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Avvinando Wine Fest 2019: i migliori assaggi a Palermo


PALERMO –
Quasi cento aziende vinicole, 800 vini in degustazione e prodotti tipici siciliani in bella vista: eccolo “Avvinando Wine Fest“. Abbiamo selezionato i migliori assaggi della kermesse svoltasi ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, l’11 e 12 maggio.

Un’edizione interessante che guarda non solo al vino siciliano ma a tutto il mondo enogastronomico, voluta per l’ottavo anno consecutivo dagli organizzatori Massimiliano Morghese, Giuseppe D’Aguanno e Marco Busalacchi ed inserita nel calendario degli eventi di interesse per l’anno 2019 della Regione Siciliana.

I MIGLIORI ASSAGGI AD AVVINANDO WINE FEST 2019


Etna Rosato Doc 2018, “Sul Vulcano”, Donnafugata
Proseguono le novità di Donnafugata nelle contrade dell’Etna. Un bel rosato da uve di Nerello Mascalese che ci avvicina all’estate e che piace per la sua freschezza e mineralità. Rosa tenue al colore, glicine e pompelmo al naso, abbastanza persistente, già pronto al consumo.

Sicilia Doc Nocera 2017, Planeta
Ogni anno sempre meglio per questo Nocera di Planeta coltivato nella splendida cornice di Capo Milazzo. Un rosso marino che profuma di mirto e garrigue. Tannini morbidi e grande equilibrio tra le parti morbide e quelle dure. Si gusta bene anche in estate a temperature più basse di quelle consigliate.

Terre Siciliane Igt 2018 “Alaziza”, Feudi del Pisciotto
Alaziza, ovvero “La splendente” é il nome di questa novità di Feudi del Pisciotto che rimanda al Castello della Zisa, a due passi da dove si svolge la manifestazione. Viognier (85%) e Zibibbo (15%). Uve coltivate a ridosso di una sughereta, a due passi da Caltagirone.

Giallo paglierino, è dotato di piacevoli profumi di mango e pesca e di una buona bevibilità. La firma di Stephan Janson, si aggiunge agli altri stilisti che hanno firmato le altre etichette di questa cantina.

Collio Doc Friulano 2017, “Ronco delle Cime”, Venica
Aromaticità e freschezza sono il biglietto da visita di questa cantina friuliana. Tra le poche cantine non siciliane presenti ma sicuramente tra le più interessanti: al colore giallo paglierino, possiede una bella sapidità e spiccano le note mandorlate e di pera.

Rosso Sicilia Doc 2016, “Terre del Sommacco”, Mandrarossa
Passione, dedizione e tanta cura per un progetto innovativo ma con un forte legame nel passato. Con “Storie ritrovate” (ne abbiamo parlato qui) Madrarossa lancia questo Cru di Nero d’Avola (insieme al Bianco 2017 “Bertolino Soprano”, da uve Grillo) della più famosa varietà siciliana coltivata a 310 metri sul livello del mare. Bel colore, profuma di more e ciliegie. Buona freschezza e tannini morbidi.

Brut Nature Metodo Classico 2012 “Enrica Spadafora”, Azienda agricola dei Principi di Spadafora
Dodici mesi in vasca d’acciaio e trenta mesi sui lieviti per questo metodo classico prodotto a Monreale da un insolito Grillo. Perlage fine e persistente. Sentori di pane, frutta secca e una piacevole mineralità. Una bella freschezza per questo spumante dedicato alla figlia Enrica dal patron della casa vinicola.

Sicilia Doc Frappato 2018 “Dumé”, Gorghi Tondi
Cosa avrà da raccontare un Frappato coltivato a Mazara del Vallo? La risposta la offre Gorghi Tondi. Rosso intenso e fresco da una vigna ancora giovane posta a 65 metri sul livello del mare. Buona struttura ma da bere anche a una temperatura di 8-10 gradi.

Catarratto Terre Siciliane Igt 2018 “Esperides”, Di Bella
Prodotto sulle colline dell’Alto Belice a 450 metri sul livello del mare si presenta di colore giallo paglierino. Al naso note di ginestra, pesca gialla e susina. Dotato di una bella sapidità e un’interessante freschezza, risulta ben bilanciato ed elegante.

Monreale Doc Syrah 2018 “La Monaca”, Tasca d’Almerita
Tra le migliori espressi del Syrah siciliano, emblema di una Doc che cresce sempre di più in termini di qualità. Rosso rubino e note di erbe e spezie. Elegante e dotato di una bella struttura e persistenza. Da bere adesso ma può regalare sorprese se lasciato riposare in cantina per qualche anno.

NON SOLO VINO

Chiudiamo questa piccola selezione con i digestivi di Amari Siciliani. Un’azienda giovane che si presenta con prodotti dai nomi antichi, belle etichette e la migliore espressione dell'”amaro fatto in casa“. Sabbenerica, Allorino, Turiddu e Passionao dove quest’ultimo colpisce per il riferimento al suo ingrediente principale ingrediente il Maracuja (Frutto della Passione).

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Bertolino Soprano e Terre del Sommacco: i nuovi vini Mandrarossa, dall’etichetta al palco


MILANO –
Due “storie ritrovate“. Due “Vini di Contrada”. Due etichette a colori, che raccontano una Sicilia in bianco nero ma ancora attuale, nel suo moderno attaccamento alla tradizione. Il rapporto tra Mandrarossa e l’arte è sempre stato stretto. Ma è stato un vero e proprio abbraccio, caloroso e palpabile, quello che ha regalato la cantina siciliana a Milano, in occasione della presentazione di “Bertolino Soprano” e “Terre del Sommacco“.

