LA DEGUSTAZIONE
Bel giallo paglierino con riflessi dorati, alla vista. Il perlage è sottile e persistente. Il naso risulta generoso, tra sentori di lisi e di frutta matura, candita: più biscotto e brioche che crosta di pane, pesca a polpa gialla, arancia, nocciola e un tocco fumè. Non mancano risvolti floreali, freschi come gli accenni di talcati.
In bocca, il Trentamesi di San Silvestro sfodera una buona verticalità, abbinata a ritorni di frutta matura. Il perlage, cremoso, non risulta invadente e contribuisce a chiamare il sorso successivo, unitamente alla buona corrispondenza col naso al finale asciutto.
In definitiva, un Metodo Classico Alta Langa Docg di buona fattura, perfetto per chi ha intenzione di avvicinarsi alla preziosa denominazione spumantistica piemontese, capace di garantire ottime etichette qualità prezzo anche in enoteca (qui i migliori assaggi Horeca di WineMag.it).
Quanto all’abbinamento, l’Alta Langa Docg di Cantine San Silvestro si presa alla perfezione ad accompagnare piatti di crostacei e di pesce. Uno spumante ottimo a tutto pasto, dall’aperitivo ai secondi delicati.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.