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Dom Ruinart Rosé 2004 magnum è “Supreme World Champion” al mondiale degli Champagne

Dom Ruinart Rosé 2004 magnum è Supreme World Champion al mondiale Champagne & Sparkling Wine World Championships
Dom Ruinart Rosé 2004 in formato magnum è stato incoronato “Supreme World Champion” agli Champagne & Sparkling Wine World Championships, i “Mondiali dello Champagne”. Un riconoscimento che premia il concetto di rosé di Maison Ruinart, la cui creazione risale a circa 260 anni fa.

Nel 1764, Ruinart era la prima Maison di Champagne a mettere in commercio uno champagne rosé, all’epoca detto «oeil de perdrix». Nato nel 1959, Dom Ruinart Rosé è stato prodotto soltanto in ventisei annate.

Dal 1996 ne sono state messe in commercio venti. Affinato per quasi 10 anni nelle condizioni ideali offerte dalle Crayères di Ruinart, viene assemblato e sboccato nel segno della tradizione del metodo.

LA MAGNUM PREMIA IL DOM RUINART ROSÉ

Comprende una base di Dom Ruinart Blanc de Blancs (80%) miscelata al Pinot Noir vinificato in rosso, entrambi della medesima annata. Dom Ruinart Rosé 2004 è frutto, per l’appunto, di un’annata eccezionale sia per lo Chardonnay sia per il Pinot Noir.

L’annata del 2004 ha un profilo aromatico complesso e delicato, che accosta la freschezza dei frutti rossi a note affumicate e speziate. Uno Champagne corposo ed elegante, di ottima persistenza.

Il tempo trascorso non ha smorzato la tensione acida dello Chardonnay. Il formato magnum si conferma così il migliore per tutelare la freschezza e la qualità di vini e Champagne.

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Champagne, Ruinart reinventa il packaging delle sue cuvée con “Second Skin”

Dopo due anni di lavoro in ricerca e sviluppo, la maison di Champagne Ruinart presenta un nuovo packaging rivoluzionario ed ecologico. Zero plastica, 100% riciclabile, 9 volte più leggero e dal nome che dice tutto: “Second Skin“. Un progetto a lungo termine, che reinventa la “pelle” delle cuvée Ruinart: R, R vintage, Rosé e Blanc de Blancs.

Il progetto, presentato nei mesi scorsi dalla casa francese di Champagne e frutto del percorso avviato nel 2012 nel mondo dell’eco-design, è ora pienamente operativo anche in Italia. “Con questo packaging simile a una seconda pelle, da cui il nome ‘Second Skin’ – spiega il presidente Frédéric Dufour – Maison Ruinart conferma il suo ruolo di precursore nel mondo dello champagne e il suo impegno in termini di responsabilità sociale e ambientale”.

Questa idea rivoluzionario incarna il fermo impegno della Maison per uno sviluppo più sostenibile del packaging in tutte le fasi della realizzazione e della commercializzazione dei prodotti, dalla cura dei vigneti all’esperienza del consumatore”.

Come una seconda pelle di carta, l’involucro segue perfettamente le linee delle curve caratteristiche della bottiglia. La trama naturale ed elegante è un richiamo alle Crayères, le storiche cave di gesso usate come cantine della Maison a Reims, dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Una texture che ricorda quella del gesso, arricchita dalla finezza dei dettagli in rilievo. Sono stati necessari sette prototipi prima di arrivare al risultato finale, ottenuto sperimentando diverse innovazioni tecnologiche nell’arte della fabbricazione della carta.

L’assenza di spigoli, grazie al preciso taglio ottenuto con un getto d’acqua ad alta pressione (processo sviluppato appositamente per Ruinart), è un altro elemento voluto per comunicare un’eleganza unica. Ed è unico anche il sistema di chiusura del cofanetto Ruinart, dotato di pulsante a scatto sagomato direttamente sull’involucro.

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