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Live Wine 2019: i migliori assaggi al Salone Internazionale del Vino Artigianale a Milano


MILANO –
Live Wine Milano 2019 nel solco delle altre Fiere del vino “artigianale” (leggi “naturale”) d’Italia: cresce la qualità media dei vini in degustazione e l’interesse del pubblico, soprattutto giovane e piuttosto preparato sull’argomento. Mal disposto, cioè, ad accettare come dogmi difetti spacciati per virtù.

C’è tempo ancora oggi, dalle 10 al Palazzo del Ghiaccio di via Piranesi, per degustare i vini di 150 produttori provenienti da tutte le regioni d’Italia e da alcuni territori ad alta vocazione vitivinicola in Europa. Ecco gli assaggi da non perdere.

I MIGLIORI ASSAGGI A LIVE WINE 2019

Barolo Docg Riserva 2011 Perno, Elio Sandri: 96/100
Semplicemente delizioso. Nel 2011 Elio Sandri decide di imbottigliare solo la riserva del Barolo: il perché è nel calice, a distanza di 8 anni.

Vigneti delle Dolomiti Igt 2016 “Granato”, Elisabetta Foradori: 96/100
Il Teroldego, in una delle sue massime espressioni di sempre. Un calice di estrema eleganza.

Toscana Igp 2015 “Il Bilaccio”, Il Borghetto: 94/100
Si legge Igp, ma si consideri pure Chianti Classico a tutti gli effetti: misteri delle fatidiche commissioni di degustazione, che bocciano vini come si trattasse di scolaretti indisciplinati, a fronte di colpi di classe assoluta come questa selezione di Sangiovese. Della medesima cantina, da non perdere “Montigiano” 2016 e “Montedesassi” 2015.

Costa Toscana Rosso Igt 2015, Ampeleia: 92/100
Un Cabernet “d’altura”, allevato a 500 metri sul livello del mare. Se ne assaggiano tanti, così, tra i premiatissimi cileni. Questo li ricorda, in termini di finezza. Anzi: ne lascerebbe alle spalle tanti. Un fuoriclasse tra i rossi di Toscana.

Terre Siciliane Igt 2017 “Nakone”, Le Sette Aje: 92/100
Tra i vini più emozionanti e sorprendenti di Live Wine 2019. Si tratta di un rosato, ottenuto dal blend tra un’antica varietà presente nel vigneto storico de Le Sette Aje, nella zona di Santa Margherita di Belice (AG), e uve Moscato.

Forlì Igt Bianco 2017, Marta Valpiani: 92/100
Un’Albana dall’assoluta gastronomicità, qui in una delle sue vesti più tipiche, eleganti e di prospettiva.

Cirò Doc Rosato 2017, Tenuta del Conte: 91/1000
Ci sono le Donne del Vino che si ricordano per lo smalto e i capelli cotonati. E poi c’è Mariangela Parrilla (nella foto sotto), che preferisce farsi ricordare nel calice. Straordinaria la padronanza di questa giovane vignaiola con le varietà storiche di Cirò, dal Gaglioppo al Greco. Una linea (intera) che racconta una Calabria vera e tradizionale. Chapeau.

Emilia Igt 2017 “Fricandó”, Al di là del fiume: 90/100
Avete presente quando vi raccontano che l’Albana è un rosso travestito da bianco? Questione di mercato. La vinificazione in anfora aiuta il varietale e i primari a esplodere, sopra i tannini. Un bianco di carattere, a tutti gli effetti.

Soave Doc 2017, Garganuda – Andrea Fiorini Carbognin: 90/100
La Garganega come mamma l’ha fatta. Nuda. Ma non per questo timida. Anzi. Esibizionismo allo stato puro del varietale, nell’interpretazione veristica e cruda di un Soave che mancava nel panorama della Denominazione.

Vermentino Doc Colli di Luni 2014 “Plinio”, Terra della Luna: 89/100
Vendemmia considerata tra le più sfortunate in Italia. Provare per ricredersi questo bianco della Liguria, nella verticale proposta da questa Azienda agricola di Isola di Ortonovo (SP).

Vsq Metodo Classico Rosé Dosaggio Zero 2003 “Estia”, Famiglia Mario Gatta: 89/100
Sua maestà il Pinot Nero, in Franciacorta. O quasi. Guai a parlare di Chardonnay a Mario Gatta, che ha fatto del Noir il colore di una vita. E di una vigna. Con risultati eccezionali. Tappa obbligata a Live Wine 2019.

Vsq Metodo Classico 2016 “Omomorto”, Giovanni Menti: 88/100
Uva Durella come poche, con l’aggiunta di un tocco di mosto di Garganega passita (3%) utile alla rifermentazione. Quattordici mesi sui lieviti per questo spumante della zona di Gambellara, da non perdere.

Vsq Metodo Classico Rosato 2015, Le More Bianche: 88/100
Uno dei pochi “esemplari” sensati di Barbera spumantizzata in circolazione. L’assaggio vale la sosta, per assaggiare l’intera linea. Roero Docg “Vigna San Bernardo” 2016 in primis.

Nero d’Avola Doc Sicilia 2017, Mastro di Baglio: 88/100
E’ una “sicilianità” coinvolgente quella con cui si viene accolti al banco di Mastro di Baglio.

