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Luca Raccaro nuovo presidente del Consorzio Collio: il più giovane della storia

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Luca Raccaro
è il nuovo presidente del Consorzio Collio: il più giovane della storia, a soli 36 anni. Lo ha eletto pochi minuti fa il nuovo Cda dell’ente di Cormons (Gorizia), fresco di insediamento dopo l’assemblea dei soci a cui hanno aderito il 74% delle aziende, il 28 marzo. Accanto al giovane Luca Raccaro i nuovi vicepresidenti Karin Princic e Paolo Corso. Il nuovo Consiglio di Amministrazione ha anche approvato all’unanimità il Bilancio consuntivo 2024 e quello preventivo 2025. https://www.raccaro.it/la-cantina/. https://www.collio.it/.

CHI È LUCA RACCARO, NUOVO PRESIDENTE CONSORZIO COLLIO

Luca Raccaro, vignaiolo del Collio e titolare con il fratello dell’omonima azienda di famiglia, proprio a Cormons, rappresenta la nuova generazione della viticoltura friulana. Con radici solide nell’attività avviata negli anni Settanta, affianca all’esperienza familiare una visione contemporanea del territorio. In una recente intervista a Winemag, ha dimostrato di avere le idee molto chiare sul futuro delle denominazioni locali.

«Ringrazio chi mi ha voluto in questo ruolo – sono le sue prime parole -. Rafforzeremo l’unità della Denominazione. E lavoreremo con determinazione per valorizzare la qualità delle nostre produzioni, promuovere la sostenibilità e rafforzare il legame con i consumatori e le comunità locali. Collaboreremo con tutti gli attori del territorio, con spirito costruttivo e inclusivo, per affrontare insieme le sfide future e cogliere nuove opportunità. Il primo grande appuntamento sarà l’evento istituzionale in programma per ottobre, dedicato al Friulano. Un’occasione unica per raccontare il nostro territorio attraverso le sue varietà simbolo».

CONSORZIO COLLIO: IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il nuovo Cda è composto da tredici membri, rappresentanti delle principali realtà vitivinicole del Collio: Paolo Corso (Tenuta Borgo Conventi), Riccardo Marcuzzi (Società Agricola Colsoreli), Luca Raccaro (Raccaro Società Agricola), David Buzzinelli (Carlo di Pradis), Matteo Livon (Livon S.S.), Alessandro Pascolo (Vini Pascolo), Fabjan Korsic (Korsic Wines), Saša Radikon (Radikon S.S.), Matej Figelj (Società Agricola Fiegl), Karin Princic (Colle Duga), Jannis Paraschos (Società Agricola Paraschos), Michele Tomba (Bolzicco Fausta) e Tamara Podversic (Podversic Damijan).

IL BILANCIO E GLI OBIETTIVI FUTURI

Durante l’assemblea è stato approvato il Bilancio consuntivo Erga Omnes 2024 e quello preventivo 2025, confermando anche il rinnovo del Sindaco Unico. L’incarico è stato affidato ad Alessandro Caprara. Dall’inserimento a disciplinare dei vini ottenuti con macerazione al progetto per un nuovo vino composto esclusivamente da varietà tradizionali, sono stati tanti i risultati – per certi versi, veri e propri successi – ottenuti dalla gestione del presidente uscente, David Buzzinelli. «Ringrazio tutti – ha dichiarato – per il lavoro condiviso e per l’impegno dimostrato. In questi anni abbiamo ottenuto risultati importanti, portando avanti progetti fondamentali come l’inserimento a Disciplinare dei vini ottenuti con macerazione e l’avvio del percorso di formalizzazione di un nuovo vino prodotto solo da varietà tradizionali».

Vorrei sottolineare anche i traguardi raggiunti dal punto di vista della visibilità e del posizionamento del brand: grazie a una campagna promozionale articolata e costante durante tutto l’anno, il Collio ha saputo rafforzare la propria presenza sui mercati e consolidare la sua identità. Un riconoscimento speciale va infine alle celebrazioni del 60° anniversario, che hanno rappresentato un’occasione straordinaria per coinvolgere il territorio e valorizzare la nostra storia».

