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Vini online ai prezzi di cantina: il Consorzio Montefalco fa “concorrenza” all’Horeca?

Vini ai prezzi di cantina“. Così il Consorzio Tutela Vini Montefalco e Spoleto ha presentato ieri la sua ultima iniziativa: lo shop online delle aziende associate. A colpire, oltre all’assenza di aziende storiche come Arnaldo Caprai e Scacciadiavoli dell’ex presidente Amilcare Pambuffetti, è l’utilizzo della parola “naturale” tra i “filtri” applicabili per la ricerca dei vini: un termine giudicato “ingannevole per il consumatore” dall’Ue. Ancor più sorprendenti i prezzi concorrenziali praticati dal portale, in alcuni casi inferiori alla media online.

È corretto che un Consorzio faccia “concorrenza” agli operatori e-commerce e “fisici” dell’Horeca, oltre a occuparsi della sua promozione? Un primo commento arriva proprio da Marco Caprai, raggiunto telefonicamente da WineMag.it: “Concordiamo su molte iniziative del Consorzio Vini di Montefalco, ma aderire a questa iniziativa ci avrebbe fatto sentire, diciamo così, un po’ a disagio“.

Non abbiamo un e-commerce nostro – continua Caprai – e per questo l’adesione sarebbe stata ancor più un controsenso. D’altro canto, ci siamo appoggiati in questi anni a diversi operatori che ci hanno dato soddisfazioni crescenti, sviluppando le vendite in maniera veloce.

Rispetto il Consorzio e le cantine che hanno deciso di aderire a questa iniziativa, ma personalmente, senza polemica, penso che qualcosa non quadri in questa operazione”.

Qualche esempio? Il Montefalco Sagrantino 2015 di Antonelli San Marco è in vendita a 21 euro sullo shop online del Consorzio. Costa 20,50 euro su Tannico, ma 22,90 su Callmewine e 24 euro su Vinodalproduttore. Lo Spoleto Doc Trebbiano spoletino 2019 “Trebium” del presidente è in vendita a 10 euro sullo shop consortile; su Callmewine a 10,50 euro, mentre su Vinodalproduttore a 12,90.

Il Montefalco Sagrantino Docg 2015 “Carapace” di Tenuta Castelbuono – Lunelli è in vendita a 24 euro sul sito del Consorzio, mentre a 25,50 euro su Tannico. Curioso il caso di Tabarrini, che vende sull’e-commerce consortile il Sagrantino Docg 2015Campo alla Cerqua” a 50 euro: la stessa bottiglia è in vendita su Callmewine a 39,80 euro.

Situazione che si ribalta col Sagrantino 2015 “Colle Grimaldesco” firmato da Tabarrini: 30 euro sull’e-shop del Consorzio Vini e 32,50 su Callmewine. Stessa convenienza per il Montefalco Rosso 2016 “Boccatone”, che costa 16 euro sul portale del Consorzio e 17,50 su Callmewine.

Gran differenza tra il prezzo del Sagrantino 2016 “Vignalunga” di Moretti Omero: ben 7,70 euro tra il Consorzio Vini (34,80 euro) e Callmewine (42,50 euro). Getta invece ancora più confusione sul concetto di “prezzo di cantina” il Montefalco Rosso Colpetrone, in vendita sul nuovo e-shop consortile a 10 euro, ma a prezzo pieno su Callmewine a 9,50 (al momento scontato a 8,40 euro).

Molto attenta a non “ferire” la sensibilità dei clienti storici dell’e-commerce, invece, Lungarotti : il Montefalco Sagrantino Docg 2016 costa 20,50 su Tannico e 22,80 euro sul sito del Consorzio. Si riduce (di poco) la convenienza di Tannico sul Montefalco Rosso 2016 Lungarotti: 11,50 euro contro i 12 euro consortili.

Tra le referenze più convenienti dell’e-shop del Consorzio Tutela Vini Montefalco, il Sagrantino Docg 2013 “Collenottolo” di Bellafonte: 30 euro sul negozio online di Montefalco; 36,60 su Tannico e Callmewine (oggi in promo a 34,90 euro). Di un euro più conveniente il Montefalco Rosso “Pomontino” Bellafonte. La concorrenza, insomma, è servita. Ma serviva davvero, nel 2020 horribilis dell’Horeca, anche quella di un ente consortile?

LA VISIONE DEL CONSORZIO
La data scelta per il lancio dello shop del Consorzio Tutela Vini Montefalco, del resto, non è stata casuale. Le saracinesche della “vetrina virtuale” si sono aperte ufficialmente lunedì 30 novembre, giorno del Cyber Monday, ovvero il lunedì successivo alla Festa del Ringraziamento negli Stati Uniti. Una data che chiude simbolicamente la settimana del Black Friday dedicata allo shopping on line.

