Re Nero, nome di fantasia ottenuto anagrammando il nome di uno dei soci della cantina, responsabile della produzione, il signor Armando Neroni.
L’associazione del nome del vino con la parola “nero” è ricorrente, né abbiamo degustati altri di vini “neri”, dei quali Vi invitiamo a leggere o rileggere le recensioni, come ad esempio il Lambrusco Fiero Nero di Cavicchioli, il Greco Nero della Cantine Lavorata oppure il divertente Pilu Niuru Classic Salento Igp Taurosso.
Nero, oscuro, ignoto, come il valore di un vino magari scelto a caso sullo scaffale. Il valore, in questo caso, come per tutte le nostre recensioni ve lo sveliamo noi: un ottimo valore intrinseco, ma soprattutto un rapporto qualità prezzo eccellente per quello che risulta essere un’ottima espressione di questo vino marchigiano.
LA DEGUSTAZIONE
Nel calice, il Rosso Piceno Superiore Doc Re Nero si presenta di colore rosso rubino carico, limpido e poco trasparente, “nero” in un certo senso. Di fluidità densa, all’esame olfattivo è intenso e complesso con sentori di fiori appassiti, frutta matura e confettura, spezie e note di vaniglia.
Profumi che ritornano tutti al palato dove si conferma un vino di carattere. Di buon corpo, caldo, con i suoi 13,5% di alcol in volume. Rotondo, secco, di buona freschezza gustativa è leggermente sapido. La tannicità non è graffiante, è moderata seppur percettibile.
Elegante, pulito, asciutto. Il finale di persistenza con aroma di liquirizia. Non è un vino banale, anzi. Se gradite i vini barricati provatelo, se amate il Rosso Piceno questo fa al caso vostro. L’abbinamento ai cibi del Rosso Piceno dipende anche dal grado di maturazione del vino.
Una maggiore maturazione, con conseguente maggiore morbidezza ed equilibrio lo rende idoneo a piatti più saporiti e strutturati per creare armonia tra la ricchezza di gusto del cibo e il vino stesso.
Eccellente l’accostamento a piatti a base di tartufo o aromatizzati con finocchietto selvatico, con sughi di carne, carni alla brace, bovine, suine e ovine, con cacciagione, carni bollite e in umido. Ma il Rosso Piceno Superiore Doc Re Nero è perfetto anche con formaggi stagionati come pecorino e parmigiano.
Da provare col gorgonzola, magari con le noci ovvero con i famosi fritti misti all’ascolana. Va servito ad una temperatura 18 gradi in calici ampi, aperto almeno trenta minuti prima di degustarlo per poter godere appieno delle caratteristiche organolettiche.
LA VINIFICAZIONE
Prodotto con un blend di uve Montepulciano per il 70% e Sangiovese per il restante 30%. I vigneti, sono nei pressi di Ascoli Piceno, nel comune di Castorano. Risalgono al 1994 e si trovano su terreni argillosi calcarei esposti a sud ovest allevati con il metodo guyot. 300 ceppi per ettaro con una resa è di 100 q.li/ha.
La vinificazione avviene con macerazione sulle bucce per otto giorni in vinificatori tradizionali utilizzando la tecnica del delestage. L’affinamento avviene in barriques francesi di media tostatura, 1/3 nuove, 1/3 di secondo passaggio ed 1/3 di terzo passaggio.
Segue invecchiamento di 12 mesi in barrique e di ulteriori tre mesi in bottiglia prima della messa in vendita. Il Crinale è un’azienda relativamente recente, nasce nel 2006 a coronamento di una passione decennale della famiglia Quitadamo nata già negli anni settanta anni in cui la famiglia già si dedicava alla produzione e alla commercializzazione di uva attraverso un negozio di proprietà in Lombardia.
Finalmente dal 2006 ha cominciato la produzione e la commercializzazione del vino prodotto dalle proprie vigne. Oggi, è un’azienda certificata biologica che pone il rispetto dell’ambiente come condizione sine qua non. Vanta una cantina ideale punto di incontro tra tradizione ed innovazione dotata delle più moderne tecnologie.
Le Cantine il Crinale dispongono di 50 ettari coltivati con i vitigni tipici delle Marche, Passerina, Pecorino e Trebbiano per i bianchi, Sangiovese e Montepulciano per i rossi . Nel 2008 a Venezia sono stati premiati con il Leon d’Oro per l’imprenditoria.
Prezzo: 7,99 euro
Acquistato presso: Conad
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