PROMOZIONE INTERNAZIONALE E SOSTENIBILITÀ

Il Bilancio 2024 ha registrato quasi il 60% dei costi impiegati per attività di promozione. Le risorse sono state utilizzate per coprire le attività istituzionali, con un significativo incremento degli investimenti destinati alla promozione e valorizzazione della Denominazione. Lavinia Zamaro, direttrice del Consorzio Collio, ha di fatto rimarcato che il 2024 è stato un anno particolarmente dinamico e significativo per l’ente. «L’anno scorso – ha sottolineato – ha segnato un momento di grande slancio per il Consorzio non solo per i festeggiamenti del 60° anniversario, ma anche per le attività promozionali svolte all’estero, dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, e per l’intenso lavoro di incoming con operatori e stampa, sia italiani che internazionali. Questo ci ha permesso di rafforzare l’identità del Collio e proiettare la nostra eccellenza verso il futuro».

IL CONSORZIO COLLIO: IDENTITÀ E NUMERI

Fondato nel 1964, il Consorzio Tutela Vini Collio tutela circa 1.300 ettari di vigneti Doc distribuiti nei comuni di Capriva del Friuli, Cormòns, Dolegna del Collio, Farra d’Isonzo, Gorizia, Mossa, San Floriano del Collio e San Lorenzo Isontino, riunendo circa 270 produttori. Conosciuto per vini bianchi d’eccellenza, in particolare Ribolla Gialla, Friulano e Picolit, il Consorzio è impegnato attivamente nella sostenibilità ambientale, nella ricerca genetica e nella tutela della biodiversità. Dal 2021 il Consorzio partecipa alla certificazione SQNPI ed è protagonista nelle principali fiere internazionali con la partecipazione diretta delle aziende associate.

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Docg del Collio, parla Buzzinelli: “Produttori divisi, nuovo obiettivo vendemmia 2020”

CORMONS – “Il progetto della Docg non è abbandonato: ci crediamo, ci lavoriamo ancora e stiamo cercando una maniera per convincere tutti, per il bene del nostro territorio”. Il presidente del Consorzio Tutela Vini Collio, David Buzzinelli, commenta così la fase di stallo del percorso avviato nel 2016, in Friuli. Ancora ai box di partenza l’ipotesi di premiare con la Docg tutte le tipologie attualmente Doc. Ancor più in alto mare l’opzione Gran Selezione Docg e Pinot Grigio Superiore Docg, nuovi vini da collocare all’apice della piramide qualitativa del Collio.

Buzzinelli, intervistato in esclusiva da WineMag.it, traccia un quadro dai contorni ancora fumosi. Ma si mostra ottimista. “All’inizio del percorso – commenta il presidente del Consorzio – i soci erano ancor più divisi di oggi. Si parlava di un 30% d’accordo su tutto, un altro 30% d’accordo solo su alcune parti e un 30% di contrari alle modifiche”.

Oggi la situazione sarebbe migliore. Un sostanziale fifty-fifty che non cambia le regole del gioco. Ma almeno muove il tavolo. “Fosse per si potrebbe approvare tutto domani – chiosa Buzzinelli – ma al momento siamo a un 50 e 50 tra consenso e dissenso. Puntiamo comunque ad arrivare a dare al Collio la Docg entro la vendemmia 2020“.

“Stiamo lavorando per trovare una quadra con tutti i soci del Consorzio, che sono circa 330 – precisa ancora il presidente del Consorzio di Cormons – ma anche con chi non fa parte dell’ente, dal momento che la Docg interessa tutti. Mi riferisco a quei produttori che incidono per un 15% sulla produzione di vini di qualità nel Collio”.

Quali sono i nodi principali da sciogliere? “Innanzitutto – risponde Buzzinelli – credo che non tutte le modifiche al disciplinare siano state comprese appieno. I punti più discussi riguardano quante e quali varietà Doc premiare con la Docg”.

“Ci siamo ritrovati a discutere più volte in riunioni in cui non tutti conoscevano nel dettaglio il progetto – ammette il numero del Consorzio – pagando pegno. L’ultimo meeting è avvenuto un annetto fa. Poi si è lavorato su tavoli tecnici più limitati in termini numeri, in cui i contrasti di vedute si sono attenuati solo in parte”.