Trentotto le aziende vinicole che hanno aderito a un’iniziative che consente ai winelovers di scegliere anche tra le “Scatole Tematiche” che conterranno vini di cantine diverse. A queste proposte si aggiunge la “Secret Box“, selezione speciale il cui contenuto sarà scoperto solo una volta giunto a destinazione.

“L’intento – spiega il Consorzio Vini Montefalco nel presentare l’iniziativa – è quello di avvicinare i consumatori in maniera diretta alle produzioni vinicole del territorio, ma anche approfondire conoscenze e curiosità sulle denominazioni tutelate”.

“Un filo diretto – continua l’ente – in un tempo in cui la virtualità è protagonista, nell’attesa di poter tornare a vivere la dimensione reale di un territorio unico e autentico come quello di Montefalco e Spoleto”. Prosit.

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Sagrantino di Montefalco, vino eterno: verticale 2001 – 2010. Ecco i migliori


VERONA –
Verticale orizzontale. Questa la corretta definizione della degustazione organizzata dal Consorzio di Tutela Vini Montefalco per WineMag.it, a Vinitaly 2019. L’assaggio ha previsto diverse annate di Sagrantino di Montefalco dei produttori che meglio hanno rappresentato la Denominazione umbra, negli ultimi 20 anni.

Un tasting che giunge a pochi mesi dall’Anteprima Sagrantino 2015, andata in scena a Montefalco a metà febbraio e raccontata qui da WineMag. Ecco come è andata invece a Vinitaly: in assaggio 14 campioni di 6 annate.


Sagrantino di Montefalco 2001, Rocca di Fabbri: 94/100
Colore granato. Vino sui terziari, frutto rosso ancora presente, note di miele ma anche di cuoio. Macchia mediterranea, spezia. Buccia d’arancia. In bocca in perfetto stato di grazia. Freschezza e salinità che, unite al frutto rosso e ai tannini dolci, rendono il sorso pieno, agevole e piacevole.

Sagrantino di Montefalco 2005, Perticaia: 89/100
Rosso tendente al granato. Naso con risvolti “selvatici”, poi frutto tendente al sotto spirito, balsamicità. Tannino che si fa sentire in chiusura, asciugando il sorso, prima di una chiara salinità. La percezione alcolica fa da bilancia tra sensazioni morbide e dure, riequilibrando il sorso in maniera decisiva.

Sagrantino di Montefalco 2005, Di Filippo: 86/100
Rosso tendente al granato. Naso “animale”, tocco brettato al limite della piacevolezza, che aggiunge complessità al naso. Non mancano risvolti ossidativi, richiamati anche da sentori di miele. Più semplice al palato, con tannino che ancora una volta si fa sentire in chiusura, sotto forma di una nota amaricante.

Sagrantino di Montefalco 2007 “Exubera”, Terre de La Custodia: 83/100
Rosso rubino impenetrabile. Frutto rosso e forte percezione di legno e alcol. Anche in bocca il sorso è condizionato da un tannino piuttosto duro.

Sagrantino di Montefalco 2008, Antonelli: 90/100
Rosso rubino luminoso. Primo naso di matrice salina, che si unisce al frutto rosso tipico del vitigno e alla spezia. Non mancano ricordi d’agrumi, d’arancia candita. In bocca grande equilibrio, con tannini piuttosto dolci che mostrano al contempo margini di positiva evoluzione. La buona componente alcolica, ben integrata, arrotonda il sorso e lo rende piacevole, su note di frutti di bosco e agrumi.

Sagrantino di Montefalco 2008 “Colle del Saraceno”, Az. Agraria Francesco Botti: 85/100
Naso non esplosivo, tra risvolti “animali” e fruttati maturi. In bocca ingresso caldo, su frutto maturo già avvertito al naso. Poi il tannino, che chiude assieme a un accenno salino. Vino semplice, tutto sommato di facile beva.

Sagrantino di Montefalco 2008, Scacciadiavoli: 92/100
Rosso rubino carico. Naso di frutta rossa, ma anche di mela rossa. Con l’ossigenazione il vino guadagna in balsamicità, oltre a sfoderare una vena erbacea e un leggero fumè.

Molto bene al palato, di gran consistenza: torna il frutto, di una maturità precisa, assieme a un’ottima freschezza e a una preziosa vena salina, che chiama il sorso successivo. Tannini di cacao.

