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Le Prime di Vite in Riviera: in scena le nuove annate dei vini della Liguria

Le Prime di Vite in Riviera in scena le nuove annate dei vini della Liguria anteprime vini liguri albenga
Tutto pronto ad Albenga per “Le Prime di Vite in Riviera“, evento dedicato alla presentazione e degustazione delle nuove annate dei vini della Liguria. Protagoniste le aziende aderenti alla rete di imprese Vite in Riviera, ormai divenuta un punto di riferimento nazionale per la promozione della produzione vitivinicola ligure. L’appuntamento è per domani, domenica 23 marzo (ore 11-19.30) e per lunedì 24 marzo (ore 10-18.30) nella suggestiva cornice della ex chiesa di San Lorenzo, in piazza Rossi.
Saranno presenti venti cantine delle province di Savona e Imperia. L’ingresso costa 20 euro (15 euro per i sommelier), mentre è gratuito per gli operatori horeca registrati sul sito ufficiale. Il biglietto comprende degustazioni libere, calice personalizzato, stuzzichini a km0 e accesso al Museo Sommariva “Civiltà dell’Olio”.

Per il secondo anno consecutivo è Albenga ad ospitare “Le Prime di Vite in Riviera”. L’evento, nel 2025, è arricchito da una Masterclass sul Pigato, vitigno simbolo del Ponente Ligure. L’incontro, già sold out, sarà condotto da Jacopo Fanciulli, Italian Wine Ambassador che presenterà otto etichette per approfondire la nuova annata, la biodiversità e la longevità del Pigato. Aperto a tutti, invece, l’appuntamento di lunedì 24 dedicato agli operatori Horeca sul «potenziale ancora inespresso dei vini liguri nella ristorazione».

«Le Prime di Vite in Riviera – commenta Massimo Enrico, presidente dell’omonima rete di imprese – rappresentano da sempre l’apertura del nostro calendario, anticipando Vinitaly. Quest’anno l’evento è arricchito dalla Masterclass sul Pigato e dagli incontri dedicati agli operatori. Saremo poi a Vinitaly 2025 con uno stand più grande e tre Masterclass, di cui una nella prestigiosa Sala Iris. Novità assoluta per Vite in Riviera sarà “Maggio in Cantina“, appuntamento enoturistico che vedrà le cantine aprire le porte ogni weekend di maggio. Infine, l’immancabile appuntamento autunnale con Granaccia & Rossi di Liguria (qui i migliori assaggi di Winemag all’edizione 2024) il 23 novembre a Quiliano». https://www.viteinriviera.it/category/eventi/

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Approfondimenti

Codice della strada, in Liguria: “Wine is pleasure: bevi giusto, bevi ligure”


Sensibilizzare i consumatori a un consumo consapevole e responsabile del vino, valorizzando al tempo stesso le eccellenze enologiche liguri. Anche, anzi soprattutto, a fronte dell’inasprimento delle multe per l’alcol alla guida. Con questo obiettivo nasce Wine is Pleasure: bevi giusto, bevi ligure, iniziativa promossa da Fipe Confcommercio delle province di Imperia e Savona e dalla rete di imprese Vite in Riviera. Il progetto, presentato ufficialmente a inizio settimana con due conferenze stampa a Ortovero e Imperia, prevede azioni concrete per la diffusione di una cultura enogastronomica responsabile e di qualità.

INASPRIMENTO MULTE ALCOL: PORTA A CASA LA BOTTIGLIA DAL RISTORANTE

Una delle proposte più innovative del progetto riguarda la possibilità, per i clienti di bar, ristoranti e vinerie aderenti, di portare a casa la bottiglia di vino non completamente consumata. Il servizio, reso possibile grazie alla collaborazione con un’azienda specializzata in imballaggi alimentari, mira a garantire maggiore serenità ai clienti e a promuovere la degustazione consapevole dei vini locali. L’idea nasce in risposta alle sempre più stringenti normative del Codice della Strada e alla crescente attenzione dei consumatori verso la sicurezza. In questo modo, il piacere della convivialità non si interrompe al ristorante, ma può proseguire anche a casa, evitando sprechi e promuovendo il consumo equilibrato.

CORSI DI FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DEL SETTORE WINE

L’iniziativa Wine is Pleasure non si limita alla sensibilizzazione dei consumatori, ma punta anche alla crescita professionale degli operatori del settore. A breve saranno attivati corsi di formazione gratuiti rivolti a ristoratori, enotecari e addetti ai lavori del settore Wine. Le tematiche trattate spazieranno dalla conoscenza dei prodotti tipici liguri alle tecniche di servizio in sala, fino agli abbinamenti cibo-vino.

Il presidente di Fipe Confcommercio Savona, Carlo Maria Balzola, ha sottolineato l’importanza della formazione per valorizzare il settore enogastronomico: «Non si tratta solo di promuovere un consumo responsabile, ma anche di formare i professionisti affinché possano proporre un’offerta di qualità. La nostra stretta collaborazione con Vite in Riviera porterà benefici concreti al territorio. E contribuirà a incentivare un turismo enogastronomico sempre più attento alla qualità».

Dello stesso parere Enrico Calvi, presidente provinciale di Fipe Confcommercio Imperia: «Il vino è convivialità, cultura e tradizione. Dobbiamo trovare un equilibrio tra piacere e sicurezza, e la nostra iniziativa si muove proprio in questa direzione. Inoltre, grazie ai corsi di formazione, vogliamo aiutare gli operatori a migliorare la conoscenza dei vini locali e a rendere ancora più competitiva la nostra ristorazione».

