Tarlant e Domaine Laherte Frères. Sono le due maison di Champagne che ci hanno convinto di più all’edizione 2017 di Villa Favorita – Vinnatur. Vediamole dunque nel dettaglio, dopo aver stilato la lista dei migliori vini bio italiani degustati all’ultima edizione della preziosa rassegna veneta.
CHAMPAGNE TARLANT
“Crediamo sia importante che il nostro vino sveli la ricchezza del sottosuolo, delle vigne e degli uvaggi. Ogni partita ha la sua particolare identità ed è proprio questa che desideriamo far ‘cantare’ in ogni nostro vino”. Parole e musica della famiglia Tarlant (Jean-Mary, la moglie Micheline e i figli Benoit e Melanie), che al 21 della Rue Principale di Oeuilly custodisce i segreti di dodici generazioni di vignaioli. Una storia iniziata nel lontano 1687.
A Villa Favorita brilla la stella dello Champagne Cuvee Louis, Brut Nature prodotto assemblando parti uguali di Chardonnay e Pinot Noir. Un vendemmia 2000, sorretto da vini di riserva delle annate 1999, 1998, 1997 e 1996, provenienti dal vigneto “Les Crayons” di Oeuilly, Valle della Marna, terreni gessosi. Sessantacinque anni l’età media delle viti. Una Cuvee messa in bottiglia nel maggio del 2001, ma di sboccatura recente: settembre 2016, recita la contro etichetta.
Alla vista di un giallo dorato, perlage finissimo. Naso e bocca si rivelano corrispondenti nella loro esplosività. Note d’agrumi, frutta secca, grande mineralità. Al palato una struttura da gigante. Adatto all’alta cucina, lo Champagne Cuvee Luois è un perfetto nettare da meditazione.
DOMAINE LAHERTE FRÈRES “Cominicia tutto dalla vigna”. Il segreto di Domaine Laherte Frères sta tutto nel principio fondante la maison: “produrre il miglior vino utilizzando direttamente l’uva da loro prodotta, fin dal 1889”. Sotto la nostra lente di ingrandimento finisce, in particolare, lo Champagne Extra Brut 2006 Le Millésime.
Metodico assemblaggio delle migliori uve Chardonnay (85%) Pinot Meunier (15%), provenienti dai vigneti più vocati. La straordinaria ricchezza e pienezza dell’olfatto si tramuta in densità palpabile al palato: una grande armonia e freschezza, esaltata dai 4,5 grammi/litro del dosaggio zuccherino, tutt’altro che disturbanti. Uno Champagne meno muscoloso del precedente, che ha nella persistenza la sua carta vincente.
Una storia antica anche quella della tenuta Laherte. Fondata nel 1889 da Jean-Baptiste Laherte, può contare su undici ettari di vigneti, per la maggior parte situati nella zona originaria del villaggio di Chavost.
Alla quinta generazione, quella di Michel Laherte, si deve l’iniziale ampliamento della tenuta. Oggi la maison è guidata da Christian e Thierry, che possono anche contare sull’apporto del figlio di quest’ultimo, Aurélien, profondo sostenitore delle tecniche di viticoltura biodinamica.
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Rifermentazioni indesiderate in bottiglia, acidità volatili altissime, difetti derivanti da macerazioni forzate, ossidazioni incontrollate. Please: reset. E’ tutto quanto ormai relegato al passato. Se il vino biologico galoppa (e in salita) tra le scelte dei consumatori moderni, il merito è di chi sperimenta, innova. Ammoderna e comunica bene la “nicchia”. Nella settimana che incorona il Veneto capitale del vino italiano, con tre eventi di assoluto valore in programma tra le province di Verona e Vicenza tra il 7 e il 12 aprile, una fetta da assoluta protagonista spetta – di fatto – all’edizione numero quattordici di Villa Favorita – Vinnatur 2017.
