Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2022 Ergo, Mirizzi (14,5%). Fiore: 8.5 Frutto: 8.5 Spezie, erbe: 8 Freschezza: 8.5 Tannino: 0 Sapidità: 8 Percezione alcolica: 6 Armonia complessiva: 9.5 Facilità di beva: 8 A tavola: 9.5 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni Redazione WineMag.itWinemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed…
Vai all'articoloTag: verdicchio dei castelli di jesi
“Verdicchiogate”, Fazi Battaglia sul caso Moncaro: «Un danno per tutto il territorio»
Dal caso Moncaro al Verdicchiogate, in un batter di ciglia. La crisi profonda del colosso marchigiano ha fatto rumore in Italia e all’estero, aprendo più di un interrogativo sullo stato di salute delle cooperative vitivinicole del Bel Paese. Ancor più, i riflettori si sono accesi su uno straordinario vitigno, che stenta ad essere valorizzato a dovere: il Verdicchio dei Castelli di Jesi. A distanza di un mese dal via libera al concordato preventivo da parte del nuovo Cda di Terre Cortesi Moncaro e in seguito alla misura dello stoccaggio della…
Vai all'articoloCaso Moncaro e Cantine Europa: l’estate calda delle cooperative del vino italiano
È un’estate calda per il vino italiano, e non solo a causa delle alte temperature che stanno caratterizzando la vendemmia 2024. La crisi di due grandi cooperative, Moncaro nelle Marche e Cantine Europa in Sicilia, sta scuotendo il settore con ripercussioni che vanno ben oltre le due regioni. È la punta dell’iceberg di un settore malato, a partire dai suoi giganti cooperativi. E non si tratta di un male di stagione, una banale influenza. Piuttosto di una crisi strutturale. La cura potrebbe richiedere scelte impopolari. A rischio c’è il futuro…
Vai all'articolo“Verdicchio” facoltativo in etichetta: così le Marche tutelano Jesi e Matelica
Scatto in avanti per le Marche del vino, con le modifiche ai disciplinari di produzione di due vini simbolo della regione. A partire dalla vendemmia 2024 sarà facoltativo per i produttori scrivere “Verdicchio” sulle etichette dei vini bianchi Riserva di Jesi e Matelica. Un modo per enfatizzare l’importanza del territorio in cui nascono le due Denominazioni di origine controllata e garantita (Docg), evitando di menzionare il nome di un’uva coltivata anche in altre regioni italiane (Trebbiano di Lugana e Trebbiano di Soave sono sinonimi di Verdicchio, così come “Verdone” in…
Vai all'articoloGuida winemag 2023: il Verdicchio 2015 Pas Dosè “Millesimè” di Mirizzi è Spumante dell’anno
Il Verdicchio dei Castelli di Jesi 2015 Pas Dosè “Millesimè” di Mirizzi è Spumante dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023 di winemag.it. Si tratta del primo millesimo “senza dosaggio” immesso sul mercato dalla cantina marchigiana guidata da Gianluca Mirizzi. Una nuova etichetta che si va ad aggiungere alla centratissima gamma di spumanti e vini fermi della cantina di Jesi. Al centro del progetto enologico, la varietà simbolo delle Marche, il Verdicchio. In un mondo della spumantistica italiana ed internazionale che sta vivendo un vero e proprio…
Vai all'articoloDalle Marche la proposta anti contraffazione: «Fascette di Stato su tutti i vini»
Arriva dalle Marche l’ultima proposta anti contraffazione del vino italiano. Secondo Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt), una soluzione potrebbe essere quella di apporre il contrassegno di Stato, ovvero le cosiddette “fascette” obbligatorie in Italia sulle Docg, a tutti i vini. Nella regione del centro Italia, il contrassegno su Verdicchio dei Castelli di Jesi e Verdicchio di Matelica – reso obbligatorio a partire dalla vendemmia 2019 su circa 20 milioni di bottiglie – hanno dato il via a maggiori controlli e ingenerato sicurezza nei produttori e nei…
Vai all'articoloIl Verdicchio dei Castelli di Jesi, ovvero la versatilità fatta vino
