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Sorgentedelvino Live 2019: i migliori assaggi

PIACENZA – Cresce in termini di qualità il movimento vinnaturista di Sorgentedelvino Live. Qualche nome nuovo e le solite garanzie per gli appassionati che lo scorso weekend si sono dati appuntamento a Piacenza Expo, per l’edizione 2019 del salone.

Un appuntamento annuale che si conferma tra gli imperdibili del panorama dei cosiddetti “vini naturali“.

Un segmento in cui regioni come la Sicilia si stanno ritagliando un posto d’onore, almeno a giudicare dagli assaggi più convincenti dell’ultima kermesse.

I DICIOTTO VINI DA NON PERDERE

Marche Igt 2017 “B54”, Ps Winery
Bianco ottenuto dalla varietà Incrocio Bruni 54, ottenuta da Verdicchio dei Castelli di Jesi e Sauvignon Blanc, resistente alle malattie fungine della vite. Ps Winery ne alleva mezzo ettaro.

Un numero destinato a crescere nei prossimi anni. A buona ragione. Profumatissimo e suadente, sia al naso sia al palato, dove sfodera però anche una gran bella verve, quasi inattesa. Vino divertente.

Vino Bianco “Fatto con i Piedi” 2016, Az. Agr. Biologica Filarole
Malvasia, Ortrugo e Trebbiano del Piacentino. Nel tempio del Gutturnio, un blend che mostra tutte le potenzialità “bianchiste” della splendida Val Tidone. Naso a metà tra la frutta matura e l’erbaceo, dalle mille sfaccettature. Corrispondente al palato, dove sfodera tannino e speziatura.

Gewürztraminer 2017, Grawü
Sarà imbottigliato ad agosto e messo in commercio a partire dal mese di ottobre l’ultima “creatura” di questa piccola realtà altoatesina, dalle idee molto chiare. Una linea completa, quella di Leila e Dominic, che troverà compimento in questa chicca. Il fil rouge è quello della mineralità e della verticalità del sorso, non scontata in presenza di un vitigno aromatico. Splendido il tannino sottile che chiude il sipario.

Provincia di Pavia Igp Croatina 2014 “Curmà”, Torrazzetta Vini
Portare a casa una Croatina così, in un’annata come la 2014, significa solo una cosa: avere le mani “in vigna”. Perfetta la maturazione denotata sia al naso sia al palato. Un calice tipico, che chiude impreziosito da una venatura sapida. L’Oltrepò pavese che piace.

Etna Doc Rosato 2017 “Contrada Pietralunga”, Cantina Malopasso
Un rosato con personalità e dignità propria: cosa sempre più rara. E’ quello che sono riusciti a ottenere Floriana e Pasquale a Zafferana Etnea, sul versante Est dell’Etna.

Vigne di età compresa tra i 60 e gli 80 anni, allevate col sistema tradizionale dell’alberello. Frutto, mineralità, struttura, valorizzazione del terroir vulcanico: non manca nulla al rosato “Contrada Pietralunga”.

Macerato 2016 “Cóntame”, Az. Agr. Nevio Scala
Il vino più complesso e suadente della linea “naturalmente prodotta” da Nevio Scala sui Colli Euganei. Ben equilibrate al palato le differenti fasi di raccolta delle uve Garganega, da quella surmatura – che regala richiami esotici, morbidi e maturi – a quella più precoce, vera e propria spina dorsale, con tanto di leggera percezione tannica.

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Doc 2013 “Buca della Marcona”, Tenuta San Marcello
Splendida espressione “evoluta” (ma ancora di prospettiva) del grande vitigno delle Marche. Naso su fiori selvatici di campo e camomilla, con rintocchi di idrocarburo. Bocca dalla gran consistenza tattile e potenza. Il tutto in un quadro di gran eleganza.