Qualità media altissima tra i vini dei 170 produttori provenienti da Italia, Austria, Francia, Germania, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Spagna. E una promessa che sa di vittoria per Angiolino Maule: dotare i vignaioli associati a Vinnatur di un vero e proprio disciplinare di produzione. “L’obiettivo iniziale di mettere assieme diverse culture, in modo tale che ognuno si arricchisse di quella dell’altro – spiega il presidente Vinnatur – è stato ampiamente raggiunto già nei primi anni 2000. A quel punto abbiamo capito di essere ormai all’interno del piccolo grande ‘orticello’ del cosiddetto ‘vino bio’. Ora non ci resta che lavorare a un disciplinare, sostenuto da un vero e proprio piano di controlli. Partiremo con una quindicina di aziende pilota, per vedere i punti deboli e quelli forti. Entro il 2018 intendiamo offrire ai consumatori la tracciabilità di tutte le aziende del circuito Vinnatur, dal germogliamento della vite alla messa in bottiglia”.
Si parla di un totale di 1800 ettari, in grado di garantire una produzione di circa 3,5 milioni di bottiglie. Pezzi unici, diversi di vendemmia in vendemmia. Perché il nemico numero uno di chi lavora nel “bio” è la standardizzazione. E tra gli alleati di Vinnatur, anche l’Università. Come quella di Verona, che con le 52 micro vinificazioni condotte per tre anni sui “campioni” della “banda Maule”, ha consentito di studiare da vicino i meccanismi che, oggi, consentono ai vignaioli di produrre vini naturali equilibrati, longevi. E soprattutto privi di difetti. Passi da gigante, insomma, a poco più di dieci anni dalla prima ricerca sulla fertilità biologica dei suoli, condotta nel 2006.
I MIGLIORI VINI DEGUSTATI E allora citiamoli, uno per uno, i migliori vini degustati all’edizione 2017 di Villa Favita – Vinnatur 2017. La palma assoluta va a Podere Sequerciani di Gavorrano, Toscana grossetana. Divino il Vermentino, di cui vengono prodotte circa mille bottiglie l’anno. Affinamento in acciaio e giare di terracotta, con un piccola percentuale affidata invece alla barrique. Di colore giallo oro, offre una complessità aromatica memorabile, sia al naso sia al palato. Da provare anche due rossi di questa cantina della Maremma, specializzata nella coltura (e nella cultura) dei vitigni autoctoni: il Foglia Tonda, uva simile al Sangiovese, che affina per il 70% in giare di terracotta e il Pugnitello, che ricorda vagamente un Montepulciano, affinato invece per la maggior parte in barrique.
Sul podio anche l’Azienda Agricola Davide Spillare di Gambellara (VI), con il suo Bianco Rugoli 2015. Si tratta di un Veneto Igt da 12,5%, ottenuto dalla fermentazione spontanea di uve Garganega e Trebbiano. Un naso difficile da dimenticare e un palato rigoglioso, pieno, ampiamente soddisfacente di sorso in sorso. Un vero e proprio outsider, Davide Spillare, nella terra del Prosecco di massa. “Cerco di ottenere vini che valorizzino al meglio l’autenticità del territorio in cui sono cresciuto”, sostiene il giovane viticoltore cresciuto sull’esempio del pioniere del movimento Vinnatur, Angiolino Maule.
Indimenticabile anche il Sauvignon 2010 di Franco Terpin, azienda agricola friulana di San Floriano Del Collio, al confine con la Slovenia. Al naso incenso, lavanda, timo, verbena, sentori che sembrano librarsi nell’aria, attorno al calice, tanto delicati quanto netti e schietti. Una bocca quasi densa, per quanto corposa e ricca. Un Sauvignon che del Sauvignon “classico” ha ben poche rimembranze, se non per le tenui note erbacee che conferiscono morbidezza alla beva.
Bene, benissimo, anche l’intera produzione di Etnella Società Agricola Presa di San Gregorio di Catania. Siamo in Sicilia, alle pendici del vulcano Etna. Un’azienda condotta magistralmente da Davide Bentivegna, ex impiegato Siemens col pallino della viticoltura naturale. Uno con cui staresti a parlare per ore, davanti a un bicchiere di vino. Notti Stellate è il primo vino prodotto dalla sua cantina, nel 2010. Vigne di 70 anni, con una resa di 25 quintali per ettaro. Dodici giorni sulle bucce per le uve Nerello Mascalese e affinamento in tonneaux da 125.
