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Sicilia en Primeur 2019, i migliori vini all’Anteprima della vendemmia 2018


SIRACUSA –
Trecentonovantotto vini a Sicilia en Primeur 2019, Anteprima della vendemmia 2018 andata in scena la scorsa settimana a Siracusa. Un numero che scende a 43 etichette se si considerano i vini non ancora in commercio o immessi solo a partire da febbraio 2019, tra i quali abbiamo stilato una classifica dei migliori.

Prima del blind tasting, la presentazione dell’andamento dell’annata a cura dell’enologo Mattia Filippi. “La forza dell’equilibrio”: così è stata sintetizzata la vendemmia 2018 in Sicilia. Un’annata, dunque, “vicina alle medie produttive e qualitative storiche”.

La Sicilia, pur essendo tra le quattro regioni più produttive d’Italia – assieme a Veneto, Emilia Romagna e Puglia – ha registrato la crescita produttiva più equilibrata del Paese. Un fenomeno che accosta l’isola solo a Toscana e Piemonte, areali riconosciuti in tutto il mondo per l’avanguardia qualitativa.

Un traguardo reso possibile dal fatto che la Sicilia ha fatto registrare nel 2018 le rese più basse in Italia: 6,2 tonnellate per ettaro, battendo appunto Toscana (6,5 tonnellate per ettaro) e Piemonte (8,5 tonnellate per ettaro).

Dal punto di vista meteo climatico, il 2018 è stato il quarto anno più caldo a livello mondiale dell’ultimo secolo.

Grazie alla sua posizione, al centro del Mediterraneo, la Sicilia ha tuttavia goduto degli effetti benefici del caldo africano e dei venti freschi provenienti dai Balcani.

Sempre secondo l’analisi dei tecnici di Assovini, la Sicilia ha rispettato il trend del Sud Italia anche in termini di piovosità. La somma delle precipitazioni dimostra che c’è stata più pioggia rispetto alla media dell’ultimo secolo.

L’anticipo del germogliamento nella parte occidentale dell’isola è stato da record: quasi due settimane, con l’ampliamento delle fasi fenologiche della vite. Ottimi gli influssi su varietà come Grillo e Zibibbo, con espressioni aromatiche interessanti e mantenimento dell’acidità naturale.

Nella parte orientale della Sicilia, sempre secondo la relazione di Mattia Filippi, Faro e Mamertino hanno goduto di piogge meno intense rispetto alla media. Un capitolo a parte per la zona dell’Etna, che ha visto “una distribuzione delle piogge diversa nelle tre macro aree”, ovvero i versanti nord, est e sud.

Carricante e Catarratto sono stati raccolti in anticipo, prima delle piogge di ottobre. A Randazzo, il Nerello Mascalese e Cappuccio hanno costretto i viticoltori “a una vendemmia più frazionata, capace di dare vini dotati di meno alcol ma dall’ottimo quadro acido e aromatico, ma soprattutto dalla grande propensione alla longevità”.

I NUMERI DELL’EDIZIONE 2019
Sicilia en Primeur è tornata a Siracusa dopo 10 anni per la sedicesima edizione, chiudendo gli appuntamenti più importanti dell’anno per le aziende del vino siciliane, dopo Prowein e Vinitaly. Quest’anno sono stati più di 100 i giornalisti italiani e stranieri che hanno partecipano alla kermesse.

Anche quest’anno la Sicilia del vino ha svolto il ruolo di ambasciatrice attraverso i tesori della regione: la stampa, divisa in 8 gruppi, ha preso parte ad altrettanti enotour in visita alle cantine ma anche ai beni Unesco siciliani, rafforzando così la relazione esistente tra vino e cultura.

VINI BIANCHI


Sicilia Doc Grillo 2018 “Kheirè”, Tenuta Gorghi Tondi: 89/100
Dal greco “Benvenuto”. E benvenuta sia la nuova annata della selezione di Grillo di questa bella realtà siciliana. Naso e bocca di buona corrispondenza, su note di agrume. Vino giovane, già connotato da una ottima struttura.

Sicilia Doc Grillo 2018 “Lalùci”, Baglio del Cristo di Campobello: 88/100
Intrigante sia al naso che in bocca. Frutto di gran pulizia, corroborato da pregevoli richiami salini e balsamici.

