Codice della strada, i Consorzi del vino dell’Umbria scrivono a Salvini

Codice della strada, i Consorzi del vino dell'Umbria scrivono a Salvini

Continua a far discutere l’inasprimento delle sanzioni del codice della strada, per chi guida sopra i limiti di 0.5. Dopo l’iniziativa della Rete di impresa Vite in Riviera, in Liguria, sono i Consorzi del vino dell’Umbria a scrivere una lettera al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Obiettivo: porre l’attenzione sul «terrorismo mediatico» che sta penalizzando «uno dei simboli della cultura e della tradizione italiana», ovvero il vino. La richiesta dei Consorzi è che si promuova una cultura del consumo responsabile, specificando in maniera definitiva che nel nuovo…

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Paura dell’alcoltest al ristorante? Tranquillo. Ti porta a casa il ristoratore

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Hai bevuto vino al ristorante e hai paura dell’alcoltest? Nessun problema. Il ristoratore ti porta a casa e la patente è sana e salva. Ad una condizione: devi abitare a Venturina Terme, in provincia di Livorno. L’idea è di Stefano Sinibaldi, titolare del Bistrot Mezzo Km nella frazione di Campiglia Marittima, in provincia di Livorno. Una risposta, anzi una provocazione bella e buona, al nuovo codice della strada (già criticatissimo nel settore). Dal 14 dicembre 2024, pene e sanzioni per chi si mette al volante sopra al limite di 0,5…

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Alcol e guida, nuovo codice della strada «penalizza produttori vino»

Alcol alla guida, nuovo codice della strada sotto accusa «Penalizza i produttori» sandro bottega prosecco

Il 20 novembre 2024, il Senato italiano ha approvato in via definitiva la riforma del Codice della Strada, introducendo misure più severe per contrastare la guida in stato di ebbrezza. Una misura contestata da alcuni produttori vinicoli. Ad esprimersi apertamente sulle nuove sanzioni per chi guida in stato di ebrezza in Italia è stato il veneto Sandro Bottega, noto imprenditore del Prosecco. SANZIONI PER LA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA IN ITALIA Le nuove disposizioni prevedono sanzioni incrementate in base al tasso alcolemico rilevato: Tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8…

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Vino e tartufi sopra i 300 euro: le sanzioni Ue alla Russia colpiscono “pezzi pregiati” Made in Italy

Vino e tartufi sopra i 300 euro: le sanzioni Ue alla Russia colpiscono "pezzi pregiati" Made in Italy

«Le conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina rischiano di aggravare ulteriormente gli effetti dell’embargo deciso da Putin con il decreto n. 778 del 7 agosto 2014, e da allora sempre prorogato, come risposta alla sanzioni decise dall’Unione Europea, dagli Usa ed altri Paesi per l’annessione della Crimea». Così Coldiretti, che sottolinea come nella “lista nera” dell’Ue siano finiti pezzi pregiati del Made in Italy come vino e tartufi sopra i 300 euro. Tra le denominazioni del vino italiano colpite, fa notare la Confederazione, «ci sono Sassicaia, Barolo, Amarone della…

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L’onda nera della Ribolla gialla: Schioppettino non è più di moda

UDINE – “Ribolla nera” o Schioppettino? Nella fase storica in cui la Ribolla gialla ‘tira’ sul mercato, tanto da spingere qualcuno a paragonare il fenomeno friulano a quello del Prosecco veneto, lo “Schioppettino” sembra aver perso gran parte del suo appeal. Tanto da spingere diversi produttori a mettere in etichetta (quella frontale) la scritta “Ribolla Nera”. Eppure, il disciplinare di produzione non lo consente. “Schioppettino” e “Ribolla Nera”, di fatto, sono sinonimi. Non a caso, lo Schioppettino è tra i vini rossi friulani più noti – assieme al Refosco dal…

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Il vino non era “libero” da solfiti: 50 mila euro di multa a Eataly

”Un vino libero, cioè libero dai concimi, dai pesticidi e soprattutto libero dai solfiti, quindi può berne finchè vuole, non le farà male….” così dichiarava alle Invasioni Barbariche Oscar Farinetti, nel 2013, proponendo il suo calice di Vino Libero a Daria Bignardi. Una dichiarazione ”incorretta”, una menzione in etichetta considerata”ingannevole” anche dall’Antitrust, quella presente su questa tipologia di vini commercializzati da Eataly, il gruppo appartentente a Oscar Farinetti. I prodotti, marchiati appunto ”Vino libero” erano dichiarati senza solfiti, ma li contenevano, seppur in maniera ridotta sotto i limiti imposti dalla…

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