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Aste online vini pregiati e Champagne: i più venduti su Catawiki nel 2024

Aste online vini pregiati e Champagne i più venduti su Catawiki nel 2024
Le aste di vini pregiati e Champagne online stanno rivoluzionando il mercato del vino e delle bollicine francesi, con gli italiani in prima linea tra gli acquirenti più appassionati. Secondo i dati forniti da Catawiki, principale marketplace online, nel 2024 sono state acquistate oltre 265.000 bottiglie sulla piattaforma, con l’Italia che rappresenta il 30% del totale delle vendite di vino e champagne e addirittura il 40% per quanto riguarda solo le bollicine francesi. https://www.winemag.it/italiani-pazzi-per-le-aste-di-vino-e-champagne-e-si-guadagna-fino-a-60-mila-euro-l-anno/

VINI PREGIATI  E CHAMPAGNE ALL’ASTA ONLINE: I PREFERITI DEGLI ITALIANI

I collezionisti italiani dimostrano una spiccata preferenza per i grandi nomi dell’enologia internazionale, con una netta prevalenza di etichette francesi nelle transazioni di alto valore. Tra i lotti più costosi acquistati troviamo:

  • Salon Cuvée ‘S’ Le Mesnil Blanc de Blancs Œnothèque: sei bottiglie e una Magnum vendute per 10.500 euro.
  • Cassa Duclot Prestige, contenente vini prestigiosi come Petrus, Latour, Lafite, Mouton, Haut-Brion e Yquem, acquistata per 7.700 euro.
  • Set di nove bottiglie di Masseto, battuto all’asta per 7.300 euro.

CHAMPAGNE E VINI FRANCESI ALL’ASTA ONLINE: IL REPORT CATAWIKI

Lo Champagne continua a dominare il mercato delle aste online, con un incremento costante delle vendite. Tra le bottiglie più ambite troviamo:

  • Magnum di Salon Brut Blanc de Blancs Cuvée “S” Le Mesnil 2008, venduta per 6.000 euro;
  • Magnum di Petrus 2001, aggiudicata per 4.300 euro;
  • Domaine de la Romanée-Conti – Richebourg Grand Cru 1998, acquistato per 2.800 euro.

Gli acquirenti italiani dimostrano una fedeltà assoluta ai grandi marchi, con una netta predilezione per gli Champagne e i vini italiani più blasonati.

ASTE VINO E CHAMPAGNE ONLINE: UN MERCATO IN ESPANSIONE

Il successo delle aste di vini pregiati e Champagne online testimonia il crescente interesse degli italiani per il settore del collezionismo enologico, che non si limita solo alla passione, ma diventa anche un’opportunità di investimento. La continua crescita delle vendite su Catawiki lascia presagire un 2025 ancora più florido per gli appassionati del settore, con un mercato sempre più dinamico e ricco di nuove opportunità per chi cerca bottiglie rare e prestigiose. https://www.catawiki.com/it/c/720-vino-whisky-e-liquori

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La banda del falso Romanée Conti: scoperte bottiglie con etichette contraffatte (video)


I Carabinieri del NAS di Torino hanno smantellato
una banda dedita alla contraffazione e commercializzazione di bottiglie di vino francese di altissimo pregio. Tra queste, anche del falso Romanée Conti della Borgogna. L’operazione si inserisce nel quadro di un’ordinanza di indagine penale europea, emessa dalla magistratura francese ed eseguita dalle Procure della Repubblica di Torino e Milano. Oltre ai sei mandati di arresto europeo, i Carabinieri hanno eseguito 16 decreti di perquisizione. L’attività ha coinvolto anche Europol e ha visto la collaborazione di varie forze di polizia francesi. Sei le persone arrestate dopo numerose perquisizioni in diverse province italiane, tra cui Torino, Monza, Cuneo, Roma e Bologna.

