Oggi i vini si presentano sugli scaffali dei supermercati delle insegne Iper Coop e Auchan con un’etichetta bianca al posto della nera.
La scritta “Jean Paul Roble”, prima in bella evidenza, è stata sostituita dalla denominazione. Colpo d’occhio importante sulla scritta “Tenimenti Civa“. Il nome di fantasia “Jean Paul Roble” non è scomparso dall’etichetta. Occupa una posizione centrale, ma il corsivo ha preso il posto del megalomane stampatello tanto criticato.
LA LINEA JEAN PAUL ROBLE
Frutto di un concept raro da rinvenire tra i banchi della grande distribuzione organizzata italiana, i vini “Jean Paul Roble 85 15” nascono “da un concetto di terroir ispirato ai territori della Borgogna, di Pomerol, di Bordeaux e della Loira”.
Vini francesi destinati prevalentemente a un pubblico di nicchia, la cui filosofia, coniugata all’italiana, mira a rivolgersi “a un pubblico più vasto”. Non a caso Jean Paul Roble non è il nome del produttore, bensì lo pseudonimo dietro al quale si cela Effe. Ci Parma Srl: uno dei colossi del mercato italiano del vino.
Le Doc commercializzate con questo marchio, prodotte esclusivamente nei Colli Orientali del Friuli, sono ottenute da un appezzamento di 16 ettari sulla collina di Ipplis, coltivato per 3 ettari a Pinot Grigio, 3 a Friulano, 3 a Sauvignon, 5,5 a Chardonnay, 1,5 a Refosco e 1 a Merlot.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.