Ruenza Santandrea è stata eletta all’unanimità nuovo presidente del Consorzio Vini di Romagna. Lo ha stabilito mercoledì 27 maggio l’assemblea annuale dei soci, riunitasi per il rinnovo delle cariche per il triennio 2020-2022. Santandrea, prima presidente donna nella storia del Consorzio Vini di Romagna, in 58 anni dell’ente. Succede a Giordano Zinzani, che lascia dopo quattro mandati triennali consecutivi.
“Consapevole di andare a ricoprire questo importante ruolo in un momento storico decisamente complicato per il vino romagnolo, e non solo – dichiara la neo presidente – spero nell’impegno di tutti per dare nuovo slancio al nostro settore”.
Tutti possono fornire il proprio contributo e assieme dobbiamo iniziare a ragionare, da subito, su quali azioni e quali strategie mettere in campo per promuovere i nostri vini, figli di un territorio ricco di cultura, tradizioni, gastronomia. Ringrazio quindi per la fiducia espressa dal CdA nei miei confronti e adesso al lavoro, uniti e compatti. Solo così riusciremo a valorizzare i nostri prodotti, ben oltre il Covid-19″.
Ad affiancare la Santandrea nei lavori del Consorzio Vini di Romagna saranno i riconfermati Vice Presidenti Scipione Giuliani (Poderi dal Nespoli, Civitella di Romagna) e Mauro Sirri (Celli, Bertinoro) e il nuovo Consiglio d’Amministrazione.
Gli eletti sono Francesco Bordini (Villa Papiano, Modigliana), Silvia Casali (Tenuta Casali, Mercato Saraceno), Fabio Castellari (Cantina di Faenza, Faenza), Andrea Achille Emiliani (Agrintesa, Faenza), Riccardo Maraldi (Caviro, Faenza), Roberto Monti (Cantina Forlì-Predappio, Forlì), Alessandro Morini (Poderi Morini, Faenza), Marco Nannetti (Terre Cevico, Lugo), David Navacchia (Tre Monti, Imola).
E ancora: Alberto Perdisa (Insia – Palazzona di Maggio, Ozzano dell’Emilia), Enrico Prugnoli (Cantina Sociale di Cesena, Cesena), Daniele Rossi (Cantina dei Colli Romagnoli, Faenza), Sandro Santini (Tenuta Santini, Coriano), Roberto Sarti (Caviro, Faenza), Matteo Vingione (Cavim, Sasso Morelli).
Faentina, classe 1954, sposata, con due figli e due nipoti, Ruenza Santandrea prima di ricoprire il ruolo di Presidente del Gruppo Cevico e delle società controllate dal 2005 al 2017, svolgeva attività professionale soprattutto come consulente di direzione e di sindaco revisore, collaborando alla costituzione di importanti consorzi del mondo produttivo.
Durante la presidenza di Cevico, è anche responsabile del settore vino nazionale dell’Alleanza delle Cooperative, lanciando Vivite, il festival del vino cooperativo, e promuovendo il coordinamento europeo cooperativo del vino con francesi e spagnoli.
Ha partecipato al gruppo dei cinque esperti che hanno lavorato per il Ministero dell’Agricoltura alla realizzazione del padiglione vino di Expo Milano 2015. Inoltre, ha ricoperto diversi ruoli in associazioni di sindacati d’impresa, sia a livello territoriale sia nazionale.
Dopo aver lasciato la presidenza di Cevico al termine del quarto mandato e gli incarichi collegati sia a livello societario sia sindacale, ha ricoperto il ruolo di presidente di “Bolè srl“, società nata per produrre e lanciare lo spumante ottenuto da Romagna Trebbiano Doc, incarico tutt’ora in corso.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Milano – Che viticoltura sarebbe senza la cooperazione? I dati dicono che il vigneto italiano negli ultimi 5 anni ha conosciuto un calo delle superfici del 7% e che le riduzioni maggiori abbiano interessato proprio le regioni dove mancano cooperative strutturate e dimensionate. Regioni come Campania, Sardegna, Lazio (in cui si concentra solo il 12% delle cooperative), hanno conosciuto la contrazione più significativa, da un -15% della Campania a un -21% della Calabria.