Un vino di grandissima prospettiva (per la vendemmia 2015 segnare sull’agenda: ‘da riaprire fra 3 anni’) che già oggi si fa apprezzare per la pulizia delle note fruttate, piene, sia al naso sia al palato e la preziosa mineralità, prima soffusa e poi ben presente, soprattutto nel retro olfattivo. Stupendo anche Petrosa, altro rosso, da uve Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese cresciute a 800 metri di altezza, su piante di 120 anni. Un signor vino dell’Etna.
Spicca, tra i produttori di spumanti italiani, Cà del Vent di Campiani di Cellatica, Brescia. Il VSQ 2014 Brut Rosè 2010 (sboccatura 2014), ottenuto da uve Cabernet Sauvignon e Sauvignon, regala un naso salino e di grafite, cui risponde un palato tra l’erbaceo e lo speziato: una “bollicina” unica nel suo genere, nel panorama di una Franciacorta che, ultimamente, tende alla standardizzazione.
IL RESTO DELLA PENISOLA Tra gli altri italiani, memorabili anche il Pecorino Doc 2015 Machaon di Ausonia di Atri, Teramo: fermentazione spontanea delle uve Pecorino d’Abruzzo, naso tra l’erbaceo dei fiori secchi e l’etereo dell’arnica e dell’anice, ben calibrati su note agrumate, nonché palato meravigliosamente giocato tra il balsamico e il minerale, su note predominanti d’arnica e di candido verde dalla straordinaria persistenza; il “base” di Musto Carmelitano, Maschito (PZ), Basilicata, vendemmia 2014, è uno dei vini qualità prezzo migliori in assoluto degustati a Villa Favorita – Vinnatur 2017 (9,50 euro), ottenuto in purezza da uve Aglianico.
Menzione anche per la Falanghina Maresa Roccamonfina 2015 di Masseria Starnali, Galluccio, provincia di Caserta: semplice nella sua schiettezza ma tutt’altro che banale, un vino quotidiano per palati fini; risalendo la penisola, uno spazio di diritto spetta all’Emilia Romagna con l’Ortrugo Doc Ciano dell’Azienda agricola Lusenti di Ziano Piacentino, Piacenza: chi conosce e apprezza questo vitigno per la facilità di beva rimarrà colpito dalla pienezza delle note fruttate e da una bocca un po’ ruffiana (viene aggiunto mosto dolce prima dell’imbottigliamento), ma ben calibrata.
Chiude il quadro idilliaco di Villa Favorita – Vinnatur 2017 l’Oltrepò pavese, con l’intera linea Gaggiarone dell’Azienda agricola Alziati Annibale di Scazzolino di Rovescala, Pavia: Riserva, Vigne Vecchie e Dintorni sono tutti Bonarda Doc ottenuti da uve Croatina, capaci di far scordare per un momento il concetto di vino “brioso e quotidiano” legato al rosso oltrepadano più comune, addentrandosi nel mondo dei vini importanti e da lungo affinamento.
Il Gaggiarone Riserva 2005 conserva un tannino aggressivo e ci si chiede tra quanti anni (e se) potrà ammansirsi, mentre la vedemmia 2015 sarà da ricordare per la piacevolezza delle note di frutti rossi, prima che l’onnipresente tannino esca dalla tana, a sgagnarti le gengive; splendido anche il Riesling Vigneto del Pozzo 2012 di Piccolo Bacco dei Quaroni, azienda di Montù Beccaria (PV) che regala un bianco degno dei parenti d’Oltralpe (tedeschi e francesi): interessante valutare nei prossimi anni l’ulteriore evoluzione di un naso tutto idrocarburo, fiori e spezie, cui fa eco un palato di consistenza finemente minerale.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Centosettanta vignaioli da nove differenti Paesi del mondo. La sontuosa Villa da Porto detta “la Favorita”, a Sarego, in provincia di Vicenza, si appresta a diventare per tre giorni la capitale dei vini naturali. L’appuntamento è con VinNatur, che dall’8 al 10 aprile mette in scena la 14a edizione di “Villa Favorita”. Un grande banco d’assaggio di vini “prodotti nel pieno rispetto del territorio e dei cicli naturali”. L’occasione per assaggiare i vini, ma anche per conoscere direttamente i vignaioli e capire meglio le motivazioni e i valori che li hanno condotti a scegliere la viticoltura naturale.
