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Notte Rossa, valore top: la bottiglia di vino più venduta al supermercato è pugliese

Notte Rossa valore top 75 cl nielsen la bottiglia di vino più venduta al supermercato è pugliese linea vini notte rossa vino salento supermercato winemag intervista luca buratti direttore vendite gdoNotte Rossa consolida la sua posizione di leader nel panorama vinicolo italiano, raggiungendo il primato assoluto delle vendite in valore al supermercato nel formato da 75 cl. Un risultato, confermato dai dati Nielsen riferiti al 2024, che non è frutto del caso, ma di una strategia di marketing costruita sin dagli esordi della linea di vini del Salento nei supermercati italiani, nel 2013. Terre di Sava, con il suo marchio Notte Rossa, è riuscita a conquistare il cuore degli appassionati e a dettare nuove regole in un mercato sempre più competitivo. Superando rivali storici come Antinori, Frescobaldi e Ruffino, sempre protagonisti nelle classifiche nazionali ed internazionali della Gdo. Notte Rossa valore top: la bottiglia di vino più venduta al supermercato è pugliese.

Il successo di Notte Rossa non è solo nei numeri. Ma nella visione. Puntare sul formato da 75 cl, che rappresenta l’81% del valore totale del mercato vinicolo in Italia, è stata una mossa che ha pagato. Il primato, raggiunto senza dimenticare la formula strategica del bag in box, testimonia l’efficacia di una politica commerciale capace di garantire un prezzo competitivo per vini che possono essere anche considerati premium, come il Primitivo di Manduria e il Primitivo di Manduria Riserva, ambasciatori della Puglia nel mondo. https://www.notterossa.wine/shop/

LA LEADERSHIP DI NOTTE ROSSA IN GDO: UNA VERA CASE-HISTORY 

La leadership di Notte Rossa appare ancora più significativa se si considera il contesto di mercato attuale. Il vino bianco cresce smisuratamente in volume. Tuttavia, sul fronte del valore, il vino rosso continua a dominare. Parte del merito è anche di marchi come Notte Rossa, capaci di costruire in Gdo un’offerta in grado di competere con nomi blasonati, sul fronte della qualità. La capacità di interpretare al meglio il territorio pugliese, con vitigni autoctoni valorizzati attraverso tecniche enologiche moderne ma rispettose della tradizione, è uno dei fattori chiave che hanno permesso a Terre di Sava di emergere. E consolidare, poi, la posizione del proprio brand. otte Rossa valore top: la bottiglia di vino più venduta al supermercato è pugliese.Nel segmento degli spumanti, sempre secondo i dati Nielsen 2024, il Prosecco mantiene il suo dominio incontrastato, rappresentando quasi il 50% del fatturato complessivo.

Anche sul fronte degli sparkling Notte Rossa ha saputo ritagliarsi uno spazio, puntando sul fascino, un po’ “esotico”, delle “bollicine pugliesi”. La capacità di differenziarsi da giganti come Valdo e Zonin dimostra – ancora una volta – la visione strategica del brand, orientato all’espansione in nicchie di mercato ad alto potenziale, pur lontane dal “core business”. I rosati, stabili al 5% sia nei vini fermi che negli spumanti, rappresentano un’ulteriore sfida. Ma anche un’opportunità. Notte Rossa, forte del proprio ruolo in un territorio vocato per questa tipologia di vino, ha tutte le carte in regola per aumentare questa quota, con referenze capaci di attrarre un pubblico giovane e internazionale. La Puglia, del resto, è da sempre terra di rosati d’eccellenza.

IL PACKAGING DI NOTTE ROSSA: L’UOMO, IL CIELO STELLATO, LA LUNA

La strategia vincente di Notte Rossa si riflette anche nelle scelte del packaging. L’etichetta, ormai inconfondibile, caratterizza tutta la linea e rappresenta uno spaccato quasi poetico, per la sua capacità di avvicinare – in pochi, semplici, tratti – l’uomo al cielo, in una notte stellata, grazie solamente ad una scala. Sempre sul fronte del packaging, le confezioni regalo – che incidono per il 2% sul mercato degli spumanti, ma risultano irrilevanti per i vini fermi – rappresentano forse un’opportunità da poter cogliere. Notte Rossa valore top: la bottiglia di vino più venduta al supermercato è pugliese.

