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Elena Salviucci nuova presidente della Strada del Vino Orcia

Elena Salviucci nuova presidente della Strada del Vino Orcia
Elena Salviucci
è la nuova presidente della Strada del Vino Orcia. La giovane produttrice, titolare della cantina Campotondo, guiderà per i prossimi tre anni l’associazione che raggruppa i 12 comuni della denominazione Orcia Doc. Insieme agli enti, cantine e realtà produttive locali. La nomina della 29enne è avvenuta il 9 gennaio durante il primo Consiglio del nuovo corso dell’associazione. Ad affiancarla saranno i vicepresidenti Andrea Francini, sindaco di Trequanda, e Marco Bartoli, sindaco di San Quirico d’Orcia.

Nel Consiglio di amministrazione della Strada del Vino Orcia siedono figure come Giulitta Zamperini, presidente del Consorzio del Vino Orcia. Presenti inoltre personalità locali impegnate nella valorizzazione del territorio. «La mia missione – ha dichiarato Elena Salviucci – sarà consolidare un sistema turistico integrato che unisca Val d’Orcia, Amiata e Valdichiana Senese. Promuovendo un’immagine unitaria per il marketing territoriale, con un focus sull’agroalimentare e sull’integrazione delle offerte turistiche locali».

TURISMO RIGENERATIVO E SOSTENIBILE LUNGO LA STRADA DEL VINO ORCIA

Tra le priorità della nuova presidente della Strada del Vino Orcia c’è lo sviluppo di un turismo rigenerativo. Un modello che mira a creare benefici duraturi per i territori, le comunità e i visitatori. Questo approccio punta a promuovere un’offerta turistica di qualità, sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale, e a rafforzare la rete locale di imprese, migliorando l’accoglienza e incentivando una permanenza più lunga dei turisti.

Fondata nel 2003, la Strada del Vino Orcia comprende località di straordinaria bellezza, tra cui Pienza, Montalcino, Radicofani e San Quirico d’Orcia, e celebra la Val d’Orcia, riconosciuta nel 2004 Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Questo territorio iconico rappresenta la quintessenza della campagna toscana, con paesaggi da cartolina e un invito a immergersi in un luogo dove natura, cultura e tradizioni si fondono armoniosamente. Elena Salviucci cantina Campotondo

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La Val d’Orcia come l’Aube: «No fermissimo» alla discarica rifiuti radioattivi

Vino, formaggi, olio extravergine. E ancora: tartufi bianchi, zafferano, aglione, salumi e carne di bue chianino. I tesori della Val d’Orcia, in particolare quelli della Doc Orcia, oltre a Chianti e Igt prodotti nei Comuni di Pienza e Trequanda, sono a rischio svalutazione per la possibilità che venga costruita una discarica al centro dell’area di produzione della denominazione.

Qualcosa di simile a quanto già realizzato in una nota area vinicola internazionale come l’Aube (nella foto sopra), situata a un’ora e mezza da Parigi e famosa per la produzione di pregiati Champagne (7500 ettari che costituiscono il 22% della Denominazione). La capacità del deposito francese è di un milione di metri cubi.

Secondo Sogin – società di Stato interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze incaricata del decommissioning degli impianti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare – la Val d’Orcia avrebbe le caratteristiche ideali per la realizzazione di uno dei 23 siti di smaltimento in programma.

La reazione dei produttori dell’Orcia Doc è decisa: «I territori dei grandi vini della Val d’Orcia non accettano e non accetteranno mai infrastrutture che danneggiano l’ambiente, il paesaggio e l’economia».

Il no è «fermissimo»: «Nessuna discarica, insediamento inquinante, edificazione ad alto impatto visivo può essere costruito in un’area che tutti, cittadini, istituzioni e imprese contribuiscono a salvaguardare con impegno e sacrificio».

Uno sforzo che dura da decenni ed ha contribuito, in modo rilevante, a preservare il patrimonio di cultura, ambiente e bellezza creato nei secoli, un capolavoro che il mondo conosce e ammira. Una cornice intatta che accresce l’immagine internazionale e il valore commerciale di eccellenze enogastronomiche prodotte nello stesso comprensorio».

https://www.youtube.com/watch?v=4oTeqoLtJBU&feature=youtu.be

La posizione unanime del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di tutela del Vino Orcia, fa eco all’opinione negativa espressa da tutte le istituzioni toscane. La richiesta è di escludere il territorio dell’Orcia dall’elenco. Promettendo, in caso contrario, una durissima opposizione.

