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Sangiovese Purosangue torna a Roma il 19 e 20 gennaio

ROMA – L’Associazione EnoClub Siena rinnova l’appuntamento con il Sangiovese a Roma, per l’ottavo anno consecutivo, con Sangiovese Purosangue.

Saranno circa 60 le aziende in degustazione alla due giorni di banchi di assaggio al Radisson Blu Hotel di via Filippo Turati, 181. I seminari del sabato costituiranno un prezioso approfondimento, sia sui territori e che sulle aziende che hanno fatto la storia di questo vitigno.

Il biglietto d’ingresso intero è fissato a 25 euro. Ridotto e prevendita a 20 euro, soci Enoclub 15 euro. È anche possibile acquistare l’ingresso per entrambe le giornate, a 30 euro.

IL FOCUS SUL VITIGNO
Il progetto di valorizzazione del Sangiovese trova ogni volta nuovi spunti di approfondimento e riflessione, cercando di non banalizzare mai un tema estremamente complesso e importante, affrontando la conoscenza delle molte zone italiane in cui si coltiva.

Partendo dal nucleo toscano, dettagliato per aree e menzioni, si indagano e confrontano anche le altre zone italiane, come l’Emilia Romagna e l’Umbria.

IL PROGRAMMA

Sabato 19 gennaioo

re 14.00 – Apertura banchi di assaggio con i produttori

ore 15.00 – Seminario comparativo sulle zone del Sangiovese. Condotta da Davide Bonucci (costo della degustazione euro 20)

ore 17.30 – Degustazione Sangiovese Orizzontale annata 2010. Condotta da Davide Bonucci (costo della degustazione euro 25)

ore 20.00 – Chiusura banchi di assaggio

Domenica 20 gennaio

ore 12.00 – Apertura banchi di assaggio

ore 19.00 – Chiusura banchi di assaggio

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degustati da noi news vini#02

Il Sangiovese “Poggio ai Chiari” di Fabio Cenni. Ovvero perché Chiusi vale bene una Doc

SIENA – Non chiamatelo profeta senza patria. Perché una patria, Fabio Cenni, ce l’ha. Si chiama Chiusi. Il patron dell’Azienda agricola Colle Santa Mustiola si presenta a Sangiovese Purosangue con una verticale 1997-2010 da far tremare i Brunelli.

E col sostegno del giornalista Andrea Gabbrielli chiede una Doc, ovvero una Denominazione di origine controllata, per una delle aree “meno considerate dalla critica enologica italiana”. Chiusi, per l’appunto. Molto più di una boutade goliardica.

Un “torto” che non ha ragione d’esistere, vista la forma strepitosa di tutte le annate in degustazione ieri pomeriggio al foyer del Teatro dei Rinnovati, presso il Palazzo comunale di piazza del Campo, a Siena.

“Chiusi – ha spiegato Davide Bonucci, one man company di Enoclub Siena e ideatore del format sul re dei vitigni toscani – è uno di quei territori non particolarmente mediatici che meritano invece di essere celebrati attraverso i vini lì prodotti. Un’area che non fa massa critica come altre e, forse per questo, non gode della considerazione che merita”:

LA DEGUSTAZIONE
Se non lo hai mai incontrato prima, il Sangiovese “Poggio ai Chiari” di Fabio Cenni (nella foto sopra) rischia di sembrarti piombato sul Pianeta Terra come Superman. Un meteorite nel calice. A maggior ragione dopo aver degustato – meno di 24 ore prima – oltre 200 sfumature del vitigno all’anteprima di Purosangue 2018, rinvenendo “solo” un 10% dei campioni sopra i 90 punti.

Già. Qui siamo di fronte a una delle migliori sublimazioni del Sangiovese in purezza. SI tratta, di fatto, del risultato di un lungo lavoro di selezione clonale che ha portato Cenni a selezionare 28 cloni “Superman” di Sangiovese. “Quelli che mi assicuravano longevità”, spiega il produttore con un filo d’orgoglio, mentre i calici cominciano a tingersi d’un rosso rubino lontano dalle tinte attese per le annate più vetuste.

E’ lì che si inizia a capire di che razza sono i vini di Chiusi. Dall’esame visivo. Zero “unghie aranciate” per dirla alla Treccani del sommelier. Tenuta perfetta. E quando al naso la vendemmia 1997 butta fuori richiami mielosi leggerissimi e garbati, ad accompagnare note di scorza d’arancia, ginger candito e cuoio, capisci di esser davanti a un supereroe di rosso. Un moikano toscano.