Al contrario, in territori dove la viticoltura è estremamente frammentata come Trento e Bolzano, Emilia Romagna, Abruzzo e Veneto, la significativa presenza di cooperative molto grandi per fatturato (oltre 30 milioni di media per cooperativa a Trento, Verona, Treviso e Reggio Emilia) ha garantito una tenuta della coltivazione della vite in questi territori, registrando anche una crescita delle superfici del vigneto.
È questo lo studio inedito realizzato da Winemonitor-Nomisma e che è stato presentato oggi a Vivite, il festival del vino cooperativo in programma oggi e domani al Museo della Scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, con una seconda edizione arricchita nel programma e nel parterre di ospiti.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il presidente di Alleanza cooperative Italiane Maurizio Gardini, insieme ai copresidenti Mauro Lusetti e Brenno Begani, che hanno voluto rimarcare con la loro presenza la grande vitalità di un comparto come quello della cooperazione vitivinicola, espressa da numeri di tutto riguardo: oltre 480 imprese operanti su tutto il territorio nazionale, 140.000 soci viticoltori, un fatturato di 4,5 miliardi di euro, 8 cooperative nella classifica delle prime 15 imprese italiane del vino.
“Lo studio presentato da Nomisma dimostra con l’evidenza dei numeri – ha spiegato Ruenza Santandrea, coordinatrice Vino di Alleanza cooperative Agroalimentari – il ruolo svolto dalle cantine cooperative nell’opera di salvaguardia e di sviluppo dei produttori di uva anche nelle zone più svantaggiate del paese. Nelle province dove la cooperazione non c’è, il potenziale produttivo va via via riducendosi. Ma attenzione, la cooperazione spesso è una condizione necessaria ma non sufficiente alla tenuta del vigneto, sufficienza che invece dipende dalla dimensione competitiva della cooperative, perché è nelle zone dove insistono cooperative più grandi ed internazionalizzate che è garantita la coltivazione della vite e la sostenibilità economica d migliaia di piccoli agricoltori che producono il 58% circa del vino italiano”.
“Oggi più che mai – le ha fatto eco il presidente di Alleanza cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri – la sfida è quella della sostenibilità, che la cooperazione è pronta a raccogliere, nel senso più profondo della definizione, ossia garantendo uno sviluppo che non metta a repentaglio quello delle future generazioni”. E ai quattro asset della sostenibilità – ambientale, sociale, economica e culturale – verranno dedicati quattro momenti di confronto nell’ambito della due giorni della manifestazione.
IL FESTIVAL DEL VINO COOPERATIVO
Pensata non per essere una mostra di vini, bensì un vero e proprio racconto del mondo del vino cooperativo, Vivite offre ai visitatori, nella splendida cornice delle ex scuderie Le cavallerizze, un allestimento “esperienziale”, per far conoscere da vicino le tante realtà produttive della cooperazione e i loro territori, per far assaggiare i loro vini ascoltando i loro racconti. L’obiettivo è quello di comunicare a tutti, esperti di vino e neofiti, curiosi e grande pubblico, attraverso un format alternativo che parli, come recita il pay-off, la “lingua di tutti”.
I visitatori possono scegliere tra un ampio ventaglio di attività. Insieme alle classiche degustazioni e masterclass, il programma include: laboratori didattici e ludici, workshop, concerti, attività di intrattenimento, degustazioni, momenti di confronto informali (“pane e salame”), animati da un ricco parterre di ospiti che include: Raffaele Borriello, Giampaolo Buonfiglio, Francesco Citarda, Renzo Cotarella, Paolo De Castro, Francesco Giangregorio, Giovanni Luppi, Giorgio Mercuri, Denis Pantini, Christian Scrinzi, Raffaele Testolin, Angelo Totaro, Adriano Turrini e Pierluigi Zama
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Verona – Anche quest’anno Vinitaly ha ospitato l’intera filiera italiana del vino nell’importante convegno “Investire nel vino: strategie, prospettive, opportunità” che ha visto la partecipazione del Presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni e del Vice Ministro delle politiche Agricole Alimentari e Forestali Andrea Olivero.
