Categorie
news ed eventi Wine Calendar

“Venezia Superiore” 2024: riapre il sipario sul Valpolicella Superiore


Torna “Venezia Superiore“, seconda edizione dell’evento di promozione dedicato al Valpolicella Doc Superiore in programma nel capoluogo veneto martedì 16 luglio. Vino di territorio dal carattere sempre più versatile e pop, il Valpolicella punta a un posizionamento in cui «qualità e modernità, dalla produzione al consumo», possano convincere winelover e buyer consentendogli di conquistare nuove quote di mercato.

«Il Valpolicella Doc Superiore – spiega il presidente del Consorzio Christian Marchesini – è al centro di una rigenerazione produttiva e commerciale. In un momento di crisi di consumi come quello attuale, la denominazione e i produttori stanno investendo molto sul vino più rappresentativo del nostro territorio vocato. Un vino che per freschezza e facilità di beva è in grado di conquistare i giovani enoappassionati».

VENEZIA SUPERIORE 2024: IL PROGRAMMA

Dopo l’edizione d’esordio dedicata alla stampa nazionale, la seconda edizione avrà un focus più locale. Due gli appuntamenti di “Venezia Superiore” 2024. L’evento del 16 luglio si aprirà con la conferenza stampa “Valpolicella: focus in Regione sulla denominazione Rossa del Veneto“, presentazione del dossier economico elaborato dal Consorzio, alle ore 13.00 a Palazzo Ferro Fini (San Marco 2322, Venezia). Previsti gli interventi di Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale Veneto e Alberto Bozza, Consigliere regionale e membro della III° commissione.

In serata, dalle 18.00 alle 23.00, “Venezia Superiore” 2024 sarà alla Loggia maggiore della Pescheria di Rialto con un walk around tasting che l’anno scorso ha registrato 600 winelover, tra veneziani e turisti. In degustazione 42 referenze tra Valpolicella e Valpolicella Superiore, di 30 aziende (partecipazione gratuita previa registrazione al link: urly.it/3ayvz).

Categorie
news news ed eventi

Il Valpolicella Doc Superiore: il vino su cui puntare per il 93% dei produttori

Il Valpolicella Doc Superiore è il prodotto su cui puntare per il 93% dei produttori della Denominazione. A dirlo, l’indagine interna dell’omonimo Consorzio di tutela vini presentata oggi in occasione di “Valpolicella Superiore – A Territory Opportunity“. Si tratta del secondo evento digitale, dopo la Valpolicella Annual Conference.

«Vogliamo valorizzare il vino che più si identifica con il territorio – ha spiegato il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini – a partire dalla ricostruzione di una identità di prodotto e di una vision condivisa tra tutti i produttori».

In particolare, un segnale di svolta è dato dall’appassimento: 6 imprese su 10 non intendono farlo. I rimanenti ritengono utile solo un breve passaggio. Complessivamente, il 94% delle aziende rispondenti producono o commercializzano Valpolicella doc Superiore.

IL POTENZIALE INESPRESSO

Ma c’è ancora potenziale inespresso, «a partire dalla riconoscibilità e dal posizionamento». Stando ai risultati della survey, che ha coinvolto un campione di circa un terzo dei produttori/imbottigliatori del Consorzio, c’è infatti molto da lavorare sul fronte della conoscenza.

Per il 62,4% dei produttori, i consumatori italiani ignorano o quasi il prodotto, dato che sale a 7 su 10 quando si prendono in considerazione i mercati esteri. Leggermente meglio la stampa italiana, che ha una conoscenza insufficiente per il 43,6% delle aziende, sufficiente per il 41,6% e buona per il restante 14,9%.

Valpolicella alla Beaujolais accanto a Ripasso e Amarone sempre più di terroir

Sempre secondo il punto di vista dei produttori, i principali punti di forza del Valpolicella Doc Superiore sono il profilo organolettico (indicato dal 52,5% delle imprese per il mercato interno e dal 46,5% per quello estero) e la versatilità di abbinamento (47,5% in Italia e 38,6% all’estero).

Tra gli elementi di debolezza sotto il profilo commerciale nel mercato domestico, più della metà delle imprese (54,5%) riconosce il peso della molteplicità di stili all’interno della tipologia.