“Essere soci VinNatur – spiega Angiolino Maule (nella foto sotto), presidente di VinNatur, associazione culturale con sede a Gambellara – significa produrre vini di qualità, secondo metodi naturali legati al territorio, senza forzature tecnologiche ma con un approccio scientifico. Questo comporta prendere ogni giorno decisioni coraggiose per procedere lungo una strada non facile. ma questa è la strada in cui crediamo. Il nostro obiettivo è quello di comunicare, con chiarezza e trasparenza, il nostro operato a chiunque acquisterà o berrà una bottiglia di vino naturale. Per questo ci siamo dotati di un disciplinare di produzione”.
NON SOLO VINO Villa Favorita sarà anche l’occasione per assaggiare la selezione di sakè naturali della Yoigokochi Sake Importers, gli unici in Europa a importare sake junmaishu, prodotti a partire da solo riso, senza l’aggiunta di alcol o zucchero. All’interno della villa e in un’area attrezzata nel parco circostante si potranno gustare diverse eccellenze gastronomiche da varie regioni italiane. Si potrà assaggiare il Culatello di Fausto Brozzi da Colorno (Pr), i formaggi e i salumi de La Casara di Roncà (Vr) o l’olio d’oliva di Monti Lo Finocciu di Sorso (Ss).
Per i più golosi ci saranno le specialità veg di Basil&Co di Vicenza o le pizze de La Zangola di Cornedo Vicentino, la gastronomia e le selezioni di salumi di Tagliati per il gusto di Colà di Lazise (Vr) o i piatti preparati dallo chef Cosimo Bicchierri, del ristorante biologico Erbecedario di Badia Calavena (VR).
Per chiudere in dolcezza il cioccolato di Passion Cocoa di Rho (Mi). E per gli amanti delle birre, la produzione artigianale del birrificio Morgana. Il tutto accompagnato dalle esibizioni di gruppi musicali come il Ruggero Robin Quartet e il Timeless Trio. In linea con i valori di rispetto della natura e dell’uomo è la scelta dell’associazione di devolvere anche quest’anno parte del ricavato della manifestazione all’associazione Progetto Alepé di Suor Tiziana Maule, impegnata nell’assistenza medica e sociale degli abitanti della città di Alépé, in Costa d’Avorio.
INFO IN BREVE VILLA FAVORITA 2017
Data: dall’8 al 10 aprile 2017
Orari di apertura: dalle 10 alle 18
Luogo: Villa da Porto detta “La Favorita”, via Della Favorita – fraz. Monticello di Fara, Comune di Sarego (Vicenza)
Ingresso: 25 euro al giorno (acquistabile solamente all’ingresso dell’evento) comprensivi di guida della Manifestazione e calice da degustazione. I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.
Parcheggio: riservato ai visitatori del salone
Per chi arriva in treno: è prevista una navetta dalla stazione di Montebello Vicentino
Area sosta Camper: Camping Park La Fracanzana, Via Fracanzana 3, 36054 Montebello Vic.no (2,1km da Villa Favorita)
Cani: sono ammessi cani di piccola taglia
ELENCO VIGNAIOLI PRESENTI Austria, South Styria: Ploder- Rosemberg. Francia, Alsazia: Domaine Geschickt; Beaujolais: Nicolas Dubost; Bordeaux: Chateau Pascaud Villefranche; Bourgogne: Domaine des Rouge Queues; Champagne: Champagne Christophe Lefevre, Champagne Tarlant, Domaine Laherte Frères; Herault: Mas Zenitude; Jura: Tournelle, Domaine Buronfosse, Domaine Labet; Languedoc: Domaine de Courbissac; Loire: Nathalie Gaubicher; Rhône: Eric Texier, Domaine de l’Amandier; Roussillon: Domaine Vinci. Germania, Rheinhessen: Weingut Schmitt.