«Sbalordisce e indigna l’idea di individuare nel territorio della Doc Orcia, dove c’è il paesaggio agricolo più preservato e bello del mondo, una qualsiasi forma di discarica» dice la Presidente del Consorzio del Vino Orcia, Donatella Cinelli Colombini,

«La Val d’Orcia è iscritta dal 2004 nel patrimonio dell’Umanità Unesco grazie all’integrità di un contesto storico, culturale e ambientale di enorme pregio. Nel 2018 la campagna introno a Trequanda ha ricevuto dal Ministero delle Politiche Agricole MIPAAF il riconoscimento di ‘Paesaggio rurale storico della Toscana’».

Poco distanti dalla località scelta per depositare rifiuti si trovano alcuni dei luoghi icona della compagna toscana, così come i “set” dove sono stati girati i film “Il paziente inglese” e “Il gladiatore“.

«Un’integrità – continua il Consorzio vini Doc Orcia – che tutti hanno contribuito a preservare assoggettandosi a norme di tutela rigidissime. Vincoli che hanno preservato la miracolosa armonia fa fra storia, natura e lavoro dell’uomo che dura da secoli ed è stata cantata da poeta Mario Luzi».

Una sensibilità talmente accentuata che, nel 2007, il progetto di un gruppo di nuove abitazioni, nei pressi di Pienza, scatenò un autentico putiferio per cui non fu realizzato.

Per questo i produttori Orcia Doc sono sbalorditi e indignati che nel territorio di produzione della loro denominazione ci sia uno dei 23 siti italiani considerati idonei da SOGIN per ospitare un nuovo insediamento largo 178 ettari di cui 110 destinati a ospitare le 90 costruzioni in calcestruzzo che racchiuderanno 78 mila metri cubi di rifiuti.

Eppure, secondo Sogin, «la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI), ovvero il progetto preliminare e tutti i documenti correlati alla realizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco Tecnologico, permetterà di sistemare in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attività».

TUTTE LE AREE INDIVIDUATE DA SOGIN IN ITALIA

PIEMONTE: Otto zone tra le province di Torino e Alessandria (Comuni di Caluso, Mazzè, Rondissone, Carmagnola, Alessandria, Quargento, Bosco Marengo)

TOSCANA E LAZIO: Ventiquattro zone tra le province di Siena, Grosseto e Viterbo (Comuni di Pienza, Campagnatico, Ischia e Montalto di Castro, Canino, Tuscania, Tarquinia, Vignanello, Gallese, Corchiano)

BASILICATA-PUGLIA: Diciassette zone tra le province di Potenza, Matera, Bari, Taranto (comuni di Genzano, Irsina, Acerenza, Oppido Lucano, Gravina, Altamura, Matera, Laterza, Bernalda, Montalbano, Montescaglioso)

SARDEGNA: Quattordici aree tra le zone in provincia di Oristano (Siapiccia, Albagiara, Assolo, Usellus, Mogorella, Villa Sant’Antonio, Nuragus, Nurri, Genuri, Setzu, Turri, Pauli Arbarei, Ortacesus, Guasila, Segariu, Villamar, Gergei)

SICILIA: Quattro aree nelle province di Trapani, Palermo, Caltanissetta (Comuni di Trapani, Calatafimi, Segesta, Castellana, Petralia, Butera).

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Domenica 19 Giugno #orciaarcobaleno, trekking tra i vigneti e brindisi arcobaleno

