FOTONOTIZIA – Braida, simbolo del vino piemontese nel mondo, ha ottenuto il prestigioso Marchio Storico di Interesse Nazionale conferito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questo riconoscimento pubblico è riservato alle aziende italiane che, per oltre mezzo secolo, hanno mantenuto una qualità produttiva d’eccellenza e un forte legame con il territorio, attestando la loro storicità e autenticità. Fondata nel 1961 da Giacomo Bologna, Braida celebra quest’anno la sua 63ª vendemmia. Da oltre sei decenni, l’azienda di Rocchetta Tanaro, a pochi chilometri da Asti, continua scrivere una storia di passione e…
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Trento Doc Brut Le Premier 2013, Cesarini Sforza
Ecco un’etichetta di spumante che, secondo la classifica di vinialsuper del 2016, risulta tra le migliori in vendita al supermercato. Parliamo del Metodo Classico Trento Doc Brut Le Premier 2013 Cesarini Sforza, una delle migliori “bollicine” nel rapporto qualità-prezzo reperibili in Gdo. Nel calice lo spumante si presenta vivo e brillante, di un color giallo paglierino con riflessi verdognoli. Spuma compatta e “catenelle” che evidenziano un perlage molto fine, ben ordinato nella salita. Il naso è elegante: sentori che risaltano la freschezza tipica della mela verde, in un bouquet di fiori…
Vai all'articoloLa Grola Veronese Igt 2001, Allegrini: quando il tempo si ferma in una bottiglia
Il vino è un mondo estremamente vario. Si passa da etichette giovani, che esprimono freschezza e vivacità, a prodotti più “datati”, che regalano morbidezza e calore. Quando troviamo però bottiglie che dovevano essere bevute giovani, riscoperte dopo anni e date ormai per “spacciate”, che una volta aperte e decantate si mostrano eccellenti e complesse… Beh, il nostro amore per il mondo del vino si rinnova e rinvigorisce. E’ il caso de La Grola Veronese Igt 2001 della nota casa vinicola veneta Allegrini. LA DEGUSTAZIONE Il vino, di color rosso granata con qualche riflesso…
Vai all'articoloZymè, da Harlequin ai classici della Valpolicella: il vino secondo Celestino Gaspari
Entri a Zymè. E le lancette dell’orologio sembrano impazzire. I vini che hanno fatto la storia della Valpolicella classica, ben ordinati nelle teche di vetro. Tutt’attorno, un contesto architettonico moderno. Al limite del futuristico. E’ il rendez vous della memoria col progresso. Dell’uomo, con la natura. Una scommessa piazzata quasi 15 anni fa da Celestino Gaspari, sul tavolo da gioco della Valpolicella classica. Oggi, Zymè rappresenta una delle migliori espressioni (di sempre) del vino veneto. Di certo la più eclettica. Un magnifico esemplare di husky precede Gaspari di qualche gradino, al piano…
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