Un dato che consente di quantificare in circa settemila i visitatori complessivi dell’area VIVAL (associazione dei vigneron della Valle d’Aosta).
“Abbiamo incontrato un pubblico molto qualificato e attento – commenta Stefano Celi, presidente VIVAL – formato sia da professionisti e operatori del settore sia da appassionati, desiderosi non solo di scoprire e conoscere un patrimonio di vini unici al mondo (sono ben tredici i vitigni autoctoni valdostani) ma anche di confermare la rinomata validità dei nostri prodotti”.
“Quest’anno – prosegue Stefano Celi – a causa delle gelate che hanno penalizzato la produzione di molti vinicoltori, la partecipazione a Vinitaly non è stata facile; tuttavia, l’accoglienza che è stata riservata ai nostri vini ha sottolineato la validità della scelta di essere presenti a Verona: Vinitaly conferma infatti di essere un appuntamento imprescindibile per tutto il mondo del vino, in Italia e all’estero”.
Le Cantine valdostane presenti a Vinitaly sono state dodici: Caves de Donnas, Cave des Onze Communes, Distillerie Saint Roch, La Crotta di Vegneron, La Source, Les Crêtes, Lo Triolet, Grosjean, Institut Agricole Regional, Maison Agricole D&D, Ottin, Rosset Terroir. Inoltre, presso il banco di mescita, è stato possibile degustare l’intero panorama vitivinicolo regionale.
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