La vendemmia 2024 a Montalcino si presenta sotto i migliori auspici, richiamando alla memoria i tempi passati in cui la raccolta del Sangiovese avveniva proprio nel mese di ottobre. «L’epoca di vendemmia spostata a ottobre ci fa ritornare indietro con la memoria ad anni passati, quando il Sangiovese si trovava ancora in pianta proprio in questo periodo», commenta Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. Quest’anno, la raccolta si preannuncia favorevole sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Un aspetto che ogni produttore sogna di raggiungere.…
Vai all'articoloTag: rosso di Montalcino
Toscana, via libera a 639 ettari di vigneti: la metà saranno di Rosso di Montalcino
Regione Toscana ha approvato l’elenco delle cantine toscane beneficiarie delle autorizzazioni per nuovi impianti di vigneti, con validità di tre anni a decorrere dalla data di approvazione dell’atto. Si tratta delle 818 aziende che ne hanno fatto richiesta, per un totale di 639 ettari (la quota destinata alla Toscana dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, a fronte di una richiesta totale di oltre 4877 ettari), corrispondenti all’1% dell’intera superficie toscana investita a vigneti. Le aziende a cui sono state concesse autorizzazioni per superfici inferiori al 50% di…
Vai all'articoloIl Borro di Ferragamo rileva Pinino a Montalcino
FOTONOTIZIA – Il Borro, tenuta dal 1992 di proprietà di Ferruccio Ferragamo, ha rilevato l’Azienda vinicola Pinino, con sede a Montalcino, in Toscana. Un’operazione che permette di espandere la produzione e di arricchire il portafoglio de Il Borro Wines. La Tenuta Pinino conta infatti 21 ettari in totale, di cui 16,24 a vigneto: 7,67 ettari di Brunello di Montalcino, 5,42 ettari di Rosso di Montalcino e 3,15 ettari di Sant’Antimo Sangiovese. Integrerà i circa 84 ettari complessivi a vite de Il Borro, consentendo anche di allargare il numero di etichette…
Vai all'articoloBenvenuto Brunello 2022: punteggi Brunello 2018, Riserva 2017 e Rosso di Montalcino 2020, 2021
Gli assaggi di winemag.it a Benvenuto Brunello 2022, con i punteggi a Brunello di Montalcino 2018, Brunello di Montalcino Riserva 2017 e Rosso di Montalcino della vendemmia 2020 e 2021, raccontano le ultime annate di alcuni dei vini icona del Made in Italy enologico. L’anteprima dell’annata 2018 del Brunello mostra vini di buona prontezza, senza rinunciare alla prospettiva. Un’annata giudicata forse troppo frettolosamente come “minore”, che dovrebbe essere in grado di dare buone soddisfazioni dal punto di vista del medio-lungo affinamento, almeno nella maggior parte degli assaggi. Annate agli antipodi…
Vai all'articoloBenvenuto Brunello Off chiude con oltre 650 presenze
Con circa 650 presenze complessive e 1500 bottiglie stappate si è chiuso ieri Benvenuto Brunello Off, il cartellone di tasting a numero chiuso realizzato dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino nei quattro weekend di marzo, per presentare i nuovi millesimi agli addetti ai lavori. «Benvenuto Brunello Off – dice il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci – va in archivio come il primo evento del settore in presenza, dopo un anno di iniziative digitali. Un primato che ci inorgoglisce non solo perché da Montalcino è partito un forte segnale di…
Vai all'articoloFinally Brunello: riparte il programma del Consorzio per la promozione negli Usa
Riparte il cartellone di Finally Brunello, il progetto di promozione digital e in presenza messo in campo dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino per supportare a New York la ripresa della domanda nella ristorazione, uno dei settori più colpiti dalle chiusure imposte dalla pandemia anche oltreoceano. «New York è la piazza americana più rappresentativa del Brunello di Montalcino – ha detto il presidente del consorzio toscano, Fabrizio Bindocci – e la ristorazione è storicamente il canale naturale per la penetrazione dei nostri vini negli Usa. Da un’indagine da noi…
Vai all'articoloConsorzio Brunello: assegnati i Leccio d’Oro 2021