Peccato non alzi altrettanto la cresta al palato, che evidenzia solo reminiscenze della gloria che fu, neppure troppo tempo fa: bella concentrazione ma corredo monocorde, col sorso ormai troppo teso sulla sola freschezza. Resta comunque un assaggio da ricordare, pur non in termini di complessità.

Strepitosa, invece, la vendemmia 2002. Colore carico, naso che si accende come il semaforo verde della Formula Uno, alla griglia di partenza. Frutto rosso carnoso, succoso, ma anche toffee e macchia mediterranea, con alloro e salvia a conferire balsamicità, prima al naso e poi al sorso. Fresco e sapido, per tornare al forziere della linguistica sommelier. Col fiore che vira dalla rosa appassita alla viola, per azione di sua Provvidenza, l’Ossigeno. Miglior annata assoluta della verticale.

Una nota verde netta contraddistingue invece il naso della vendemmia 2003, unita alle ormai consuete tinte balsamiche e iodiche, che si mescolano a una speziatura sul filo del rasoio del “piccante”. Un tannino integrato, ma vivo, asciuga forse troppo presto il sorso su note di buccia di arancia disidratata.

La vendemmia 2004 è l’altra annata da ricordare. E pensare che parte chiusa, timida, impacciata. Poi, il Sangiovese inizia a fare il Sangiovese. Ti prende per mano il naso sulla macchia mediterranea, con un gioco d’alloro, rosmarino e mentuccia. Poi di liquirizia e di cuoio, che non coprono del tutto la carnosità del frutto rosso.

In bocca, quest’annata di “Poggio ai Chiari” di Fabio Cenni si rivela compatta, strong. Tattile. Chiusura splendida, sapida e fruttata. Il patron di Colle Santa Mustiola ci crede talmente tanto da averne conservate 2 mila bottiglie, pronte ad essere messe in commercio nei primi mesi del 2019: obbligatorio accaparrarsene almeno un paio.

Vendemmia 2005, quella del giro di boa. Naso tra i più “morbidi” della batteria, ma non è vaniglia: è frutto. Succo di frutto di cloni di Superman Sangiovese. Corrispondenza gusto olfattiva perfetta, su note tendenti al maturo garbato, dosato, centellinato.

Segno di una raccolta e di una selezione perfetta dei grappoli, in vigneto. Che goduria quando il naso vira sul tabacco, mentre in bocca la percezione del tannino pare perfetta per controbilanciare il frutto. Chapeau.

Bel palato fresco e sapido per le vendemmie successive (2006 / 2010), le più “giovani” presenti alla verticale, ancora non pronte ma già in grado di dire più di una parola sull’andamento delle annate e sulle prospettive future.

Di fatto, si distinguono bene l’una dall’altra. La 2009 ricorda per certi versi la 2005, con i suoi richiami di frutta matura: sorprende, addirittura, come una delle più godibili già oggi, potendo contare su una freschezza invidiabile e una chiusura di sale e spezie. La 2007 è certamente tra le espressioni più eleganti del “Poggio ai Chiari”, ma deve ancora assestarsi il tannino, che domina il finale.

Anche le vendemmie 2008 e 2010 paiono simili nel calice, per il loro timido affacciarsi al mondo esterno: è troppo presto per giudicarle, ma saranno sicuramente all’altezza di un nome, “Poggio ai Chiari”, che merita – se non una Doc – almeno la ribalta delle cronache enologiche.

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news ed eventi

Nel centro storico di Siena arriva Sangiovese Purosangue 2016

L’Associazione EnoClub Siena rinnova l’appuntamento con il Sangiovese, con un evento che ormai si ripete da 5 anni, stavolta nel centro storico della nostra città. In questa occasione, i luoghi fulcro dell’iniziativa saranno i due bastioni dell’Enoteca Italiana di Siena, grazie all’aiuto e alla disponibilità dell’Ente Vini. L’Enoteca Italiana è storicamente un centro chiave per la divulgazione della cultura del vino in Italia: qui è nato il Vinitaly ante-litteram, la cosiddetta “Mostra Mercato dei Vini Tipici”, con la prima edizione nel 1933. Ed è proprio adesso che questi spazi necessitano di un programma di riqualificazione e rilancio di alto profilo. Visto che si tratta di un’istituzione culturale della nostra città, ci è sembrata la strada giusta per concretizzare quel “fare sistema” che troppo spesso è solo politichese. E’ quindi importante che un evento itinerante come Sangiovese Purosangue si svolga qui e adesso, puntando a migliorare la fruizione di operatori e comunicatori nazionali e internazionali, con un programma di conferenze più ampio, migliorato rispetto all’esperienza dello scorso anno a Pontignano 2015, con specifici momenti di approfondimento dedicati solo ai professionali.
Le cene saranno momenti opzionali per approfondimenti ulteriori tra produttori e giornalisti/operatori ospiti. Venerdì sera a cena è anche previsto un fuori programma a parte per appassionati di alto livello con una verticale storica di vecchie annate di Chateau d’Yquem, con l’esperto di fama mondiale Christian Roger (Vino e Finanza) come relatore e uno studiato abbinamento cibo-vino a tutto pasto, in modo da offrire ulteriori stimoli per chi deciderà di seguire il nostro evento.
Il programma avrà un’appendice domenica 13 novembre con una giornata intera dedicata alla verticale storica di 16 annate di Brunello di Montalcino Biondi Santi, nella sala eventi della Società Romolo e Remo, Contrada della Lupa.