Intanto il tempo passa. “Oggi – commenta Buzzinelli – si può dire che ripartiamo da zero, ma abbiamo tutte le intenzioni di portare a casa l’obiettivo che ci siamo prefissi. Del resto, tra le attenuanti c’è il cambio del Cda avvenuto in corso d’opera, con relativo cambio della presidenza e passaggio delle consegne”.

“Di certo – continua David Buzzinelli – sono tutti concordi sul Gran selezione, ovvero su un assemblaggio ottenuto dai tre autoctoni Ribolla gialla, Friulano e Malvasia. In attesa della Docg, colgo con piacere il fatto che molte aziende stiano puntando su un vino bianco Doc del Collio, come punta di diamante della produzione”.

Il presidente fa appunto riferimento a quella che, a percorso ultimato, potrebbe essere la Gran Selezione Docg. Un vino, cioè, ottenuto dall’unione di Friulano (minimo 40%, massimo 70%), Ribolla Gialla e Malvasia (massimo 30% per ciascuna varietà).

Il Consorzio pensa a rese basse, per garantire qualità assoluta, e tempi di affinamento degni di una riserva anche per il progetto di valorizzazione del Pinot Grigio, che nel disegno del nuovo disciplinare dovrebbe risultare un “Superiore Docg”.

Una tipologia su cui stanno puntando molto le vicine Venezie, con una Doc (discussa) che intende comunicare “qualità” e “italian style”, riunendo sotto la propria ala tre territori diversi, compresi nel cosiddetto Triveneto.

Pinot Grigio che, va ricordato, è la varietà a bacca bianca più coltivata in Friuli Venezia Giulia, con circa il 30% della superficie vitata complessiva e caratteristiche che variano molto, in base alle scelte di ogni singolo produttore.

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Enjoy Collio Time, fra strafalcioni e strategia di comunicazione criptica

Attesi da giorni, ecco finalmente ulteriori dettagli su “Enjoy Collio Time“, l’evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini friulano “per pensare al Collio del futuro”.

Un ricco calendario di eventi, dal 14 al 18 giugno prossimi, non certo agevolati da una strategia di comunicazione (incomprensibilmente) complicata, al limite del masochismo: informazioni fornite a “spizzichi e bocconi”, peraltro solo a chi si iscrive sul portale enjoycollio.it, e dettagli forniti in maniera poco precisa, non aiutano certo il “winelovers” italiano (figurarsi lo straniero) a pianificare una gita fuori porta all’insegna dell’enogastronomia friulana.

Per non parlare dello strafalcione grammaticale presente sulla pagina web dove è possibile acquistare i ticket d’ingresso alla manifestazione (citiamo letteralmente, mostrandovelo in foto sopra: “un’evento”). Come dire: per il “Collio del futuro”, meglio ripartire dalle basi. Tant’è.

DETTAGLI “TOP SECRET”
Secondo le ulteriori sommarie informazioni fornite dall’organizzazione, i primi tre giorni sono dedicati agli operatori della stampa specializzata nazionale ed estera e ai produttori: prevedono degustazioni, itinerari e presentazioni.

Enjoy Collio Time entrerà nel clou per i winelovers a partire dal weekend. Sabato 17 giugno, dalle ore 17 alle ore 22, presso il Teatro Tenda del Castello di Gorizia, saranno presenti produttori di vino e tipicità gastronomiche locali per la “Mostra d’assaggi e degustazioni” (biglietti a 19 euro acquistabili qui).

Domenica 18 giugno sono invece previste visite guidate nelle cantine dei produttori del Collio e itinerari guidati alla scoperta delle meraviglie enogastronomiche locali (. In contemporanea, sempre nel weekend, i ristoranti di Gorizia e provincia, in collaborazione con l’associazione Gorizia in tavola, proporranno al pubblico menu appositamente studiati per l’evento.

E’ dunque il “Tempo” il tema del primo evento del Collio all’interno della nuova strategia di posizionamento “Enjoy Collio Experience”. I visitatori verranno coinvolti (“enjoy”) per conoscere un prodotto di eccellenza, immergendosi nel Collio per comprenderne storia e valori (“experience”) dove le tradizioni e la natura si raccontano e si svelano.
L’esperienza di quest’anno è incentrata sul valore del Tempo, come storia, presente e soprattutto futuro, ma anche del vino: il tempo della natura ed il tempo delle persone.

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