In questo senso, il confronto con altri competitor che da anni investono su packaging ricercati, potrebbe aprire nuovi scenari di crescita anche per Notte Rossa. In definitiva, Notte Rossa non solo guida il mercato italiano del vino nel formato da 75 cl, ma prova a dettare nuovi standard di qualità e innovazione. Il tutto, in un contesto “tortuoso” come quello della Gdo e dei vini al supermercato. Dove nulla è dato per assodato. E le potenzialità ancora inespresse del settore non si contano sulle dita di una mano. Lo sa bene Luca Buratti, direttore vendite Gdo di Notte Rossa.

L’INTERVISTA A LUCA BURATTI, DIRETTORE VENDITE GDO NOTTE ROSSA

Luca Buratti, qual è la sua analisi del primato assoluto delle vendite di Notte Rossa nel formato bottiglie da 75 cl al supermercato?

Notte Rossa non ha come strategia la competizione sul prezzo. Quindi, il primato non può essere inteso sui volumi, bensì sul valore. Da sempre la nostra politica è attenta al giusto rapporto prezzo/qualità, che non vuol dire “prezzo basso”, ma prezzo corretto nei confronti del prodotto offerto al mercato. Questo aspetto, sempre tenuto in evidenza, oggi ci premia. Siamo la prima cantina nel mercato moderno, per valore complessivo, con il formato da cl.75 (formato che rappresenta il 98% delle nostre vendite) e questo è dovuto al riconoscimento da parte dei nostri clienti della qualità dei nostri vini.

In tempi di contrazioni generalizzate delle vendite, il brand Notte Rossa si conferma solidissimo e, grazie al primato del formato 75 cl, diventa “case-history”. Quali sono stati, secondo lei, i fattori chiave che hanno permesso di raggiungere questo importante traguardo?

La determinazione nel mantenere la promessa del miglior rapporto prezzo/qualità possibile. Il consumatore riconosce e premia la nostra coerenza, mantenendo elevati i momenti di acquisto fuori dalle promozioni. E dando così dimostrazione che Notte Rossa si acquista per la qualità e non per il prezzo. Altro importante aspetto è rappresentato dal packaging. Aver scelto in passato l’immagine iconica della “scaletta” con la luna, ha fatto sì che il cliente ci riconosca con grande immediatezza. E che, in modo simpaticamente affettuoso, ci identifichi come il vino “della scaletta”.

Ultimo ma non meno importante, l’aspetto di coerenza nella gestione del prezzo. Non ci siamo mai fatti prendere dall’enfasi del successo, mantenendo i prezzi sempre nella corretta fascia di accessibilità quotidiana, ritenendo che la promessa che abbiamo fatto al nostro cliente, di essere il miglior vino per i momenti di consumo giornalieri che può trovare. Il rispetto della fiducia che i clienti ci riconoscono, ci ha premiato e continuerà a farlo. Notte Rossa valore top: la bottiglia di vino più venduta al supermercato è pugliese. https://www.winemag.it/luca-buratti-e-le-sue-terre-di-sava-tutti-i-segreti-del-brand-notte-rossa/

Il mercato dei vini bianchi ha sorpassato quello dei rossi a livello di volume, ma il rosso resta dominante in termini di valore. Come si inserisce Notte Rossa in questa dinamica e quali sono le vostre strategie per il futuro?

Siamo una cantina salentina ed è importante fare bene quello che ci rende riconoscibili da sempre. I vini rossi innanzitutto. Del resto, se è vero che il mercato, negli ultimi anni, premia i vini bianchi, non dimentichiamo che il vino rosso esprime ancora e lo farà sempre, esempi di altissima qualità, con bottiglie iconiche di fama mondiale. Non possiamo dimenticare che i maggiori vini di pregio sono rossi, che la storia enologica è stata influenzata in maniera determinate dai vini rossi e che, nel top di gamma, il consumatore li riconosce come garanzia di qualità.

Ovviamente il vino bianco merita ampiamente il successo raggiunto. Successo che risiede sostanzialmente, a mio avviso, in due fattori, la maggior freschezza e facilità nella bevuta ed una inferiore gradazione alcolica. I nostri vini bianchi sono una espressione del territorio che si esprime in vitigni come la Verdeca, il Fiano, il Vermentino. Vini che proponiamo con grande successo, in una veste “salentina”, che soddisfa le attese dei nostri clienti.