Giovedì 10 novembre 
Un’intera giornata dedicata agli assaggi nella Sala Esposizione dell’Enoteca Italiana, con i soli giornalisti presenti, con servizio sommelier senza produttori e una lista di circa 300 vini base Sangiovese proposti. Ogni degustatore avrà un proprio spazio per assaggi, un elenco dei vini a disposizione, con indicazioni della zona e l’uvaggio. In questa occasione chiederemo ai produttori di proporre, oltre ai vini recenti e alcune vecchie annate, i Sangiovese dell’annata 2006, in occasione del decennale della vendemmia. Un buon momento per una ricognizione tecnica di un’annata specifica, un’ampia orizzontale di Sangiovese delle varie aree.

Venerdì 11 novembre 
Nella sala conferenza del bastione San Filippo in Fortezza Medicea-Enoteca Italiana si svolgerà un convegno di aggiornamento con interventi tecnici riservato agli operatori del settore/aziende vitivinicole, a cura di Sistemi ICT. Al pomeriggio inizierà l’attività al pubblico ai banchi di assaggio. I vini da proporre in degustazione li concorderemo al momento dell’iscrizione all’evento. I produttori saranno disposti secondo le zone di provenienza, in modo da comunicare coerenza nell’esposizione dei territori. Per alcuni importanti giornalisti ospiti selezionati, prevista un ulteriore prestigioso momento di approfondimento con la verticale di Brunello de Il Marroneto.

Sabato 12 novembre 
La giornata più dinamica e variata. Per la mattina la sede dell’evento si sposta in piazza della Stazione nell’aula magna dell’Università per Stranieri, per la conferenza scientifico/universitaria che abbiamo chiamato “Accademia del Sangiovese”. Si tratta di un’aula ad anfiteatro molto grande, con oltre 350 posti a sedere, modernissima, con una dotazione tecnologica d’avanguardia, che l’Università per Stranieri di Siena ha generosamente messo a disposizione.

PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE

Giovedì 10 novembre – ENOTECA ITALIANA, SIENA
Sala Esposizione – Bastione San Francesco
· 10.30 – 13.30 Sale degustazione con servizio sommelier riservate a giornalisti ed operatori, con Sangiovese delle varie aree produttive (solo su invito)
– 13.30 – Buffet toscano a cura di Casa Porciatti, Radda in Chianti
– 14.00 – 19.00 – Ripresa dei lavori pomeridiani, degustazione riservata a giornalisti ed operatori

Venerdì 11 novembre – ENOTECA ITALIANA, SIENA
· 10.00 – Accoglienza, accrediti e registrazione operatori e giornalisti ospiti
Sala Esposizione – Bastione San Francesco
· 10.00 – 13.30 – Degustazione con servizio sommelier riservata a giornalisti ed operatori, con Sangiovese delle varie aree produttive

Sala Conferenze – Bastione San Filippo
· 10.30 – 13.30 – Conferenza con interventi tecnici riservata agli operatori del settore/aziende vitivinicole, a cura di Sistemi IT
· Introduzione a cura di Sistemi
· Organizzazione dei processi di cantina e impatto delle novità normative – Relatore Massimo Marietta, Resp. Sviluppo Sistemi
· E’ semplice essere presenti su internet, ma come emergere dalla massa? – Relatore Ivan Gobetti, Resp. Web Agency

· 13.30 Buffet toscano a cura della macelleria Rapaccini – Ponte a Bozzone, Siena

Sala Esposizione – Bastione San Francesco
SANGIOVESE PUROSANGUE:
MOSTRA MERCATO DEL SANGIOVESE
· 15.30 – 19.30 Degustazione ai banchi con i produttori, divisi per aree produttive Aperta al pubblico, ingresso euro 15. Cauzione bicchiere euro 5