Sei vini, sei sfumature, sei diverse interpretazioni di un unico vitigno. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi è il primo solista ad esibirsi sul palco dei dodici digital tasting organizzati dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt). Lo ha fatto, ieri pomeriggio, come meglio non poteva: ovvero mostrando, a chi avesse ancora dubbi, la sua innata versatilità. Un vitigno capace di rimanere se stesso, perfettamente riconoscibile nel calice, anche a fronte di raccolta tardive o “muffate”, altimetrie dei vigneti più elevate rispetto alla media o utilizzo del legno come contenitore per…
Vai all'articolo2020 record per l’imbottigliamento del Verdicchio
Verdicchio dei Castelli di Jesi e Verdicchio di Matelica chiudono il 2020 con un significativo incremento dell’imbottigliato, segnalato da Valoritalia rispettivamente a +36,9% e +14,8%. Un risultato record per i due prodotti che hanno contribuito in positivo al dato complessivo (+5%) sull’imbottigliato di Dop e Igp marchigiane nel difficile contesto socioeconomico dello scorso anno. «Il Verdicchio – ha detto il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), Alberto Mazzoni – raccoglie ciò che ha seminato negli ultimi 10 anni: produzioni coerenti con l’altissima qualità del terroir riconosciuta dai critici internazionali,…
Vai all'articoloMontecappone e Mirizzi, missione Verdicchio dei Castelli di Jesi
Monteccapone e Mirizzi, ovvero Verdicchio dei Castelli di Jesi. Gianluca ‘ Utopia ‘ Mirizzi ha lavorato tanto negli anni per trasformare i due brand di famiglia in sinonimi del vino simbolo delle Marche. Montecappone è un’azienda esistente a Jesi dagli anni Sessanta, rilevata nel 1997 dalla famiglia Bomprezzi-Mirizzi, già proprietaria dell’omonima Enoteca di via Tuscolana, a Roma. Oggi sono 40 gli ettari di vigneti e oliveti a disposizione sulle colline di Jesi e dei suoi Castelli. I vini simbolo i Montecappone prendono il nome di “Utopia“, a sua volta soprannome…
Vai all'articoloFascette di Stato per le Doc Verdicchio di Jesi e Matelica
Contrassegno di Stato, da domani, per le Doc marchigiane Verdicchio dei Castelli di Jesi e Verdicchio di Matelica. Due denominazioni che complessivamente contano su una produzione media di circa 20 milioni di bottiglie l’anno. Una svolta determinante in ottica di miglior tracciabilità e lotta alla contraffazione in favore di un prodotto che sta divenendo sempre più internazionale”, ha dichiara Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), consorzio che conta 472 soci e 16 denominazioni tutelate. Il conseguimento delle fascette di Stato, gestito dall’ente terzo di certificazione Valoritalia, giunge…
Vai all'articoloBrut Metodo Classico Verdicchio Doc Riserva 2012 “Ubaldo Rosi”, Colonnara
Siamo ad Apiro e Cupramontana, nel cuore della zona classica di produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi, su terreni di origine marina, di medio impasto. Il motivo? La degustazione del Brut Metodo Classico Verdicchio Doc Riserva 2012 “Ubaldo Rosi” della cantina Colonnara. Qui, grazie ad altitudini superiori ai 500 metri sul livello del mare, si ottengono uve con acidità elevate e pH molto bassi, perfette per la spumantizzazione. “Ubaldo Rosi” dell’azienda Colonnara è un metodo classico di sole uve Verdicchio, che con i suoi 60 mesi di affinamento sui…
Vai all'articoloPreserva gli aromi e azzera i solfiti del vino: ecco Vinooxygen dell’enologo Andrea Elegir
Cantina Isolabella della Croce di Loazzolo, gioiello dell’astigiano. Vendemmia 2013. Vasca numero 32: Sauvignon Blanc in purezza. Andrea Elegir, l’enologo, annusa e riannusa il nettare. Qualcosa non va. Non è profumato come all’inizio. Eureka. Bisogna evitare che il mosto entri in contatto con l’ossigeno, “bruciando” gli aromi. Nasce così Vinooxygen, la vasca di acciaio Inox da 30 ettolitri che ha rivoluzionato il Sauvignon di Isolabella. Rendendolo più profumato e più sano. Con meno solfiti di un rosso. Il macchinario, brevettato e commercializzato da Andrea Elegir e dal fratello Luca (ingegnere…
Vai all'articoloDoc Verdicchio dei Castelli di Jesi: via libera al contrassegno di Stato sulle bottiglie
