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Approfondimenti

Ocm Vino: due milioni di euro per la promozione dei vini marchigiani


Due milioni di euro per la promozione dei vini marchigiani tra azioni di incoming, partecipazione a fiere internazionali, comunicazione e organizzazione di masterclass rivolte a specialisti del settore. È il nuovo piano Ocm Vino per la stagione 2019-2020 presentato martedì 10 settembre dall’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) alla Regione Marche.

Tra i Paesi target spiccano gli Stati Uniti e il Canada (che assorbono rispettivamente un terzo e un quarto dell’investimento totale), ma anche Cina, Russia, Giappone, Svizzera, Corea del Sud e una new entry, l’India.

“Negli ultimi 9 anni – sottolinea Alberto Mazzoni, direttore dell’Imt – l’adesione delle aziende ai progetti promozionali di Imt è quasi triplicata, e nello stesso periodo l’export regionale è cresciuto di quasi il 45%. In particolare, i produttori di Verdicchio hanno ormai da tempo sostenuto forti investimenti per l’internazionalizzazione e i risultati ci sono, nonostante il periodo non facile sul fronte delle quotazioni di diverse denominazioni italiane”.

Nel primo semestre di quest’anno l’export di bevande nella provincia di Ancona – dove il vino incide per il 90% del valore complessivo – ha registrato un’ulteriore crescita del 5,3% dopo il +16,4% del 2018 e oggi l’area rappresenta quasi i 2/3 delle vendite di vino marchigiano all’estero.

È la riprova – commenta ancora Mazzoni – che gli investimenti in promozione pagano anche se siamo consapevoli che è solo l’inizio e che, rispetto alle potenzialità, praticamente tutti i mercati extra Ue possono per noi considerarsi emergenti”.

E sul fronte degli eventi, il calendario Imt per la stagione Ocm 2018-2019 è ancora caldo, a partire dall’Indigena World Tour, sotto la direzione creativa dello scrittore e senior editor di Vinous, Ian D’Agata.

Cinque tappe internazionali che da inizio settembre fino alla fine di novembre portano i vini Dop marchigiani dalla Danimarca (Copenhagen 9 settembre) agli Stati Uniti (New York, 24 settembre e Miami 2 ottobre) fino al Canada (Toronto, 26 settembre) e alla Cina (Pechino, 14 novembre).

Chiudono l’anno gli appuntamenti internazionali con i Tre Bicchieri del Gambero Rosso in Giappone (Tokyo, 30 ottobre) e Russia (Mosca, 25 novembre), l’evento in Svizzera con Doctor Wine di Daniele Cernilli (Zurigo, 20 novembre) e quello di Simply Italian Great Wines in Australia (Sidney, 25 novembre). Da febbraio 2020 si riparte invece con le tappe statunitensi dei Tre Bicchieri e di Slow Wine.

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Vini al supermercato

Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore Doc 2014 Casal di Serra, Umani Ronchi

(4,5 / 5) E’ ancora un vino delle Marche, un Verdicchio, a finire sotto la nostra lente di ingrandimento. Verdicchio, tanto amato dagli italiani, per canzonare una nota pubblicità.

Tra i vini bianchi fermi italiani raccoglie il  maggior gradimento tra i consumatori e tra le guide enologiche più autorevoli che nelle loro ultime edizioni gli hanno destinato numerose menzioni.

Andiamo virtualmente nelle Marche, questa regione tanto martoriata dagli eventi sismici della cronaca recente. Più precisamente siamo  nella Valle dell’Esino con il Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore Doc 2014 Casal di Serra prodotto da Umani Ronchi: una garanzia sullo scaffale del supermercato prima e in tavola poi. Il prodotto di un’azienda che dimostra continuamente come si possa far bene il vino nonostante milioni di bottiglie prodotte.

LA DEGUSTAZIONE
Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore Doc 2014 Casal di Serra si presenta di colore giallo paglierino  con unghia leggermente dorata, limpido e molto trasparente. Dal punto di vista olfattivo è molto profumato. Le tipiche note fruttate di pesca ed albicocca lasciano lo spazio a delicati sentori floreali di camomilla. Non mancano anche note vegetali e minerali.

Al palato è caldo, di gusto morbido e secco. Una buona freschezza gustativa invoglia la beva nella quale spicca una buona sapidità. Vellutato. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore Doc 2014 Casal di Serra è un vino semplice ed equilibrato a conferma che la bellezza e la felicità stanno nelle piccole cose, come in un calice di Verdicchio Casal di Serra. Da servire a 8/10 gradi il Verdicchio è estremamente versatile negli accostamenti in cucina. Si abbina ad antipasti leggeri, piatti di pesce, carni bianche e perché no, da gustare anche da solo.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve Verdicchio al 100%. I vigneti, di età compresa tra gli otto e i trenta anni, e allevati a guyot, si estendono sulle due sponde opposte della Valle dell’Esino, nella fascia collinare che va dai 200 ai 350 metri sul livello del mare. I terreni, che risalgono a formazioni plio-pleistoceniche, sono molto profondi, franco argillosi e mediamente calcarei. La resa dei vigneti può raggiungere i 70 q.li per ettaro.

La vendemmia è eseguita a mano, e normalmente si svolge nel periodo che va da fine Settembre alla prima decade di Ottobre. Particolare attenzione viene posta nel determinare il momento di raccolta, che deve coincidere con il raggiungimento del migliore equilibrio tra contenuto di zuccheri, maturità fenolica e acidità.

Dopo una pressatura soffice, il mosto fiore viene raffreddato rapidamente per poi essere decantato in maniera statica. Da alcuni anni, una parte delle uve destinate al Casal di Serra, viene vinificata con la tecnica della macerazione pellicolare, un processo che favorisce e ottimizza l’estrazione del carattere varietale.