Italia, Abruzzo: Ausonia, Fiore Podere San Biagio azienda agricola, Feudo D’Ugni, Marina Palusci Az. Aricola, Rabasco, Tenuta Terraviva; Alto Adige: Radoar az. Agr., Reyter, Weingut Ebnerhof; Basilicata: Musto Carmelitano az. Agr. Campania: Giovanni Iannucci, Il Cancelliere Azienda Vitivinicola, Masseria Starnali, Podere Veneri, Vecchio; Emilia Romagna: Cà de noci Az. Agr., Cà dei Quattro Archi, Cinque Campi Az. Agr., Donati Camillo Az. Agr., Il Farneto soc. agr., il Maiolo Az. Agr., Lusenti Az. Agr., Tenuta Mara.
Friuli: Terpin Franco, Lazio: Cantina Ribelà, Mario Maciocca, Podere Orto, Riccardi Reale soc. agr.; Lombardia: – Alziati Annibale Az. Agr., Bisi Az. Agr., Cà del Vent, Casa Caterina Az. Agr., Castello di Stefanago Soc. Agr., Fattoria Mondo Antico Soc. Agr., Martilde Az. Agr., Piccolo Bacco dei Quaroni, Pietro Torti Az. Agr., Tenuta Belvedere, Vercesi del Castellazo Az. Agr.
Marche: Il Gelso Moro; Piemonte: Andrea Scovero, Barale f.lli, Borgatta Az. Agr., Carussin di Bruna Ferro, Cascina ‘Tavijn Az. Agr., Cascina Roera, Cascina Zerbetta, Corte Solidale, Coutandin Daniele, Forti del Vento, Giulia Gonella, La Morella Az. Agr., Lo Zerbone Az. Agr., Roagna Az. I Paglieri, Rocco di Carpeneto, Rugrà – Luigia Zucchi, Valli Unite Soc. Coop. Agr; Puglia: Cantina Supersanum, Natalino Del Prete, Pantun, Tenuta Macchiarola; Sardegna: Meigamma soc. agr.; Sicilia: Biscaris Az. Vinicola, Bosco Falconeria, Bruno Ferrara Sardo, Etnella Soc. Agr. Presa, Gueli az. Agr, Il Mortellito, Lamoresca di Rizzo Filippo, Marabino, Marco De Bartoli & C SRL, Valdibella C.A.
Toscana: Carlo Tanganelli, Casa Raia Az. Agr., Casale Az. Agr., Fattoria Poggiarello, Incontri az. Agr., La Ginestra, La Torre alle Tolfe sas, Pacina Az. Agr., Pian del Pino Az. Agr., Podere Casaccia, Podere della Bruciata, Podere Giocoli, Podere Gualandi, Santa10, Taverna Pane e Vino, Tenuta Montiani Soc. Agr., Tunia Soc. Agr., Podere Borgaruccio, Podere Casanova, San Bartolomeo, Santa Maria Soc. Agr., Sequerciani;
Trentino: Salvetta az. Agr., Furlani. Umbria: Cantina Marco Merli, Carlo Tabarrini, Cantina Margò, Collecapretta, Fattoria Mani di Luna, Fongoli Soc. Agr., La Piccola Cantina dei Rossi, Vini Contestabile della Staffa, Piccolo Podere del Ceppaiolo, Roberto Lepri, Tiberi az. Agr., Vigneti Campanino. Veneto: Alla Costiera, Ca’ Lustra Az. Agr., Casa Belfi, Corte Sant’Alda, Davide Spillare Az. Agr., Del Rebene, Elvira Soc. Agr., Filippi, Il Cavallino di Maule, Sauro Az. Agr., Il Moralizzatore, La Biancara Soc. Agr., Marco Sambin Az. Agr., Masiero Soc. Agr., Meggiolaro Vini, Monteforche, Pialli az agr., Piccinin Daniele Az. Agr., Portinari Daniele, Santa Colomba, Sièman, Tenuta Dalle Ore, Tessère, Vignale di Cecilia, Vigne San Lorenzo – Tamie, Vini di Luce.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Sarà un’edizione caratterizzata da una sempre maggiore consapevolezza della gestione del vigneto quella di Villa Favorita 2017. Qui da sabato 8 a lunedì 10 aprile 170 soci dell’associazione VinNatur si daranno appuntamento per la quattordicesima edizione della manifestazione dedicata ai vini naturali.