Sagrantino di Montefalco 2008 “Carapace”, Tenute Lunelli (Magnum): 90/100
Rosso rubino tendente al granato. Naso su terziari (cuoio) e frutto (rosso) che vira verso la piena maturità. Accenni balsamici in centro bocca e in chiusura che, assieme al tannino, conferiscono austerità al sorso. Alcolicità e frutto, che anche al palato si conferma più che maturo, rendono la beva snella ma non banale.

Sagrantino di Montefalco 2008 “Colle Grimaldesco”, Tabarrini: 94/100
Rosso rubino tendente al granato. Naso tipicissimo che si divide tra frutto preciso, terziari di brace e cuoio, speziatura, oltre a vaghi accenni d’agrume, mentuccia e talco.

In bocca si conferma un gran vino, giocato sulla freschezza. Il tannino è ordinato e di prospettiva e fa capolino in seguito a un ingresso precisissimo, sul frutto rosso e sull’agrume. Lungo sulla freschezza e su una piacevole salinità.

Sagrantino di Montefalco Docg 2009 “Ugolino”, Terre de Trinci: 78/100
Scarsa pulizia e precisione, volatile, note ematiche sgarbate. In bocca tannino e alcol, slegati.

Sagrantino di Montefalco 2009, Colle Ciocco: 86/100
Rosso rubino. Naso sul frutto, più che altro, con richiami leggeri balsamici. In bocca corrispondente, semplice, fresco beverino.

Sagrantino di Montefalco 2009, Romanelli: 94/100
Rosso rubino. Altro naso tipicissimo, giocato sull’eleganza dell’essenzialità: frutto rosso di gran precisione, agrume, accenni balsamici e speziati. In bocca corrispondenza totale. Il tannino si rivela giustamente dolce e integrato nel suo gioco con il frutto polposo, anche se ha margini di ulteriore evoluzione. Preziosissima chiusura salina, che chiama il sorso successivo.

Sagrantino di Montefalco 2009 “Bartoloni”, Le Cimate: 82/100
Rubino carico, impenetrabile. Naso piuttosto verde, che copre la vena fruttata. In bocca un altro vino: morbido, tendenzialmente giocato sulla semplicità della beva. Non manca la freschezza, su cui chiude il sorso.

Sagrantino di Montefalco 2010, Goretti: 85/100
Colore rubino mediamente trasparente. Naso che si divide tra sentori terziari (caramella mou, brace), fruttati, floreali e minerali, salini. In bocca dimostra un’ottima bevibilità, cui manca però un po’ di spalla acida. Vino semplice, immediato. Da bere oggi.

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Enologica 2017: 25 anni di Montefalco Sagrantino Docg

Si terrà dal 15 al 17 settembre la trentottesima edizione di Enologica, l’evento che ogni anno riunisce a Montefalco (PG) migliaia di turisti e winelovers in onore del Sagrantino.

La colonna portante di Enologica 2017 saranno le celebrazioni per i 25 anni di DOCG Montefalco Sagrantino: unaricorrenza ma anche un traguardo che simboleggia l’unione e la forza di un territorio con una storia dalle radici profonde.

Il Consorzio Tutela Vini Montefalco, il Comune di Montefalco e La Strada del Sagrantino stanno già lavorando a un ricco programma in onore della tradizione e del percorso evolutivo che hanno portato il Sagrantino e i vini di Montefalco al riconoscimento, sulla scena nazionale e internazionale, di eccellenze del made in Italy.

I winelovers potranno ripercorrere i momenti salienti della storia della denominazione, conoscerne le sfaccettature, avere accesso alle memorie storiche di Montefalco e prendere parte a una straordinaria degustazione delle vecchie annate. Un weekend da segnare in agenda per scoprire le terre, i borghi e i prodotti tipici di una tra le aree produttive più rinomate dell’Umbria.

LE CANTINE PARTECIPANTI
Ecco l’elenco delle cantine aderenti a Enologica 2017: Antonelli, Arnaldo Caprai, Benedetti E Grigi, Castelgrosso, Colle Ciocco, Dionigi, Fattoria Colsanto, Fongoli, Le Cimate, Lungarotti, Milziade Antano, Moretti Omero, Napolini, Perticaia, Rialto, Romanelli, Ruggeri, Scacciadiavoli, Tenuta Alzatura – Cecchi, Tenuta Castelbuono, Tenuta Rocca Di Fabbri, Terre De La Custodia, Terre Dei Trinci.

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Vini Doc e Docg Montefalco: i migliori al supermercato

Seconda fermata Montefalco. Dopo la grande degustazione di vini dell’Oltrepò pavese destinati agli scaffali della Grande distribuzione organizzata, vinialsuper passa al setaccio la denominazione Montefalco.