Monreale Doc 2018 “Murriali”, Baglio di Pianetto: 88/100
Leggera spezia, gran consistenza sia al naso che al palato. Buona la freschezza, quasi balsamica, al palato e l’allungo salino. Un Insolia (o Inzolia) in purezza che disegna bene i contorni dei bianchi di qualità della Sicilia, anche in un’ottica di affinamento nel tempo.

Etna Bianco Doc 2018 “Archineri”, Pietradolce: 87/100
Naso intenso, tra note saline, vegetali e fruttate. Bocca citrina e fresca, su note di buccia d’arancia e limone, per un sorso verticale.

Alcamo Classico Doc 2018 “Vigna Casalj”, Rapitalà: 86/100
Bel naso largo, di agrumi e macchia mediteranea. Seduttivo nella sua parte di frutta matura, che rende il Catarratto meno spigoloso del consueto. In bocca bell’allungo sulla frutta tendente al maturo, che non si scompone.

VINI ROSATI

Rosato Igp 2018 “Don Pietro Rosato”, Azienda agricola dei Principi di Spadafora: 90/100
Un naso che ha bisogno di qualche secondo nel calice per assestarsi e regalare il meglio dei rosati di Sicilia en Primeur 2019.

In bocca richiami preziosi di liquirizia, oltre al frutto. Intrigante, particolare. Lunghissimo. Un rosato assieme elegante e di carattere.

Etna Doc Rosato 2018  “Scalunera”, Torre Mora (Tenute Piccini): 89/100
Un rosato giocato sulla finezza e sulla precisione del frutto, croccante e rinvigorito da una esaltante nota salina.

Fresco, beverino, ancora giovane ma già in grado di mostrare buone possibilità di ulteriore affinamento nel tempo. Elegante la chiusura, particolarmente lunga.

Rosato “Luigia” 2018, Barone Sergio Wines: 87/100
Frutto rosso piuttosto preciso, che si allarga su note mature solo nel finale. Un rosato che convince sopratutto per la bella struttura e il bell’allungo, su tinte di frutti di bosco molto precise. Un vino disinvolto e beverino, ma serioso.

VINI ROSSI

Etna Rosso Doc 2018 “Ciauria”, Pietro Caciornia: 90/100
Suadente la maturità del frutto, sostenuta da un bel tannino di prospettiva, che nel retro olfattivo si fa di spezia e liquirizia. Vino d’allungo, già godibilissimo.

Etna Rosso Doc 2018 “Trimarchisa”, Tornatore: 88/100
Frutto maturo e tannino al palato. Un Etna giocato sull’essenzialità e, per certi versi, sulla prontezza. Una chiave di lettura del vulcano che non può non essere tenuta in considerazione, nel 2019.

Salina Rosso Igp 2018, Cantine Colosi: 88/100
Bell’equlibrio per questo rosso prodotto da una delle cantine “chicca” del panorama siciliano. Naso e bocca profondi, sulla spezia e sul piccolo frutto di bosco croccante. Chiusura su tannino in fase di integrazione ma tutt’altro che sgarbato, con richiami di radice di liquirizia.

Monreale Doc Syrah 2018 “La Monaca” 2018, Tasca d’Almerita: 88/100
Uno dei migliori Syrah da allungo dell’ultima vendemmia in Sicilia. Consistente, tattile, corposo, elegante. Essenziale eppure pieno, in un gioco d’equilibrio che riesce a pochi. Funambolo.

Nero d’Avola Doc 2018, Feudo Arancio: 86/100
Uno di quei Nero d’Avola che concentrano, nella loro semplicità, le caratteristiche del vitigno nelle sue varie espressioni. Beva agile e scattante, mai banale, frutto preciso che non si scompone e non cede alla marmellata. Tannino sottile e disteso. Vino emblema della sete da soddisfare ora o mai più.

Vittoria Frappato Doc 2018 “Di Sicilia… Sole e Terra”, Cantina Horus: 86/100
Frutto maturo al punto giusto, sia al naso che al palato, per questo Frappato che convince per la sua tipicità, fatta anche di una speziatura decisa ma non invadente e di una buona eleganza complessiva.

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Sicilia en Primeur e Giornata internazionale del Nero d’Avola: l’isola capitale del vino per una settimana


SIRACUSA –
Sicilia capitale del vino per una settimana. Al via oggi Sicilia en Primeur, che anticipa la Giornata Internazionale del Nero d’Avola, prevista per l’11 maggio. Due appuntamenti che racconteremo in presa diretta dall’isola, con aggiornamenti che potrete seguire sulla nostra pagina Facebook. Si tratta dei due momenti dell’anno più importanti per le aziende del vino siciliano, dopo Prowein e Vinitaly.