Emilia Igt Rosso 2015, Tenuta Borri
Di nuovo il Piacentino sugli scudi, questa volta con un rosso fermo splendido. Lo produce Andrea Praderi da un vigneto di mille metri quadrati, per un totale di 1300 bottiglie. Il vitigno si chiama Ervi ed è un incrocio tra Bonarda e Barbera. Praderi è uno dei pochissimi a vinificarlo in purezza, mentre molti lo utilizzano in zona per tagliare il Gutturnio. Affinato un anno in acciaio e un anno in legno, è un rosso con tanta vita davanti.

Menfi Doc Rosato 2018 “La Bambina” / Menfi Doc Grillo “Coste al Vento” 2017 / Menfi Doc Alicante 2016 “Ciàtu”, Marilena Barbera
Tre vini diversi, ma in grado di tratteggiare l’esemplare lavoro che sta compiendo Marilena Barbera nella sua Sicilia. Il Rosato 2018 “La Bambina” è consistente, tattile: oliva nera fresca, cappero, salamoia, corrispondente naso-bocca, dove però sfodera una frutta polposa figlia dell’annata.

Coste al Vento” 2017 è un vino stordente. Naso quasi da passito di Grillo, con i suoi richiami netti al dattero e al fico. Ma in bocca una freschezza quasi dura. Evidente l’abilità di Marilena Barbera in cantina, con un’estrazione ottimale compiuta sul vinacciolo. La leggera percezione tannica è il segreto dell’equilibrio di questo bianco siculo.

L’Alicante “Ciàtu” completa un quadro già di per sé perfetto. Si tratta forse del primo vino rosso lavorato da Marilena Barbera con la medesima tranquillità con la quale è abituata a operare sulle bacche bianche. Ne risulta un Alicante di grande prontezza, giocato su primari mai banali: un rosso che, per la sua gran pulizia, freschezza e capacità di essere diretto, assomiglia molto ai bianchi di Marilena Barbera.

Vsq 2015 “Cuprense” 22, Fontorfio
Avete presente la corsa alla spumantizzazione di qualsiasi vitigno presente sulla faccia della terra? Spesso i risultati risultano imbarazzanti. “Cuprense” dimostra invece come si possano ottenere ottimi risultati dal sapiente blend di Passerina (50%), Montepulciano vinificato in bianco (25%) e Pecorino (25%), spumantizzate in loco col Metodo classico. Trentadue mesi sui lieviti, non dosato: bel frutto e sapidità per una “bollicina” di tutto rispetto.

Montepulciano d’Abruzzo 2016, Podere San Biagio
Gran bell’equilibrio tra frutto e tannino in questo Montepulciano d’Abruzzo di un’annata come la 2016. La prova che Jacopo Fiore e Valentina “Viole” Giordano hanno intrapreso la strada corretta col loro Podere San Biagio. Un rosso pronto, succoso e di ottima prospettiva.

Pinot Nero 2016, Antico Broilo
Chi ha detto Pinot Nero in Friuli? Eccone un esemplare di tutto valore. Vigna di oltre 40 anni, che sembra essersi acclimatata alla perfezione. Non solo: pare che il Pinot Nero, qui, abbia assunto tinte tali da ricordare lo Schioppettino e la sua speziatura elegante. Altro vino giovane, di prospettiva.

Pigato 2016 “Pepp’One”, VisAmoris
Liguria protagonista a Sorgentedelvino Live 2019 e sul “palco” con questo tipicissimo Pigato, ottenuto in seguito a un’attenta selezione in vigna e a un’attenzione particolare in cantina, a partire dai 90 giorni di macerazione.

Franciacorta Docg 2015 “Ninfale”, Scapigliata
Trentuno mesi sui lieviti per questo Metodo Franciacorta ottenuto da uve Chardonnay in purezza. Un nettare che sfodera tutte le caratteristiche del terroir franciacortino, come nei desideri più profondi di Claudio Sabotti e Mauro Lorenzi, i due “scapigliati” creatori. Frutto, mineralità, prospettiva, per uno spumante godibilissimo e di prospettiva. Il tutto in attesa di degustare il 36 mesi sui lieviti.

