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#oggirosa: un brindisi con il Chiaretto di Bardolino

Venerdì 21 giugno, primo giorno d’estate, si terrà #oggirosa, manifestazione promossa dal Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino per celebrare l’arrivo della bella stagione con il Chiaretto di Bardolino, il “vino rosa” della sponda veronese del lago di Garda.

L’iniziativa prevede una serie di aperitivi, cene e degustazioni e coinvolgerà cantine, enoteche, wine bar e ristoranti del territorio gardesano e della Valpolicella. A Torri del Benaco, sul Molo De Paoli, ci sarà l’aperitivo in rosa con AIDO, accompagnato dalla musica della Old Pepper Jess Band. Per l’occasione, grazie al Comune di Torri, all’imbrunire il Castello Scaligero verrà illuminato di rosa.

A Bardolino l’Hollywood Dance Club, tra i più celebri locali del lago di Garda, aprirà sulle note dei Friday Sinatra. A bordo piscina, durante l’happy hour, si festeggerà con il Bardolino Chiaretto Heaven Scent di Vigneti Villabella. L’azienda agricola Bigagnoli, invece, brinderà a #oggirosa sia a Calmasino di Bardolino, con un aperitivo in cantina, che a Garda, all’OsteriaA22.

Al ristorante Oseleta di Cavaion Veronese, una stella Michelin, lo chef Giuseppe D’Aquino abbinerà le sue creazioni al Chiaretto di Bardolino di Villa Cordevigo e Vigneti Villabella in una cena esclusiva, realizzata per l’occasione, a partire dalle ore 20.

Tenuta La Presa, invece, offrirà un aperitivo di Bardolino Chiaretto nei ristoranti El Brol a Costermano sul Garda, Bonaparte a Rivoli Veronese e Miralago a Pastrengo. In Valpolicella, a Pedemonte, al Wine Shop di Tommasi Family Estates, verrà offerto un calice di Bardolino Chiaretto Granara e sarà possibile acquistare i tre “vini rosa” prodotti sul lago di Garda, in Oltrepò Pavese e in Puglia ad un prezzo scontato. Sempre a Pedemonte, anche l’azienda Santa Sofia applicherà degli sconti sull’acquisto di Chiaretto di Bardolino.

Giunta alla sua seconda edizione, la campagna #oggirosa è nata per volontà dei sei Consorzi (Chiaretto di Bardolino, Chiaretto Valtènesi, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte, Salice Salentino, Cirò e Melissa) che hanno aderito a RosAutoctono, l’Istituto del “Vino Rosa” Autoctono Italiano. La manifestazione infatti è la risposta nazionale all’International Rosè Day, in programma il 28 giugno in Provenza e dedicato esclusivamente ai rosé provenzali.

Non solo a Bardolino e in Valpolicella dunque, ma anche negli altri territori della penisola si festeggerà l’estate con una serie di eventi e iniziative dedicate ai “vini rosa”.

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Pre Anteprima Chiaretto 2018: il rosé di Bardolino convince e sfida il tempo

BARDOLINO – Il rosato Chiaretto di Bardolino cresce in volumi e consensi. E’ quanto emerge dalla “pre Anteprima 2018“, andata in scena oggi a Bardolino. Il successo della Denominazione è consacrato dall’ottimo lavoro dei produttori in annate difficili come la 2014 e la 2017.

Ma anche dagli assaggi dalle vasche della vendemmia 2018, già in grado di dimostrare grande personalità nel calice. Oltre a consentire di battezzare il Chiaretto come “l’Amarone dei rosati“, per la sua capacità di evolversi positivamente negli anni, senza ossidarsi o svanire nel confronto con le lancette.

“Le ottime condizioni del vigneto nelle ultime annate difficoltose – evidenzia Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di Tutela – hanno messo in luce l’abilità crescente dei nostri associati nella produzione del rosato da uve Corvina e Rondinella, la cui produzione è in netta ascesa”.

I numeri parlano chiaro. Nel 2014 erano circa 5 milioni le bottiglie di rosé prodotte dalla Denominazione veneta. Per il 2018 si parla di un +1%, a fronte dei consolidati 8-9 milioni. Di conseguenza è scesa a 15-17 milioni la produzione del rosso Bardolino, a dispetto della media di 20-24 milioni di bottiglie degli scorsi anni. Le uve per la produzione del rosato Chiaretto, del resto, sono le stesse del Bardolino.

E la sfida, secondo il direttore del Consorzio Angelo Peretti, è proprio di tipo agronomico. “I produttori – sottolinea Peretti – stanno man mano prendendo coscienza della necessità di investire su vigneti ad hoc per la produzione del rosato, diversi da quelli del rosso Bardolino. Solo così la Denominazione potrà crescere in termini di considerazione sul mercato”.

Se da un lato la leva del Chiaretto di Bardolino è l’export, dall’altro i margini di evoluzione sono offerti dal mercato interno. Basti pensare che in Italia si consuma solo il 6% di vino rosé rispetto al totale. In Francia, Paese considerato leader internazionale nella produzione di rosati, questa cifra sale al 34%.

I MIGLIORI ASSAGGI ALL’ANTEPRIMA
Dopo una devastante annata 2017, con la produzione scesa a 160 mila ettolitri complessivi contro i 240 della media, il Chiaretto di Bardolino può contare su una vera e propria rivincita con la vendemmia 2018.

Alcuni vini saranno in commercio tra qualche giorno. Altri tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2019. Quel che è certo è che il livello raggiunto dalla trentina di produttori associati al Consorzio è più che mai in ascesa.