Un territorio che conta 1500 ettari vitati e 70 aziende vinicole, per una produzione complessiva di poco superiore a 3 milioni di bottiglie. Un balzo nell’Umbria di grandi vini come il Montefalco Sagrantino Docg, secco e passito, o il Montefalco Rosso Doc. Senza dimenticare vini bianchi come il Montefalco Grechetto Doc e il Montefalco Bianco Doc, poco trattati dalla critica enologica e spesso bistrattati dalle catene della Gdo.

L’occasione per la degustazione è offerta dall’ultima edizione di Vinitaly. A guidarla è Maruska Passeri, responsabile delle attività promozionali, tecniche e amministrative del Consorzio di Tutela Vini Montefalco, accanto al presidente Amilcare Pambuffetti.

“Con le recenti modifiche al disciplinare della Denominazione di origine controllata Montefalco – evidenzia Pambuffetti – abbiamo cercato prima di tutto di valorizzare i nostri vini bianchi. La distinzione tra Montefalco Grechetto e Montefalco Bianco ci consente di valorizzare rispettivamente due vitigni autoctoni come il Grechetto e il Trebbiano spoletino. Successivamente abbiamo allargato per il Montefalco Rosso la parte a Sagrantino, portandola dal 15 al 20% (rispetto alla base preponderante di Sangiovese, ndr). Questo perché il Montefalco Rosso è il vino più venduto della denominazione, anche in Gdo. E quindi abbiamo inteso dare ulteriore spinta a questo fenomeno”.

Le modifiche arrivano in un 2017 da ricordare per il Consorzio umbro. Non solo perché il disciplinare del Montefalco non subiva “ritocchi” dal 1992. Ma soprattutto per il 25° compleanno della Docg Sagrantino. “Molte aziende del territorio sono di medie e piccole dimensioni – evidenzia il presidente Pambuffetti (nella foto) – e riescono a raggiungere la Gdo solo a livello locale, dove le varie catene di supermercati intendono valorizzare le produzioni locali”

“Ci sono invece altre aziende – continua Pambuffetti – che riescono a penetrare la Gdo a livello nazionale. In base ai dati in nostro possesso non possiamo che essere soddisfatti: agiamo in una fascia medio alta e costituiamo una componente di lustro nell’assortimento dei vini dei supermercati. Ovviamente la promozione del nostro territorio, come Consorzio, passa anche da iniziative come quelle legate al giro d’Italia del ciclismo”.

La Crono Sagrantino, con i suoi 40 chilometri tra le colline vitate di Montefalco, Bevagna, Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo, svoltasi proprio martedì 16 maggio. Iniziative che danno lustro a un territorio che, negli anni, ha visto salire l’export di vino sino al 30% della produzione totale, con Stati Uniti e Canada a fare da apripista, seguiti da Inghilterra e Germania.

LA DEGUSTAZIONE
“Come Consorzio abbiamo il compito di rappresentare tutti indistintamente, ma possiamo dire che l’integrazione delle aziende italiane che hanno investito nella nostra zona costituisce un arricchimento complessivo. Dopodiché, come ovvio, ogni singola azienda promuove una diversa filosofia di fare vino ed è giustificata dalle caratteristiche della propria rete distributiva. La cosa a cui teniamo è il livello singolo e complessivo, con la consapevolezza che le ‘interpretazioni’ possono essere diverse”.

E’ questo il commento del presidente del Consorzio di Tutela Vini Montelfalco, in seguito all’esito della nostra degustazione di 20 referenze di Montefalco Doc e Docg destinati ai supermercati. A uscirne male, di fatto, è un’azienda molto nota a livello nazionale, la Casa Vinicola Luigi Cecchi: una storica realtà del vino di Toscana con base a Castellina in Chianti (SI), che alla fine degli negli anni Novanta ha deciso di acquistare Tenuta Alzatura nel territorio del Montefalco Sagrantino (tre vigneti a Monterone, San Marco e Alzatura). Il Montefalco Rosso Doc di Cecchi, in batteria con altri 8 vini della medesima tipologia, non convince: facile, “piacione”, sfacciatamente “quotidiano”. In poche parole, poco territoriale e molto commerciale.

I ROSSI
Già, perché si può essere “autentici” anche in Gdo. Ne sono una prova altri due Montefalco Rosso Doc. Quelli di Fratelli Pardi e dei Viticoltori Broccatelli Galli. Il primo è un vendemmia 2015 ottenuto dal blend tra Sangiovese (70%) più un 15% di Sagrantino, completati da Merlot e Cabernet (vecchio disciplinare).