Igt Terre Siciliane Bianco Traminer Aromatico 2018 “Macerato”, Enò-Trio
L’ultimo capolavoro di Nunzio Puglisi e della figlia Desirèe è una sorta di “Ripasso di Traminer”. Le uve, che crescono sulle pendici del versante Nord dell’Etna, a circa 1000 metri d’altitudine, vengono ripassate su quelle utili alla produzione del passito della stessa varietà.

Ne esce un bianco macerato morbido e al contempo grintoso, dalla beva suadente e instancabile. Chapeau. Da assaggiare anche il Pinot Nero 2018, che conferma l’ottimo lavoro di questa famiglia di appassionati vignaioli sui vitigni non convenzionali per l’Etna.

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Sorgentedelvino Live 2019: Liguria al centro del mondo naturale


PIACENZA –
 Torna a Piacenza Sorgentedelvino Live.
L’edizione della svolta, che segue i festeggiamenti per il decennale dell’evento dedicato ai “vini naturali”, è in programma sabato 9, domenica 10 e lunedì 11 febbraio 2019 negli spazi di Piacenza Expo.

Appuntamento nella giornata d’apertura solo dalle 12 alle 18. Domenica, invece, porte aperte dalle 10 alle 18. Lunedì, di nuovo, dalle 12 alle 18. L’ingresso è di 15 euro per ogni singola giornata. Cosa aspettarsi?

“Tre giorni di festa, lavoro, assaggi, degustazioni, approfondimenti  – assicurano gli organizzatori – per crescere e divertirsi insieme. Un viaggio attraverso profumi e sapori, territorio dopo territorio per riscoprire quell’Italia meravigliosamente ricca di differenze, di sapori autentici e di tradizioni vitali e radicate che ancora resiste alle tentazioni dell’omologazione”.

Qui i migliori assaggi dell’edizione 2018, pubblicati dall’altro sito del nostro network, Vinialsupermercato.it

L’EDIZIONE 2019
Quest’anno, in particolare, il focus sarà sul territorio della Liguria, con l’approfondimento Terroir Liguria previsto all’interno del Padiglione 2 nel corso delle tre giornate del salone.

“Questa meravigliosa striscia di terra – evidenziano gli organizzatori – offre una grande varietà di sapori legati di volta in volta ai monti dell’entroterra o al mare. Anche dal punto di vista enologico in Liguria esiste una grande varietà e una lunga e radicata tradizione”.

Pensare alla Liguria è pensare ai vigneti eroici abbarbicati sulle pendici ripide, alle terrazze affacciate sul mare. “Terroir Liguria vuole essere un’occasione per andare oltre i preconcetti – evidenzia ancora il team di Sorgentedelvino – per esplorare questa bellissima regione con tutte le sue differenze e le sue particolarità”.

Per questo l’edizione 2019 sarà popolata da numerosi vignaioli liguri: Casa del Diavolo, Castiglione Chiavarese (GE), La Casetta, Ranzo (IM), La Bettigna, Castelnuovo Magra (SP), La Felce, Ortonovo (SP), La Ricolla, Ne’ (GE), Possa, Riomaggiore (SP), Fausto De Andreis Le Rocche del Gatto, Albenga (SV), Terra della Luna, Isola di Ortonovo (SP), Vis Amoris, Imperia (IM).

“In queste 10 edizioni di Sorgentedelvino Live – dicono gli organizzatori – abbiamo fatto conoscere tanti vignaioli, ma sono sempre più numerosi i produttori che scelgono la strada delle vinificazioni all’antica. Abbiamo osservato anche un netto miglioramento della qualità, segno di una maggiore padronanza delle tecniche di vinificazione sia da parte dei vignaioli più affermati che da parte dei tanti giovani che si sono avvicinati a questo lavoro”.