Prosegue il giro del mondo del Leccio d’Oro, il premio del Consorzio del vino Brunello di Montalcino riservato a ristoranti ed enoteche, nazionali e internazionali, con una carta o lista vini altamente rappresentativa dei vini espressione della viticoltura del borgo toscano, a partire dal Brunello. Un viaggio lungo quasi 36 mila km quello della 29° edizione che oggi ha svelato i vincitori delle due categorie nel corso della prima giornata di tasting di Benvenuto Brunello Off. E se per la sezione tricolore dei ristoranti il Leccio d’Oro 2021 si è…
Vai all'articoloBrunello di Montalcino: +12,2% nel 2020
Sono circa 9 milioni i contrassegni Docg consegnati nel 2020 dal Consorzio per altrettante bottiglie di Brunello di Montalcino pronte alla vendita. Il dato registrato da Valoritalia è superiore del 12,2% rispetto alle bottiglie immesse sul mercato nel 2019 e alla media degli ultimi 5 anni (+4,3%). Protagonista il millesimo 2015, giudicato straordinario dalla critica internazionale e oggetto di un boom di ordini da tutto il mondo già prima del suo esordio sugli scaffali. Alla sua prima stagione di vendita (da quest’anno è in commercio la riserva), l’annata 2015 ha…
Vai all'articoloRosso di Montalcino Doc 2013 “Villa Poggio Salvi”, Soc. Agr. Poggio Salvi
Una “vecchia” annata a scaffale, che si rivela un grande assaggio. Sotto la lente di Vinialsuper, il Rosso di Montalcino Doc 2013 di Villa Poggio Salvi. Un’etichetta dall’ottimo rapporto qualità prezzo, presente nei supermercati Il Gigante. diffusi nel Nord Italia. Una vera e propria “chicca”, prodotta in sole 18 mila bottiglie. LA DEGUSTAZIONE Splendido il colore con cui si presenta il vino nel calice. Un rosso rubino intenso e luminoso, di per sé invitante: la prova – ancor prima dell’assaggio – che il vino ha retto bene nel tempo, anche…
Vai all'articoloTenuta Ridolfi e il “brand” Montalcino: l’avventura di Valter Peretti in Toscana
MONTALCINO – Poteva fare il dandy col Prosecco, mettendo il piede fuori di casa. Ma voleva “un territorio puro”. Lontano dalle mode, dai disciplinari dettati dal mercato. Un “brand del vino italiano ancora spendibile”. Con queste premesse non potevano che incontrarsi Giuseppe Valter Peretti e Montalcino. Tenuta Ridolfi, acquistata nel 2011 dal noto imprenditore veneto, titolare della “Conceria Cristina” di Montebello vicentino (VI), è per lui “molto più di una questione di business”. È il sogno che ha voluto cucirsi addosso. Iniziando a ritagliarne i contorni da più lontano. Proprio…
Vai all'articoloMontalcino: la Toscana di Mastrojanni e Biondi Santi
Mastrojanni e Biondi Santi. Due aziende che, negli anni, sono divenute “sinonimo” di Montalcino e di Brunello. Abbiamo visitato i due storici produttori, capaci di dipingere come pochi la Toscana dei rossi di qualità. MASTROJANNI L’azienda agricola Mastrojanni nasce nel 1975 a Castelnuovo dell’Abate, estremo sud-est del comune di Montalcino, in provincia di Siena. Novanta ettari, di cui 25 vitati, 14,5 dei quali atti alla produzione di Brunello di Montalcino. Vigneti di età compresa tra gli 8 e i 35 anni. Oltre al Sangiovese (fra cui i cru Loreto e…
Vai all'articoloRosso di Montalcino Doc 2014, Ferrero
Il vino oggi sotto la nostra lente di ingrandimento è il frutto dell’amore nato tra Claudia e Pablo in quel di Montalcino, sul finire degli anni 80. Un rapporto nato tra colleghi, dipendenti di un’azienda del posto, che si è trasformato in un percorso di vita comune. Suggellato da tre figlie, dall’acquisto del podere Pascena e dalla costruzione della loro cantina, nel 2002. Da allora hanno cominciato la loro produzione di vini di gran pregio, dalla personalità sorprendente, ma fortemente legata alla tradizione. LA DEGUSTAZIONE 10.149 bottiglie prodotte per questo…
Vai all'articoloBrunello di Montalcino: la gallina dalle uova d’oro
Negli ultimi 50 anni, i vigneti dai quali arriva il Brunello di Montalcino, uno dei vini più conosciuti ed apprezzati al mondo hanno avuto un incremento di valore commerciale pari al +2474%. Una gallina che si è rivelata davvero dalle uova d’oro, per i proprietari dei vigneti, che hanno visto volare le quotazioni dei loro ettari vitati come in nessun’altra zona d’Italia. Per quanto riguarda gli altri vini noti, si parla di incrementi di valore del + 1.357% per Amarone, +257% per Barbaresco, +206 % per Barolo e solo un misero incremento, a confronto, del 129% per il Chianti…
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