Il secondo è costituito da Sangiovese e Sagrantino e convince per il grande equilibrio. Menzione anche per il Montefalco Rosso Doc di Goretti: 60% Sangiovese, 20% Merlot, 20% Sagrantino, perfetto compromesso tra semplicità della beva e austerità del corpo, senza cadere in banalità.

Tra i Montefalco Sagrantino Docg la spunta su tutti Cantina Adanti, con quello che è uno dei suoi vini di riferimento, prodotto sin dal 1979. Naso pregiato per la vendemmia 2009, che vibra tra le classiche note fruttate, la grafite e la balsamicità delle erbe aromatiche. Un Sagrantino di grande freschezza quello della casa di Bevagna (PG).

Merita tanto, tra i Sagrantino Docg presenti nei supermercati italiani, anche quello di Antonelli San Marco. Stessa vendemmia, la 2009. E stessa lunga tradizione, per un’etichetta, “Chiusa di Pannone”, prodotta ininterrottamente dal 1981. Un olfatto strepitoso per ricchezza e intensità, cui risponde un palato all’altezza, di grande pienezza. Un Sagrantino da mordere. Prodotti talmente lontani dal Sagrantino di Montefalco Docg “La Campana” di Cecchi, da sembrare di un’altro pianeta.

MONTEFALCO GRECHETTO E BIANCO DOC
E’ di nuovo Antonelli San Marco a spuntarla tra i Montefalco Grechetto Doc in degustazione. La vendemmia è la 2016, davvero fortunata. Il bianco, ottenuto al 100% dal vitigno autoctono a bacca bianca più coltivato in Umbria, esprime un naso intenso che vira dall’esotico al floreale fresco.

Un vino da bere a secchiate d’estate, eppure non banale. La percentuale d’alcol in volume (14%) è sostenuta e conferisce morbidezza e intensità al palato. Completa il quadro un’acidità che aiuta i sorsi a rincorrersi.

Menzione anche per il Montefalco Grechetto Doc 2016 di Adanti, vino bianco che colpisce per l’equilibrio e l’eleganza delle note fruttate e la spiccata mineralità. Un vino da riscoprire negli anni, conservando in cantina qualche bottiglia per valutarne l’evoluzione.

Infine è senza rivali, tra i Montefalco bianco Doc, quello di Scacciadiavoli. Un blend tra Grechetto (50%), Trebbiano (25%) e Chardonnay (25%) vinificati separatamente. Il Grechetto affina in serbatoi di acciaio, lo Chardonnay in botti di legno e il Trebbiano in serbatoi di acciaio, con le bucce. Un bianco strutturato, complesso sia al naso sia al palato, che consente di spingersi a tavola verso abbinamenti di pari entità. Colpisce l’intercalare tra la frutta fresca e quella secca: un gioco bellissimo tra morbidezze e percezioni croccanti. Completa il quadro, al naso, una punta di idrocarburo e di erbe aromatiche.

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Anteprima Sagrantino 2013: “Montefalco modello per l’Umbria del vino”

Un vitigno con quattrocento anni di storia, che riesce ad innovarsi e a ottimizzare la produzione mediante tecniche di coltivazione e imbottigliamento sostenibili, limitando al minimo i trattamenti fitosanitari grazie a un progetto di monitoraggio computerizzato dei vigneti. Questo è il modello Montefalco – che a breve sarà testato su scala regionale con l’obiettivo di realizzare una gestione fitosanitaria sostenibile di tutti i vigneti umbri – e questi sono i tratti distintivi con i quali il Montefalco Sagrantino DOCG si propone alla stampa e agli operatori del settore in occasione di Anteprima Sagrantino 2013, appuntamento enologico organizzato dal Consorzio Tutela Vini Montefalco, che quest’anno consacra Montefalco come esempio di sostenibilità.

“Il nostro concetto di sostenibilità nasce in vigna e mette l’Internet of Things al servizio della viticoltura stessa. Stazioni meteorologiche connesse alla Rete che si scambiano dati utili all’individuazione di soluzioni – spiega il Presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, Amilcare Pambuffetti -. Nel nostro territorio, grazie all’applicazione di Grape Assistance, l’uso dei fitofarmaci è stato ridotto di circa il 40%. Se tutte le aziende del Consorzio sposassero il protocollo sarebbe possibile risparmiare ben 88 mila euro relativi ai soli prodotti chimici”.

L’EVENTO
Lunedì 20 febbraio, alle ore 10:00, presso il Complesso Museale San Francesco, insieme al successo di Grape Assistance, si parlerà di Sagrantino Stage, la decima tappa del Giro 2017, che vedrà i “papabili” alla Maglia Rosa sfrecciare attraverso i vigneti del Sagrantino. Un grande riconoscimento per il territorio che celebra i 25 anni della DOCG Montefalco Sagrantino. Saranno, inoltre, presentate la vendemmia 2016, l’annata del 2013 e la nuova mappa del Montefalco Sagrantino DOCG: territorio, zone, vigneti visti e raccontati con gli occhi e con le immagini create da Alessandro Masnaghetti.

