Prosecco Doc Rosé, nuovo no dei vignaioli trevigiani: “Non fa parte della nostra storia”

“In amore e in guerra tutto è lecito, anche nel business evidentemente, ma la nostra è un’anima contadina forse eccessivamente conservatrice e poco avvezza ai cambiamenti repentini. Sta di fatto che pensare ad un Prosecco Rosè proprio non ce la facciamo”. I vignaioli indipendenti trevigiani ribadiscono così la propria contrarietà al matrimonio tra Glera e Pinot Nero, che darà presto vita ai primi 20 milioni di bottiglie di Prosecco Doc Rosé. La nuova tipologia, dopo il via libera del Comitato Nazionale Vini del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali…

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