Un discorso a parte meriterebbero i vini rosati, da anni destinati – secondo alcuni – ad esplodere, ma forse mai decollati in maniera definitiva. La quota di Notte Rossa è stabile ma il potenziale del territorio pugliese, soprattutto in questa tipologia tradizionale, suggerisce che possiate fare qualcosa di più. Ci state pensando?

Questa attesa di una “esplosione” del rosato, mi sembra più una enfatizzazione di marketing, che non un oggettiva situazione di mercato, forse dovuta alla speranza che ci si possa avvicinare al consumo dei cugini d’oltralpe (36% del totale vino). Quello che osserviamo, con soddisfazione, non è tanto il forte sviluppo dei volumi, ma la stabilità degli stessi. Per decenni abbiamo assistito ad un mercato del rosato che ciclicamente cresceva e con rapidità calava. Oggi la situazione sembra essere differente. Il mercato del rosato copre circa il 4% del totale. E si sta dimostrando stabile. Facendo sì che – sia i produttori che la distribuzione – possano finalmente investire in questo comparto, con programmi di medio termine.

I vitigni pugliesi aiutano, ragionando “in rosa”…

La proposta di Notte Rossa è innanzitutto quella di un vino di elevata qualità che, nel rosato più che in altre tipologie, è indispensabile per garantire al prodotto le peculiari caratteristiche di freschezza, aroma e gradevolezza del colore. Il nostro Primitivo Rosato ed il Negroamaro Rosato sono figli di una selezione in vigna e di una sapiente capacità dei nostri enologi, che riescono a garantire un’importante durata del prodotto e delle caratteristiche prima citate. Sicuramente stiamo pensando ad un’ulteriore espansione della proposta. In arrivo c’è il Susumaniello rosato. Un vino che risponde alla richiesta non solo di un rosato più delicato, ma anche di un vino figlio della storia del territorio. Che si affianchi ai due vitigni iconici del Salento.

Ho l’impressione che in Italia, più che all’estero, si sottovaluti ancora il potenziale del packaging, in particolare delle “confezioni regalo”. Siamo riusciti a sdoganare lo spumante dai momenti di festa: quando riusciremo a fare lo stesso con le “confezioni regalo”, che continuano ad avere un impatto maggiore sugli spumanti rispetto ai vini fermi? Avete in programma iniziative per colmare questo divario?

Sono anni che le confezioni regalo perdono interesse da parte del cliente finale. La ricerca di una sempre maggiore importanza in ciò che si regala, fa sì che la scelta si rivolga più verso la singola bottiglia di elevata qualità, che non verso le ormai obsolete “valigette” in cartoncino o confezioni fantasiose. Per questo motivo la nostra strada in questo segmento ci vede più attenti alla valorizzazione delle eccellenze. Con un’attenzione verso le Riserve ed il formato magnum, che oggi attraggono di più. Notte Rossa valore top: la bottiglia di vino più venduta al supermercato è pugliese.

Un altro tema interessante è quello del bag in box: Notte Rossa non lo sottovaluta, come dimostra la presenza di questo formato anche sul vostro shop online. Come vi orientate in questo segmento?

La storia del vino è fatta anche di grandi formati, che rappresentano più che altro un maggior livello di servizio nel vino di consumo giornaliero. Fino a qualche anno fa sugli scaffali dei supermercati si vedevano pesanti dame di vetro, da 3 o da 5 litri, che soddisfacevano la richiesta di un vino di qualità accettabile ad un prezzo contenuto per unità di misura. Il cambio generazionale ha portato ad un diverso modo di approcciare e consumare il vino, con una ricerca da parte delle generazioni più giovani che premia la qualità rispetto alla quantità, facendo si che questa tipologia di contenitori abbia sempre meno interesse ed infatti sono quasi totalmente scomparsi dagli scaffali. Nel frattempo, la tecnologia del confezionamento si è evoluta fornendoci la possibilità di produrre il vino nel formato Bag in Box.