Il Chiostro Sant’Agostino ospiterà il Banco d’assaggio, con servizio sommelier, suddiviso in aree tematiche all’interno delle quali saranno a disposizione Montefalco Sagrantino DOCG 2013 secco e passito, Montefalco Rosso DOC 2015 e Montefalco Rosso DOC Riserva 2014, Montefalco Bianco DOC e altri bianchi delle cantine aderenti e i vini Montefalco DOC e Montefalco Sagrantino DOCG delle annate in commercio.

Nella Sala Consiliare del Comune di Montefalco, la stampa potrà misurarsi sia con l’annata 2013 del Montefalco Sagrantino DOCG, secco e passito, nelle due formule alla cieca e bottiglie scoperte, sia con l’annata 2007 per la speciale degustazione Sagrantino Vintage a bottiglie scoperte.

Nel corso della prima giornata di Anteprima Sagrantino, saranno, inoltre, decretati i vincitori dei concorsi indetti dal Consorzio Tutela Vini Montefalco: “Etichetta d’Autore 2013”, “Sagrantino nel piatto” e “Gran Premio del Sagrantino”.

I PRODUTTORI
Grande attesa, nella giornata di martedì, per l’appuntamento “Sagrantino & Food – A pranzo con il produttore”: i produttori della DOCG Montefalco Sagrantino avranno il piacere di incontrare vis-à-vis giornalisti e operatori per degustare i vini della denominazione in abbinamento ai piatti della tradizione umbra.

Di seguito, la lista delle 31 cantine aderenti ad “Anteprima Sagrantino 2013”: Adanti, Agricola Castelgrosso, Antonelli San Marco, Arnaldo Caprai, Bocale, Colle del Saraceno, Còlpetrone – Tenute Del Cerro,  Di Filippo, Fongoli, F.Lli Pardi, Fattoria Colleallodole – Milziade Antano, Fattoria Colsanto, Fattoria Le Mura Saracene – Goretti, Le Cimate, Montioni, Moretti Omero, Perticaia, Poggio Turri, Romanelli, Scacciadiavoli, Tabarrini, Tenuta Alzatura – Cecchi, Tenuta Bellafonte, Tenuta Castelbuono – Tenute Lunelli, Tenuta di Saragano, Tenuta Rocca Di Fabbri, Terre De La Custodia, Tudernum, Valdangius, Villa Mongalli e Viticoltori Broccatelli Galli.

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Anteprima Sagrantino 2013: 31 cantine per i 25 anni della Docg

Il 20 e 21 febbraio, a Montefalco, avrà luogo il terzo appuntamento con Anteprima Sagrantino, evento del Consorzio Tutela Vini Montefalco rivolto a stampa e operatori del settore chiamati a misurarsi con l’annata 2013 del Montefalco Sagrantino DOCG. Un’edizione celebrativa che segna i 25 anni dal riconoscimento della DOCG Montefalco Sagrantino e introduce la mappatura della denominazione: territorio, zone, vigneti visti e raccontati da Alessandro Masnaghetti per la collana “I Cru di Enogea”.

Ecco la lista delle 31 cantine aderenti ad “Anteprima Sagrantino 2013”: Adanti, Agricola Castelgrosso, Antonelli San Marco, Arnaldo Caprai, Bocale, Colle del Saraceno, Còlpetrone – Tenute Del Cerro,  Di Filippo, Fongoli, F.Lli Pardi, Fattoria Colleallodole – Milziade Antano, Fattoria Colsanto, Fattoria Le Mura Saracene – Goretti, Le Cimate, Montioni, Moretti Omero, Perticaia, Poggio Turri, Romanelli, Scacciadiavoli, Tabarrini, Tenuta Alzatura – Cecchi, Tenuta Bellafonte, Tenuta Castelbuono – Tenute Lunelli, Tenuta di Saragano, Tenuta Rocca Di Fabbri, Terre De La Custodia, Tudernum, Valdangius, Villa Mongalli e Viticoltori Brocatelli Galli.

I CONCORSI
Ad Anteprima Sagrantino 2013, spazio alle etichette delle 31 cantine aderenti e di tutti i vini del territorio, alla proclamazione delle stelle assegnate alla vendemmia 2016 e anche all’arte e alla cultura con i tre concorsi indetti dal Consorzio: “Etichetta d’Autore 2013”, “Sagrantino nel piatto”  e “Gran Premio del Sagrantino”.

