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Nuove linee guida per il Soave: riduzione delle rese e promozione estera

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Arturo Stocchetti

Il consiglio di amministrazione del Consorzio del Soave, riunitosi in questi giorni, ha definito le prossime linee guida dell’ente consortile in ambito di gestione della doc, promozione estera, nuove regole di produzione.

In materia di gestione della doc, a tutela del valore oggi percepito della produzione, si prevede la riduzione delle rese per il Soave Doc da 150 a 120 quintali per ettaro e per il Soave Classico da 140 a 110 quintali per ettaro.

Una scelta forte, condivisa dalle aziende del Soave, in linea con il percorso iniziato nel 2009 che ha condotto ad un equilibrio produttivo e ad una gestione virtuosa di sfuso ed imbottigliato.

La misura, che verrà applicata già a partire dalla prossima vendemmia, prevede alcune deroghe per non penalizzare le aziende virtuose che operano lungo tutta la filiera produttiva dalla vigna alla bottiglia.

“Il Soave – evidenzia il presidente del Consorzio Arturo Stocchetti – consolida le posizioni in termini di volumi e valori ma il comprensorio ha una potenzialità produttiva che ha un costante bisogno di monitoraggio e di controllo ad ogni vendemmia. E’ dunque in momenti come questi che il sistema deve saper analizzare con tempestiva lucidità la situazione per porre in essere misure adeguate al mercato. Abbiamo scelto l’unico strumento applicabile nel nostro caso, peraltro già attivato dalle principali denominazioni italiane, per recuperare l’equilibrio tra produzione e mercato, a difesa del valore del prodotto”.

L’Osservatorio Economico del Consorzio ha segnalato che a giugno 2016 i trend di vendita si sono  allineati con gli andamenti dell’anno precedente. Spicca in cima alla lista il Soave Doc con una produzione al 30 giugno 2016 di 22.000.000 bottiglie seguito a ruota dal Soave Classico che si attesta sui 6.500.000 bottiglie, a fronte di un imbottigliato complessivo che si proietta sui 56.000.000 di bottiglie su base annua.

A supportare la bontà della scelta in materia di equilibrio produttivo arrivano i primi risultati delle campagne promozionali di Stati Uniti e Giappone, segno che il Soave di oggi, frutto di una lungimirante politica di gestione della denominazione, piace e convince.

Molto bene infatti nella piazza nipponica dove è attualmente in corso la campagna Soave by the Glass che prevede azioni mirate per operatori di settore assieme ad iniziative di carattere diretto per avvicinare i consumatori in oltre 300 locali tra Tokyo, Fukuoka ed Osaka.

Qui, nel primo trimestre 2016, sono triplicati i consumi di Soave rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Fonte Istat). Positivo anche il sentiment negli Stati Uniti, dove il Soave registra un +7% nei consumi rispetto al primo semestre 2015.

A questo si aggiungono le forti attese da parte dei produttori per l’incoming di 14 selezionati buyer americani che arriveranno nel Soave la prossima settimana in cerca di nuove referenze da lanciare.

All’ordine del giorno anche le nuove regole produttive che condurranno ad una generale semplificazione della denominazione. Tra le novità più significative si prevede l’eliminazione della sottozona Colli Scaligeri ed una riqualificazione del Soave Superiore Docg.

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Al Consorzio del Soave il ”Meridiano del vino” grazie a ”Soave by the glass”

Il Consorzio del Soave si aggiudica ”Il Meridiano del Vino”, il premio, alla sua prima edizione, ideato dalla testata specializzata Wine Meridian, ”per la comunicazione di un brand territoriale e la promozione di aziende, luoghi e territorio” nel mercato giapponese. Ogni giorno infatti Wine Meridian pubblica notizie ed approfondimenti sul mondo dell’internazionalizzazione dei vini italiani. Il progetto promozionale, che ha conquistato la giuria della testata giornalistica, si chiama ”Soave By the Glass” ed è stato ideato dal Consorzio del Soave in collaborazione con l’agenzia Well Com, Shigeru Hayashi, autorevole wine writer e comunicatore del vino e l’ufficio ICE di Tokio.  Per favorire la conoscenza ed il conseguente consumo di vino Soave in Giappone il Consorzio del Soave ha ideato ”Soave by the Glass”, una campagna promozionale che ha coinvolto oltre 130 locali in tutto il territorio giapponese destinata a premiare quei ristoratori e quegli enotecari che hanno stappato più bottiglie tra giugno e settembre 2015. I locali che hanno vinto il concorso sono il ”Kasa” di Fukuoka (Kyushu) e il ”Lumino Carino” di Nihama (Shikoku). In premio, in qualità di veri e propri ambasciatori del Soave nel mondo, i ristoratori – Yusuke e Mami Kanamaru, Ito Takafumi e Nao Fukumura – verranno in visita sulle colline del Soave in occasione di Soave Preview, l’anteprima del Soave, in programma a Monteforte d’Alpone il 19 e 20 maggio. L’iniziativa promozionale dedicata al Giappone ha visto la partecipazione di 14 aziende del Soave, 10 importatori giapponesi, con oltre 7000 bottiglie stappate.

Ecco le aziende che hanno preso parte alla missione in Giappone: Cantina del Castello, Cantina di Soave, Cantina di Monteforte, Marcato, Corte Mainente, I Stefanini, Le Battistelle, Montetondo, Fattori, Vicentini, Corte Adami, Le Albare, Pagani, Gini. ”Siamo molto soddisfatti di questa operazione – sottolinea Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave – . Questa iniziativa ci ha portato veramente vicino ai consumatori grazie alla preziosa collaborazione degli enotecari che hanno “suggerito” il vino Soave alla mescita. E’ stata un’esperienza importante per vedere da vicino come siamo percepiti e come migliorare ancora la nostra presenza in quel mercato”. Con ”Soave by the glass” si chiude di fatto un quinquennio di azioni promozionali, coordinate dal Consorzio del Soave, dedicate al trade e ai consumatori. Più che buono quindi il riscontro dell’operazione che di fatto ha cavalcato i trend positivi per il vino in Giappone. Il premio ”Il Meridiano del Vino” è nato dalla consapevolezza che oggi la promozione del vino è sempre di più una sfida all’originalità e all’autenticità. Per fare questo è sempre più importante sviluppare progetti di comunicazione che sappiano cogliere l’attenzione del consumatore e stuzzicarne la curiosità. Il concorso ha coinvolto candidati singoli (creativi, grafici pubblicitari o curatori di eventi), aziende del mondo della comunicazione e aziende vinicole che hanno sviluppato progetti di promozione del vino italiano in Italia o all’estero di particolare interesse per originalità e capacità di comunicare un’identità chiara e trasparente. La Commissione giudicante, che ha analizzato numerosi progetti, è composta da giornalisti, esperti del marketing del vino, blogger e Social Media specialist. Ai candidati è stato chiesto di proporre tutte le soluzioni di promozione e comunicazione del vino, come eventi, tour, campagne pubblicitarie che coinvolgano in maniera trasversale anche design, arte, enogastronomia, moda e cultura.

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