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Presentate a Venezia l’Alta Scuola di Gastronomia Luigi Veronelli e NutriMenti

VENEZIA – “Terra” è il primo tema di NutriMenti | Settimana della Cultura Gastronomica con cui si sono inaugurate oggi le attività dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli. Da cosa avviare, altrimenti, le riflessioni sulla cultura gastronomica italiana se non dalle sue origini materiche e vitali? Un progetto nato dalla collaborazione tra Seminario Permanente Luigi Veronelli e Fondazione Giorgio Cini con il sostegno di Banca Generali Private.

La giornata ha riunito esperti, appassionati, professionisti e scopritori dei cibi e dei vini italiani sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, sede della Fondazione Giorgio Cini e della stessa Alta Scuola, per un viaggio volto a indagare lo stato dell’arte della cultura gastronomica italiana.

“La terra, la terra, la terra” è stato l’appuntamento in omaggio al padre della critica gastronomica italiana contemporanea a cui è intitolata l’Alta Scuola, Luigi Veronelli, attraverso quattro autorevoli voci: Gian Arturo Rota, rappresentante della famiglia Veronelli, Ilaria Bussoni, filosofa, editrice e componente del Comitato Scientifico dell’Alta Scuola Veronelli, Alberto Capatti, storico della gastronomia e presidente del Comitato Scientifico dell’Alta Scuola Veronelli e Joško Gravner, vignaiolo in Oslavia – Collio/Brda.

Gravner, amico di Veronelli e da questi definito il “vignaiolo hacker”, poiché lo giudicava capace di sabotare con le sue radicali e rigorose pratiche quotidiane il sistema dell’agricoltura industriale, si è distinto nel corso degli ultimi vent’anni per aver rivoluzionato vigneto e cantina con il fine di creare un vino il più possibile vicino alle origini, a partire dall’adozione di un’anfora come contenitore di fermentazione e decantazione così come si faceva (e si fa) tradizionalmente in Georgia, terra madre del vino.

Per Gravner la terra è intesa in senso ancestrale, una “pacha mama”, a cui si deve rispetto e da cui provengono insegnamenti ineludibili colti grazie all’attenta osservazione quotidiana. “Tanti mi dicono che io torno indietro. Se questo significa fare maggiore qualità, sono orgoglioso di tornare indietro perché in realtà sto andando avanti”, ha affermato Gravner.

Nessuna agiografia, dunque, ma una profonda umanità ha caratterizzato l’omaggio veronelliano a cui è seguita la tavola rotonda “Il sapere della Terra. Per una connessione tra gli sguardi e le identità disciplinari” con Alberto Capatti, storico della gastronomia e Presidente del Comitato Scientifico dell’Alta Scuola Veronelli, Renata Codello, Direttrice Affari Istituzionali Fondazione Giorgio Cini, Stefano Castriota, economista della Libera Università di Bolzano, Massimo Bertamini, responsabile del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia Centro Agricoltura Alimenti Ambiente di Trento e Andrea Alpi, responsabile didattico dell’Alta Scuola.

Dopo una prima analisi dell’evoluzione economica e di mercato del vino, condotta dal prof. Castriota, che ha evidenziato come l’export sia oggi un settore trainante nell’economia italiana, soppesando la relazione mutata tra consumo interno ed esportazione, il prof. Massimo Bertamini ha sottolineato il valore della “terra” come paradigma attivo e formativo, importante nella relazione con ile giovani generazioni.

“Cresciuto in una famiglia contadina della campagna trentina – ha spiegato Bertamini – ho avuto tante opportunità di testare il sapore della terra. Per sentirsi utili e diventare uomini, infatti, era fondamentale mettere le mani nella terra per ritrovare saperi anziani e scoprirne di nuovi. Saperi che mi hanno sempre appassionato tanto da spingermi a diventare di queste materie ricercatore e docente”.

I CAPOLAVORI DELLA VITICOLTURA
Da domani giovedì 5 e fino a sabato 7 luglio, la magnifica sala realizzata alla fine del Cinquecento dall’architetto Andrea Palladio, in collaborazione con il pittore Paolo Caliari detto il Veronese, diverrà il “Sensorium” dell’Alta Scuola Veronelli.

Uno spazio dedicato ai “capolavori della vitivinicoltura italiana”, i vini che i visitatori potranno degustare contribuendo al progetto con l’acquisto online di un ticket (con 20 € si ha diritto all’assaggio di 5 grandi vini).

Guido Berlucchi, Ca’ del Bosco, Cantine Ferrari, Les Crêtes, Kellerei Terlan, Vie di Romans, Villa Bucci, Braida, Masi Agricola, Marchesi Antinori, Fèlsina, Gianfranco Fino e Donnafugata sono state le prime aziende a sostenere l’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli mettendo a disposizione il proprio vino più rappresentativo (l’elenco completo dei vini proposti è disponibile qui).

Il programma di NutriMenti | Settimana della Cultura Gastronomica prosegue fino a sabato 7 luglio. Per informazioni e prenotazioni altascuolaveronelli.it.

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Vino, cibo e cultura: a Venezia 4 giorni di eventi aperti al pubblico

Conferenze, incontri, degustazioni, laboratori ed eventi dedicati alla cultura e all’eccellenza del vino e del cibo: l’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia si prepara ad ospitare NutriMenti | Settimana della Cultura Gastronomica, il primo appuntamento organizzato dall’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, con un ricco calendario di attività, dal 4 al 7 luglio aperte al pubblico e molte delle quali gratuite (previa iscrizione online), dedicate al sapere della terra e della tavola.

Ma non solo: numerosi gli appuntamenti dedicati a una selezione di vini d’eccellenza, da degustare nel Sensorium, lo spazio dedicato ai “capolavori della vitivinicoltura italiana”, o nel corso di incontri e degustazioni guidate con i relatori di assoluto rilievo chiamati a “fare il punto” della cultura gastronomica italiana.

Nata dalla collaborazione tra Seminario Permanente Luigi Veronelli e Fondazione Giorgio Cini, con il sostegno di Banca Generali Private, e ispirata alle idee del massimo critico gastronomico del Novecento, l’Alta Scuola Veronelli è un luogo di formazione ma anche un laboratorio culturale finalizzato all’analisi e all’evoluzione della cultura materiale, un luogo aperto alla discussione comune, alla condivisione di pensieri e pratiche interdisciplinari.

Il primo corso di alta formazione dedicato al nostro patrimonio vitivinicolo partirà nel maggio 2019 e avrà titolo Camminare le vigne. Luoghi, persone e cultura del vino italiano. Nel 2020 sarà attivato, con il medesimo approccio culturale, il corso di alta formazione dedicato alla cucina italiana.

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