Il tavolo di lavoro, tenutosi nell’auditorium ‘Verdi’ del centro congressi PalaExpo e moderato dalla giornalista RAI Chiara Giallonardo, è stato aperto dal Presidente di Veronafiere Maurizio Danese e ha visto i vertici istituzionali del settore confrontarsi sulle strategie e le politiche da adottare per migliorare la competitività del comparto. Presenti: Massimiliano Giansanti – Presidente Confagricoltura; Dino Scanavino – Presidente Cia-Agricoltori Italiani; Ruenza Santandrea – Coordinatrice settore vitivinicolo Alleanza cooperative Agroalimentari; Ernesto Abbona – Presidente Unione Italiana Vini; Sandro Boscaini – Presidente Federvini; Riccardo Ricci Curbastro – Presidente Federdoc; Emilio Renato Defilippi – Vice Presidente Assoenologi.
Innovazione, competitività e promozione sui mercati esteri i temi centrali del convegno, durante il quale è stata ribadita la necessità sia di investire in tecnologie per lo sviluppo del settore, semplificandone le procedure, sia di valorizzare il vino italiano all’estero con strategie promozionali strutturate che valorizzino la cultura del made in Italy e del bere responsabile. L’accento è stato posto anche sulla necessità di continuare a lavorare uniti, in collaborazione con le Istituzioni, per contesti normativi efficienti e vicini alle esigenze produttive del comparto.
Ad aprire il dibattito Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura che ha sottolineato che “l’innovazione rappresenta un elemento fondamentale per competere nei mercati globali ed il vino è fra i settori che meglio hanno recepito l’urgenza di cogliere le continue sfide per soddisfare le esigenze dei consumatori. Innovazione e vitivinicoltura sono un connubio oramai imprescindibile. Le aziende del settore rispondono attivamente agli stimoli proposti dalle moderne tecnologie, ma occorre sostenere il loro lavoro con contesti normativi efficienti e le opportune semplificazioni amministrative.”
“Le misure di mercato che la politica agricola comune prevede per il settore vitivinicolo costituiscono spesso un fattore di successo per il vino Made in Italy. Ha aggiunto Dino Scanavino, Presidente Cia. Strumenti strategici per la competitività del comparto attraverso cui le imprese possono sostenere investimenti, promuovere all’estero i loro prodotti e valorizzare la componente sostenibile e paesaggistica del vino. Un’esperienza, quella dell’OCM vino, importante e vincente che va difesa e rafforzata nella prossima riforma della Pac anche attraverso interventi di sostegno all’innovazione lungo la filiera, senza trascurare la necessità di un’attenta ed efficace politica di semplificazione del settore”.
“Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un cambiamento nel modo di produrre vino – ha evidenziato la coordinatrice Vino dell’Alleanza cooperative Agroalimentari Ruenza Santandrea – con l’adozione di tecniche sempre più sostenibili per trovare un nuovo equilibrio tra produzione agricola e ambiente e provare a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Si contano numerose iniziative messe in campo da aziende vitivinicole in tutta Italia volte ad un minor utilizzo di acqua e fertilizzanti o a percorsi virtuosi per evitare scarti che vengono reimpiegati al termine del processo produttivo”.
“Ma tutti questi sforzi da soli non bastano, senza la ricerca, – ha continuato Santandrea – una ricerca scientifica diffusa e condivisa, che guardi agli interessi della viticoltura tutta e che sia in grado di trasferire in soluzioni concrete ed efficaci i propri risultati. Ostacolare o rifiutare la ricerca e il progresso scientifico, in nome di una tradizione intoccabile, può diventare una moda pericolosa ed è un rischio che non possiamo permetterci”.