L’ELENCO DEI VIGNAIOLI DI SORGENTEDELVINOLIVE 2019

Emilia Romagna

Friuli Venezia Giulia

Liguria

Lombardia

Piemonte

Trentino Alto Adige

Valle d’Aosta

  • Priod Fabrizio, Issogne (AO)

Veneto

Abruzzo

  • Amorotti, Loreto Apruntino (PE)
  • Podere San Biagio, Controguerra (TE)
  • Q500, Penne (PE)
  • S.M.S. Pistis Sophia, Ortona (CH)
  • Stefania Pepe, Torano Nuovo (TE)

Marche

  • Aldo di Giacomi, Castorano (AP)
  • Allevi Maria Letizia, Castorano (AP)
  • Benforte Valori e Verdicchio, Cupramontana (AN)
  • Fontorfio, Cossignano (AP)
  • Mattoni Walter, Castorano (AP)
  • Musighin, Urbania (PU)
  • PS Winery, Offida (AP)
  • Sauro Carletti, Camerano (AN)
  • Tenuta Ca’ Sciampagne, Urbino (PU)
  • Tenuta San Marcello, San Marcello (AN)

Sardegna

  • Cantine Pub Agricolo, Mamoiada (NU)
  • Famiglia Orro, Tramatza (OR)
  • Sannas, Mamoiada (NU)
  • Sedilesu Giuseppe, Mamoiada (NU)
  • Tenute Rossini, Laerru (SS)

Toscana

  • Buccia Nera, Arezzo (AR)
  • Casale, Certaldo (FI)
  • Fattoria Castellina, Capraia e Limite (FI)
  • Fattoria le Montanine, Impruneta (FI)
  • La Busattina, San Martino Sul Fiora (GR)
  • Le Calle, Poggi del Sasso (GR)
  • Podere Fornace Prima, Cerreto Guidi (FI)
  • Sagona, Loro Ciuffenna (AR)
  • Vanempo, Montemurlo (PO)
  • Villa Cilnia, Arezzo (AR)

Umbria

  • Eraldo Dentici, Montefalco (PG)

Calabria

  • Brigante, Cirò (KR)
  • Cantine Lucà, Bianco (RC)
  • Casa Comerci, Nicotera (VV)
  • Diana, Saracena (CS)
  • Fezzigna Vini, Umbriatico (KR)
  • Giuseppe Calabrese, Saracena (CS)
  • Maradei, Saracena (CS)
  • Salvatore Caparra, Cirò Marina (KR)

Campania

  • Bosco Sant’Agnese, Calvi (BN)
  • Monte di Grazia, Tramonti (SA)

Puglia

  • Cantina Giara, Adelfia (BA)

Sicilia

  • Agricola Virà, Trapani (TP)
  • Armosa, Scicli (RG)
  • Cantina Gabriele Antonio, Pantelleria (TP)
  • Cantina Malopasso, Zafferana Etnea (CT)
  • Cantine Barbera, Menfi (AG)
  • Fenech, Malfa (ME)
  • Ferracane, Marsala (TP)
  • Sallemi, Caltagirone (CT )
  • Tenuta Enza La Fauci, Messina (ME)
  • Vini Eno Trio, Randazzo (CT)

 

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Orange is the new…wine: 50 vignaioli ad Agazzano

Il castello di Agazzano, in provincia di Piacenza, ospiterà domani domenica 9 e lunedì 10 dicembre la prima di edizione di “Orange Wine – Il nuovo colore del bianco“.

Gli stand da non perdere? Camerlengo (nella foto Antonio Cascarano), Rocche del GattoCa Sciampagne, Maurizio Ferraro, Ricci DanieleCantina Giara, SedilesuMenti  e l’intera batteria dei vignaioli della Lombardia, con l’Oltrepò pavese “alternativo” guidato da Castello di Stefanago.