Voto unanime in favore del contrassegno di Stato per Doc Verdicchio dei Castelli di Jesi, ieri sera nel corso del consiglio di amministrazione dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), che ha contestualmente approvato la richiesta di autorizzazione a operare in regime di ‘erga omnes’, ossia a tutela di tutti i produttori, anche quelli non aderenti al Consorzio. Con le deliberazioni del consiglio – ha commentato il coordinatore del comitato di gestione della Do Verdicchio Castelli di Jesi, Michele Bernetti – si avvia la fase 2 per il nostro vino simbolo.…
Vai all'articoloDi vini e di vignaioli Fivi: i migliori assaggi al Mercato della transizione
Con 15 mila accessi in 16 ore, il Mercato dei Vini e dei Vignaioli Fivi di Piacenza 2017 passerà alla storia come quello della “transizione”. Un passaggio dal “sogno” alla “consapevolezza” per gli oltre 500 produttori riuniti sotto la guida di Matilde Poggi. Una realtà, Fivi, con la quale il vino italiano ha ormai l’obbligo di confrontarsi. Più che nei due giorni di “Fiera”, nei 363 giorni restanti. Sburocratizzazione, sviluppo dell’enoturismo, riscoperta e valorizzazione dei vitigni autoctoni dimenticati. Le battaglie di Fivi trovano a Piacenza (e da quest’anno, per la…
Vai all'articoloVini Eurospin “Integralmente prodotti”: la degustazione non convince
Sufficienza abbondante solo per tre dei 24 vini della linea “Integralmente prodotto” di Eurospin. Questo il responso della degustazione effettuata ieri dalla nostra redazione. In batteria, tutti i vini sponsorizzati per il secondo anno consecutivo dall’ex campione del mondo dei sommelier, Luca Gardini. Un carrello della spesa pieno di delusioni, anche a fronte di una spesa complessiva di appena 60 euro. Ma allora chi ha bisogno di chi? Gardini di Eurospin? O Eurospin di Gardini? Senza dubbio la seconda delle ipotesi. “Integralmente prodotto” risulta una linea debole alla prova del…
Vai all'articoloVerdicchio dei Castelli di Jesi Doc 2016, Santa Barbara
Torniamo ancora una volta sullo scaffale dei vini bianchi per pescare, tra le referenze della regione Marche, un’altra espressione del suo vitigno simbolo. Finisce così sotto la nostra lente di ingrandimento il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc vendemmia 2016 prodotto dall’azienda Santa Barbara di Stefano Antonucci. Fondata nel 1984, con l’obiettivo di produrre vini per bevitori, per amanti del vino, la storia di Stefano Antonucci parte da un invidiabile impiego in banca che non lo appaga più e arriva ad un cantina da 900 mila bottiglie con vini serviti…
Vai all'articoloRICETTA Pizza di scarola alla napoletana rivisitata
Oggi vi propongo una ricetta ottima per picnic e gite fuori porta. Si tratta della classica pizza di scarola napoletana. Io non uso l’impasto per la pizza, ma il pan brioche, perché risulta più soffice. Vediamo cosa occorre per 8 persone. Per l’ impasto: latte tiepido 250 cc; olio 40 cc; farina Manitoba 550 gr; sale 10 gr; zucchero (un cucchiaino); una bustina di lievito di birra disidratato; un uovo; un tuorlo per spennellare. Per il ripieno: 2 ceppi di scarola riccia; un ceppo di scarola liscia; 4 filetti di acciuga sotto sale;…
Vai all'articoloVerdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico 2014, Colonnara
Anfora, bottiglia simbolo del Verdicchio, disegnata nel 1953 dall’architetto Antonio Maiocchi ed entrata a pieno titolo nelle tipologie di bottiglie utilizzate per questo vino. Denominazione, il Verdicchio, molto apprezzata e diffusa sulle tavole degli italiani, presente sia come Doc, che come Docg nella versione Superiore. Ecco quindi, sotto la nostra lente di ingrandimento oggi il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico, vendemmia 2014, prodotto da Colonnara a Cupramontana (An). Azienda, Colonnara, della quale abbiamo molto apprezzato il Marche Rosso Igt Tornamagno 2010 disponibile nel canale horeca, ma un po’ meno questo Verdicchio…
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