FALSO ROMANÉE CONTI: I DETTAGLI DELL’INDAGINE

I reati contestati agli arrestati riguardano l’associazione per delinquere (art. 416 c.p.) e la contraffazione di marchi (art. 474 c.p.), in particolare nell’ambito dell’importazione e commercializzazione di prodotti con segni falsi. L’organizzazione criminale, composta da membri di diverse nazionalità, operava principalmente nella falsificazione di vini pregiati, tra cui bottiglie dal valore che poteva raggiungere i 15 mila euro ciascuna.

Le bottiglie contraffatte venivano poi immesse nel mercato a prezzi di mercato regolari, truffando ignari commercianti. Al centro del sodalizio criminale, un cittadino di nazionalità russa, ritenuto il principale artefice della rete. L’uomo si avvaleva della collaborazione di tipografie italiane per la produzione di etichette e tappi falsi, che venivano poi apposti su bottiglie di vino destinate al mercato internazionale.

FALSI VINI PREGIATI FRANCESI: LA LOGISTICA DELLA CONTRAFFAZIONE

Le indagini sulla banda hanno rivelato che le etichette contraffatte, comprese quelle del falso Romanée Conti, venivano talvolta consegnate direttamente presso l’aeroporto di Malpensa, da dove il cittadino russo le portava all’estero per la distribuzione sui mercati mondiali. La contraffazione riguardava etichette di alcune delle case vitivinicole più note e apprezzate al mondo, attirando così l’attenzione delle autorità francesi, che hanno poi avviato l’inchiesta internazionale. Nel corso delle operazioni, i Carabinieri del NAS hanno sequestrato numerose bottiglie contraffatte, etichette, dispositivi informatici e telefoni cellulari appartenenti agli indagati. Sono stati inoltre confiscati denaro e altri beni di valore, oltre a documentazione che si ritiene fondamentale per proseguire le indagini.

LA BANDA DEL ROMANÉE CONTI: L’OPERAZIONE DEI NAS

L’operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla contraffazione nel settore del vino, che non solo danneggia l’economia, ma mette anche a rischio la reputazione di marchi storici e prestigiosi. Il mercato del vino di lusso è, infatti, un settore particolarmente sensibile alla falsificazione, dove ogni bottiglia rappresenta non solo un valore economico, ma anche culturale e storico. Le indagini, supportate anche da Europol, proseguiranno nei prossimi mesi per individuare eventuali altri complici e ramificazioni della rete criminale a livello internazionale.

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L’inverno dei vini pregiati: Liv-ex Fine Wine 100 scende per il sesto mese consecutivo


Il Liv-ex Fine Wine 100, benchmark leader del settore per il movimento dei prezzi di 100 dei vini pregiati più ricercati provenienti da Francia, Italia, Stati Uniti, Australia e Spagna, è sceso per il sesto mese consecutivo a settembre 2024. Il calo è stato dell’1,7%, il più sensibile, mese su mese, dall’ottobre 2023. Nell’ultimo anno, l’indice ha registrato solo un leggero aumento mensile, a marzo 2024 (+0,4%). Da un anno all’altro è sceso del 7,0%, ma rimane in crescita del 7,6% considerando gli ultimi cinque anni. Allargando la visuale, il Liv-ex Fine Wine 1000 (che tiene conto di mille vini di pregio di tutto il mondo) è sceso dell’1,9%, chiudendo a 377,7. Tutti i sottoindici hanno registrato un calo. Tra questi, il Resto del Mondo 60 ha registrato il calo più marcato (-4,4%). Il Liv-ex Fine Wine Investables è sceso dello 0,8% ed ora è in calo dello 0,6% nel quinquennio.

FINE WINE 50 LIV-EX: PREZZI VERSO IL BASSO

A settembre si è registrato un leggero aumento, mese su mese, del numero di vini singoli (LWIN11) scambiati sul mercato secondario. Nello stesso mese, il volume degli scambi è stato superiore a quello di agosto, ma il valore degli scambi è diminuito. Nonostante il calo dei prezzi, gli operatori del mercato rimangono attivi. Il Liv-ex Fine Wine 50, che segue il movimento delle 10 annate più recenti dei Bordeaux First Growth, è sceso del 2,1% a settembre. Sotto, dunque, ai livelli del 2020. Come indicato dal Relative Strength Index (RSI, “Indicatore di Forza relativa”), il Fine Wine 50 è in territorio di ipervenduto (sotto la soglia di 30). L’analisi tecnica suggerisce che, con le Bande di Bollinger che rimangono ampie (basandosi sulla volatilità dei titoli), potremmo continuare ad assistere a oscillazioni dei prezzi verso il basso.