Le degustazioni ai tavoli dei produttori di Orange Wine sono previste domani dalle ore 10 alle ore 18 e lunedì 10 dicembre dalle ore 11 alle ore 18. L’ingresso è di 20 euro (ridotto 15 euro).

“Saranno presenti una cinquantina di vignaioli che hanno scelto l’agricoltura biologica o biodinamica – spiegano gli organizzatori – e che vinificano le proprie uve con metodi tradizionali. Un tuffo tra profumi e sapori insoliti alla scoperta di vitigni e vini davvero straordinari per un vino né rosso né bianco: orange”.

La macerazione sulle bucce per i vini bianchi è una tradizione antica, contadina, sparita o quasi con l’avvento di nuovi macchinari di cantina che permettono di eliminare le bucce immediatamente. Una tradizione che resiste in Georgia, definita la “culla del vino”, ma anche nelle campagne italiane dove il vino contadino ha sempre sostato sulle proprie bucce più o meno a lungo.

Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Veneto e Liguria sono luoghi dove ancora oggi le uve bianche vinificate in casa sono tradizionalmente macerate. Numerosi “vignaioli naturali” hanno iniziato a proporre tra i propri vini alcuni Orange wine, già dalla fine degli anni Novanta.

L’evento è organizzato da Echofficine che propone annualmente il salone dei “vini naturali, di tradizione e territorio” denominato “Sorgentedelvino LIVE“, la cui 11a edizione si svolgerà a Piacenza Expo da sabato 9 a lunedì 11 febbraio 2019.

I VIGNAIOLI PRESENTI
Abruzzo:
Podere San Biagio
Basilicata: Camerlengo
Calabria: Masseria Perugini
Campania: Alepa, il Tufiello
Emilia Romagna: Distina, Filarole, La Poiesa, Tenuta Borri
Friuli Venezia Giulia: Denis Montanar, Zahar
Lazio: Cantina Ortaccio, Il Vinco, Palazzo Tronconi – Vina distribuzione
Liguria: Rocche del Gatto, Terra della Luna
Lombardia: Barbara Avellino, Ca del Conte, Castello di Stefanago, Nicola Gatta Agricola, VNA Wine, Piccolo Bacco dei Quaroni
Marche: Ca Sciampagne, Fontorfio
Piemonte: Cascina Bandiera, Cascina Grillo, Lo Zerbone – Vina, Maurizio Ferraro, Ricci Daniele, Valdisole, Valli Unite, Vinicea
Puglia: Cantina Giara
Sardegna: Sanna, Sedilesu
Sicilia: Avirà, Badalucco – Vina, Etnella, Ferracane, La Chiusa a Monte Vago, Longarico – Vina, Porta del Vento
Toscana: Al Podere di Rosa – Vina, Carlo Tanganelli, Casale, Fattoria di Bacchereto, Fattoria di Caspri, Frascole, La Maliosa, La Svolta, Le Calle, Poggio di Cicignano, Ranchelle, Santa10 – Vina
Trentino Alto Adige: Grawu
Veneto: Gigi Miracol, Menti, Monteforche, Tenuta l’Armonia, Verdugo – Masiero, Vini di luce

Slovenia: Cotar, JNK, UOU

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Sorgentedelvino Live: a Piacenza 800 vini bio e biodinamici. Focus sui vini calabresi

PIACENZA – Da sabato 10 a lunedì 12 febbraio 2018, a Piacenza Expo, 150 vignaioli italiani ed europei presentano i propri vini “da agricoltura biologica, biodinamica e sostenibile”.

Particolare attenzione sarà dedicata ai vini della Calabria. Una regione tutta da scoprire nel panorama enologico italiano.

Gli stand saranno aperti sabato 10 febbraio dalle 12 alle 18, domenica 11 febbraio dalle 10 alle 18 e lunedì 12 febbraio dalle 12 alle 18 (ingresso 15 euro).

