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Nasce U-label, la prima piattaforma europea per l’etichettatura elettronica di vini e spiriti

Nasce U-label, la prima piattaforma europea per l'etichettatura elettronica di vini e spiriti

Comité Européen des Entreprises Vins (CEEV) e SpiritsEUROPE, associazioni europee di produttori di vini e spirits, hanno presentato oggi a Bruxelles alla presenza del Commissario Europeo per l’Agricoltura Janusz Wojciechowski il progetto U-Label. Si tratta della prima piattaforma digitale europea per la creazione di etichette elettroniche e-label.

Per la prima volta nel settore alimentare, il quadro giuridico europeo autorizza i vini a comunicare informazioni obbligatorie tramite etichette elettroniche. «Abbiamo deciso di creare U-Label per offrire a tutte le aziende di vino e liquori una soluzione chiavi in ​​mano conveniente per intraprendere questo viaggio digitale», dice Ignacio Sánchez Recarte, Segretario Generale della CEEV

La piattaforma consente a qualsiasi azienda di vini o liquori, piccola o grande, di fornire ai consumatori dell’UE informazioni sui prodotti pertinenti, standardizzate e dettagliate, come l’elenco degli ingredienti, le informazioni nutrizionali, le linee guida per un consumo responsabile e le informazioni sulla sostenibilità.

«I consumatori di oggi si aspettano una maggiore trasparenza sui prodotti che consumano e l’etichettatura digitale può rispondere a questa domanda aumentando le informazioni che le aziende condividono con i propri consumatori, senza modificare l’aspetto della confezione», afferma Jean-Marie Barillère, presidente di CEEV.

I NUOVI OBBLIGHI DI ETICHETTATURA

La riforma della Politica Agricola Comune (PAC) ha introdotto, per i vini e i prodotti vinicoli aromatizzati, nuovi obblighi di etichettatura in forma fisica e digitale (e-label). Gli obblighi riguardano la dichiarazione nutrizionale e la lista degli ingredienti.

L’indicazione delle calorie dovrà figurare direttamente sulle etichette cartacee, mentre le altre informazioni potranno essere fornite per il tramite di una e-label. La riforma verrà adottata dall’autunno 2021 e prevede un periodo di transizione di due anni in modo da consentire ai produttori di adempiervi.

LA PIATTAFORMA U-LABEL

La piattaforma prevede il rilascio di un QR Code per ciascun prodotto registrato. Inquadrando il QR Code presente sull’etichetta, il consumatore accede alle informazioni organolettiche e nutrizionali del prodotto così come alle indicazioni di provenienza.

U-label è stata sviluppata in 24 lingue e automaticamente è in grado di fornire le informazioni nella lingua del Paese dal quale vi si accede. La piattaforma garantisce la privacy dei consumatori in quanto non dispone di funzioni di tracciamento. Viene utilizzata solo la geolocalizzazione per favorire l’esperienza di consultazione in base alla lingua.

All’interno di ciascuna e-label di prodotto compariranno, inoltre, messaggi legati al consumo consapevole e alla prevenzione contro modelli di consumo non equilibrati. I produttori potranno ampliare i contenuti inserendo altre informazioni di interesse per il consumatore, come ad esempio quelle legate alla produzione sostenibile.

Con 16 aziende che partecipano alla fase pilota, il sistema sarà testato a fondo. Questa collaborazione con aziende di vari paesi e dimensioni ha permesso a U-Label di aderire il più possibile alle vere esigenze delle aziende e dei consumatori.

U-LABEL IN ITALIA

Federvini, la Federazione italiana di produttori di vini, spiriti e aceti associata a CEEV e SpiritsEUROPE, ha aderito al progetto U-Label.

«U-label rappresenta una pietra miliare nella trasparenza sui prodotti alimentari. È uno strumento che vede il nostro settore all’avanguardia nell’intero comparto agroalimentare. Sfruttando il potenziale della comunicazione digitale si favorisce il dialogo e la fiducia tra produttore e consumatore», dichiara Micaela Pallini, Presidente di Federvini.

Masi Agricola, storica associata a Federvini, è la prima azienda italiana ad aderire all’iniziativa. Oltre ad aver contribuito attivamente allo sviluppo della piattaforma ha aderito al progetto pilota di sperimentazione sui suoi prodotti.

«Da parte nostra, sosteniamo con grande convinzione questa iniziativa volta in primis a garantire la totale trasparenza verso il consumatore». Ha commentato Raffaele Boscaini, Direttore Marketing di Masi Agricola e Coordinatore del Gruppo Tecnico Masi.

«La tecnologia ci supporta in modo determinante permettendo di coniugare un’informazione puntuale e approfondita con la gradevolezza e l’originalità del packaging di un prodotto di antica tradizione», ha concluso Boscaini.

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Riapertura sicura dell’Horeca: Federvini sostiene in Italia la campagna WeStandReady

WeStandReady è la campagna paneuropea lanciata da SpiritsEurope per chiedere azioni coordinate che aprano la strada a una riapertura sicura nonché a una ripresa sostenibile e a lungo termine dei settori dell’ospitalità e del turismo in Europa.

A sostegno della campagna anche Federvini, nella convinzione che la migliore risposta alla crisi generata dalla pandemia sia quella di una visione comune che orienti la ripresa e la crescita dell’intero comparto.

Per supportare questi obiettivi, SpiritsEurope ritiene fondamentale sviluppare una task force dell’Ue e un fondo per il recupero che riunisca rappresentanti intersettoriali, ministri nazionali e Commissione Europea.

Dopo l’avvio della campagna europea WeStandReady molti dei paesi aderenti hanno risposto al progetto rilasciando la propria versione nazionale, allo scopo di diffonderne i contenuti nei rispettivi stati.

BOSCAINI: ALLEANZE PER LA RIPARTENZA

In ambito nazionale – dichiara il Presidente di Federvini, Sandro Boscaini – puntiamo sulle alleanze con Federturismo convinti che sia nell’interesse del sistema Paese un impegno comune a ricominciare presto e bene in sicurezza».

«Federvini – prosegue Boscaini – è parte attiva per il rilancio dell’intero settore, facendo leva su alleanze per favorire la ripartenza. In questo senso, Federvini promuove la campagna europea volta a sensibilizzare la Commissione Ue a supportare al meglio quei settori che ruotano attorno all’universo Horeca e che sono stati tra i più penalizzati dalla pandemia».

«Per questo – conclude il Presidente – chiediamo al Governo il massimo sostegno nel rilanciare i settori legati all’ospitalità e di essere nelle condizioni di una definitiva riapertura e ripartire anche in virtù di un effettivo avanzamento della campagna vaccinale. Nel massimo rispetto delle regole di sicurezza, torniamo a godere della convivialità con serenità e senso di responsabilità».

IL GREEN PASS VACCINALE

Proprio in giornata, il premier Mario Draghi ha annunciato al G20 sul Turismo che «dalla seconda metà di giugno 2021 sarà pronto un Green pass europeo, mentre da metà maggio sarà in vigore il pass verde nazionale».

In questo scenario di difficoltà il passaporto vaccinale rappresenta una svolta per salvare un comparto strategico del Paese che conta 612mila imprese e rappresenta il 10,1% del sistema produttivo nazionale e il 12,6% dell’occupazione nazionale, secondo dati Unioncamere.

«Senza turismo – evidenzia la Coldiretti – sono a rischio anche i 5.266 i tesori alimentari tradizionali dei borghi d’Italia, custoditi da generazioni dagli agricoltori e salvati per sostenere la rinascita del Paese».

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