LA DEGUSTAZIONE
Più bianco carta che giallo paglierino alla vista. Al naso è intenso e per certi versi di buona complessità. Alle note semi aromatiche del vitigno, che ricordano giustamente quelle del parente Glera di cui è sottotipo nonché sinonimo sui Colli Euganei (dunque pera williams e floreale fresco) si accostano ricordi di mandorla e macchia mediterranea, su un sottofondo moderatamente iodico.
Ingresso di palato su note fruttate, cui si uniscono presto – accompagnando fino alla chiusura – richiami di agrumi come il bergamotto. Il retro olfattivo, fruttato e salino, è particolarmente asciutto e contribuisce ad elevare la qualità di questo Serprino.
La corrispondenza gusto olfattiva è confermata anche dalla vena minerale del sorso che, unita alla delicata “frizzantezza”, fa di questa etichetta la perfetta compagna di antipasti a base di salumi.
Per rendere perfetto a tutto pasto il Serprino de La Roccola, meglio non esagerare con i condimenti, che finirebbero per sovrastare la struttura non corpulenta del vino. Attenzione anche alla temperatura di servizio, che deve essere compresa tra i 6 e gli 8 gradi, anche se il nettare non si scompone leggermente più “caldo”.
LA VINIFICAZIONE
Il Serprino frizzante de La Roccola nasce dai vigneti situati nella zona sud-est dei Colli Euganei, in particolare nella zona del monte Gemola. Il terreno è lavico-morenico. L’allevamento è a guyot, con una densità di 4 mila viti per ettaro.
La vendemmia avviene a metà settembre. La vinificazione viene effettuata in tini di acciaio, a temperatura controllata. L’Azienda agricola La Roccola deve il suo nome a un antico Roccolo, una caratteristica tenuta di caccia che ancora oggi si erge tra i vigneti dell’azienda, ai piedi del monte Cinto.
Il palazzo, di proprietà di un’antica signoria veneziana, risale al tempo dei Dogi. Fondata da Giovanni Battista Bellucco e da sua moglie Elsa nel 1982, La Roccola è oggi condotta dal figlio Antonio, da sua moglie Antonella e dai figli.
La superficie aziendale è di 25 ettari, di cui 20 coltivati a vite su terreni di origine vulcanica. Due gli ettari di ulivi. La raccolta delle uve avviene rigorosamente manuale e i vini vengono imbottigliati direttamente in azienda.
Prezzo pieno: 6,50 euro
Acquistabile presso: Iperal
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.