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Romagna Doc Spumante: se ne parla a Faenza

FAENZA –Bollicine e territorio: la Romagna si muove e chiama l’Unione Europea”. Questo il titolo dell’incontro alla Fiera di Faenza domani, lunedì 26 febbraio, alle 20.30.

La serata chiama a raccolta tutto il mondo vitivinicolo della Romagna con particolare riferimento ai produttori di sparkling wine.

Secondo i dati del Consorzio Vini di Romagna lo scorso anno sono stati imbottigliati 5,4 milioni di bottiglie di vini frizzanti Igt con indicazioni romagnole, 900 mila di spumanti sempre Igt, inferiori sono stati i numeri per i vini a denominazione di origine controllata (Doc Romagna): 12mila bottiglie frizzanti, e 38mila spumanti.

Il trend pare destinato a crescere ancora di più, all’orizzonte poi c’è l’aggiornamento della Romagna Doc Spumante. Un progetto (criticato da associazioni come Fivi, la Federazione italiana Vignaioli indipendenti) che nasce “dall’esigenza di traguardare la viticoltura romagnola nei prossimi 20 anni, cercando di generare valore aggiunto attraverso una qualificazione dei disciplinari”.

Sempre secondo il Consorzio, lo spumante Romagna Doc favorirebbe “un forte impegno nell’innalzamento qualitativo delle produzioni e un altrettanto forte impegno nella capacità di intercettare i trend ed i mercati, nazionali ed esteri, maggiormente remunerativi per i produttori”.

Un pensiero rivolto sopratutto alle varietà autoctone, con la seconda fase che dovrà essere dedicata al Sangiovese di collina. Il progetto è promosso dal Consorzio Vini di Romagna con tutti i produttori impegnati a livello di Consiglio di amministrazione, commissioni tecniche e valorizzazione, in stretta sinergia con il coordinamento vino di Alleanza Cooperative Agroalimentari.

Non è un caso, appunto, che all’incontro a Faenza prendano parte i principali protagonisti del mondo vitivinicolo della Romagna e non solo: Paolo De Castro (nella foto) Vice presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Stefano Bonaccini Presidente della Regione Emilia Romagna, Simona Caselli Assessore regionale all’Agricoltura.

Al convegno “Bollicine e territorio: la Romagna si muove e chiama l’Unione Europea” parteciperanno anche Ruenza Santandrea Coordinatrice settore vino Alleanza Cooperative Agroalimentare, Carlo Dalmonte Presidente Caviro, Marco Nannetti Presidente Terre Cevico, Giordano Zinzani del Consorzio Vini di Romagna, Mauro Sirri delle Cantine Celli di Bertinoro. Coordina la serata Antonio Farnè, caporedattore del Tg3 Emilia Romagna.

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Sangiovese e Albana: nozze d’oro per le Doc di Romagna

BOLOGNA – Il 2017 enologico della Romagna sarà ricordato anche per un importante triplo anniversario: 50 anni della Doc del “Romagna Sangiovese” e del “Romagna Albana” e i 30 anni della Docg “Albana”.

Un traguardo importante per i due vitigni più rappresentativi della tradizione enologica romagnola, che è stato l’oggetto nei giorni scorsi di un evento conviviale organizzato dal Consorzio Vini di Romagna, in collaborazione con l’Enoteca Regionale Emilia Romagna.

All’evento, ospitato all’azienda Palazzona di Maggio di Ozzano dell’Emilia (BO), hanno partecipato i rappresentanti di tutti i Consorzi di Tutela emiliano romagnoli e numerosi produttori.

“Aver ottenuto e poi migliorato le Denominazioni d’Origine per i nostri vini – ha sottolineato Giordano Zinzani, presidente con Consorzio Vini di Romagna – è stato una leva importantissima perché l’enologia della Romagna, e della Regione tutta grazie alle altre Doc, cambiasse notevolmente le proprie abitudini e crescesse gradualmente in qualità”.

“Le denominazioni – ha aggiunto Zinzani – hanno aiutato a migliorare la conduzione dei vigneti e in cantina e, a distanza di 50 anni, sono evidenti le differenze rispetto ad allora. Oggi vantiamo un’enologia più moderna, più vocata all’esportazione e che, pur mantenendo le radici salde alla tradizione e al territorio, si evolve in modo costante”.

Il Consorzio vini di Romagna è stato costituito nel 1962 col nome di “Consorzio per la difesa dei vini tipici romagnoli e denominazione d’origine” anche se, a quell’epoca, la regione non aveva ancora vini a denominazione d’origine.

La prima Doc arrivò 5 anni dopo, nel luglio 1967, ed ha riconosciuto il Sangiovese di Romagna come il quindicesimo vino in Italia a ottenere la denominazione e primo in Emilia Romagna.

Sempre nello stesso mese dello stesso anno, a distanza di qualche giorno, fu riconosciuta la Doc l’Albana di Romagna. Dopo 20 anni, nel 1987, l’Albana di Romagna ha poi ottenuto la Docg, prima denominazione controllata e garantita per un vino bianco in Italia.

Nel 2011, anche per una maggior tutela dei prodotti, sono state poi unificate le varie denominazioni sotto quella unica di Romagna Doc per dare un’identità al patrimonio vinicolo locale e si sono aggiunte anche le menzioni geografiche con 12 sottozone.