“Etichetta d’Autore 2013” si rivolge a fumettisti che abbiano compiuto il 18esimo anno di età e operino su tutto il territorio nazionale. I partecipanti saranno chiamati a interpretare il “Il Montefalco Sagrantino DOCG” e a candidare il proprio lavoro artistico entro il 10 Febbraio 2017. L’opera vincente, premiata il 20 febbraio 2017 a Montefalco, diventerà l’etichetta celebrativa dell’annata 2013 del Montefalco Sagrantino DOCG.

“Sagrantino nel piatto” si rivolge a tutti i cultori della cucina nazionale. Gli chef dovranno sfidarsi nell’ideazione di ricette – dalla cucina tradizionale o innovativa fino alle rielaborazioni e alla fusion –  che abbiano come ingrediente il Sagrantino. Antipasti, dessert, primi o secondi piatti finalisti – candidati entro il 10 febbraio 2017 – saranno preparati e presentati dagli chef stessi alla giuria il 20 febbraio 2017.

FOCUS
Giunto alla nona edizione, il “Gran Premio del Sagrantino” è una vera e propria competizione professionale tra oltre 15 sommelier. I migliori tre, selezionati tra i partecipanti provenienti da tutta Italia, si sfideranno, in un evento pubblico, per aggiudicarsi le borse di studio istituite dal Consorzio per sviluppare la conoscenza tecnica dei vini prodotti nell’area di Montefalco. Un’occasione unica, per ammirare sommelier professionisti all’opera con degustazioni, abbinamenti, carte dei vini e tutto quanto concerne la corretta comunicazione del Sagrantino all’interno di un ristorante. Per maggiori informazioni sulle modalità di svolgimento e adesione ai concorsi: http://www.consorziomontefalco.it.

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Approfondimenti

Montefalco alla conquista dell’America

Anche quest’anno, il Consorzio Tutela Vini Montefalco, insieme a una rappresentanza di viticoltori del territorio, è partito alla volta di Canada e Stati Uniti per uno speciale tour dedicato alla promozione delle denominazioni montefalchesi: “Savoring Sagrantino: Discover Umbria’s Indigenous Varieties”.

Protagoniste il Montefalco Sagrantino DOCG e il Montefalco Rosso DOC, coltivazioni che da oltre cinquecento anni caratterizzano la produzione vinicola di Montefalco, interessate  nell’ultimo quinquennio da un’importante ascesa: il Montefalco Sagrantino DOCG ha raggiunto, nel 2015, una produzione potenziale di 2 milioni di bottiglie con un aumento del 16% circa rispetto al 2011 mentre il Montefalco DOC, con 4 milioni di bottiglie potenziali nel 2015, ha registrato una crescita del 36%(rispetto al 2011).

“Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato per i vini di Montefalco – spiega Amilcare Pambuffetti, presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco -. Il valore della nostra quota di export è passata, negli ultimi anni, dal 45% al 60% di cui il 25% è costituito proprio dagli USA. Questi numeri, insieme all’attenzione di stampa e consumatori americani verso i vini Made in Italy di qualità, ci fanno sperare in un ulteriore miglioramento delle performance di mercato”.

Dopo aver toccato le città di Toronto e Montrèal con la partecipazione alle “Grandi Degustazioni Canada” presso le location Roy Thomson Hall e Marché Bonsecours, il “Sagrantino Festival” (una serie di cene a contatto diretto con i produttori nelle location  Alioli Ristorante, Biagio Ristorante, Buca di Bacco, Grano Restaurant, La Bruschetta, La Cascina Ristorante, Oro Ristorante e Yolanda’s Spuntino Casa) e San Francisco, dall’11 novembre e fino alla prima settimana di dicembre, le varietà autoctone umbre sono protagoniste di degustazioni e seminari nelle due sedi di Eataly New York Flatiron e di Chicago.

Oltre agli eventi ospitati da Eataly, sono numerosi i ristoranti che hanno aderito al “Sagrantino Month” negli Stati Uniti: 54 Mint, La Ciccia, SPQR, Chiaroscoro, A 16, Milano, Ideale Ristorante (San Francisco 7 novembre); Vivere, The Charlatan, Piccolo Sogno, Il Porcellino, Balena (Chicago 9 novembre); Aurora Soho, Emporio NY, NY contadino, Il Buco, Il Buco Alimentari & Vineria, Grand Vin, Tarallucci e Vino, Peasant, Obicà NY Flatiron (New York 10 e 11 novembre) con proposte culinarie della cucina tradizionale italiana in abbinamento ai vini di Montefalco.