Sicilia en Primeur prevede cinque giorni di degustazioni, visite in cantina e tour culturali per la Sicilia e i suoi Patrimoni Unesco, durante i quali oltre 100 giornalisti provenienti da tutto il mondo incontrano 50 cantine. Il tutto dal 6 al 10 maggio, come previsto dal programma di Assovini Sicilia, l’associazione che riunisce 90 aziende vitivinicole siciliane di piccole, medie o grandi dimensioni.

Venerdì 10 maggio, a chiusura dell’evento, presso l’Ex Convento del Ritiro in Ortigia (SR) a partire dalle 18 e fino alle 22, appassionati e wine lovers avranno la possibilità di degustare le novità delle cantine aderenti.

Quest’anno l’evento sarà curato dall’Associazione Italiana Sommelier Sicilia, con i professionisti della delegazione di Siracusa. Il ticket di ingresso ha il costo di 15 euro, per i soci Ais 12 euro. Per info e prenotazioni: info@aissicilia.com o siracusa@aissicilia.com.

LE 50 AZIENDE PARTECIPANTI A SICILIA EN PRIMEUR 2019

ALESSANDRO DI CAMPOREALE

FEUDO MONTONI

ASSULI

FEUDO PRINCIPI DI BUTERA

AZIENDA AGRICOLA TODARO

FINA

BAGLIO DEL CRISTO DI CAMPOBELLO

FIRRIATO

BAGLIO DI PIANETTO

GULFI

BARONE SERGIO

HORUS

BENANTI

LE CASEMATTE

CANTINE COLOSI

PALMENTO COSTANZO

CANTINE NICOSIA

PETER VINDING MONTECARRUBO

CANTINE SETTESOLI

PIETRADOLCE

CARUSO e MININI

PIETRO CACIORGNA

CASA VINICOLA FAZIO

PLANETA

CASTELLO SOLICCHIATA

RALLO

CENTOPASSI

SIBILIANA

COSTE GHIRLANDA

SPADAFORA DEI PRINCIPI

COTTANERA

TASCA D’ALMERITA

CUSUMANO

TENUTA GORGHI TONDI

CVA CANICATTI’ S.C.A.

TENUTE BOSCO

DIMORE DI GIURFO

TENUTE RAPITALA’

DONNAFUGATA

TERRA COSTANTINO

DUCA DI SALAPARUTA – CORVO – FLORIO

TORNATORE

FEUDI DEL PISCIOTTO

TORRE MORA

FEUDO ARANCIO

VALLE DELL’ACATE

FEUDO DISISA

VIVERA

FEUDO MACCARI

ZISOLA

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL NERO D’AVOLA

E’ invece alla seconda edizione la Giornata Internazionale del Nero d’Avola. “Il Nero D’Avola – commenta l’ideatore Carmelo Sgandurra, responsabile di Club Sommelier – rappresenta il carattere del vero siciliano, rosso, intenso, dal calore unico e dal gusto che lascia un ricordo indelebile nel palato di chiunque lo incontri. Ma soprattutto è un grande compagno della cucina internazionale”.

“Negli ultimi anni è cresciuto, è diventato un gran vino, apprezzato in ogni parte del mondo”, conclude Sgandurra. Quest’anno l’evento sarà ospitato in una location incantevole: il Castello Tafuri a Portopalo di Capo Passero.

Il momento clou della Giornata Internazionale del Nero d’Avola sarà alle ore 10 di sabato 11 maggio. Si svolgerà infatti il seminario “Il Nero D’Avola per la Sicilia nel Mondo”.

Interverranno enologi di fama mondiale, giornalisti e ospiti da Italia, Albania, Georgia, Spagna, Francia, Romania, Russia, invitati ad approfondire le peculiarità del vitigno.

Relatori principali al seminario saranno gli enologi Bruno Fina, Vittorio Festa, Corrado Gurrieri, Antonio Froio insieme a giornalisti come Ghia Parashivili (Georgia) e Davide Bortone, direttore responsabile di WineMag.it e Vinialsupermercato.it (nella foto), oltre a Marcello Battaglia, consulente internazionale.

Dalle ore 18 è prevista l’apertura dei banchi degustazione, per i quali è necessaria la registrazione sul sito nerodavolawine.com oppure via email all’indirizzo nerodavolawine@gmail.com.

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