Conta anche la concorrenza di altri vini della Valpolicella (43,6%, con il Ripasso come principale indiziato) o la mancanza di un segmento commerciale definito (43,6%), fattori che sembrano avere un peso importante anche sui mercati esteri.

L’EXPORT E I PREZZI DEL VALPOLICELLA DOC SUPERIORE

E se l’Italia è il primo mercato di sbocco, principale destinazione per oltre i 3/4 dei rispondenti (con l’Horeca che assorbe l’84,2% delle vendite), ad occupare il più alto gradino del podio nella classifica per export è la Germania (meta per un quarto delle imprese).

Seguono Usa (23,2%) e Danimarca (17,9%), mentre Olanda e Svizzera condividono a parimerito il 4° posto. Sul fronte degli investimenti futuri, la metà delle aziende punta a potenziare la presenza negli Usa. Quasi un terzo (31,6%) scommettono su Germania e Svizzera.

Per quanto riguarda i prezzi, il 38,9% delle aziende posiziona il suo prodotto nella fascia oltre i 10 euro a bottiglia (prezzo ex cellar), il 23,2% tra i 6 e gli 8 euro, il 20% tra gli 8 e 10 euro, il 17,9% a meno di 6 euro.

ENOTURISMO: UN’ALTRA OPPORTUNITY

Un posizionamento che si conta di migliorare in futuro, con il 44,2% dei rispondenti che aspirano alla fascia oltre i 10 euro. Per andare poi a scalare progressivamente nelle fasce di prezzo sottostanti.

«Lo spostamento verso la Gdo – ha precisato il presidente Christian Marchesini – continuerà anche dopo la pandemia Covid-19. Diventerà un fattore importante, di confronto, sempre più rilevante. Ma è altrettanto vero che l’ospitalità avrà un incremento per le piccole aziende verticali».

Una Valpolicella, dunque, che crede e punta sull’enoturismo. Un settore che potrà cogliere l’opportunità dell’inserimento nella Lista dei Paesaggi storici, deciso dal Ministero dell’Agricoltura a fine maggio 2021.

Categorie
news news ed eventi

Valpolicella Doc Superiore protagonista online con il Consorzio

Valpolicella Doc Superiore sugli scudi. Il 24 giugno prossimo, dalle 14.00 alee 16.00, andrà in onda la prima edizione di “Valpolicella Superiore – A Territory Opportunity“. Il format riunirà online produttori, operatori e stampa nazionale e internazionale. Una vera e propria prima volta per la denominazione più giovane e fresca dell’area vinicola del Veneto.

Tra gli obiettivi di questo inedito percorso, «riportare all’attenzione del mercato tutta la piramide qualitativa». Dai «vini di metodo», come Amarone, Valpolicella Ripasso e Recioto, a quelli «di territorio». Rappresentati appunto dal Valpolicella e dal Valpolicella Superiore.

Riteniamo che sia arrivato il momento – spiega Christian Marchesini, presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella – di chiarire ai buyer e ai consumatori l’ampia gamma dei nostri vini.

Dopo il successo della Valpolicella annual conference di febbraio, ora proseguiamo il cartellone digitale con il Valpolicella Superiore. Un vino fresco e nello stesso tempo complesso anche al netto della tecnica dell’appassimento, che può intercettare nuovi trend di consumo”.

DUE SESSIONI PER “VALPOLICELLA SUPERIORE – A TERRITORY OPPORTUNITY”

Sono due le sessioni del “Valpolicella Superiore – A Territory Opportunity” che saranno trasmesse in diretta streaming su Zoom e sui principali canali social del Consorzio (Facebook e Instagram).

Nella prima, il Consorzio presenterà a stampa, trade e aziende il primo Valpolicella Annual Report, il dossier completo dei trend di produzione e clima degli ultimi 50 anni, oltre che di mercato.

Tra i contenuti anche i risultati dell’indagine interna sul Valpolicella doc Superiore. L’obiettivo è stato quello di «individuarne profilo stilistico, organolettico e di mercato e tracciare le prospettive future di questo vino».

In programma, anche uno special tasting di 8 Valpolicella doc Superiore (selezionati alla cieca da una commissione tecnica) guidato da Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano; Filippo Bartolotta, wine educator conosciuto anche come “Il sommelier delle star” e JC Viens, giornalista e Italian wine expert.

Exit mobile version