FIPE E VITE IN RIVIERA INSIEME VERSO VINITALY 2025

Soddisfazione anche da parte di Vite in Riviera, rete che riunisce una ventina di aziende vinicole delle province di Imperia e Savona. «L’enogastronomia – dichiara Massimo Enrico, presidente della rete – è un pilastro della nostra cultura e del Made in Italy. Il nostro obiettivo è tutelare e promuovere il consumo consapevole del vino, senza dimenticare il valore economico e identitario che questo settore rappresenta per la Liguria. Con Fipe Confcommercio condividiamo la volontà di valorizzare il nostro territorio, le sue cantine e le sue tradizioni». La sinergia tra Fipe Confcommercio e Vite in Riviera proseguirà nel corso dell’anno con una serie di eventi, tra cui “Le Prime di Vite in Riviera”, in programma ad Albenga il 23 e 24 marzo. Si tratta di un’anteprima esclusiva delle novità che saranno presentate al Vinitaly 2025. https://www.viteinriviera.it/

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Approfondimenti

Addio barrique? Ecco Clayver, gres porcellanato per vinificazione e affinamento del vino

È entrato in funzione in questi giorni nella sede di Vado Ligure, in provincia di Savona, il nuovo impianto per la produzione di Clayver, l’innovativo contenitore di forma sferica in gres porcellanato per la vinificazione e l’affinamento del vino. Le dimensioni del forno per la cottura della ceramica e organizzazione del processo produttivo permetteranno una produzione quattro volte superiore a quella attuale. Giunto sul mercato nel 2014 dopo una lunga fase di studio e sperimentazione, Clayver si sta diffondendo rapidamente tra le aziende vitivinicole. Ad oggi viene utilizzato da 105 produttori, tra Italia ed estero. Nei primi mesi del 2016 gli ordinativi hanno segnato un +50% rispetto all’anno precedente, rendendo necessaria una nuova rete distributiva in grado di rispondere alle numerose richieste arrivate da Stati Uniti, Canada, Australia e Sud Africa. Il fattore chiave del successo di Clayver è da ricercare nel materiale con cui è costruito, un particolare gres lavorato secondo un procedimento ideato e messo a punto dall’azienda savonese. Il materiale che ne deriva risulta essere molto più performante della terracotta, resistente agli urti e impermeabile, senza i problemi di assorbimento e di perdita di prodotto tipici dell’argilla. Un materiale dotato di una microporosità che permette uno scambio gassoso con l’esterno, molto più ridotto rispetto al legno, ma che consente comunque un’evoluzione nel vino, con il vantaggio di non avere nessuna cessione di sostanze aromatiche. “Clayver è stata una scommessa che da amanti del vino abbiamo voluto lanciare – spiega Luca Risso (nella foto sotto), responsabile ricerca e sviluppo di Clayver – e che sentiamo già di aver vinto solo per il fatto che chi ha comprato i nostri contenitori ora ce ne chiede altri. All’assaggio i vini vinificati in Clayver rispetto a quelli che hanno fatto passaggio in barrique, per esempio, si distinguono perché i profumi e i sapori emergono in modo più netto, liberi dagli aromi tipici del legno. Il vino sembra tirar fuori una diversa personalità. Per noi non poteva esserci miglior risposta, ora ci stiamo strutturando per far fronte a una crescente richiesta da parte del mercato”.

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Vini al supermercato

Pigato Riviera Ligure di Ponente Doc, Azienda Agraria Anfossi

(5 / 5)Pigato, dal latino “picatum”, ovvero “macchiato”, “maculato”: il vitigno ligure per eccellenza anche se d’adozione – dato che storicamente la sua origine è greca – deve il suo nome alla presenza di alcune piccole chiazze sulla buccia, più scure rispetto all’acino, di colore bianco. Ma non presenta “macchie” il Pigato Riviera Ligure di Ponente Doc dell’Azienda Agraria Anfossi, viticoltori dal 1919, se per “macchie” s’intendono difetti. Si tratta piuttosto dell’ennesima ottima bottiglia per rapporto qualità prezzo che i consumatori possono reperire sugli scaffali dei supermercati italiani. Nel calice si presenta di un giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso è armonico, con sentori fruttati di pesca e melone, agrumi (cedro), miele, rosmarino, salvia e mentuccia. In bocca, il Pigato Anfossi è secco, di buona sapidità, ben bilanciata con le note di pesca e agrumi che ricordano il bergamotto. Vino di corpo, regala un finale persistente e lievemente tendente all’amaro, di un’eleganza ammandorlata. La vendemmia sotto la lente di ingrandimento di vinialsupermercato.it è la 2014 (13%). Perfetto l’abbinamento con i piatti a base di pesce, dalle prime alle seconde portate. L’Azienda Agraria Anfossi nasce a Bastia di Albenga (provincia di Savona) nel 1919 per intuito del fondatore Antonio Anfossi, industriale dello zucchero. Oggi la produzione della Doc Riviera Ligure di Ponente si assesta sulle 80 mila bottiglie annue. Le vigne, che si estendono su una superficie di 5 ettari, vengono sfoltite durante il periodo estivo e potate durante l’inverno, per mantenere controllata la resa per ettaro e garantire più qualità che quantità.

Prezzo pieno: 8,19 euro
Acquistato presso: Esselunga

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