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Vinitaly perde pezzi: Banfi-Fantinel. Prowein gioca a Roma, sotto scacco di Wine Paris


EDITORIALE – Tu chiamale, se vuoi, reazioni. A catena. Mentre Vinitaly perde Banfi e Fantinel per l’edizione 2023, Prowein si presenta a Roma per una conferenza stampa definita da molti osservatori “auto-celebrativa”, di quelle incapaci di nascondere un certo nervosismo interno, anzi in grado di amplificarlo. Veronafiere, di fatto, pare non essere l’unica “sotto scacco” in questi anni difficili in cui la parola d’ordine è «snellire» (la gestione, ça va sans dire).

A dimostrarlo è proprio tentativo di contropiede, piuttosto goffo, di Messe Düsseldorf nella capitale italiana, quasi per provare a distrarre il pubblico dal rumore delle “cannonate” provenienti da Parigi, con Wine Paris / Vinexpo Paris – Vinexposium unica fiera internazionale del settore del vino ad aver guadagnato consensi, persino negli anni duri della pandemia (provare per credere chiedendo commenti a chi c’è stato).

Il colpo assestato da Banfi a Veronafiere fa ancora più rumore nel silenzio (complice) calato attorno alla decisione del colosso fondato nel 1978 dai fratelli italoamericani John e Harry Mariani. A riportare la notizia a dovere (oltre a winemag.it, adesso) è solo il portale locale MontalcinoNews, tra i cui sponsor figura proprio Banfi. Difficile dunque pensare a uno scoop giornalistico; più facile ipotizzare la decisione di veicolare solo a livello locale la notizia, per evitare incidenti “politici” (ops!).

BANFI A VINITALY: FORMAT FIERISTICO NON ALLINEATO CON LE ESIGENZE MODERNE

«Dopo tanti anni Banfi non parteciperà alla prossima edizione di Vinitaly» e a «spiegare questa decisione testata toscana è Rodolfo Maralli, presidente e direttore Sales & Marketing Worldwide Banfi. «Sicuramente – si legge – non è stata una scelta facile quella di non partecipare al Vinitaly. Ci siamo sempre stati, ininterrottamente, con grande entusiasmo, portando numerose persone e allestendo anche un grande stand multimediale. Ringraziamo Vinitaly perché se siamo diventati grandi è anche grazie a loro e il rispetto rimane immutato».

Abbiamo però ritenuto di fare un passo indietro perché riteniamo che il format fieristico, in particolar modo nei mercati più maturi, non sia più allineato alle nostre esigenze ed a quelle del consumatore moderno, legato sempre più alle esperienze a contatto con i luoghi di produzione e all’ospitalità su cui punteremo sempre di più».

ANCHE FANTINEL NON PARTECIPERÀ A VINITALY 2023

Banfi si presenterà comunque a Vinitaly il prossimo 3 aprile, ma nei padiglioni della Toscana e del Piemonte, in cui è prevista «una giornata formativa come Fondazione Banfi con un approfondimento sul Sangiovese che da sempre è al centro del nostro progetto Sanguis Jovis». Il gruppo toscano non è comunque il solo a rinunciare a Vinitaly 2023. Tra gli altri, mancherà anche la friulana Fantinel, che non ha tuttavia rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale.

Avvisaglie dei malumori del gruppo toscano nei confronti della manifestazione cardine di Veronafiere si erano verificate già lo scorso anno. «Rispetto alle edizioni passate – faceva notare la Ceo Cristina Mariani May – è mancata una buona parte dei mercati asiatici, dell’Est europeo, naturalmente la Russia, e anche dei mercati del Centro America e del Sud America. La nostra azienda è stata visitata da molti clienti italiani ed europei meno dagli Usa e Canada». Tu chiamale, se vuoi, reazioni. A catena.

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Al via Wine Paris 2022: plauso del governo francese agli organizzatori

Wine Paris & Vinexpo 2022 al via a Parigi ieri mattina. L’evento di punta del gruppo Vinexposium ha aperto le proprie porte al Paris Expo Porte de Versailles, segnando il ritorno dei grandi eventi commerciali dopo due anni di pausa. Strizzando l’occhio al mercato britannico, “bistrattato” dalla scelta di Messe Düsseldorf di rimandare ProWein 2022, proprio nelle date della London Wine Fair (poi, a loro volta, cambiate).