LIV-EX FINE WINE 50: VEGA SICILIA UNICO… A PERFORMARE BENE

Château Lafite Rothschild 2021 è stato il vino con la peggiore performance della Liv-ex Fine Wine 50, registrando un calo del 9,5% mese su mese. Il suo Mid Price si colloca ora appena al di sotto del suo prezzo di uscita dallo Château di 390 euro a bottiglia. La classifica dei 60 vini del Resto del Mondo è stata la più colpita nell’ultimo mese. Dei 60 vini che la compongono, 40 sono scesi, 5 sono rimasti fermi e 15 sono saliti.

L’Oakville Cabernet Sauvignon e l’Opus One di Screaming Eagle sono stati tra i peggiori, con otto delle dieci annate più recenti che hanno registrato cali. I prezzi sono stati probabilmente influenzati negativamente dal recente rafforzamento della sterlina rispetto al dollaro Usa. Lo Screaming Eagle 2016 è quello che ha subito il calo maggiore a settembre, con un prezzo medio del 21,2%. L’Unico di Vega Sicilia è stato il vino componente più performante, con sei annate che hanno registrato aumenti. L’annata 2008 è in cima alla lista, con un aumento del prezzo medio del 10,0% rispetto al mese precedente.

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Trafficante di droga e collezionista di vini pregiati: in cantina 9 mila bottiglie top


Novemila bottiglie di vino pregiato
, per un valore stimato di circa 1 milione mezzo di euro. È quanto hanno sequestrato gli uomini della Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, a uno dei malviventi accusati a vario titolo di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, esercizio abusivo del credito e frode fiscale. Un’indagine iniziata nell’ottobre 2023, che ha condotto le Fiamme Gialle all’esecuzione di 46 ordinanze di custodia cautelare e al sequestro di beni, aziende e disponibilità finanziarie per oltre 129 milioni di euro a carico di un gruppo di italiani, spagnoli e cinesi.

LA CANTINA DEL TRAFFICANTE: 9 MILA BOTTIGLIE PREGIATE

Nella mattinata odierna gli sviluppi di uno dei filoni dell’inchiesta, che ha visto coinvolta una delle persone rimaste a piede libero. L’uomo, residente in provincia di Bergamo, ha insospettito le forze dell’ordine per via del tenore di vita troppo elevato rispetto ai redditi dichiarati. A seguito di mirati accertamenti patrimoniali, la Guardia di Finanza ha scoperto e sequestrato la collezione di oltre 9 mila bottiglie di vino pregiato (di cui la più costosa è risultata avere un prezzo di listino di 15 mila euro), oltre ad ulteriori disponibilità finanziarie su diversi conti correnti bancari riconducibili all’indagato ed ad un’immobile in provincia di Bergamo del valore di circa 200 mila euro.

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Liv-ex in calo, fine wines in difficoltà a luglio: mese turbolento per i vini pregiati

Luglio 2023 è stato un altro mese turbolento per il mercato dei vini pregiati, i fine wines, con tutti i principali indici Liv-ex in calo. La discrepanza tra la performance del mercato dei vini pregiati e i guadagni positivi osservati nei principali titoli azionari solleva interrogativi sui fattori che influenzano la tendenza al declino del primo. Le analisi di Liv-ex provengono dal database più completo al mondo dei prezzi delle etichette più prestigiose al mondo. I dati riflettono l’attività in tempo reale degli oltre 620 commercianti membri di Liv-ex provenienti da tutto il mondo.