A mettere l’accento sull’importanza di diffondere una corretta cultura del vino italiano all’estero Ernesto Abbona, Presidente Unione Italiana Vini. “Da sempre, il vino riveste un ruolo centrale nella storia del nostro Paese: questo ne descrive, attraverso le sue infinite declinazioni, le peculiarità del territorio e del paesaggio. Infatti, il vino e la “cultura” di cui lo stesso può godere rispecchiano il nostro Paese in maniera totale”.
“Come filiera – ha aggiunto il Presidente di UIV – abbiamo il dovere di un impegno proattivo sulle tematiche relative al consumo responsabile, l’obbligo di contrastare la demonizzazione del vino, dato che le singole iniziative nazionali potrebbero portare ad una escalation di nuovi leggi proibizionistiche e misure sanzionatorie in tutta Europa, e, in particolare, nei principali mercati ove sono destinate le nostre esportazioni, danneggiando l’immagine del nostro prodotto”.
“Concentriamo le nostre energie sul valore del nostro prodotto anche nei mercati internazionali, cogliamo tutte le opportunità per migliorare il sistema di promozione dei nostri vini, evitiamo gli errori del recente passato” – ha commentato Sandro Boscaini, Presidente Federvini. “Dobbiamo come produttori, tutti, fare uno sforzo importante per concentrare l’attenzione sul valore dei nostri territori, delle produzioni vitivinicole e dei nostri prodotti. Appare necessario avere tutti lo stesso programma e gli stessi obiettivi”.
L’invito a mantenersi compatti e a collaborare con le Istituzioni è arrivato anche dal Presidente Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro . “Promuovere e tutelare i nostri vini a Denominazione, che sono un patrimonio collettivo apprezzato in tutto il mondo, è fra i nostri principali compiti, ma abbiamo bisogno di strumenti idonei a supporto da parte delle Istituzioni per farli crescere sui principali mercati target e per proteggerli dalle usurpazioni e dalle contraffazioni che avvengono, proprio sui mercati più strategici”.
Un monito all’eccessiva burocrazia e un auspicio alla semplificazione delle procedure sono stati infine lanciati da Emilio Renato Defilippi, Vice Presidente Assoenologi. “Occorre attuare delle azioni di alleggerimento burocratico nell’ambito del lavoro dell’enologo, attese dall’intero settore anche alla luce del prezioso lavoro svolto nell’approvazione del Testo unico del vino”.
“Chiediamo – continua – un serio impegno nella semplificazione del settore. Dell’ambiente vitivinicolo – sottolinea Defilippi – abbiamo una visione di un settore da controllare, frutto di trascorsi negativi che la storia e l’evoluzione qualitativa dei nostri prodotti hanno oggettivamente superato, occorre quindi un cambio di prospettive dove la professionalità dei tecnici e l’etica imprenditoriale siano il reale riferimento fiduciario dei consumatori”.
“Chiediamo – conclude il Vice Presidente di Assoenologi – che ci venga riconosciuto anche a livello legislativo il ruolo di garante e di responsabile di produzione, al pari della fiducia che molti imprenditori ci riconoscono per la programmazione dei loro investimenti”.
Sono inoltre intervenuti nel dibattito i rappresentanti delle Istituzioni europee Joao Onofre, Capo unità vino, DG Agricoltura e Sviluppo Rurale, Commissione Europea; Felice Assenza, Direttore Generale Politiche Internazionali e Unione Europea – Mipaaf. e l’On. Paolo De Castro Vice Presidente Commissione Agricoltura – Parlamento Europeo, che hanno ribadito l’impegno a livello nazionale e comunitario per sostenere il settore nelle sue richieste.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
FAENZA – “Bollicine e territorio: la Romagna si muove e chiama l’Unione Europea”. Questo il titolo dell’incontro alla Fiera di Faenza domani, lunedì 26 febbraio, alle 20.30.