Per noi la scelta è caduta nel formato da tre litri, più agevole da manovrare in ambito domestico e che, per i bianchi ed i rosati, ha la dimensione ideale per inserirlo nella tasca della porta del frigorifero. Questa innovazione, che esiste comunque da alcuni anni, ha la prerogativa di avere un contenitore a tenuta stagna e buon isolamento rispetto alla luce, al calore e soprattutto all’aria esterna (grazie alla sacca interna) con una moderata rigidità del contenitore fornita dall’involucro esterno (in modo da essere trasportato e stoccato in maniera più agevole rispetto ad una semplice sacca). Grazie ad un piccolo rubinetto alla base consente la fuoriuscita del vino per gravità. Ma, ancor più importante, ne garantisce la conservabilità per settimane dopo l’apertura, mettendolo al riparo dall’ossidazione, grande nemico della sua conservazione. Notte Rossa valore top: la bottiglia di vino più venduta al supermercato è pugliese.

Qual è la sua visione sul futuro del vino in Gdo?

La Grande Distribuzione, nell’ultimo decennio ed ancor più nel funesto periodo del Covid, ha implementato la proposta assortimentale, ampliandola verso vini di qualità e riducendo in maniera importante la fascia di prezzo basso. Questo ha fatto si che in quasi tutte le insegne si assista alla presenza di scaffali che sono diventati vere e proprie enoteche, in grado di soddisfare la maggior parte delle esigenze della clientela. Inoltre, nelle insegne più attente al livello di servizio, sono comparse varie modalità per dare al cliente informazioni su provenienza, caratteristiche organolettiche, abbinamenti.

Arrivando fino alla tipologia di bicchiere da usare, così da semplificare la scelta. Che rimane quasi sempre autonoma e che, non dimentichiamolo mai, è effettuata da un cliente che difficilmente ha competenze specifiche nel vino. In definitiva, il settore vino nel canale moderno è ancora in fase di crescita, verso la qualità e l’attenzione al cliente. Non dimentichiamo che attraverso la Gdo transitano le vendite di circa il 70% di tutto il vino che si vende in Italia.

La valorizzazione dei vitigni autoctoni è uno dei vostri punti di forza, parte integrante della strategia del Salento del vino. C’è un vitigno pugliese su cui puntate in particolare per i prossimi anni?

Ritengo che andare a cercare la novità a tutti i costi, la particolarità per creare interesse, sia sbagliato. Il Salento è universalmente associato a due vitigni principe, il Primitivo ed il Negroamaro. Ovviamente questi due vitigni si declinano poi in vari aspetti, Riserve, Rosati, IGP e DOP. La nostra missione è fare al meglio quello che già sappiamo fare molto bene. Questo non vuol dire che ci arrocchiamo su questi due vitigni, perché abbiamo anche grande attenzione verso il mercato. Quindi la crescita dei vini bianchi ci ha stimolato ad andare verso Verdeca, Fiano e Vermentino. Notte Rossa valore top: la bottiglia di vino più venduta al supermercato è pugliese.

Il primo decisamente nativo, mentre gli altri due, presenti anche in altre zone enologiche della nazione, in Salento si avvalgono di un terroir e di un clima che li rendono unici, quindi con una valenza di autoctonia. In ultimo, per soddisfare i nostri clienti più esigenti e sempre in tema di autoctono, lo scorso anno abbiamo implementato la proposta con il Susumaniello. Un vitigno che, insieme al Negroamaro, rappresenta la storia enoica del Salento, affondando la sua origine in un passato molto lontano, con caratteristiche uniche. Notte Rossa valore top: la bottiglia di vino più venduta al supermercato è pugliese.

E che dire dei vini dealcolati? Qual è la posizione di Notte Rossa?

Ho un po’ di scetticismo verso questa nuova frontiera dell’analcolico in prodotti che la tradizione vuole abbiano un contenuto alcolico. Se penso alla bevanda più nota in questo segmento di mercato, la birra, non posso dimenticare che per avere un po’ di successo sono passati circa 200 anni. Infatti, la prima birra lanciata su mercato risale al 1842. Dopo tutto questo tempo, oggi siamo ad un 8% di consumi interni. Probabilmente il vino raggiungerà con molta più velocità questo traguardo. Lo farà grazie alle tecnologie, che nel frattempo si sono evolute. E grazie all’esperienza maturata in altri settori.