La cerimonia di apertura ufficiale, alla presenza di Julien Denormandie, ministro francese dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, ha dato il via ai tre giorni di esposizione scanditi da degustazioni e incontri business per tutta la filiera del vino internazionale.

Il ministro ha elogiato «il coraggio e la determinazione degli organizzatori e dei partecipanti per essere rimasti determinati a realizzare l’evento». Ha voluto in particolare lanciare un messaggio di fiducia ai produttori: «Siate certi che siamo al vostro fianco per onorare questi meravigliosi prodotti e l’amore per il vino che condivido e che sono felice di vedere celebrati qui al salone».

LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DI WINE PARIS 2022

Durante la cerimonia di apertura ufficiale, Rodolphe Lameyse, Ceo di Vinexposium, ha sottolineato l’importanza della ripresa degli incontri in presenza per il mercato del vino e degli alcolici.

Wine Paris & Vinexpo Paris a febbraio è una data chiave nel calendario degli acquisti. Oggi, siamo riuniti qui a Parigi ed è un enorme piacere incontrarsi ancora una volta. Che i festeggiamenti continuino!».

TRA GLI ESPOSITORI PREVALE L’OTTIMISMO

Ottimismo prevalente anche tra gli espositori alla vigilia della seconda giornata, iniziata da pochi minuti. «Che bella sensazione – commenta Ilaria Ippoliti, export director della Tenuta del Buanamico – partecipare al primo salone internazionale del vino dopo due anni. Wine Paris & Vinexpo Paris 2022 è già un successo perché è rimasto fedele al suo programma originale. È stata una decisione coraggiosa. Rispetto».

«È il momento giusto dell’anno per acquistare i vini dell’emisfero settentrionale e Parigi è così facile da raggiungere dal Regno Unito», aggiunge David Gill, Specialist Sales & Wine Development di Kingsland Drinks.

Wine Paris & Vinexpo Paris continua fino al 16 febbraio al Paris Expo Porte de Versailles. L’evento ospita 2.864 espositori da 32 Paesi, visitatori da oltre 100 paesi e un programma ricco di 100 conferenze, masterclass e tavole rotonde.

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Wine Paris & Vinexpo Paris (ri)conferma le date: attesi 20 mila visitatori a Parigi

Confermate ancora in mattinata le date di Wine Paris & Vinexpo Paris. che si svolgerà dal 14 al 16 febbraio 2022. Dopo il rinvio di Prowein 2022 e il duro botta e risposta Germania-Regno Unito tra Messe Düsseldorf e London Wine Fair, i francesi ribadiscono quest’oggi la loro «determinazione di riunire l’industria del vino e degli spirits nelle migliori condizioni possibili».

«A tre settimane dall’apertura del salone – commenta Rodolphe Lameyse, Ceo di Vinexposium, azienda che organizza Wine Paris & Vinexpo Paris – stiamo impiegando tutte le nostre energie per offrire l’evento che l’industria si aspetta. Stiamo sfruttando tutte le nostre risorse per attirare i principali acquirenti internazionali e rendere Wine Paris & Vinexpo Paris un evento straordinario sotto ogni aspetto».

Al primo salone internazionale del vino e degli alcolici del 2022 prenderanno parte 32 Paesi. Sono attesi 20 mila visitatori nazionali e internazionali. Per lo più buyer, specializzati nei diversi canali di mercato. Espositori e registrazioni di visitatori professionali sono in costante aumento (+10% al giorno).

Nello specifico, la ripartizione attuale delle iscrizioni mostra un 58% di francesi, con la quota internazionale al 42%. I primi 5 Paesi per registrazione sono Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito, Stati Uniti e Germania.

«Gli espositori – garantiscono oggi gli organizzatori – possono aspettarsi un livello di visitatori particolarmente elevato per l’edizione 2022 di Wine Paris & Vinexpo Paris. Allo stato attuale, i principali gruppi di acquirenti sono gli importatori, i commercianti e i mediatori/agenti di vendita».

Vinexposium annuncia di aver pensato al “post fiera”: «Tutta la città di Parigi e le sue strutture sono pronte ad accogliere i partecipanti all’evento. Trasporti, hotel, bar e ristoranti sono aperti e Wine Paris & Vinexpo Paris è pronta a rivelare la sua selezione di oltre 80 bar e ristoranti partner per continuare l’esperienza dopo il tramonto, in ogni quartiere di Parigi».

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