La serata chiama a raccolta tutto il mondo vitivinicolo della Romagna con particolare riferimento ai produttori di sparkling wine.
Secondo i dati del Consorzio Vini di Romagna lo scorso anno sono stati imbottigliati 5,4 milioni di bottiglie di vini frizzanti Igt con indicazioni romagnole, 900 mila di spumanti sempre Igt, inferiori sono stati i numeri per i vini a denominazione di origine controllata (Doc Romagna): 12mila bottiglie frizzanti, e 38mila spumanti.
Il trend pare destinato a crescere ancora di più, all’orizzonte poi c’è l’aggiornamento della Romagna Doc Spumante. Un progetto (criticato da associazioni come Fivi, la Federazione italiana Vignaioli indipendenti) che nasce “dall’esigenza di traguardare la viticoltura romagnola nei prossimi 20 anni, cercando di generare valore aggiunto attraverso una qualificazione dei disciplinari”.
Sempre secondo il Consorzio, lo spumante Romagna Doc favorirebbe “un forte impegno nell’innalzamento qualitativo delle produzioni e un altrettanto forte impegno nella capacità di intercettare i trend ed i mercati, nazionali ed esteri, maggiormente remunerativi per i produttori”.
Un pensiero rivolto sopratutto alle varietà autoctone, con la seconda fase che dovrà essere dedicata al Sangiovese di collina. Il progetto è promosso dal Consorzio Vini di Romagna con tutti i produttori impegnati a livello di Consiglio di amministrazione, commissioni tecniche e valorizzazione, in stretta sinergia con il coordinamento vino di Alleanza Cooperative Agroalimentari.
Non è un caso, appunto, che all’incontro a Faenza prendano parte i principali protagonisti del mondo vitivinicolo della Romagna e non solo: Paolo De Castro (nella foto) Vice presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Stefano Bonaccini Presidente della Regione Emilia Romagna, Simona Caselli Assessore regionale all’Agricoltura.
Al convegno “Bollicine e territorio: la Romagna si muove e chiama l’Unione Europea” parteciperanno anche Ruenza Santandrea Coordinatrice settore vino Alleanza Cooperative Agroalimentare, Carlo Dalmonte Presidente Caviro, Marco Nannetti Presidente Terre Cevico, Giordano Zinzani del Consorzio Vini di Romagna, Mauro Sirri delle Cantine Celli di Bertinoro. Coordina la serata Antonio Farnè, caporedattore del Tg3 Emilia Romagna.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
“Dove il vino parla la lingua di tutti”: ecco il claim con il quale Vi.Vite – Vino di Vite Cooperative la prima manifestazione dedicata al mondo delle cantine cooperative che si svolgerà sabato 25 e domenica 26 novembre alle Cavallerizze del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano si presenta al pubblico. Perchè nel vino, un altro linguaggio è possibile.
LA MANIFESTAZIONE Organizzata come un percorso museografico “emozionale” in cui i visitatori potranno scegliere tra degustazioni, masterclass, laboratori didattici e ludici, concerti, attività di intrattenimento, improvvisazioni teatrali e divertenti cabaret in collaborazione con Zelig, Vi.Vite Vi.vite è stata realizzata con il supporto tecnico della società milanese Lievita, diretta da Federico Gordini. Lievita, ha voluto creare un evento dal taglio innovativo ed in linea con gli obiettivi dell’Alleanza delle cooperative di “svecchiare” la dialettica e la comunicazione del vino per avvicinarla al pubblico. Un approccio esperienziale, giocoso, per riavvicinare chi vede nel vino un mondo chiuso, elitario, nel quale non avere voce in capitolo senza una adeguata formazione. Non un racconto tecnico dunque, ma un mondo del vino fatto di storie semplici di persone e territori.
