar loro maggior forza, consapevolezza e visibilità condividendo esperienze, studi e ricerche.

Scopo dell’associazione è anche quello di promuovere la ricerca scientifica e divulgare la conoscenza di tecniche naturali e innovative.

Negli anni sono nati diversi progetti di ricerca tra le aziende associate e alcune Università e Centri per la Sperimentazione. Per associarsi i viticoltori devono accettare di sottoporre i propri vini all’analisi dei pesticidi residui, per poter garantire la genuinità dei vini.

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