LE MASTERCLASS
Tre i percorsi di degustazione con il coordinamento di SlowWine e con la collaborazione dell’ Associazione italiana sommelier e di Radici del Sud. Il primo appuntamento per i winelover (sabato 4 ore 18,30 sala Pignatelli Castello Carlo V) è con “Cerasuolo d’Abruzzo a confronto”: Emidio Pepe e Cataldi Madonna con la partecipazione dei produttori Sofia Pepe e Luigi Cataldi Madonna. La degustazione sarà guidata e moderata da Fabio Giavedoni , curatore nazionale e della guida Slow Wine, e da Francesco Muci, responsabile Slow wine Puglia. Si prosegue il giorno successivo (domenica 5 -ore 18,00 sala Pignatelli Castello Carlo V) con “Una finestra sui rosati del mondo” una degustazione tecnica alla scoperta di etichette provenienti da diversi paesi e che saranno degustate e commentate da Fabio Giavedoni e da Giuseppe Baldassarre, componente della commissione nazionale per la didattica dell’Ais. L’ultima masterclass prevede un focus e un confronto tra due territori del Sud, “Sicilia VS Calabria” (domenica 5 alle 19,45 sala Pignatelli Castello Carlo V) a cura di Radici del Sud e di Slow Wine e che sarà guidato e moderato da Francesco Muci, responsabile Slow wine Puglia, Giuseppe Baldassarre della commissione nazionale didattica dell’Ais e da Nicola Campanile ideatore di Radici del Sud.La partecipazione ai seminari di formazione prevede una prenotazione obbligatoria attraverso il sito www.rosexpo.it oppure chiamando il numero 3896438195. “Il vino è l’espressione autentica dell’identità di un territorio”. Parte da questa considerazione di Ilaria Donateo la volontà di voler dare a Roséxpo il carattere e l’appeal di un attrattore per appassionati e avvezzi al mondo del vino, ma non solo. Arriveranno, infatti, nei giorni del salone dei vini rosati venti giornalisti di testate nazionali e curatori di guide che avranno la possibilità di scoprire le risorse del Salento e la sua storia. A loro e agli ospiti di Roséxpo saranno offerte proposte enogastronomiche e intrattenimenti culturali. Nulla sarà lasciato al caso in ogni angolo del Castello Carlo V. Dalle luminarie, elemento identificativo di una culturale popolare salentina, a cura di De Cagna, alla mostra fotografica dell’associazione Obiettivi che nel corso della vendemmia 2015 ha firmato un reportage fotografico che, attraverso scatti emozionali, racconta la raccolta del Negroamaro e le vicende dei produttori associati a deGusto. Sarà centrale il ruolo del Giardino Rosè, ovvero la corte del Castello CarloV, che ospiterà le proposte di street food con quattro divertentissime Apecargastro tematiche, il delicato intervento di danza contemporanea di Giorgia Maddamma di Koreoproject, in Nous Deux, coreografia che porta la prestigiosa firma di Malou Airaudo fino alle conversazioni letterarie e dove sarà possibile seguire un percorso degustativo di sigari toscani grazie alla collaborazione del Club Amici del Toscano. Sarà Patrizia Cesari a chiacchierare con Francesca Negri , la Geisha gourmet del 2.0, in occasione della presentazione di Tutta colpa di un Ruinart Rosè (sabato 4 giugno alle 19,30 –giardino del castello Carlo V), un romanzo che intende fare il focus su una nuova generazione di donne che eleggono il vino e il cibo a nuovo simbolo di emancipazione femminile. Previsto anche un evento fuori salone. LovelyCheffa sarà la protagonista del Fuori Roséxpo in programma alla libreria Feltrinelli a Lecce venerdì 3 giugno alle ore 11 e in collaborazione con La Città del gusto di Lecce. “Quest’anno abbiamo deciso di coinvolgere giornalisti di testate nazionali e di guide esperte di vino, conclude Ilaria Donateo, perché abbiamo ben chiaro ’obiettivo di voler valorizzare il nostro territorio attraverso una narrazione che abbia come filo conduttore la storia della viticoltura salentina. Il successo in termini di numeri, registrato nelle scorse edizioni, ci fa ben sperare sulla capacità attrattiva e di destagionalizzazione che un grande evento partecipato possa avere sulle sue possibili ricadute economiche, culturali e sociali sul territorio. È questo lo spirito di deGusto Salento che vuole essere strumento di coesione sia per le istituzioni locali sia per i produttori di Negroamaro che diventa, così, il vero ambasciatore della Puglia nel mondo”.
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