Fa bene alla salute, piuttosto, credere che quella di Contri Spumanti Spa sia una gaffe epocale. L’imbottigliatore del Primitivo di Manduria in vendita nei supermercati Lidl indica, sul proprio sito web, d’aver utilizzato uve Corvina per la produzione del vino pugliese.
D’accordo: la Lu. Co. Spa ascritta sull’etichetta posteriore del Primitivo – sigla che rimanda appunto alla Luciano Contri Spumanti Spa – ha sede a Cazzano di Tramigna, piccolo Comune di 1500 anime in provincia di Verona. La terra eletta della varietà autoctona denominata Corvina veronese, dalla quale si ottengono i grandi vini della Valpolicella, tra cui il noto Amarone.
Ma il Primitivo di Manduria Doc, secondo il rigido disciplinare, “deve essere ottenuto dalle uve provenienti dai vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica: Primitivo: minimo 85%; possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione del suddetto vino, le uve dei vitigni a bacca nera non aromatici, idonei alla coltivazione nelle province di Taranto e Brindisi, fino a un massimo del 15%”. Dunque il Corvina, qui non c’azzecca.
In particolare, la gaffe di Contri Spumanti Spa riguarda il Primitivo di Manduria Doc Contessa Carola, fresco della medaglia d’argento al concorso Enolions 2015. E capace di aggiudicarsi un’altra sfilza di premi, con le annate 2013, 2011 e 2010: medaglia d’oro all’Asia Wine Trophy 2014 e al Berliner Wein Trophy 2014, nonché medaglie d’argento all’International Wine & Spirit Competition 2014.
Un altro vino, dunque, rispetto a quello della linea Ca’ dè Monaci in vendita nei supermercati Lidl, che non figura sul sito web aziendale della Lu.Co. Spa di Cazzano di Tramigna. Spesso, infatti, la catena tedesca, così come altre insegne del panorama della Gdo italiana, commissionano la produzione di linee ad-hoc a produttori e imbottigliatori, in modo da ottenere un’etichetta propria, riconoscibile e distinta rispetto al resto della produzione.
“E’ largamente riconosciuta ed apprezzata la capacità dell’azienda di rispondere alle esigenze del mercato attraverso packagings personalizzati”, si può leggere sul sito Internet della Contri Spumanti Spa. Una “personalizzazione” che, a volte, rischia di apparire fuori dalle righe. Dei disciplinari.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.