“Attraverso un ricco programma di assaggi, degustazioni, incontri e attività tematiche – ha spiegato Ruenza Santandrea, Coordinatrice Vino dell’Alleanza Cooperative -, il pubblico potrà riscoprire la grande storia del vino italiano attraverso i ritratti e i racconti, intrisi di audacia e di impegno, degli oltre 180mila soci produttori delle cantine cooperative. Vi.Vite è un format inedito pensato per far incontrare le persone tramite il vino, offrendo loro un’esperienza a tutto campo che non si limiti adegustazioni guidate ma che sia in grado di condurre tutti, esperti di vino e neofiti, curiosi e grande pubblico, alla scoperta del mondo delle cantine cooperative. Una scoperta che passa non solo attraverso i loro vini di qualità, ma anche per il tramite della conoscenza con gli stessi produttori, che vendemmia dopo vendemmia, umilmente e coraggiosamente, sono stati in grado di preservare il patrimonio di biodiversità che è un grande patrimonio del nostro Paese”.
IL PROGRAMMA DETTAGLIATO
Sabato 25 Novembre
Sala Biancamano
15:00-16:00 Workshop VCR – Vivai Cooperativi Rauscedo – “L’ innovazione in viticoltura: le varietà resistenti e i portinnesti M” a cura di Luciano Ferraro 16:30-17:30 Degustazione – “Identità di un vino. Verso il nuovo Pinot grigio Doc delle Venezie” a cura di Daniele Cernilli 18:00-19:00 Masterclass – The Wine Net – “La prima Rete nata per unire, valorizzare e promuovere l’eccellenza della Cooperazione vitivinicola italiana” a cura di Fabio Piccoli
Sala Cenacolo
20:30-22:30 Degustazione “Tre bicchieri Cooperativi” a cura di Eleonora Guerini in collaborazione con Gambero Rosso
Sala workshop CAVALLERIZZE
13:00-13:30 Workshop “Il Vetro e il Vino” – in collaborazione con OI
14:00-14:30 Workshop “Il Sughero”
14:30-15:30 TALK Pane e salame “Pane al pane, vino al vino”
16:15-16:45 Workshop “Il Sughero”
17:00-18:00 Workshop “Mappe D’artista – i Colori del Vino”
18:15-18:45 Workshop di Calligrafia – “Le Parole del Vino”
19:00-20:15 TALK Pane e salame – “I Millennials nel bicchiere”
20:30-21:15 Workshop “ABV: L’Abc del Vino”
21:30-22:00 Workshop di Calligrafia: “Le Parole del Vino”
Domenica 26 Novembre
Sala Biancamano
12:30-13:30 “Degustazioni di Bianchi Autoctoni” a cura di Daniele Cernilli
14:30-15:30 “Degustazione di Rossi Autoctoni” a cura di Daniele Cernilli
16:00-17:00 “Degustazione di Bollicine Cooperative” a cura di Daniele Cernilli
17:30-18:30 “Come ti abbino il Parmigiano Reggiano DOP: gli ancestrali”
Sala workshop CAVALLERIZZE
13:00-13:30 Workshop “Mappe D’artista – I Colori del Vino”
14:00-15:00 TALK Pane e salame – “Dalla vite alla bottiglia una filiera sostenibile”
16:00-17:15 TALK Pane e salame – “Radicati nella terra – la ricchezza dei vitigni”
17:30-18:00 Workshop “Il Sughero”
18:15-18:45 Workshop “Il Vetro e il VinO”– in collaborazione con OI
19:15- 19:45 Workshop “Mappe D’artista – I Colori del Vino”
20:00-20:30 Workshop “ABV : L’Abc del Vino”
20:45-21:30 Workshop “Il Sughero”
21:45-22:30 Workshop di Calligrafia “Le Parole del Vino”
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Raccontare il vino attraverso le storie di quanti ne hanno fatto una ragione di vita, oltre a un’attività di lavoro. Il progetto, presentato questa mattina a Milano, si chiama “Vi.Vite – Vino di Vite Cooperative”. Obiettivo: sdoganare il concetto di “cooperativa” legato ai volumi e alle masse, tout court. Attraverso il volto di chi ci mette l’anima quotidianamente, in vigna.