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”Vini di Romagna – Dop on the beach”: il vino sotto l’ombrellone

Dopo le trasferte primaverili al Prowein di Düsseldorf e al Vinitaly di Verona, il Consorzio Vini di Romagna punta sulle spiagge della Riviera emiliano romagnola per far conoscere e apprezzare ai turisti i vini locali.

Dal 14 luglio fino al 12 agosto, a Cesenatico, Cervia, Milano Marittima, Pinarella e Tagliata si svolge l’iniziativa ”Vini di Romagna – DOP ON THE BEACH”.

Una ventina gli stabilimenti balneari aderenti all’iniziativa. Ad attendere turisti saranno giovani iscritti a corsi di Enologia o agli istituti alberghieri. Sarà possibile degustare i vini Romagna Albana Docg, Romagna Pagadebit Doc fermo e frizzante, Romagna Sangiovese Doc e Romagna Trebbiano Doc spumante e frizzante.

I corner promozionali saranno ben visibili grazie al materiale realizzato ad hoc per l’evento: vele, t-shirt e cappellini indossati dai promoter, flyer d’invito all’assaggio, bicitriciclo con i colori dell’iniziativa. I vini verranno serviti in calici serigrafati con il marchio del Passatore, simbolo del Consorzio Vini di Romagna.

”La riviera emiliano romagnola – sottolinea il Presidente del Consorzio Vini di Romagna, Giordano Zinzani – è un campione di attrattività turistica, portando oltre cinquanta milioni di turisti l’anno. Come altre regioni fanno da tempo, siamo orgogliosi di proporre specialità enogastronomiche di pregio del nostro territorio, sapendo che il vino è un marcatore d’identità locale di notevole impatto, in grado di lasciare una traccia chiara e indelebile in chi ha scelto le nostre belle spiagge. L’obiettivo del progetto è di proporre una cultura locale del cibo e del vino quale asse portante del nostro invidiabile life-style”.

“Si tratta di una promozione rivolta al consumatore, in particolare il turista – continua Zinzani – per far conoscere le principali tipologie della DOP Romagna e testarne il gradimento in contesti in cui i nostri vini sono ancora poco utilizzati. Registreremo i dati della promo, ma chi viene da fuori ci testimonia già ora di non trovare regioni italiane in cui si mangi e si beva così bene e a prezzo corretto come in Romagna; siamo cresciuti molto e dobbiamo sentirci più consapevoli del valore dei nostri vini DOP, pronti perciò a rendere il progetto virale perché chi viene presso i nostri lidi consumi soprattutto prodotto locale”.

Gli stabilimenti balneari che partecipano all’iniziativa sono sono: Bagno Rocchi a Tagliata; Bagno Alta Marea, Bagno Giardino, Bagno Jolly e Bagno Andrea tutti a Pinarella; Bagno Balmor, Bagno Mercuriali e Bagno Ulisse tutti a Cervia; Bagno Dario e Spiaggia 340 a Milano Marittima; Bagno Nettuno, Bagno Vally, Bagno Milano, Bagno 86, Bagno Belvedere, Bagno Sport 70, Bagno Magnani, Bagno San Giacomo, Bagno Italia e Zona Cesarini tutti a Cesenatico.

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Vini di Romagna “Dop on the beach” assaggi sotto l’ombrellone

Consorzio Vini di Romagna è sempre impegnato nella promozione e nella valorizzazione dei vini romagnoli, fuori e dentro i confini nazionali. Così dopo le trasferte primaverili al Vinitaly di Verona e al Prowein di Düsseldorf (Germania) e in attesa della trasferta autunnale negli USA, il Consorzio Vini di Romagna in questa estate 2016 punta anche sulla Riviera “di casa” per far conoscere e apprezzare i vini ai tanti turisti che affollano le spiagge emiliano romagnole in questo periodo. Fino al 12 agosto, in quattro stabilimenti balneari si svolge l’iniziativa “Vini di Romagna – DOP ON THE BEACH”. A Cesenatico al Bagno Vally n.53 e al Bagno Nettuno levante n.28, a Milano Marittima al Bagno Dario n.315/316 e a Pinarella di Cervia al Bagno Giardino n.72/73 saranno allestiti dei corner promozionali e, in base a un calendario concordato con le strutture, saranno presenti due giovani enologhe con l’obiettivo di invitare all’assaggio il pubblico. Un assaggio che riguarderà: Romagna Albana DOCG, Romagna Pagadebit DOC nelle versioni fermo e frizzante, Romagna Sangiovese DOC. I corner saranno ben visibili grazie alla presenza di materiale promozionale realizzato ad hoc per l’evento: vele, t-shirt per il personale, depliant-invito all’assaggio dei vini, che verranno serviti in calici serigrafati con il marchio del Passatore, simbolo del Consorzio Vini di Romagna.«La nostra amata riviera romagnola è da oltre cinquant’anni uno dei contesti turistici più visitati dell’estate. Siamo convinti che i vini di qualità della Romagna debbano sempre accompagnare la villeggiatura di chi sosta sulle nostre spiagge, contribuendo a mostrare e far ricordare un territorio orgoglioso e coeso, che vive delle proprie tipicità», sottolinea il Presidente del Consorzio Vini di Romagna, Giordano Zinzani. “Si tratta di una prova rivolta al consumatore per far conoscere alcune tipologie della DOP Romagna e testarne il gradimento in contesti in cui i nostri vini sono ancora poco utilizzati. Siamo certi del valore dei nostri prodotti DOP e pronti a proseguire il progetto qualora confermi le attese”.

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