Toscana arcobaleno d’estate nelle cantine dell’Orcia sarà “Orcia Arcobaleno”! Ecco il brindisi collettivo che inaugura l’inizio della stagione estiva nei punti panoramici di sette cantine Orcia Doc con vista sugli inconfondibili ed emozionanti paesaggi del “vino più bello del mondo”.”Il vino Orcia è ancora un prodotto familiare che punta alla qualità, fatto con cura artigianale da chi vive in mezzo alle vigne, nel rispetto della natura e con ottime competenze di enologia e viticultura” spiega la presidente del Consorzio Donatella Cinelli Colombini. “Per il nostro brindisi abbiamo pensato di valorizzare le tradizioni locali abbinando ad un calice di vino Orcia delle zuppe, piatto base della cucina povera toscana, che ogni cantina proporrà nella sua versione più tipica. Inoltre la presenza della delegazione Fisar Valdichiana, importante associazione che forma numerosi sommelier, manifesta la costante collaborazione con quelle realtà che vedono il vino protagonista” conclude Donatella Cinelli Colombini.”Essere in stretta collaborazione con i Consorzi di tutela dei vini del comprensorio e con i produttori ci porta ad un impegno sempre maggiore e meticoloso nel divulgare la nostra missione” dice Emma Lami, responsabile manifestazioni della delegazione Valdichiana. “Quest’anno la delegazione Fisar Valdichiana, molto vicina al territorio del vino Orcia, brinderà insieme ai produttori con un proprio rappresentante per conoscere più da vicino le nostre piccole realtà” conclude Donatella Cinelli Colombini. Alle ore 17:00 in ogni cantina avrà inizio il trekking nei vigneti con una guida d’eccezione, il produttore. Alle ore 18:00 il brindisi “Orcia Arcobaleno” unirà contemporaneamente le cantine collocate in ben 7 diversi comuni del territorio di produzione del vino Orcia Doc: da Pienza fino a San Casciano dei Bagni, passando per Trequanda, San Giovanni d’Asso, Montalcino, Castiglione d’Orcia e Sarteano. Ad accompagnare il vino Orcia un piatto diverso in ogni cantina. A base di farro, la Zuppa Etrusca con erbe spontanee di campo proposta da Olivi (Sarteano) e la Zuppa di Farro de La Canonica (San Giovanni d’Asso) condita con l’olio extravergine prodotto dall’azienda.  A Trequanda, la Fattoria del Colle di Donatella Cinelli Colombini propone la Ciancifricola, una zuppa di pane a base di pomodoro e uovo che nella zona prende anche il nome di “Picchio Pacchio”. A San Casciano dei Bagni, la cantina Il Poggio presenta una zuppetta di legumi e cereali con pancetta croccante di Cinta Senese. La cantina Sassodisole di Torrenieri (Montalcino) preparerà una Zuppa di Pane, il piatto tradizionale della cucina povera toscana per eccellenza. Fra le varianti più fresche, con il pane quale ingrediente principale, Capitoni Marco (Pienza) propone la Panzanella nella particolare versione di Antonella mentre quella di Valdorcia Terre Senesi (Castiglione d’Orcia) sarà aromatizzata con l’origano di campo coltivato da Gabriella. Toscana arcobaleno d’estate è un evento organizzato dalla Regione Toscana, con il supporto di Toscana Promozione e di Fondazione Sistema Toscana. Inoltre è sostenuta dal quotidiano La Nazione in qualità di media partner. Nelle cantine dell’Orcia l’evento sarà anche social. I partecipanti al brindisi “Orcia Arcobaleno” del 19 giugno potranno condividere i propri scatti sui canali social Facebook, Twitter e Istagram con il nostro hashtag dedicato #orciaarcobaleno, insieme a quello ufficiale dell’iniziativa #arcobalenodestate. Un modo per raccontare attraverso le immagini l’inizio dell’estate, il territorio e le cantine del vino Orcia.

CANTINE E PROGRAMMI

Per ulteriori informazioni e prenotazioni contattare direttamente le cantine. Possibilità di pernottamento negli agriturismi delle cantine: Fattoria del Colle, Il Poggio, La Canonica e Olivi.  In tutte le cantine alle 17 trekking nei vigneti, alle 18 il brindisi arcobaleno

Capitoni Marco – Pienza www.capitoni.eu tel. 338.8981597 info@capitoni.eu

Gli ospiti verranno accompagnati nel vigneto dove gli verrà fatto vedere e spiegato il lavoro che in questo periodo facciamo sulle viti. In cantina assaggeremo i nostri vini Orcia Doc: tre diverse interpretazioni di Sangiovese. Il piatto che offriremo è la panzanella: pane toscano raffermo, insaporito con pomodori, cetrioli, cipolla e basilico, nella particolare versione di Antonella. In abbinamento con il “Troccolone”, il nostro Orcia Sangiovese fatto in anfora. Per l’occasione saranno esposte in cantina alcune opere di Piero Sbarluzzi, artista pientino della terra cotta.