Sta andando avanti ormai da tre anni infatti una ricerca approfondita sulla fertilità microbiologica in vigneto, fondamentale per giudicare lo stato di salute e la capacità delle vigne di portare alla produzione uva sana e ricca di profumi e sapori. Il progetto è coordinato dall’agronomo Stefano Zaninotti (Vitenova Vine Wellness), che si avvale della collaborazione della dottoressa Irene Franco Fernandez, del botanico Cristiano Francescato e dell’entomologa Costanza Uboni.
Dopo tre anni di rilievi il team di ricerca di Vitenova è stato in grado di mettere a punto un modello matematico (che utilizza reti neurali) in grado di valutare la fertilità biologica che un suolo dovrebbe avere a partire da cinque semplici parametri: pH, sostanza organica, azoto totale, sodio e argilla. Il modello, in fase di perfezionamento, consentirà di individuare lo stato di salute del terreno e quindi di permettere al vignaiolo di prendere le decisioni sulla gestione del suolo in maniera maggiormente consapevole.
“Il lavoro del dott. Zaninotti – dichiara il presidente di VinNatur Angiolino Maule(nella foto) – è molto prezioso e ci permetterà di produrre sempre meglio, nel rispetto della natura, valorizzando al contempo il territorio”.
Vini sempre più sani e più buoni quindi quelli che saranno presenti nella Villa di Monticello di Fara, con qualche chicca da non perdere. Come i Sake di Yoigokochi Sake Importers, l’unico importatore in Europa che commercializza solo i sake della tipologia junmaishu, cioè derivati al 100% dal riso, senza l’aggiunta di alcool o zucchero.
VINNATUR: IL FOCUS L’associazione VinNatur, nata nel 2006, riunisce piccoli produttori di vino naturale da tutto il mondo che intendono difendere l’integrità del proprio territorio. Scopo dell’Associazione è unire le forze di questi vignaioli per dare ad ognuno maggior forza, consapevolezza e visibilità condividendo esperienze, studi e ricerche. Scopo dell’associazione è anche quello di promuovere la ricerca scientifica e divulgare la conoscenza di tecniche naturali e innovative.
Negli anni sono nati diversi progetti di ricerca tra le aziende associate e alcune Università e Centri per la Sperimentazione. Alla nascita le aziende aderenti a VinNatur erano 65. Oggi sono 187. Per associarsi i viticoltori devono accettare di sottoporre i propri vini all’analisi dei pesticidi residui, per poter garantire la genuinità dei vini. Villa Favorita è l’evento che permette all’Associazione VinNatur di vivere e di ampliare nel tempo i propri traguardi (www.vinnatur.org).
Info in breve | VILLA FAVORITA 2017
Data: dall’8 al 10 aprile 2017
Orari di apertura: dalle 10 alle 18
Luogo: Villa da Porto detta “La Favorita”, via Della Favorita – Monticello di Fara, Sarego (Vicenza)
Ingresso: € 25 al giorno (acquistabile solamente all’ingresso dell’evento) comprensivi di guida della manifestazione e calice da degustazione.
I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.
Parcheggio: riservato ai visitatori del salone
Per chi arriva in treno: è prevista una navetta dalla stazione di Montebello Vicentino
Area sosta Camper: Camping Park La Fracanzana, Via Fracanzana 3, 36054 Montebello Vic.no (2,1km da Villa Favorita). Sono ammessi cani di piccola taglia
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