Insieme rappresentano il più grande bacino di liquidità al mondo – attualmente 100 milioni di sterline di offerte e rilanci su 16.000 vini.  Dati indipendenti, direttamente dal mercato. L’indice Italia 100 evidenzia una potenziale sacca di stabilità in mezzo alle acque tempestose, registrando solo un calo marginale dello 0,4% a luglio. La Toscana e il Piemonte hanno guidato la ripresa, con vini come il Barolo 2016 di Bartolo Mascarello e il Barbaresco 2017 di Gaja che hanno registrato un aumento dei prezzi rispettivamente del 20,5% e del 18% rispetto al mese precedente.

LIV-EX FINE WINE: I VINI PREGIATI PIÚ PERFORMANTI A LUGLIO 2023

Il Liv-ex Fine Wine 100, il benchmark del settore, è sceso del 3,1% rispetto al mese precedente. 76 dei 100 vini che compongono l’indice hanno visto i loro prezzi diminuire, mentre 20 sono aumentati e 4 sono rimasti fermi. La maggior parte delle regioni è stata rappresentata nelle etichette più performanti di luglio. Ancora una volta, il vino che è aumentato di più a luglio proviene dal Rodano: Château de Beaucastel Hommage à Jacques Perrin, Châteauneuf-du-Pape 2019 è aumentato dell’8,2% mese su mese.

Questo nonostante l’indice Rhône 100 sia sceso dell’1,6% a luglio e del 16,4% su base annua. Il Liv-ex Fine Wine 1000 è sceso dell’8,7% dall’inizio del 2023. Il Liv-ex Bordeaux 500 ha creato la maggiore pressione al ribasso sull’LX100, con un calo del 3,0%. Tra i cali più significativi, Château Haut-Bailly Cru Classé 2019 (-16,5%), Château Calon Ségur 3ème Cru Classé 2012 (-15,7%) e Château Clinet 2017 (-14,7%).

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«Il futuro dei vini pregiati? Nei vitigni resistenti». Parola di Oliver Bernard (Domaine de Chevalier)

«Se i vini pregiati hanno un futuro, sarà vicino alla natura». Parola di Oliver Bernard, direttore di Domaine de Chevalier di Bordeaux. Tra le soluzioni indicate, l’allargamento dei disciplinari ai vitigni resistenti per i vini a denominazione, oltre al sostegno alle aziende agricole per il passaggio alla viticoltura biologica e biodinamica.

Sempre secondo Oliver Bernard, sarà fondamentale l’adeguamento delle tecniche di gestione dei vigneti. Interrogato sul palco del simposio “Act for Change“, organizzato da Vinexposium il 20 e 21 giugno 2022 alla Cité du Vin, il direttore di Domaine de Chevalier di Bordeaux ha espresso «un misto di entusiasmo e realismo».

Bernard è sicuro si debba «reagire immediatamente alle questioni ambientali». Ha inoltre ribadito la sua «fiducia nei consumatori e nelle generazioni future, che rendono onore i vini pregiati».

BORDEAUX HA GIÀ I SUOI “VITIGNI RESISTENTI”. E L’ITALIA?

Il simposio “Act for Change” ha riunito esperti internazionali in rappresentanza di 17 Paesi, per una serie di discussioni incentrate sul futuro dei vini e degli alcolici da qui al 2030, nell’ambito della Bordeaux Wine Week.

Sul fronte dei vitigni resistenti ai cambiamenti climatici, la posizione di Oliver Bernard non si discosta da quella del Consorzio Vini di Bordeaux, che nel 2021 ha concluso gli studi – durati 10 anni – su 6 nuove varietà da inserire nell’Aoc.

Quattro sono a bacca rossa: Touriga Nacional,Castets, Marselan e Arinarnoa. Due i “Piwi” a bacca bianca: Alvarinho e Liliorila. In Italia è il prof Attilio Scienza a suggerire di utilizzare i vini a Indicazione geografica protetta (Igp) come «palestra per i vitigni resistenti», intendendo in questo caso i Piwi, da inserire poi nelle Doc del vino italiano.

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