Donatella Cinelli Colombini – Fattoria del Colle, Trequanda www.cinellicolombini.it tel. 0577 662108 info@cinellicolombini.it

Il trekking nei vigneti utilizzerà il percorso segnalato presente nella fattoria. Tale percorso comprende cartelli didattici che spiegano la coltivazione e le peculiarità dei vitigni presenti. In assaggio la ciancifricola, una zuppa di pane a base di pomodoro e uovo che nella zone prende anche il nome di “Picchio Pacchio”.

Il Poggio – San Casciano dei Bagni www.ilpoggio.net 0578 53748/335 8376122 enrica@ilpoggio.net

Partenza del trekking dal centro aziendale. Trekking nel vigneto della Mannella sul percorso della Via Francigena che collega la Valdichiana alla Val d’Orcia. Ritorno in azienda per la degustazione della zuppa di legumi e cereali con pancetta croccante di Cinta Senese accompagnata dai nostri vini Orcia Doc (i legumi sono del vicino Lago di Bolsena, i cereali con erbette aromatiche dell’orto della nostra azienda e la Cinta Senese del nostro allevamento).

 Olivi – Le Buche – Sarteano www.lebuche.com 0578 274066 335 6070484  info@lebuche.eu

Partenza da cantina Le Buche . Trekking fra i vigneti di Sangiovese, Merlot e Pugnitello con Riccardo. A seguire brindisi con vino Orcia Doc e zuppa di farro perlato con erbe spontanee di campo e olio Dop Terre di Siena.

SassodiSole – Torrenieri (Montalcino) www.sassodisole.it 0577 834303 info@sassodisole.it

Trekking nei vigneti di Sangiovese che circondano l’azienda. Brindisi con Orcia Rosso 2014 e assaggio di zuppa di pane preparata da Graziella. 

Valdorcia Terre Senesi – Castiglione d’Orcia www.valdorciaterresenesi.com 3394224240 info@valdorciaterresenesi.com

Partenza del trekking da Podere San Savino in Località Ripa d’Orcia. Lungo il percorso sarà possibile ammirare i vigneti dell’azienda e il famoso Castello di Ripa d’Orcia. A seguire rientro presso Podere San Savino per il brindisi con il “Riparosa” Orcia Rosato Doc.

La Canonica – San Giovanni d’Asso www.canonicaholiday.com 3484223327 – 3497857800 info@canonicaholiday.com        

Arrivo entro le ore 16,30 presso la nostra azienda. Passeggiata in vigna con Donella e Serenella. A seguire brindisi Arcobaleno con Orcia Sangiovese Dongiovanni 2011 Riserva accompagnato da una zuppa di farro. Prezzo euro 5,00 per persona.

IL VINO ORCIA DOC E IL SUO CONSORZIO 

La denominazione Orcia è nata il 14 febbraio 2000 e comprende le varietà Orcia ottenute da uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese e Orcia “Sangiovese” con almeno il 90% di questo vitigno, entrambe anche nella tipologia “Riserva”. La denominazione Orcia comprende anche le tipologie Bianco, Rosato e Vin Santo. I vini nascono in una quarantina di cantine e manifestano l’impegno e la passione dei produttori che nella stragrande maggioranza fanno tutto direttamente: dalla vigna alla vendita delle bottiglie. In un’epoca di globalizzazione, il vino Orcia è ancora un prodotto familiare, fatto da chi vive in mezzo alle vigne, nel rispetto della natura e con ottime competenze di enologia e viticultura.  Il vino Orcia è prodotto in uno dei comprensori agricoli più belli del mondo e in parte iscritto nel patrimonio dell’Umanità Unesco.  13 comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda e parte di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.