Sala Conferenze – Bastione San Filippo
· 16.30 – 19.30 Verticale storica Brunello di Montalcino Il Marroneto, 16 annate (per invitati e soci Enoclub). Con Alessandro Mori, titolare de Il Marroneto
1980-1982-1987-1989-1992-1 994-1995-1998-1999-2000-20 01-2003-2004-2008-2010-201 2anteprima

OFF SANGIOVESE – FUORI PROGRAMMA OPZIONALE Ristorante Gli Orti di San Domenico – Viale Curtatone 15
ore 20.30 – Verticale Chateau d’Yquem 1966 – 1971 – 1976 – 1990. Condotta da Christian Roger. Include cena in abbinamento. Per 15 persone, o multipli. Costo euro 300

Sabato 12 novembre

AULA MAGNA UNIVERSITA’ PER STRANIERI DI SIENA Piazza Carlo Rosselli, 27/28 – Stazione Ferroviaria
· 9.00 – 9.30 Accoglienza, accrediti e registrazione
ACCADEMIA DEL SANGIOVESE
· 9.45 – 13.30 Conferenza con approfondimenti tecnici sul Sangiovese, aperta al pubblico e fino ad esaurimento posti. Intervengono professori universitari, tecnici, operatori, produttori, giornalisti

RELATORI DELLA CONFERENZA

– Saluto del Rettore dell’Università per Stranieri di Siena, Prof. Pietro Cataldi

– Massimo Vedovelli – Professore Ordinario Università per Stranieri di Siena
“Il Sangiovese: natura, cultura, comunicazione”

– Adriano Zago – Agronomo ed enologo, consuente in agricoltura biodinamica
“L’approccio dell’agricoltura biodinamica in vigneto e in cantina come strumento pratico nel percorso della qualità del Sangiovese”

– Ruggero Mazzilli – Agronomo
“Sangiovese, eccellenza dei biodistretti toscani”

– Claudio D’Onofrio – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, Università di Pisa
“Utilizzo di elicitori naturali per stimolare la produzione degli aromi nelle uve di Sangiovese”

– Paolo Storchi – Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria Unità di Ricerca per la Viticoltura di Arezzo
“Caratterizzazione e comportamento produttivo dei cloni di Sangiovese”

– Pietro Tonutti – Istituto di Scienze della Vita, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa
“Epoca di raccolta e gestione delle uve Sangiovese in pre-vinificazione: effetti sulla composizione e qualità del vino”

– Fabio Mencarelli – Professore Ordinario Università della Tuscia, Dir. Dipartimento di Innovazione dei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali
“Sensoristica per ottimizzare qualitativamente la raccolta del Sangiovese”

– Gianpaolo Andrich – Professore Ordinario Università di Pisa, Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e agro-alimentari
“La cinetica dell’estrazione dei componenti fenolici nel corso della macerazione di uve Sangiovese”

– Giacomo Buscioni – Agronomo resp. settore microbiologia enologica FoodMicro Team, spin off accademico UniFI
“La fermentazione alcolica spontanea: una scelta che fa la differenza”

– Tommaso Marrocchesi Marzi – Tenuta di Bibbiano, Castellina in Chianti
“La diversità zonale del Chianti Classico come chiave di lettura del territorio e delle sue produzioni”

– Michele Satta – Produttore di Sangiovese a Bolgheri
“Sangiovese nella terra dei bordolesi: sintesi dell’esperienza di vigna e mercato”

ENOTECA ITALIANA, SIENA
Sala Esposizione Bastione San Francesco
SANGIOVESE PUROSANGUE: MOSTRA MERCATO DEL SANGIOVESE
· 16.00 – 19.30 Degustazione ai banchi con i produttori, divisi per aree produttive Aperta al pubblico, ingresso euro 15. Cauzione bicchiere euro 5

Sala Conferenze – Bastione San Filippo
· 17.30 – 19.30 – Seminario guidato con degustazione
Verticale Nobile di Montepulciano Il Nocio
2001-2003-2005-2007-2009-2 011 (euro 30)

Domenica 13 novembre – SOCIETÀ ROMOLO E REMO, CONTRADA DELLA LUPA
Degustazione verticale storica di Brunello di Montalcino Biondi Santi 16 annate, a pagamento (costo euro 350, riservato ai soci Enoclub) 1982 – 1987 – 1988 – 1993 -1997 – 1998 – 1999 – 2001 – 2004 – 2005 – 2006 – 2007 – 2008 – 2009 – 2010- 2011 Condotta e animata da Davide Bonucci e Carlo Macchi

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