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Vini al supermercato

Vino dolce per le feste: i piemontesi di Esselunga

Abbiamo degustato tre vini dolci aromatici piemontesi reperibili nei supermercati Esselunga (ma non solo). Obiettivo: sapersi orientare quando l’occasione richieda un vino dolce. Natale, tutto sommato, non è poi così lontano.

E allora ecco le nostre impressioni sulla Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc “Nevissano” di Terredavino, sul Brachetto d’Acqui 2016 di Braida e sul Moscato d’Asti 2016 “Su Reimond” di Bera. Prima, però, qualche breve accenno sui vitigni cosiddetti “aromatici”.

Brachetto, Moscato e Malvasia (solo alcune varietà) sono tre dei principali vitigni aromatici. Ci sono due strade per spiegare cosa siano. La prima prende in causa terpeni come nerolo e geraniolo (no, non sono nani di Biancaneve) e ne dà una spiegazione scientifica.

La seconda via è probabilmente più efficace: un vitigno è aromatico se un chicco d’uva appena raccolto e il vino che se ne ricava restituiscono le stesse sensazioni aromatiche. Per questo i vini aromatici sono in genere molto facili da individuare, anche per i meno esperti.


(2 / 5) Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc Nevissano, Terredavino (6.5% vol)
Il colore fa subito festa, è rosa chiaretto intenso, molto vivo, brillante, con una leggera componente gialla. La spuma, subito corposa, scompare presto nel bicchiere.

Al naso il vino è intenso, di lampone, fragola e rosa. Sullo sfondo una leggerissima nota di lievito. In bocca è dolcissimo, al limite della stucchevolezza. Purtroppo la componente acida e nemmeno l’effervescenza riescono a compensare questo effetto “ghiacciolo all’amarena”. Questo nonostante sia stato degustato a circa 5 gradi e nonostante il produttore ne consigli una degustazione a 8-10 gradi.

Abbiamo fatto la prova anche a quella temperatura e sebbene emergano note leggermente più evolute, la sensazione di avere nel bicchiere qualcosa di davvero troppo dolce non scompare. Finisce leggermente ammandorlato, apprezzabile.

L’abbinamento più congeniale è con frutta secca e pasticceria secca non troppo dolce. Assieme ad una confettura potrebbe davvero dare un risultato eccessivamente stucchevole.

Prezzo: 6,79 euro (Esselunga)


(3 / 5) Brachetto d’Acqui 2016, Braida (5.5% vol)
Colore difficile da definire secondo i criteri usuali. Non è rosso e non è rosato. Ricorda certi calici di cristallo che si usavano parecchi anni fa, colorati di rosso, quando ad interessarsi del colore di quanto ci si versava erano davvero in pochi.

La luminosità anche in questo caso non manca, così come alcuni riflessi leggeri verso il giallo. Il naso è fine e molto interessante, di amarena, rosa e un ricordo di cioccolato.

La dolcezza anche in questo caso la fa da padrone anche se una nota fresca abbastanza decisa e una leggera frizzantezza ne limitano fortunatamente la percezione. Questo vino si abbina molto bene a dolci al cioccolato, per esempio ad un panettone farcito.

Prezzo: 9,90 euro (Esselunga)


(4 / 5) Moscato d’Asti 2016 “Su Reimond”, Bera (5% vol)
Nel calice si mostra di un bel giallo paglierino brillante con bollicina finissima e molto persistente. Il naso è finissimo e molto classico di pesca, salvia e con una affascinante nota citrina, anche in scorza.

Sebbene sia molto dolce, qui la freschezza davvero gioca un ruolo fondamentale riuscendo a bilanciarne le sensazioni gustative. Decisa sensazione agrumata, tanto da ricordare la cedrata, con un leggero pizzicore sulla lingua che non spiace affatto.

Anche sul finale è l’agrume a farla da padrone, sicuramente il più interessante dei tre. Biscotti, frutta secca, panettone e pandoro, ma anche crostate di frutta e piccola pasticceria troveranno un buon alleato in questo Moscato.

Prezzo: 8,20 euro (Esselunga)

LA TEMPERATURA DI SERVIZIO
Una nota importante: i vini dolci non sono affatto semplici da servire. La temperatura riveste per questi vini, molto più di quanto sembri, un ruolo fondamentale.

Tipicamente vengono serviti a fine pasto, quando l’attenzione alla tavola pian piano viene meno (anche a causa delle bottiglie aperte prima…). Si apre la bottiglia, la si mette in tavola, poi si taglia il panettone, si ascolta una barzelletta dello zio, e i minuti passano.

La temperatura in sala da pranzo raggiunge facilmente i 24 gradi, il vino in men che non si dica arriva a 10, 12, 15… temperature alle quali si degusta bene una buona Barbera evoluta. Immancabilmente il giudizio sul vino dolce è: “Troppo dolce”.

Non abbiate paura ad usare la glacette per un moscato da 8 euro, o a tenerlo fuori, sul davanzale della finestra, dove le temperature si avvicinano allo 0. Ne gioveranno tutti.

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Vini al supermercato

Erbaluce di Caluso Docg Valgera 2014, Terredavino

(2,5 / 5) Un Erbaluce di Caluso Docg base, quello imbottigliato da Terredavino che abbiamo pescato come novità sullo scaffale del supermercato. Un prodotto che non rende giustizia ad un vino che può esprimere molto di più, ad un vitigno che dà anche vita ad eccellenti passiti e più recentemente a spumanti metodo classico meritevoli. L’Erbaluce di Caluso Docg Valgera 2014 di Terredavino nel calice si presenta giallo paglierino chiaro con riflessi verdolini. Al naso non comunica molto, accenni di note agrumate e qualche sentore erbaceo poco intenso, misti ad unsentore chimico che lo rende poco schietto. Spesso però olfatto e gusto non parlano la stessa lingua, allora lo degustiamo sperando nella sorpresa che non arriva.

Poco denso, poco caldo, 12% di alcol. Rotondo, secco, comunque fresco e sapido, ma non emoziona ed è anche corto nel finale. Un Erbaluce di Caluso Docg anonimo. Lo ricompreremmo? Lo consiglieremmo ad un amico o ai nostri followers? Onestamente no. L’Erbaluce di Caluso Docg Valgera 2014 imbottigliato da Terredavino è adatto a chi non ha particolari esigenze, offre solo freschezza nella beva.

Sicuramente ha a sua discolpa un’annata poco favorevole, ma in gdo e tra le pagine di vinialsupermercato, nella stessa fascia prezzo,  si possono trovare vini bianchi più gradevoli e più memorabili. L’Erbaluce di Caluso Docg Valgera è un vino da aperitivo o da abbinare a risotti di pesce, calamari fritti, funghi, verdure grigliate e creme di verdure.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve Erbaluce 100%  varietà a bacca bianca che viene coltivata in un’area vocata a nord della provincia di Torino, in alcuni comuni del vercellese e del biellese. Zone distanti dalla provincia di Cuneo dove invece si trova Terredavino. Nel cuore delle Langhe a Barolo, Terredavino è una realtà produttiva vasta, senza confronti che produce ed imbottiglia una vasta gamma di prodotti, tutti rigorosamente made in Piemonte.

Prezzo pieno: 4,69 euro
Acquistato presso: Bennet / Pam / Panorama

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