Per gli operatori Horeca (ristoratori, enotecari, addetti ai lavori) sono previste modalità di accesso agevolate, previa registrazione entro lunedì 5 febbraio 2018 sul sito www.sorgentedelvinolive.org.

L’EVENTO
Sorgentedelvino Live è dal 2008 sinonimo di assaggi, degustazioni, incontri. Con la possibilità di acquistare direttamente dal produttore. “Il modo migliore per scoprire il vino che si affida alla natura, per arrivare dall’uva alla bottiglia”, assicurano gli organizzatori Paolo Rusconi, Barbara Pulliero e Francesco Amodeo.

“In queste dieci edizioni di Sorgentedelvino Live – continua l’organizzazione –  abbiamo fatto conoscere tanti vignaioli, ma sono sempre più numerosi i produttori che scelgono la strada delle ‘vinificazioni all’antica’. Abbiamo osservato anche un netto miglioramento della qualità, segno di una maggiore padronanza delle tecniche di vinificazione sia da parte dei vignaioli più affermati che da parte dei tanti giovani che si sono avvicinati a questo lavoro”.

Gli oltre 800 vini proposti in assaggio a Sorgentedelvino Live rappresentano “un vero e proprio viaggio del gusto capace di sorprendere anche i winelover con più esperienza”. Ma perché portare in tavola vini naturali?

“Sono più buoni sia in bocca che con l’ambiente, tutto qui!”, risponde il team di Sorgentedelvino Live. Oltre ai vini sono stati selezionati prodotti tipici di “artigiani del cibo”: formaggi, salumi, conserve, dolci e tante altre golosità.

FOCUS SULLA CALABRIA: I PROTAGONISTI
La punta dello stivale d’Italia è sulla scena enologica nazionale con un ruolo sempre più di rilievo, con una produzione vinicola dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, estremamente legata al territorio.

Quest’onda di cambiamento, partita dai vignaioli della Cirò Revolution, ha contagiato tutta la Calabria. E a Sorgentedelvino Live si potranno gustare i vini dei principali territori calabresi: da Cirò all’Aspromonte e al Pollino, i prodotti tipici di agricoltori e allevatori che hanno scelto “il rispetto per l’ambiente e il recupero delle tradizioni”.

La Calabria si presenterà al gran completo con i suoi vini, accompagnati da ‘nduja, ciccìa, maccarruni, pecorino, formaggi di capra e molto altro. E insieme ai sapori, il ritmo dei tamburelli e dalla musica “arcaica” della zampogna, con il suonatore popolare Giuseppe Ranieri in trio e le struggenti e impressionanti immagini fotografiche di Marco Zanella (Cesura), uno dei più interessanti collettivi fotografici sulla scena italiana.

Da San Marco Argentano (CS) in arrivo i vignaioli L’Acino, Ciavola Nera e Masseria Perugini. Dalle terre di Saracena, ancora in provincia di Cosenza, portano i propri vini Cantine Viola, Diana e Giuseppe Calabrese.

Ed ecco anche i protagonisti della Cirò Revolution, accompagnati da nuovi compagni di strada: A Vita, Sergio Arcuri, Cataldo Calabretta, Cote di Franze, Fezzigna, Scala Tenuta del conte.

Scendiamo verso la punta dello stivale per incontrare i vini di Altomonte e Cantine Lucà dalla provincia di Reggio Calabria. Accanto a loro i sapori tipici di Agriturismo il Biscardino, l’olio extravergine d’oliva di Timpa dei Lupi e i formaggi dei piccoli caseifici Santanna e Masseria de Tursi.

Nella giornata di domenica, a Sorgentedelvino Live è prevista una degustazione guidata attraverso i vini calabresi condotta da Matteo Gallello di Porthos (posti limitati, prenotazione consigliata) e un incontro di approfondimento dedicato all’antica tradizione del “Moscato di Saracena” a cura di Claudio Viola.

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