La prima edizione si svolgerà il 25 e 26 novembre alle Cavallerizze del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. Vi.Vite vuole far “incontrare le persone tramite il vino, offrendo un’esperienza a tutto campo che non si limiti ad una degustazione ma conduca tutti, esperti di vino e neofiti, curiosi e appassionati, alla scoperta del mondo delle cantine cooperative, non solo per mezzo dei loro eccellenti prodotti che coniugano qualità e fruibilità, ma anche attraverso la conoscenza diretta di chi il vino lo fa, con passione e dedizione, conseguendo importanti risultati”.
“In Italia – ha dichiarato Ruenza Santandrea, coordinatrice del settore vitivinicolo dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari – un racconto della vigna cooperativa non è mai stato fatto. Nessuno ha mai raccontato come sia stato possibile che aziende agricole che posseggono in media due ettari abbiano potuto, associandosi, arrivare sui mercati di tutto il mondo. E sono queste piccole aziende che, col loro lavoro, punteggiano di vigneti tutto il territorio italiano”.
“Questo è accaduto perché nel tempo ciò che sembrava un limite è diventato una grande forza – ha aggiunto Santandrea -. Essere piccoli nella gestione accurata della vigna e grandi nel dotarsi di professionalità quali agronomi, enologi, commerciali, per riuscire a produrre ottimi vini che conquistano ogni anno un numero crescente di riconoscimenti e premi nei più prestigiosi concorsi nazionali e internazionali”.
“Vi.vite – ha aggiunto Ruenza Santandrea – si propone proprio di far conoscere l’incredibile varietà dei vitigni autoctoni che con grande cura la cooperazione del vino ha tutelato e cercato di far conoscere, anche quando era più facile piantare vitigni internazionali, nella convinzione che alla fine questa biodiversità sarebbe stata la forza del vino italiano”.
I NUMERI La cooperazione vitivinicola italiana, che fa capo all’Alleanza Cooperative Agroalimentari, conta 498 cantine, 148mila soci, 9 mila occupati, una produzione pari al 58% dell’intera produzione vinicola nazionale, un giro d’affari di 4,3 miliardi di euro (pari al 40% del totale del fatturato vino nazionale) e 8 cooperative con fatturati superiori a 100 milioni di euro. Un export di 1,8 miliardi di euro, pari al 42% del fatturato delle cooperative vitivinicole, e a 1/3 di tutto il vino italiano esportato.
Alleanza delle Cooperative agroalimentari ha chiesto il supporto di Lievita, Format House Milanese specializzata nella creazione e nella produzione di format di grandi manifestazioni dedicate al mondo Food & Wine, fondata e diretta da Federico Gordini, giovane manager milanese, già ideatore di Bottiglie Aperte e della Milano Food Week.
“Sono molto onorato – ha dichiarato Gordini – di essere stato scelto con il mio team di Lievita da Alleanza delle Cooperative per pensare, realizzare e curare il primo evento focalizzato sul racconto della vigna e del vino cooperativo. Dal primo momento in cui abbiamo iniziato a parlare della costruzione di questa manifestazione abbiamo compreso la portata davvero storica dell’operazione, da un lato per l’obiettivo di raccontare, a partire dalle storie della vita degli oltre 100 mila soci delle cooperative, un sistema che produce oltre la metà dei vini Doc italiani, dall’altro per il punto di vista economico e sociale sotto il profilo della tutela del paesaggio e della difesa del patrimonio viticolo autoctono”.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept”, you consent to the use of ALL the cookies.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACQUISTA LA GUIDA e/o SOSTIENI il nostro progetto editoriale
La redazione provvederà a inviarti il Pdf all’indirizzo email indicato entro 48 ore dalla ricezione del pagamento