È mio parere che si debba porre attenzione a questa tendenza, perché un grande marchio non può disattendere le aspettative e le esigenze dei propri clienti. Ma avremo un vino Notte Rossa dealcolato solo quando avremo l’assoluta certezza di gradevolezza del prodotto. Essere i primi, ma non soddisfare i nostri standard, non rientra nella nostra politica.

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Appassimento Rosso Salento Igp 2021, Notte Rossa


(5 / 5) L’Appassimento Rosso Salento Igp 2021 Notte Rossa è una delle ultime novità della gamma della cantina pugliese Terre di Sava. Un vino morbido, che conquista con i suoi profumi intensi, il suo sapore pieno e la lunga persistenza. Un nettare ottenuto da una selezione di uve a bacca rossa tipiche del territorio salentino, raccolte quando gli acini risultano lievemente appassiti. Un modo per “concentrare” in maniera del tutto naturale le fragranze, arricchendo il profilo aromatico.

Grazie a questo procedimento, le uve che arrivano in cantina con 10-15 giorni di ulteriore attesa rispetto all’epoca di maturazione ottimale – sul finire del mese di settembre – sono dotate di una struttura maggiore, in grado di reggere un breve affinamento in barrique di legno francese e americano. Il risultato è quello di aumentare, nel calice, l’armonia e la piacevolezza. Un appassimento cercato, voluto e sperimentato dalla cantina salentina per regalare ai clienti delle maggiori insegne di supermercati – dove questo vino è reperibile – un’etichetta che trasporta ovunque il sole della Puglia.

APPASSIMENTO ROSSO SALENTO NOTTE ROSSA: LA DEGUSTAZIONE

Alla vista, Appassimento Rosso Salento Igp 2021 Notte Rossa si presenta di un colore granato intenso. Al naso ricordi di ciliegia e frutta più rossa che scura (prugna), tendente alla confettura. Note terziarie – ovvero quel ventaglio di aromi dati dall’affinamento in legno – molto ben integrate, che aggiungono complessità al bouquet. Evidenti i ricordi di spezie come cannella e vaniglia. Al palato siamo in presenza di un vino di una certa densità, eppure di gran beva. Tannino integratissimo e sorso morbido, setoso, addirittura dissetante, ben oltre le attese. Un vino che non stanca mai e che fa proprio della piacevolezza e della beva un punto forte. A proposito di abbinamenti, l’Appassimento Rosso Salento Igp 2021 Notte Rossa accompagna bene primi piatti ricchi, carni rosse e formaggi di media stagionatura.

APPASSIMENTO NOTTE ROSSA: UNA TRADIZIONE ANTICA

L’appassimento delle uve rosse nel Salento, proprio come nel caso Notte Rossa, è una pratica tradizionale che mira a concentrare zuccheri, aromi e polifenoli, esaltando le qualità naturali dei vini della zona. Questa tecnica sfrutta il clima caldo e ventilato della regione e può avvenire direttamente in vigna, attraverso una vendemmia tardiva, o con il taglio del peduncolo (ovvero della parte più alta del “gambo” del grappolo), che blocca il flusso della linfa, favorendo un appassimento naturale. In alternativa, le uve vengono essiccate su graticci o in cassette ben aerate. Le varietà autoctone più utilizzate includono il Negroamaro, il Primitivo e la Malvasia Nera, che offrono rispettivamente struttura, morbidezza e complessità degli aromi.

L’Appassimento Rosso Salento Igp 2021 Notte Rossa è un emblema dei vini che si possono ottenere con questa tecnica. Generalmente sono ricchi e avvolgenti, con note di frutta matura, confettura e spezie dolci, oltre ad essere caratterizzati da corpo pieno e lunga persistenza. Negli ultimi anni, la tecnica dell’appassimento si è evoluta grazie a metodi di cantina più controllati e scientifici, come l’appassimento in stanze condizionate. Ma molte cantine, come Terre di Sava, vogliono mantenere viva la tradizione. Combinando sapere antico e innovazione, per valorizzare il territorio e creare autentici vini del Salento.

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Luca Buratti e le “sue” Terre di Sava: i segreti del brand Notte Rossa

Terre di Sava è la cantina che firma “Notte Rossa“, brand che racchiude una delle linee di vini di maggiore completezza e qualità nella grande distribuzione italiana e internazionale. Abbiamo intervistato Luca Buratti, direttore vendite Italia di Terre di Sava.

Perché “Terre di Sava”?