La fermentazione, in serbatoi di acciaio a temperatura controllata tra 16 e 18°C, si protrae per 10-15 giorni. Il vino, che in prevalenza non svolge fermentazione malolattica, affina in acciaio per circa 5 mesi a contatto con i propri lieviti. Imbottigliato a fine Aprile, riposa ulteriormente in bottiglia per alcuni mesi.

La storia di Umani Ronchi nasce a Cupramontana nel cuore della produzione del Verdicchio Classico. L’azienda, di proprietà della famiglia Bianchi-Bernetti, dal 1959 produce con cura e artigianalità vini di grande qualità sapendo valorizzare quei vitigni che trovano la loro naturale e migliore espressione nelle terre di Marche e Abruzzo.

Con una superficie vitata di 210 ettari distribuiti lungo la costa dell’Adriatico, tra la collina e il mare per ben 185 km di filari e 10 vigneti, dagli anni ’70 ad oggi hanno raddoppiato la propria superficie. Le vecchie viti sono state rinnovate per l’85%, investendo su Verdicchio e Rosso Conero, ma anche recuperando e valorizzando vitigni come il Pecorino e il Lacrima di Morro d’Alba. Umani Ronchi adotta un sistema di coltivazione biologica ed oggi produce 3 milioni di bottiglie. I suoi vini sono riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo.

Prezzo pieno: 8,90 euro
Acquistato presso: Conad

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news ed eventi

Antonio Centocanti eletto Presidente dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini

E’ Antonio Centocanti, presidente della Cantine Belisario Soc. Coop. Srl, il nuovo presidente dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt), consorzio diretto da Alberto Mazzoni che rappresenta l’82% dell’export vinicolo delle Marche. Nato a Cerreto d’Esi, classe 1955, Centocanti che succede a Gianfranco Garofoli, è stato eletto all’unanimità dal neo consiglio di amministrazione del maxiconsorzio che conta circa 700 soci e 16 denominazioni tutelate. Ad affiancarlo, i nuovi vicepresidenti Michele Bernetti (Umani Ronchi) e Doriano Marchetti (Moncaro). “Le Marche del vino – ha detto il presidente di Imt, Centocanti – hanno raggiunto un buon livello sul fronte della notorietà e della qualità dei prodotti ormai apprezzati a livello internazionale, Verdicchio in primis. Ora occorre fare il salto di qualità. Obiettivo del prossimo triennio sarà perciò consolidare l’immagine e le posizioni conquistate dai vini marchigiani sul mercato interno ma soprattutto rafforzare la nostra presenza sui mercati esteri attraverso azioni promozionali mirate e incoming sul territorio. Una direzione questa – ha concluso Centocanti – ampiamente condivisa dalla nostra base associativa”.

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Vini al supermercato

Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico 2014, Colonnara

Anfora, bottiglia simbolo del Verdicchio, disegnata nel 1953 dall’architetto Antonio Maiocchi ed entrata a pieno titolo nelle tipologie di bottiglie utilizzate per questo vino. Denominazione, il Verdicchio, molto apprezzata e diffusa sulle tavole degli italiani, presente sia come Doc, che come Docg nella versione Superiore. Ecco quindi, sotto la nostra lente di ingrandimento oggi il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico, vendemmia 2014, prodotto da Colonnara a Cupramontana (An). Azienda, Colonnara, della quale abbiamo molto apprezzato il Marche Rosso Igt Tornamagno 2010 disponibile nel canale horeca, ma un po’ meno questo Verdicchio che risulta certamente bevibile, gradevole, con un adeguato rapporto qualità prezzo, ma non degno di nota. Nel calice cristallino e poco denso, ma di un colore giallo paglierino tendente al dorato che fa immaginare un vino di una certa complessità poi disattesa. Al naso,  il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico, prodotto da Colonnara è delicatamente profumato e fruttato. In bocca risulta complessivamente rotondo. Abbastanza caldo, secco, fresco e sapido, caratteristica per la quale si distingue in primis. Sufficientemente elegante e persistente, manca però di un po’ di sprint. Un vino da consumare giovane, adatto alla tavola di tutti i giorni anche perché di soli 12,5% di alcol in volume. Si abbina ad antipasti di pesce, crostacei bolliti, primi piatti con sugo bianco di pesce o di crostacei o di vegetali, pesci bolliti delicatamente salsati, pesci cotti in padella con olio di oliva, rosmarino e stesso vino, carni bianche con cotture delicate, prosciutto crudo di tipo dolce, formaggi pecorini giovani. Da servire a 10-12 gradi.

LA VINIFICAZIONE
Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico prodotto da Colonnara è un vino bianco fermo prodotto dal 1964. I vigneti dai quali provengono le uve destinate alla vinificazione si trovano in una zona collinare a 350/550 metri s.l.m, nei comuni di Cupramontana, Monteroberto, Maiolati, Castelbellino, Staffolo e Apiro. I terreni sono di origine marina, di medio impasto, con punte elevate di argilla e sabbia. Le vigne sono allevate secondo il sistema doppio capovolto Sylvoze Guyot. La raccolta delle uve e manuale e la vinificazione è tradizionale in bianco con pressatura soffice, pulizia del mosto e vinificazione in acciaio a temperatura controllata. Colonnara è stata fondata nel 1959, costituita da 110 soci per un totale di 120 ettari produce una vasta gamma di vini bianchi e rossi tipici delle Marche tra cui Verdicchio, Passerina, Pecorino, Bianchello del Metauro ovvero rossi come Montepulciano, Lacrima di Morro d’Alba o Rosso del Conero.

Prezzo pieno: 4,70 euro

Acquistato presso: Conad

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