La stessa che, poi, si ritrova nel calice di questo splendido Nero d’Avola 2017: frutto da masticare e mineralità salina a chiamare il sorso successivo.

Amarone della Valpolicella 2013 “Valmezzane”, Corte Sant’Alda: 87/100
Freschezza e beva i punti forti di questa etichetta, che rappresenta appieno il nuovo corso del re dei rossi del Veneto.

Igp Terre Siciliane Grecanico 2017 “Sketta”, Cantina Marilina: 87/100
Tanto timida al naso (ma sarebbe meglio dire austera) quanto croccante e vogliosa di esibirsi al palato: “Sketta” è una fanciulla dall’animo tosto e ribelle, che si rivela solo dietro a un velo di tannino. Vino gastronomico.

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Sorgentedelvino Live: a Piacenza 800 vini bio e biodinamici. Focus sui vini calabresi

PIACENZA – Da sabato 10 a lunedì 12 febbraio 2018, a Piacenza Expo, 150 vignaioli italiani ed europei presentano i propri vini “da agricoltura biologica, biodinamica e sostenibile”.

Particolare attenzione sarà dedicata ai vini della Calabria. Una regione tutta da scoprire nel panorama enologico italiano.

Gli stand saranno aperti sabato 10 febbraio dalle 12 alle 18, domenica 11 febbraio dalle 10 alle 18 e lunedì 12 febbraio dalle 12 alle 18 (ingresso 15 euro).

Per gli operatori Horeca (ristoratori, enotecari, addetti ai lavori) sono previste modalità di accesso agevolate, previa registrazione entro lunedì 5 febbraio 2018 sul sito www.sorgentedelvinolive.org.

L’EVENTO
Sorgentedelvino Live è dal 2008 sinonimo di assaggi, degustazioni, incontri. Con la possibilità di acquistare direttamente dal produttore. “Il modo migliore per scoprire il vino che si affida alla natura, per arrivare dall’uva alla bottiglia”, assicurano gli organizzatori Paolo Rusconi, Barbara Pulliero e Francesco Amodeo.

“In queste dieci edizioni di Sorgentedelvino Live – continua l’organizzazione –  abbiamo fatto conoscere tanti vignaioli, ma sono sempre più numerosi i produttori che scelgono la strada delle ‘vinificazioni all’antica’. Abbiamo osservato anche un netto miglioramento della qualità, segno di una maggiore padronanza delle tecniche di vinificazione sia da parte dei vignaioli più affermati che da parte dei tanti giovani che si sono avvicinati a questo lavoro”.

Gli oltre 800 vini proposti in assaggio a Sorgentedelvino Live rappresentano “un vero e proprio viaggio del gusto capace di sorprendere anche i winelover con più esperienza”. Ma perché portare in tavola vini naturali?

“Sono più buoni sia in bocca che con l’ambiente, tutto qui!”, risponde il team di Sorgentedelvino Live. Oltre ai vini sono stati selezionati prodotti tipici di “artigiani del cibo”: formaggi, salumi, conserve, dolci e tante altre golosità.

FOCUS SULLA CALABRIA: I PROTAGONISTI
La punta dello stivale d’Italia è sulla scena enologica nazionale con un ruolo sempre più di rilievo, con una produzione vinicola dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, estremamente legata al territorio.

Quest’onda di cambiamento, partita dai vignaioli della Cirò Revolution, ha contagiato tutta la Calabria. E a Sorgentedelvino Live si potranno gustare i vini dei principali territori calabresi: da Cirò all’Aspromonte e al Pollino, i prodotti tipici di agricoltori e allevatori che hanno scelto “il rispetto per l’ambiente e il recupero delle tradizioni”.

La Calabria si presenterà al gran completo con i suoi vini, accompagnati da ‘nduja, ciccìa, maccarruni, pecorino, formaggi di capra e molto altro. E insieme ai sapori, il ritmo dei tamburelli e dalla musica “arcaica” della zampogna, con il suonatore popolare Giuseppe Ranieri in trio e le struggenti e impressionanti immagini fotografiche di Marco Zanella (Cesura), uno dei più interessanti collettivi fotografici sulla scena italiana.

Da San Marco Argentano (CS) in arrivo i vignaioli L’Acino, Ciavola Nera e Masseria Perugini. Dalle terre di Saracena, ancora in provincia di Cosenza, portano i propri vini Cantine Viola, Diana e Giuseppe Calabrese.

Ed ecco anche i protagonisti della Cirò Revolution, accompagnati da nuovi compagni di strada: A Vita, Sergio Arcuri, Cataldo Calabretta, Cote di Franze, Fezzigna, Scala Tenuta del conte.

Scendiamo verso la punta dello stivale per incontrare i vini di Altomonte e Cantine Lucà dalla provincia di Reggio Calabria. Accanto a loro i sapori tipici di Agriturismo il Biscardino, l’olio extravergine d’oliva di Timpa dei Lupi e i formaggi dei piccoli caseifici Santanna e Masseria de Tursi.

Nella giornata di domenica, a Sorgentedelvino Live è prevista una degustazione guidata attraverso i vini calabresi condotta da Matteo Gallello di Porthos (posti limitati, prenotazione consigliata) e un incontro di approfondimento dedicato all’antica tradizione del “Moscato di Saracena” a cura di Claudio Viola.

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