Tra i comuni dell’area della DOP Primitivo di Manduria, Sava si è sempre distinta. È nota per essere la culla del Primitivo perché ricca di vigneti condotti ad alberello, il sistema di allevamento tradizionale pugliese, forse il più antico sistema di allevamento della vite mai usato dall’uomo. Nelle campagne attorno questa cittadina il terroir è ottimale per la crescita di queste preziose piccole piante, grazie ad una combinazione di fattori che include il clima (temperature mediamente alte e scarse precipitazioni), il tipo di suolo (generalmente terra rossa ricca di ossidi di ferro su substrato calcareo) e, cosa più importante, l’esperienza di viticoltori esperti che hanno tramandato alle future generazioni la loro conoscenza su come prendersi cura dei vigneti.

Quando nasce il brand o, meglio, la società e perché?

Il marchio nasce nel 2010, a seguito della volontà dell’azienda di mettere a disposizione del mercato vini salentini di elevata qualità e con una elevata riconoscibilità. Oggi a distanza di oltre 12 anni, possiamo essere molto soddisfatti di questa intuizione originaria, che ci ha consentito di diventare l’azienda leader incontrastata per i vini pugliesi ed il 6° marchio a livello nazionale per valore di vendite in GDO.

Come definiresti i rapporti con le insegne della distribuzione?

Direi che abbiamo un ottimo rapporto con tutte le insegne della Grande Distribuzione. Questo grazie ad un posizionamento di prezzo nella fascia della convenienza ed un livello qualitativo decisamente superiore. Essere l’azienda leder e di riferimento della Puglia e del Salento in particolare, consente a Notte Rossa di avere alti volumi di vendita a scaffale, al di fuori delle promozioni, confermando che non è il prezzo la leva più importante, ma la qualità. Oltre il 65% degli acquisti avviene senza stimolo promozionale, a fronte di consumatori affezionati al brand, che lo cercano sullo scaffale.

In cosa può migliorare la Gdo nei rapporti con le aziende italiane del vino?

Probabilmente le aziende potrebbero giovare di una migliore cura e maggiore controllo della costanza negli assortimenti per assicurare al cliente finale  la disponibilità di prodotto senza interruzioni. Ci sarebbe tuttavia da chiedersi anche  in cosa possono migliorare i produttori verso la GDO: gli scaffali non sono elastici e quindi non possono contenere tutte le referenze che oggi vengono offerte sul mercato dalle migliaia di aziende produttrici.

Per essere vincenti bisogna prima essere consapevoli delle esigenze del distributore e sviluppare un progetto che parta dalla qualità e sia in grado di arrivare al cliente finale attraverso un insegna, che deve sostenere costi di distribuzione, di comunicazione, di rifornimento dei punti vendita. Nel mondo del vino sono troppe le aziende che pensano di avere un “buon vino” e che il distributore basti che acquista, rivenda e paga, per risolvere il problema. Non è così.

Notte Rossa è ormai un caso di successo. Qual è il segreto?

Il successo di un progetto dipende da una squadra e mai dal singolo. Se Notte Rossa è diventato un marchio di successo, lo dobbiamo soprattutto alle persone che lavorano con passione e dedizione in Terre di Sava. Sono grandi persone, tutte: dalla proprietà agli impiegati, dai tecnici agli operai, e vanno ringraziate perché si identificano con il progetto stesso e lavorano uniti per un obiettivo comune.

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Chardonnay Salento Igp Notte Rossa, Terre di Sava

Nuova varietà di uva, stesso “timbro”, all’insegna della tipicità e dell’ottimo rapporto qualità prezzo al supermercato. Terre di Sava propone ormai da qualche mese sugli scaffali dei supermercati lo Chardonnay Salento Igp Notte Rossa, tra le new entry del nuovo corso della cantina della provincia di Taranto.

Le uve Chardonnay, selezionate tra le migliori vigne locali, danno vita a un bianco fresco e minerale, dal carattere tipicamente salentino e dal palato che ricorda la frutta esotica.

L’affinamento in rovere francese rende lo Chardonnay Salento Igp della linea Notte Rossa un vino morbido ed elegante, ideale per accompagnare antipasti leggeri di terra e di mare, ma anche primi e secondi di pesce. Un bianco da provare anche con i formaggi a pasta semidura lieve­mente stagionati.