FISAR DELEGAZIONE VALDICHIANA

La Fisar- Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori, nasce a Volterra nel 1972 dalla volontà di alcuni  albergatori e ristoratori che ignari di ciò che andavano costruendo ,credevano soprattutto che il Sommelier fosse un personaggio capace di capire un vino, sceglierlo, proporlo ad un commensale, al fine di valorizzare in primis il territorio di appartenenza e poi come persona capace di orientare il consumatore su quei prodotti che attestano la qualità e la storia di tutta l’enogastronomia Nazionale. La delegazione Fisar Valdichiana, nasce nel 1974 con il nome di Delegazione di Bettolle ed i principi sono gli stessi di quelli Nazionali, contribuendo negli anni alla valorizzazione di un intero comparto economico/produttivo qual è la vitivinicoltura e la cucina dell’intera Valdichiana. Il valore di Fisar Valdichiana è ormai consolidato e ne sono testimonianza il grande numero di associati e soprattutto la qualità dei nostri corsi di formazione per il raggiungimento dell’attestato di qualifica per Sommelier. Qualità dei corsi che passa attraverso un percorso di formazione al termine del quale un sommelier è sicuramente capace di distinguere le caratteristiche che fanno grande un vino, di ricercare nelle aziende produttrici quelle che meglio interpretano il territorio e la sua salvaguardia, siano esse piccole o grandi. Oggi i nostri Sommelier, oltre che ad essere titolari di strutture ricettive di cantine e di accoglienza turistica, vengono impiegati anche come collaboratori presso numerose aziende vitivinicole del territorio e sono presenti in diverse ed importanti manifestazioni di settore a carattere locale e nazionale.Durante i nostri corsi, oltre all’aspetto formativo, curiamo molto l’aspetto etico, morale e sociale della figura del sommelier attraverso la cultura del bere moderato, l’effetto alcool e tutto ciò che riguarda un impegno nel rispetto delle regole e delle leggi che regolamentano la materia.  Essere oggi in stretta collaborazione con i Consorzi di tutela dei vini del comprensorio, con i produttori, con enti pubblici e privati, con le associazioni di categoria, ci porta ad un impegno sempre maggiore e meticoloso nel divulgare la nostra missione, nel rispetto dovuto alle persone che lavorano nel nostro campo ed al mercato del vino sempre in continua evoluzione.  

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Consorzio vino Orcia info@consorziovinoorcia.it Tel 0577 887471 – Fisar Delegazione Valdichiana Responsabile Manifestazioni Emma Lami emma.lami@hotmail.it 349-2843626

 

 

 

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Donatella Cinelli Colombini riconfermata alla guida del Consorzio Vini d’Orcia

Nata nel 2000, la giovane e ambiziosa Doc Orcia è in veloce innalzamento qualitativo e va annoverata fra le piccole denominazioni italiane emergenti. In occasione dell’Orcia Wine Festival 2016, evento che ogni anno porta a San Quirico d’Orcia migliaia di winelovers, il Consorzio ha rinnovato il suo Consiglio di amministrazione riconfermando la presidente Donatella Cinelli Colombini con Giulitta Zamperini e Roberto Terzuoli vicepresidenti e i consiglieri Andrea Giorgi (Sampieri del Fà), Capitoni Marco (dell’omonima azienda Capitoni), Paolo Salviucci (Campotondo), Emanuele Bizzi (Trequanda), Antonio Rovito (Val d’Orcia Terre Senesi), Olivi Giuseppe (Olivi-Le Buche), Roberto Rappuoli (Podere Forte) e Berni Valentino (Loghi). Infine Gabriella Giannetti (San Savino) ricopre il ruolo di segretario e Marco Turillazzi quello di sindaco revisore. Donatella Cinelli Colombini inizia il suo secondo mandato, forte del consenso dei soci ottenuto grazie al grosso lavoro dei tre anni passati. Eventi, contatti e comunicazione che si riassumono nel progetto ”Orcia, il vino più bello del mondo”. “La Doc Orcia viene prodotta in una settantina di aziende di cui 41 iscritte al Consorzio. Il vino Orcia è ancora qualcosa di artigianale seguito con cura amorevole dai produttori stessi dalla vigna fino al cliente finale” ha spiegato la Cinelli Colombini. La produzione totale della denominazione è di 240.000 bottiglie l’anno con il Sangiovese come principale vitigno dei rossi (Orcia con il minimo di 60% e Orcia Sangiovese con il minimo di 90% di Sangiovese anche nella versione riserva) e piccole quantità di Doc Orcia bianco, rosato e Vin Santo. Il territorio di produzione si estende in 13 comuni ed è fra i comprensori agricoli più belli e incontaminati, per questo è diventato una destination turistica di prima grandezza con quasi un milione e mezzo di presenze turistiche e un milione di visitatori giornalieri. “Sono questi visitatori il primo e principale mercato del vino Orcia. Una diversificazione produttiva che riguarda anche le cantine, il 65% delle quali ha una struttura ricettiva e/o un ristorante. Posso dunque affermare che l’Orcia è la denominazione più turistica d’Italia” ha aggiunto la Presidente. Il Consorzio ha ricevuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con DM 57934 del 25/07/2014 il riconoscimento Erga Omnes e sviluppa ogni anno un gran numero d’iniziative. Nel 2016 sono in programma l’attivazione dell’Orcia Wine Class, a cura della delegazione Onav Siena, che offrirà minicorsi sul vino ai turisti e il potenziamento – in numero e in dimensione – degli eventi sul territorio che riguarderanno 6 dei 13 comuni della denominazione. L’Orcia Wine Festival, appena concluso a San Quirico d’Orcia, ha visto l’afflusso di circa 2.000 appassionati e operatori. Nel futuro il vino Orcia vuole essere più visibile all’esterno anche per aprirsi a nuove opportunità commerciali. Donatella Cinelli Colombini ricopre anche la carica di presidente nazionale delle Donne del vino ed ha nel suo curriculum la creazione – nel 1993- della giornata Cantine Aperte che ha diffuso in Italia il turismo del vino. Discendente da una famiglia di storici produttori di Brunello è lei stessa titolare di una cantina a Montalcino. Negli ultimi 15 anni ha dedicato una particolare attenzione al vino Orcia, denominazione in cui possiede un’azienda agrituristica e una cantina a Trequanda.