Tra i 46 campioni degustati alla cieca a Bardolino, convincono Vigneti Villabella, Guerrieri Rizzardi e Casaretti, rispettivamente con Bardolino Chiaretto Classico Villa Codevigo Biologico 2018 e Bardolino Chiaretto Classico 2018 (campioni da vasca).


Tra i già imbottigliati, seppur da pochi giorni o settimane, spiccano i rosé delle cantine Aldo Adami (Bardolino Chiaretto 2018), Ca’ Bottura (Bardolino Chiaretto 2018) e Cantina di Custoza. Punteggi non astrali quelli assegnati durante il blind tasting, ma comunque in grado di staccare molti altri competitor.

In occasione della giornata di degustazione è parso comunque evidente la “necessità di vetro” dei Chiaretto di Bardolino: vini che danno il meglio di sé a distanza di diversi mesi (se non anni) in bottiglia, a dispetto della concezione del rosé come vino “di pronta beva”.

Alla ristorazione (soprattutto locale) il compito di educare avventori e turisti (italiani e stranieri) alle diverse sfumature del rosato di Bardolino. Fresco e scalpitante in gioventù. Più complesso e articolato con qualche mese sulle spalle. Vini che, col tempo, rendono necessari abbinamenti più “arditi” con la cucina.

“Quello che vogliamo tramettere al pubblico – dichiara ancora Franco Cristoforetti – è che in Italia si producono ottimi vini bianchi e rossi, ma anche rosé. Una tipologia che ha una dignità propria, che merita di essere valorizzata al massimo”.

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Enovitis in campo 2017: edizione da record

“Siamo orgogliosi del grande successo registrato dalla 12° edizione di Enovitis in Campo che quest’anno, con 165 espositori e circa 8.000 visitatori, batte ogni record. I vigneti Villabella hanno fatto da sfondo alla migliore tecnologia per la viticoltura, che il pubblico di operatori specializzati e di istituzioni locali e comunitarie, ha potuto vedere in funzione e toccare con mano: la forza di Enovitis sta proprio nel fatto di essere una fiera dinamica, che permette al visitatore di misurare l’efficacia e l’effettiva applicabilità di quanto proposto dagli espositori, e questo confronto diretto è fondamentale per il successo del comparto. Grandissima è stata anche la partecipazione al convegno tematico dedicato alla nuova DOC “PINOT GRIGIO DELLE VENEZIE” e agli workshop tecnici, a conferma che Enovitis in Campo rappresenta un momento formativo di alto livello per affrontare le più importanti tematiche legate al settore, sostenibilità in primis. Ciò ci spinge a continuare ad investire impegno ed energie in questa manifestazione che, da sempre, rappresenta per UIV un fiore all’occhiello”.

Così Paolo Castelletti, Segretario Generale di Unione Italiana Vini, commenta i numeri da record di Enovitis in Campo 2017, manifestazione tenutasi il 22 e il 23 giugno 2017 a Cavaion Veronese presso i Vigneti Villabella, dove sono state esposte e testate le più moderne tecnologie, materiali e attrezzature impiegabili in tutte le operazioni agronomiche in vigna.

“L’alleanza fra UIV e Fieragricola, che nel 2018 ospiterà l’evento indoor – dichiara Claudio Valente, vicepresidente di Veronafiere Spa – si conferma ancora una volta strategica per assecondare quei cambiamenti nel comparto vitivinicolo, che oggi deve coniugare qualità del prodotto, promozione sui mercati e attenzione alla sostenibilità per soddisfare le esigenze di un consumatore sempre più attento e informato. In quest’ottica, quindi, anche la viticoltura di precisione gioca un ruolo fondamentale. Veronafiere – continua Valente – ribadisce così il proprio impegno per il sistema vitivinicolo, accompagnando la filiera in un percorso di efficienza, di crescita, di modernizzazione, di cultura. E lo fa con una rete di eventi a Verona con Fieragricola, Vinitaly, Enolitech, wine2wine, sul territorio con Enovitis in campo e nel mondo grazie agli appuntamenti di Vinitaly International. Sempre consapevole della responsabilità che accompagna una Fiera che abbraccia il 45% dell’intera offerta fieristica nazionale del comparto agroalimentare”.

Ad aprire l’edizione veronese è stata la premiazione, da parte del Presidente di Unione Italiana Vini Antonio Rallo, delle tecnologie vincitrici dell’Innovation Challenge Enovitis, riconoscimento ufficiale alle innovazioni presentate in fiera che hanno saputo meglio valorizzare aspetti quali la sostenibilità ambientale, etico-sociale ed economica della filiera vitivinicola. Tutto esaurito e grande apprezzamento per i momenti formativi, a partire dal convegno “PINOT GRIGIO DELLE VENEZIE: EVOLUZIONE QUALITATIVA E ASPETTATIVE DI MERCATO, fino agli workshop tecnici dedicati alla viticoltura di precisione e alla gestione del sottofila del vigneto.

Numerosa la partecipazione anche agli eventi collaterali, come QuizAgro, elaborato in collaborazione con www.fitogest.comwww.fertilgest.com, durante il quale i visitatori sono stati invitati a mettersi in gioco per scoprire di più sui temi della nutrizione e della protezione delle colture, e “Vota il Trattore”, il concorso organizzato da UIV in collaborazione Macgest dove a decretare i vincitori sono proprio i diretti utilizzatori, dei quali il 54,47% imprenditori agricolo, il 12,06% tecnici. Sul podio, in questa edizione 2017, per la categoria Specialistici/Standard, Fendt – 211 V Vario (1°); per la categoria Cingolati – semicingolati primo premio all’Antonio Carraro SpA – Mach 4; e per la categoria Isodiametrici primo premio sempre all’Antonio Carraro SpA  con Tony 9800 TR.

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