Prezzo: 7 euro

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Spumante Extra Dry Bianco e Rosé: le novità di Notte Rossa

Sono ottenuti da uve tipiche del Salento i due nuovi spumanti Notte Rossa. Si tratta di uno Spumante Extra Dry Bianco e di uno Spumante Extra Dry Rosé, interamente prodotti dalla cantina Terre di Sava in provincia di Taranto. Le “bollicine” mancavano a una linea di vini pugliesi ampiamente diffusa nei supermercati italiani, che comprende già le principali denominazioni del Salento, con le punte di diamante Primitivo e Negroamaro.

I nuovi spumanti Extra Dry Notte Rossa segnano così l’esordio in un mercato, quello degli sparkling, che in Italia come all’estero sta registrando un vero e proprio boom. Non solo. Le due nuove etichette di Terre di Sava consentono, ancor più, di iniziare e terminare un pasto scegliendo i vini della linea Notte Rossa, spesso in grado di aggiudicarsi i “cinque cestelli della spesa” nella speciale scala di valutazione Vinialsuper.

LE NOVITÀ NOTTE ROSSA

Vinificazione e affinamento dello Spumante Extra Dry Bianco e dello Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa sono molto simili. Le uve, raccolte in Salento, crescono a 100 metri sul livello del mare, in un clima caratterizzato da alte temperature durante l’anno, rare precipitazioni e forte escursione termica. I terreni sono misti, con buona presenza di calcare.

Per preservare l’acidità, le uve vengono raccolte manualmente all’inizio del mese di agosto, alle prime ore del mattino. Vengono quindi pressate in maniera soffice e solo la prima frazione di mosto fiore, quella più pregiata, viene fermentata a bassa temperatura. La presa di spuma avviene in autoclave (grandi contenitori di acciaio), dove il vino rimane per circa un mese sui propri lieviti. Il successivo affinamento avviene in bottiglia, a temperatura controllata.

SPUMANTE BIANCO E ROSÈ EXTRA DRY

Leggermente diversi i terreni in cui affondano le radici le viti utili alla produzione dello Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa. I suoli sono a medio impasto argilloso, poco profondi e con buona presenza di scheletro. Il particolare colore rosato viene assicurato grazie a un sapiente contatto con le bucce: quanto basta per ottenere il colore luminoso e brillante che si può ammirare nel calice e, ancor prima, nella bottiglia.

Anche in questo caso, solo la prima frazione di “mosto fiore” viene fermentata a bassa temperatura. La presa di spuma avviene a sua volta in autoclave, dove il vino rimane per circa un mese sui propri lieviti, prima dell’affinamento in bottiglia a temperatura controllata. Entrambi i nuovi spumanti Extra Dry Notte Rossa possono essere conservati per due anni, mantenendo intatte le proprie caratteristiche.

Spumante Extra Dry Notte Rossa
Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa
Prezzo: 6,90 euro
Dove acquistare: Scelgo Cash&Carry, Sidal Cash&Carry, Crai Campania, Supermercati Ottimo, Despar Puglia, D’Ambros, Dimar (Mercatò), GDA (Futura Supermercati)

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Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa

(4,5 / 5) Lo Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa è una delle novità 2022 di Terre di Sava, disponibile in alcuni supermercati prima di Natale. Alla versione “Rosé” si affianca la versione Extra Dry Bianco. Entrambi gli spumanti sono ottenuti da uve tipiche del Salento.

Nel calice, lo Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa si presenta di un bel rosa salmone luminoso, ravvivato da un perlage fine e persistente. Al naso ricordi di piccoli frutti rossi croccanti, bel profilo floreale fresco e un tocco di agrume. Molto più leggeri i ricordi di crosta di pane e di spezie. Un quadro stuzzicante, che invita all’assaggio.

LA DEGUSTAZIONE

Al palato, questo spumante Rosé si presenta in perfetta corrispondenza con quanto avvertito al naso. Il sorso, fresco e giustamente teso, si sviluppa sulla centralità delle note fruttate a polpa rossa, ancora una volta croccanti e gustose. Leggerissima la sapidità, che gioca in contrapposizione con la morbidezza della spuma, cremosa e avvolgente. Come nel caso dell’Extra Dry Bianco Notte Rossa, un sorso chiama l’altro e non stanca mai.