Un Grillo e un Nero d’Avola in purezza – la scelta è stata quella di catalogarli come “Bianco” e “Rosso” Doc Sicilia – che ieri hanno preso magicamente vita sul palco del Teatro Libero di via Savona. Prima ancora di essere versati nei calici.

Nancy Rossit, grafica e illustratrice che ha realizzato le etichette, non era presente. “E’ una persona molto riservata, ha preferito non intervenire”, ha riferito l’ufficio stampa di Mandrarossa. Ma è come se fosse stata lì anche lei, mentre Francesca Vitale – attrice, autrice e regista formatasi alla scuola del Teatro Stabile di Catania – recitava in versi le due “storie ritrovate” dai soci viticoltori della cantina, raffigurate sulle bottiglie.

La storia “bianca” di Santo, che di ritorno nella contrada Bertolino Soprano non può che ricordare quando, da ragazzo, “percorreva a cavallo queste terre ammantate da vigneti rigogliosi e punteggiate da ulivi”. E la storia rossa come il Nero d’Avola del bisnonno di Antonio, che “assistette al passaggio dei valorosi garibaldini guidati dal Colonnello Orsini”.

A fare gli onori di casa Renato Lombardo, direttore della rassegna “Palco Off – le voci del teatro”, che da sette anni propone al pubblico di Catania e Milano interessanti realtà “off” della scena italiana ed europea.​ Da qui la rassegna “Autori, attori, storie di Sicilia”, con degustazione dei vini di Mandrarossa in accompagnamento a prodotti tipici.

“Una collaborazione della quale siamo onorati – ha dichiarato il presidente Giuseppe Bursi – con l’obiettivo di diffondere l’eccellenza siciliana dei nostri 2 mila soci e 5 mila ettari di vigneto”.

Due vini, il Bianco Sicilia Doc “Bertolino Soprano” 2017 e il Rosso Sicilia Doc 2016 “Terre del Sommacco”, che raccontano nel calice una Sicilia senza fronzoli. Maturazione in cemento e affinamento in botte grande per entrambi (rispettivamente 11 e 19 mesi), prima del riposo di qualche mese in bottiglia.

Freschezza e morbidezza per il vino ottenuto da uve Grillo, equilibrato e ottimo per l’aperitivo. E una semplice austerità per il Nero d’Avola, verticale e fruttato, perfetto per accompagnare pranzo e cena, a tutto pasto.

Del resto, questi “Vini di Contrada” nascono da una sperimentazione accuratissima effettuata da Mandrarossa a partire dal 2014, condotta dall’enologo Alberto Antonini e dall’esperto di suoli cileno Pedro Parra, insieme al team di enologi e di agronomi Mandrarossa su una porzione di soli 75 ettari della cantina, caratterizzati dalla presenza di calcare.

“Si tratta di due vini ottenuti con il minimo intervento dell’uomo – ha precisato Giuseppe Bursi – in grado quindi di mostrare le particolarità del nostro microclima. Costituiranno il presupposto per un vino ancora più importante, in grado di valorizzare ulteriormente il terroir unico di Menfi”.

IL MADRAROSSA VINEYARD TOUR 2019
La cantina satellite di Settesoli, di cui costituisce il brand top di gamma, sta inoltre mettendo a punto gli ultimi dettagli del Mandrarossa Vineyard Tour 2019. I prossimi 7 e 8 settembre, il borgo di Menfi (AG) ospiterà il tradizionale “weekend tra mare e vigna”, aperto agli appassionati dell’enogastronomia, della cultura contadina, dello sport e della natura.

Dal Welcome Point di Settesoli, percorrendo la pista ciclabile che sorge sulla vecchia linea ferroviaria in mezzo ai rigogliosi vigneti del territorio, si arriva a Casa Mandrarossa, situata in Contrada Bertolino Lagano, cuore di tutte le attività. Qui sarà possibile vivere in prima persona la raccolta delle uve, ascoltare i racconti dei vignaioli e degustare il vino tra i vigneti.

Un’occasione per testare i piatti semplici e autentici della cucina del territorio, preparati dalle Signore della Cucina Mandrarossa, custodi di antichi segreti e ricette di famiglia tramandate da generazioni. In Pineta Pelella, invece, avranno luogo le degustazioni tecniche guidate e gli show cooking.

Proprio di fronte alla splendida distesa di ciottoli bianchi nota come spiaggia delle “Giache Bianche”, Pineta Molinari è la location perfetta per chi preferisce il relax più assoluto. Le escursioni naturalistiche a cavallo, in bici, a piedi, o in barca, consentiranno la scoperta di un territorio incontaminato, fatto di dune sabbiose, riserve naturali e oasi incantate.

La pista ciclabile che si estende per 8,5 km, offrirà invece la possibilità di fare lunghe pedalate e passeggiate in mezzo alla natura. Per i più sportivi ci saranno il MandraCorsa e la Ciclopasseggiata in Mountain Bike. L’edizione 2019 del Mandrarossa Vineyard Tour consentirà agli ospiti di partecipare al corso introduttivo di Kite Surf.

Accompagnati dai volontari del Wwf, si potranno visitare i nidi della tartaruga Caretta caretta, scoprire le caratteristiche delle spiagge e delle specie che le popolano. A conclusione di un weekend tra natura e tradizione, i tramonti mozzafiato e la musica dal vivo. Per iscriversi: https://vineyardtour.it/#prenota-adesso.

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