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Vini al supermercato

Orcia Doc 2013, Tenuta Belsedere

[Usr 4]Eccoci a recensire per la prima volta un interessante vino toscano a denominazione d’origine controllata Orcia Doc. Denominazione che a breve sarà oggetto di un festival del quale abbiamo già scritto. Un po’ ci siamo emozionati quando lo abbiamo visto a scaffale perché fuori dal centro Italia non è di facile reperimento. Orcia Doc 2013 Tenuta Belsedere di Trequanda in provincia di Siena è oggi sotto la nostra accurata lente di ingrandimento. Il nome fa un po’ sorridere, un sorriso che però diventa di compiacimento una volta degustato il prodotto che regala  un’ottima bevuta da supermercato. L’Orcia Doc 2013 della Tenuta Belsedere nel calice si presenta di colore rosso rubino intenso. Limpido, poco trasparente e denso. Al naso esprime inizialmente delle belle note fruttate di frutti di bosco e prugna, che si arricchiscono, a mano a mano che si apre, in note di spezie dolci di vaniglia, leggeri sentori vegetali e anche cuoio. In bocca è davvero gradevole, caldo, rotondo, secco. Fresco, leggermente sapido e con tannini morbidi e avvolgenti.  Un vino elegante ed armonico, di gusto pieno. Una bella sorpresa poi il finale lungo e fruttato. Da provare se si amano i vini toscani, ma non solo, da provare pure per l’ottimo rapporto qualità prezzo. Si abbina a carni rosse, selvaggina, formaggi stagionati come quelli delle crete senesi,  salumi di cinta senese. Va servito a 16-18 gradi e ha una gradazione di 13% di alcol.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve 80% Sangiovese, 10% Merlot e 10% Cabernet Sauvignon. La zona di produzione è quella di Trequanda (Si). I vigneti sono allevati a cordone speronato su altitudini di circa 400 mt s.l.m. esposte a sud ovest con terreni argillosi e di medio impasto. L’epoca di raccolta delle uve è variabile, solitamente  tra la fine di settembre e la prima di ottobre. La vendemmia è manuale, con selezione in vigna delle uve per una resa di 56 hl a ettaro. Ad una macerazione sulle bucce a 28 gradi, della durata di circa 20 giorni, segue un periodo di affinamento in barrique di 6-8 mesi e una maturazione in bottiglia di 3 mesi prima della commercializzazione. Un vino ”recente” per l’azienda, visto che il primo Orcia Doc Belsedere è nato nel 2006, la Doc invece risale al 2000.  Protagonista indiscusso dei vini a denominazione Orcia Doc è il Sangiovese. imposto dal disciplinare con una quota almeno del 60%. La zona di produzione si trova tra quella del Brunello di Montalcino e quella del Nobile di Montepulciano. La Tenuta Belsedere, dispone di circa 400 ettari di cui solo 15 vitati, dispone di una cantina all’avanguardia e si inserisce in quello che è uno dei paesaggi viticoli più belli d’Italia. Di proprietà della famiglia Gori Pannilini Sorelli dal 1500, rifornisce direttamente alcune Coop del centro Italia, ma è possibile trovare i loro prodotti in altre catene, non gestite direttamente da loro, ma dall’azienda che li distribuisce.

Prezzo pieno: 7,90 euro
Acquistato presso: Tigros

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