D’altro canto, il residuo zuccherino è molto ben integrato. Lo Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa è da servire ben freddo, per apprezzarne al meglio le caratteristiche. È perfetto a tutto pasto, ma dà il meglio di sé con saporite zuppe di pesce, oltre a primi con sughi e carni bianche saporite.

VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO

Vinificazione e affinamento seguono un procedimento ben studiato da Terre di Sava. Le uve a bacca rossa, raccolte in Salento, crescono a 100 metri sul livello del mare, in un clima caratterizzato da alte temperature durante l’anno, rare precipitazioni e forte escursione termica.

I suoli sono a medio impasto argilloso, poco profondi e con buona presenza di scheletro. Il particolare colore rosato viene assicurato grazie a un sapiente contatto con le bucce: quanto basta per ottenere il colore luminoso e brillante che si può ammirare nel calice e, ancor prima, nella bottiglia.

Solo la prima frazione di “mosto fiore” viene fermentata a bassa temperatura. La presa di spuma avviene in autoclave, dove il vino rimane per circa un mese sui propri lieviti, prima dell’affinamento in bottiglia a temperatura controllata. Lo Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa può essere conservato per due anni, mantenendo intatte le proprie caratteristiche.

Prezzo: 6,90 euro
Dove acquistare: Scelgo Cash&Carry, Sidal Cash&Carry, Crai Campania, Supermercati Ottimo, Despar Puglia, D’Ambros, Dimar (Mercatò), GDA (Futura Supermercati)

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Spumante Extra Dry Bianco Notte Rossa

(4,5 / 5) Lo Spumante Extra Dry Notte Rossa è una delle novità 2022 di Terre di Sava, disponibile in alcuni supermercati prima di Natale. Alla versione “Bianco” si affianca la versione Extra Dry Rosé. Entrambi gli spumanti sono ottenuti da uve tipiche del Salento.

Nel calice, lo Spumante Extra Dry Bianco Notte Rossa si presenta di un bel giallo paglierino luminoso, ravvivato da un perlage fine e persistente. Al naso ricordi di agrumi, frutta a polpa gialla e frutta esotica, oltre a un leggerissimo richiamo alla crosta di pane. Un quadro morbido, sinuoso, che invita all’assaggio.

LA DEGUSTAZIONE

Al palato le aspettative vengono confermate da un sorso setoso, dominato dai ritorni di frutta matura avvertiti al naso. La spuma, cremosa e avvolgente, gioca la stessa partita: un sorso chiama l’altro, invogliato anche dalla fresca acidità che si confà alle caratteristiche dei migliori spumanti.

D’altro canto, il residuo zuccherino Extra Dry, comune a molti Prosecco, è molto ben integrato: non stanca e, soprattutto, non lega il palato, invogliando appunto a berne un altro po’. Le caratteristiche dello Spumante Extra Dry Bianco Notte Rossa, da servire ben freddo per apprezzarne al meglio il corredo, lo rendono perfetto a tutto pasto. Ottimo l’abbinamento con piatti a base di pesce, tanto quanto con le carni bianche.

VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO

Vinificazione e affinamento dello Spumante Extra Dry Bianco seguono un procedimento ben studiato. Le uve, raccolte in Salento, crescono a 100 metri sul livello del mare, in un clima caratterizzato da alte temperature durante l’anno, rare precipitazioni e forte escursione termica. I terreni sono misti, con buona presenza di calcare. Per preservare l’acidità, le uve vengono raccolte manualmente all’inizio del mese di agosto, alle prime ore del mattino.

Vengono quindi pressate in maniera soffice e solo la prima frazione di mosto fiore, quella più pregiata, viene fermentata a bassa temperatura. La presa di spuma avviene in autoclave (grandi contenitori di acciaio), dove il vino rimane per circa un mese sui propri lieviti. Il successivo affinamento avviene in bottiglia, a temperatura controllata. Lo Spumante Extra Dry Bianco Notte Rossa può essere conservato per due anni, mantenendo intatte le proprie caratteristiche.

Prezzo: 6,90 euro
Dove acquistare: Scelgo Cash&Carry, Sidal Cash&Carry, Crai Campania, Supermercati Ottimo, Despar Puglia, D’Ambros, Dimar (Mercatò), GDA (Futura Supermercati)

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