Di seguito le cantine partecipanti: Antonelli San Marco, Arnaldo Caprai, Colpetrone, Fattoria Colsanto, Le Cimate, Perticaia, Scacciadiavoli, Tabarrini, Tenuta Bellafonte, Tenuta Castelbuono, Terre de la Custodia, Viticoltori Broccatelli Galli.

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Enologica 2016 nella capitale del Sagrantino

Montefalco rinnova l’appuntamento con Enologica. Dal 16 al 18 settembre, la kermesse enoturistica torna con l’edizione 2016: ventisette cantine aderenti e un ricco programma dedicato alla Docg Montefalco Sagrantino, protagonista della tradizione enoica del territorio. Il rendez-vous con le denominazioni montefalchesi sarà all’insegna della sostenibilità. Il tema scelto è, infatti, Sistema Sagrantino e prende spunto dal riconoscimento “Spiga Verde”, recentemente assegnato al Comune di Montefalco da Fee Italia (Foundation for Environmental Education) e Confagricoltura, per l’impegno dimostrato nell’attuazione di processi virtuosi nelle politiche di gestione del territorio e nella valorizzazione del patrimonio rurale locale. Il coinvolgimento della comunità e delle imprese sarà orientato a supportare le popolazioni colpite dal terremoto attraverso l’iniziativa “Enologica 2016 – Calice solidale” promossa dal Consorzio Tutela Vini Montefalco e dall’associazione Strada del Sagrantino. “Ci auguriamo che, soprattutto quest’anno, Enologica rappresenti un’occasione di scambio, confronto e crescita – spiegano Amilcare Pambuffetti, presidente del Consorzio e Guido Guardigli, presidente della Strada del Sagrantino – per fornire un aiuto concreto alle zone interessate dal sisma. Avvieremo un dialogo con le istituzioni per indirizzare, ove necessario, parte dei fondi raccolti con la vendita dei calici di vino. Il mondo del vino è fatto di tradizioni e legami territoriali ma soprattutto di futuro e sviluppo, valori che vorremmo concorrere a rinsaldare per favorire la ripresa delle realtà vitivinicole colpite e dell’intero territorio”.

IL PROGRAMMA
Nel segno della rivoluzione verde già intrapresa dal Consorzio Tutela Vini Montefalco con Grape Assistance, Montefalco porta avanti il percorso di miglioramento della gestione dell’ambiente e della qualità della vita, proprio in occasione di Enologica 2016 con un cartellone ricco di approfondimenti di natura congressuale, culturale e artistica. La kermesse si snoderà attraverso sei punti di interesse storico e culturale – il Complesso di Sant’Agostino, il Chiostro San Bartolomeo, la Sala Consiliare del Comune di Montefalco, ilTeatro San Filippo Neri, il Complesso Museale San Francesco e la Piazza del Comune – ciascuno dei quali ospiterà mostre fotografiche, esposizioni, degustazioni guidate, food happening, cooking show, proiezioni, musica live, visite guidate, tour enogastronomici. Agenda fitta di appuntamenti per food e wine lovers che avranno la possibilità di conoscere da vicino le terre, i borghi e i prodotti tipici di una tra le aree produttive più rinomate dell’Umbria.

Tra queste eccellenze, il Montefalco Sagrantino Passito Docg, che per la prima volta diventa protagonista di una degustazione dedicata esclusivamente ad una delle perle enologiche del territorio. Un appuntamento che, assieme all’Isola del Passito, diventa un momento rilevante dell’edizione di quest’anno. Enologica 2016 | Sistema Sagrantino prenderà il via venerdì 16 settembre con l’inaugurazione presso il Complesso di S. Agostino, in programma alle 15.30. Alle 16.00, invece, l’apertura del Banco d’Assaggio dei Vini di Montefalco a disposizione dei visitatori per i tre giorni dell’evento, dove sarà possibile acquistare i prodotti.

Di seguito, la lista delle 27 cantine aderenti ad Enologica 2016: Antano Milziade – Fattoria Colleallodole, Antonelli – San Marco, Arnaldo Caprai, Briziarelli, Colle Ciocco, Dionigi, Fattoria Colsanto, Fongoli, Le Cimate, Lungarotti, Moretti Omero, Napolini, Pennacchi – Terre di Capitani, Perticaia, Rialto, Romanelli, Scacciadiavoli, Tabarrini, Tenuta Alzatura Cecchi, Tenuta Castelbuono, Tenuta Colfalco, Tenuta Rocca di Fabbri, Terre de la Custodia, Terre de Trinci, Tocchi Poggio Turri, il Torrione, Viticoltori Broccatelli Galli.

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